Il Torneo delle Madonie rappresenta oltre trenta anni di storia calcistica del nostro comprensorio. Il nostro sogno è quello di poter offrire alla rete un grande archivio dove qualsiasi madonita possa ricordare, conoscere e approfondire quanto accaduto per decenni sui nostri campi di calcio.
Invitiamo pertanto chiunque fosse in possesso di notizie (anche minime), foto, ritagli di giornale, trafiletti, risultati, nomi dei marcatori, aneddoti, tabellini e cronache delle partite di qualsiasi squadra, ad inviarle alla nostra redazione. Tutto il materiale sarà pubblicato in questa sezione ovviamente citando la fonte di provenienza. Vi ringraziamo ed attendiamo la vostra collaborazione.
2° Torneo delle Madonie 1951
Squadre partecipanti 8
Alimena, Bompietro, Campofelice, Castellana, Caltavuturo, Gangi, Petralia, Polizzi.
|
Formazione ufficiale del Castellana nel Torneo 1951
Diego Lo Verde, Andrea Merlina, Gandolfo Giunta, Vincenzo Sabatino, I. Crivello, Nicolino Di Gaudio, Alvise Giunta, Pino Spedale, Pino Maggio (cap.), Totò Conti, Francolino Di Gangi.
|
La finale fantasma del 1951 che premiò il Castellana
La seconda edizione del Torneo delle Madonie vide ai nastri di partenza ben otto squadre, alle sei della prima edizione si erano aggiunte anche l’Alimena e il Campofelice. L’organizzazione della competizione fu curata come sempre dalla Lega Sicula, ma la Coppa per la vincente fu offerta dalla Associazione Sportiva di Petralia Sottana. Probabilmente delusi dall’esito della prima edizione, Fantaccini e compagni speravano di poter conservare nella propria bacheca quanto la società giallorossa aveva messo in palio. Ma la concorrenza e la superiorità di Bompietro e Castellana si evidenziò subito fin dalla prima giornata. Infatti i bianconeri castellanesi fecero un sol boccone della matricola Polizzi battendola per 5 a 1 e a domicilio. A Petralia Sottana invece il Bompietro, che all’inizio del secondo tempo conduceva per 4 a 0, si fece rimontare dai giallorossi ed il match si chiuse in parità. Un Castellana rullo compressore comunque che non perse un colpo, vinse anche nelle domeniche successive e il Bompietro fu costretto ad inseguire. Dopo la terza giornata si registrò il ritiro del Caltavuturo per protesta contro le decisioni della Lega Sicula. Nell’incontro di Polizzi, il locale Riccobono (fuori quota) e il caltavuturese De Vita se le erano date di santa ragione senza apparenti motivi, il giudice sportivo aveva riservato comunque alle due società pari trattamento sanzionatorio, ma il Caltavuturo non condivise quella decisione e si ritirò dalla contesa. Orfano dell’ottava sorella, il Torneo continuò con il testa a testa tra Castellana e Bompietro, solo il Gangi (affidato a Falcinelli, giocatore dello Spezia che militava in serie B, casualmente quell’anno sulle Madonie) tentò un improbabile inserimento. Il girone di andata si chiuse tuttavia con il Bompietro avanti di due punti perché il Castellana non solo era stato fermato sul pari a Petralia Sottana nella quinta di andata, ma aveva perso lo scontro diretto a Bompietro per 1 a 0. Il girone di ritorno fu aperto dalla schiacciante vittoria interna del Bompietro contro il Petralia Sottana e dal pareggio interno del Castellana contro il Polizzi. Si arrivò così alla vigilia dell’ultima giornata con il Castellana attardato in classifica di due soli punti ma con la possibilità di agguantare i rivali perché nell’ultima gara avrebbe giocato in casa lo scontro diretto. La prima domenica di ottobre rimase davvero indimenticabile per i ragazzi di Ignazio Crivello perché le reti di Spedale e le parate di Lo Verde consentirono l’aggancio del primo posto. Il Bompietro, a cui sarebbe servito un solo punto per bissare il successo della prima edizione, fu così costretto allo spareggio. La gara di spareggio fu fissata per domenica 14 ottobre sul campo neutro di Petralia Sottana. La scelta di tale campo di gioco fu motivata dal presidente della lega Sicula, Orazio Siino, con il fatto che Petralia risultava equidistante dai due centri interessati e che il campo di gioco (con i suoi 70 m X 40 m) risultava uno dei rettangoli più grandi del Torneo, certo più piccolo rispetto a quello di Bompietro ma più grande rispetto a quello di Castellana che misurava 65m X 35m. Al Bompietro quella designazione non piacque, contestò tenacemente la scelta perché nella nota trasmessa in Lega sosteneva che il piccolo campo di Petralia avrebbe favorito il Castellana abituato a giocare in piccoli campi e avrebbe sfavorito il Bompietro a cui sarebbe stato impedito di sfoggiare quelle doti tecniche che possedeva e che ponevano la società all’avanguardia dello sport calcistico delle Madonie. Inoltre si contestava al rag. Siino di aver voluto imporre la propria volontà e di aver favorito nettamente la pupilla Castellana di cui oltretutto ne era anche presidente. Alla fine il Bompietro, coerente con le tesi sostenute, non si presentò a Petralia Sottana e il Castellana fu dichiarato vincitore del Torneo senza aver giocato la gara di finale. Non mancarono comunque le polemiche, molto aspre, perché effettivamente la scelta del campo di Petralia era molto chiaro che tornava più comoda alla squadra castellanese e il fatto che, nonostante le due lettere inviate in Federazione, il Presidente non avrebbe dato risposte, né esaurienti né tempestive ignorando di fatto la voce dell’altra finalista giocavano a suo sfavore. Un atteggiamento più liberale, condiscendente e superiore, avrebbe ugualmente salvaguardato il suo prestigio di Presidente del Comitato Organizzatore, avrebbe eliminato sospetti e malevoli interpretazioni ed avrebbe infine salvato il buon nome dello sport madonita.
