Il Torneo delle Madonie rappresenta oltre trenta anni di storia calcistica del nostro comprensorio. Il nostro sogno è quello di poter offrire alla rete un grande archivio dove qualsiasi madonita possa ricordare, conoscere e approfondire quanto accaduto per decenni sui nostri campi di calcio.
Invitiamo pertanto chiunque fosse in possesso di notizie (anche minime), foto, ritagli di giornale, trafiletti, risultati, nomi dei marcatori, aneddoti, tabellini e cronache delle partite di qualsiasi squadra, ad inviarle alla nostra redazione. Tutto il materiale sarà pubblicato in questa sezione ovviamente citando la fonte di provenienza. Vi ringraziamo ed attendiamo la vostra collaborazione.
25° Torneo delle Madonie 1974
Squadre partecipanti 21
Girone A: Ambrosiana (Cefalù), Castelbuonese, Finale, Lascari, Pollinese, Stella Azzurra (Cefalù).
Girone B: Campofelice, Caltavuturo, Cerda, Collesano, Scillato.
Girone C: Alia, Montemaggiore, Resuttano, Valledolmo, Vallelunga.
Girone D: Bompietro, Gangi, Maroso Fasanò, Petralia, Sopranese.
U.S. Sopranese ad un passo dalla gloria
Articolo tratto da Il Petrino n° 8 Anno VIII del 8 agosto 2009
Correva l'anno 1974 ed il Torneo delle Madonie era articolato ancora su due gironi, quello delle Alte Madonie e l'altro delle Basse Madonie. La formula per l'assegnazione del titolo di campione delle Madonie prevedeva allora una finale unica in campo neutro tra le vincenti dei due raggruppamenti che si disputavano con la classica formula del girone all'italiana. Si assegnava quell'anno il 25° titolo, detentore della Coppa era il Campofelice di Roccella che l'anno prima l'aveva vinta in modo a dir poco rocambolesco. Infatti nella finale giocata contro il Caltavuturo, dopo aver pareggiato al 92°, con Castrofilippo, la rete di Capuano, si vide assegnare il titolo con la monetina perché ancora non esistevano i calci di rigore.
Nella finale di Bagheria, che si disputò l'8 settembre 1974, si affrontarono dunque la Sopranese, che aveva vinto il girone delle Alte Madonie, ed il Collesano, che si era imposto invece in quello delle Basse Madonie. Il Collesano tentava di riprendersi quel titolo che aveva, provvisoriamente ceduto al Campofelice, ma che aveva già vinto ininterrottamente dal 1970 al 1972, la Sopranese, invece, era decisa ad iscrivere per la prima volta il suo nome nell'albo d'oro della manifestazione. Oltremodo era intenzionata ad interrompere quella serie negativa che da ben sei anni, ormai, vedeva come vincente una squadra delle Basse Madonie, (l'ultima squadra delle Alte Madonie che aveva vinto il Torneo era stata il Bompietro nel 1967).
Il Collesano si presentò con: Riccobono, Noce, Valenti M., Ilardo, Ferraro, Valenti A., Pitingaro, Jacuzzi, Rotondi, Patti e Cirrito. Di contra la Sopranese schierò: Cerami, Albanese F., Alessi, Alamia, Ferrara, Messineo, D'Alberti F., Giaconia, D'Alberti C., Pellerito e Albanese G. Arbitro della gara il sig. Camarda di Palermo. E' ormai risaputo che la palla è tonda, ma quando anche la sfortuna ci mette lo zampino i pronostici vanno a farsi benedire.
E' la Sopranese a fare la partita, molto combattuta e corretta soprattutto, ben arbitrata e con molte occasioni da rete. Nonostante l'infausta scelta del campo di Bagheria (abbastanza distante sia da Collesano che da Petralia Soprana, ma a breve distanza da Palermo), il tifo è, da ambo le parti, ben nutrito ed abbastanza rumoroso. Alla fine ha vinto chi ha sciupato di meno, Giaconia e compagni pagano sicuramente l'imprecisione dei propri attaccanti, mentre la squadra di mister Catalano, apparsa più concentrata è riuscita a capitalizzare al meglio quelle poche occasioni che i sopranesi gli hanno concesso.
Nel primo tempo si registrano: una ordinaria parata di Cerami su Rotondi, due tiri molto imprecisi di D'Alberti F. e Pellerito che graziano così Riccobono ed ancora un intervento dell'estremo difensore collesanese che, qualche minuto più tardi, neutralizza un cross di Pellerito per D'Alberti F. Al 27° è Cerami che anticipa Pitingari, ma è il preludio al gol, molto fortunoso, che arriva quattro minuti più tardi ad opera di Pitingari. Lo stesso sferra un tiro dalla distanza il cui rimbalzo irregolare inganna l'incolpevole Cerami. Al 45° Pellerito ha l'occasione per raddrizzare il risultato, ma il suo tiro risulta ancora impreciso. Nella ripresa, sostituito D'Alberti F. con Juppa, l'undici di mister Ferrante mette alle corde l'avversario e dopo un tiro di Alamia parato da Riccobono, al 14° raggiunge il pareggio. Pellerito calcia una punizione dal limite, il pallone rimbalza sulla barriera e spiazza il portiere. Non c'è nemmeno il tempo di gioire però per i tifosi sopranesi, infatti due minuti più tardi il solito Cirrito batte ancora Cerami con un tiro da distanza ravvicinata che si insacca sotto la traversa.