Francesco Minneci
La seconda edizione del Torneo delle Madonie vide ai nastri di partenza ben otto squadre, alle sei della prima edizione si erano aggiunte anche l’Alimena e il Campofelice. L’organizzazione della competizione fu curata come sempre dalla Lega Sicula, ma la Coppa per la vincente fu offerta dalla Associazione Sportiva di Petralia Sottana. Probabilmente delusi dall’esito della prima edizione, Fantaccini e compagni speravano di poter conservare nella propria bacheca quanto la società giallorossa aveva messo in palio. Ma la concorrenza e la superiorità di Bompietro e Castellana si evidenziò subito fin dalla prima giornata. Infatti i bianconeri castellanesi fecero un sol boccone della matricola Polizzi battendola per 5 a 1 e a domicilio. A Petralia Sottana invece il Bompietro, che all’inizio del secondo tempo conduceva per 4 a 0, si fece rimontare dai giallorossi ed il match si chiuse in parità. Un Castellana rullo compressore comunque che non perse un colpo, vinse anche nelle domeniche successive e il Bompietro fu costretto ad inseguire. Dopo la terza giornata si registrò il ritiro del Caltavuturo per protesta contro le decisioni della Lega Sicula. Nell’incontro di Polizzi, il locale Riccobono (fuori quota) e il caltavuturese De Vita se le erano date di santa ragione senza apparenti motivi, il giudice sportivo aveva riservato comunque alle due società pari trattamento sanzionatorio, ma il Caltavuturo non condivise quella decisione e si ritirò dalla contesa. Orfano dell’ottava sorella, il Torneo continuò con il testa a testa tra Castellana e Bompietro, solo il Gangi (affidato a Falcinelli, giocatore dello Spezia che militava in serie B, casualmente quell’anno sulle Madonie) tentò un improbabile inserimento. Il girone di andata si chiuse tuttavia con il Bompietro avanti di due punti perché il Castellana non solo era stato fermato sul pari a Petralia Sottana nella quinta di andata, ma aveva perso lo scontro diretto a Bompietro per 1 a 0. Il girone di ritorno fu aperto dalla schiacciante vittoria interna del Bompietro contro il Petralia Sottana e dal pareggio interno del Castellana contro il Polizzi. Si arrivò così alla vigilia dell’ultima giornata con il Castellana attardato in classifica di due soli punti ma con la possibilità di agguantare i rivali perché nell’ultima gara avrebbe giocato in casa lo scontro diretto. La prima domenica di ottobre rimase davvero indimenticabile per i ragazzi di Ignazio Crivello perché le reti di Spedale e le parate di Lo Verde consentirono l’aggancio del primo posto. Il Bompietro, a cui sarebbe servito un solo punto per bissare il successo della prima edizione, fu così costretto allo spareggio. La gara di spareggio fu fissata per domenica 14 ottobre sul campo neutro di Petralia Sottana. La scelta di tale campo di gioco fu motivata dal presidente della lega Sicula, Orazio Siino, con il fatto che Petralia risultava equidistante dai due centri interessati e che il campo di gioco (con i suoi 70 m X 40 m) risultava uno dei rettangoli più grandi del Torneo, certo più piccolo rispetto a quello di Bompietro ma più grande rispetto a quello di Castellana che misurava 65m X 35m. Al Bompietro quella designazione non piacque, contestò tenacemente la scelta perché nella nota trasmessa in Lega sosteneva che il piccolo campo di Petralia avrebbe favorito il Castellana abituato a giocare in piccoli campi e avrebbe sfavorito il Bompietro a cui sarebbe stato impedito di sfoggiare quelle doti tecniche che possedeva e che ponevano la società all’avanguardia dello sport calcistico delle Madonie. Inoltre si contestava al rag. Siino di aver voluto imporre la propria volontà e di aver favorito nettamente la pupilla Castellana di cui oltretutto ne era anche presidente. Alla fine il Bompietro, coerente con le tesi sostenute, non si presentò a Petralia Sottana e il Castellana fu dichiarato vincitore del Torneo senza aver giocato la gara di finale. Non mancarono comunque le polemiche, molto aspre, perché effettivamente la scelta del campo di Petralia era molto chiaro che tornava più comoda alla squadra castellanese e il fatto che, nonostante le due lettere inviate in Federazione, il Presidente non avrebbe dato risposte, né esaurienti né tempestive ignorando di fatto la voce dell’altra finalista giocavano a suo sfavore. Un atteggiamento più liberale, condiscendente e superiore, avrebbe ugualmente salvaguardato il suo prestigio di Presidente del Comitato Organizzatore, avrebbe eliminato sospetti e malevoli interpretazioni ed avrebbe infine salvato il buon nome dello sport madonita.
Francesco Minneci
OPS...! I NOSTRI ERRORI
L’articolo dal titolo “La finale fantasma del 1951 che premiò il Castellana” pubblicato nel numero scorso contiene due fondamentali errori.
Il cav Orazio Siino ricopriva solo la carica di presidente della Lega Sicula e non quella di presidente del Castellana. Il Torneo fu organizzato da un comitato che aveva a capo l’ avv. Miserendino, presidente del Castellana.
L’articolo dal titolo “La finale fantasma del 1951 che premiò il Castellana” pubblicato nel numero scorso contiene due fondamentali errori.
Il cav Orazio Siino ricopriva solo la carica di presidente della Lega Sicula e non quella di presidente del Castellana. Il Torneo fu organizzato da un comitato che aveva a capo l’ avv. Miserendino, presidente del Castellana.