Svanivano qui i sogni di gloria dell'U.S. Sopranese che nonostante avesse dimostrato di essere superiore all'avversaria fu costretta ad inchinarsi ad un Collesano apparso più esperiente e meno propenso all'errore. La Sopranese rimandava così i propri propositi (non riuscì comunque mai a vincere il titolo), mentre il Collesano iscriveva nell'albo d'oro il suo nome per la quarta volta in cinque anni.
Francesco Minneci
Correva l'anno 1974 ed il Torneo delle Madonie era articolato ancora su due gironi, quello delle Alte Madonie e l'altro delle Basse Madonie. La formula per l'assegnazione del titolo di campione delle Madonie prevedeva allora una finale unica in campo neutro tra le vincenti dei due raggruppamenti che si disputavano con la classica formula del girone all'italiana. Si assegnava quell'anno il 25° titolo, detentore della Coppa era il Campofelice di Roccella che l'anno prima l'aveva vinta in modo a dir poco rocambolesco. Infatti nella finale giocata contro il Caltavuturo, dopo aver pareggiato al 92°, con Castrofilippo, la rete di Capuano, si vide assegnare il titolo con la monetina perché ancora non esistevano i calci di rigore.
Nella finale di Bagheria, che si disputò l'8 settembre 1974, si affrontarono dunque la Sopranese, che aveva vinto il girone delle Alte Madonie, ed il Collesano, che si era imposto invece in quello delle Basse Madonie. Il Collesano tentava di riprendersi quel titolo che aveva, provvisoriamente ceduto al Campofelice, ma che aveva già vinto ininterrottamente dal 1970 al 1972, la Sopranese, invece, era decisa ad iscrivere per la prima volta il suo nome nell'albo d'oro della manifestazione. Oltremodo era intenzionata ad interrompere quella serie negativa che da ben sei anni, ormai, vedeva come vincente una squadra delle Basse Madonie, (l'ultima squadra delle Alte Madonie che aveva vinto il Torneo era stata il Bompietro nel 1967).
Il Collesano si presentò con: Riccobono, Noce, Valenti M., Ilardo, Ferraro, Valenti A., Pitingaro, Jacuzzi, Rotondi, Patti e Cirrito. Di contra la Sopranese schierò: Cerami, Albanese F., Alessi, Alamia, Ferrara, Messineo, D'Alberti F., Giaconia, D'Alberti C., Pellerito e Albanese G. Arbitro della gara il sig. Camarda di Palermo. E' ormai risaputo che la palla è tonda, ma quando anche la sfortuna ci mette lo zampino i pronostici vanno a farsi benedire.
E' la Sopranese a fare la partita, molto combattuta e corretta soprattutto, ben arbitrata e con molte occasioni da rete. Nonostante l'infausta scelta del campo di Bagheria (abbastanza distante sia da Collesano che da Petralia Soprana, ma a breve distanza da Palermo), il tifo è, da ambo le parti, ben nutrito ed abbastanza rumoroso. Alla fine ha vinto chi ha sciupato di meno, Giaconia e compagni pagano sicuramente l'imprecisione dei propri attaccanti, mentre la squadra di mister Catalano, apparsa più concentrata è riuscita a capitalizzare al meglio quelle poche occasioni che i sopranesi gli hanno concesso.
Nel primo tempo si registrano: una ordinaria parata di Cerami su Rotondi, due tiri molto imprecisi di D'Alberti F. e Pellerito che graziano così Riccobono ed ancora un intervento dell'estremo difensore collesanese che, qualche minuto più tardi, neutralizza un cross di Pellerito per D'Alberti F. Al 27° è Cerami che anticipa Pitingari, ma è il preludio al gol, molto fortunoso, che arriva quattro minuti più tardi ad opera di Pitingari. Lo stesso sferra un tiro dalla distanza il cui rimbalzo irregolare inganna l'incolpevole Cerami. Al 45° Pellerito ha l'occasione per raddrizzare il risultato, ma il suo tiro risulta ancora impreciso. Nella ripresa, sostituito D'Alberti F. con Juppa, l'undici di mister Ferrante mette alle corde l'avversario e dopo un tiro di Alamia parato da Riccobono, al 14° raggiunge il pareggio. Pellerito calcia una punizione dal limite, il pallone rimbalza sulla barriera e spiazza il portiere. Non c'è nemmeno il tempo di gioire però per i tifosi sopranesi, infatti due minuti più tardi il solito Cirrito batte ancora Cerami con un tiro da distanza ravvicinata che si insacca sotto la traversa.
Svanivano qui i sogni di gloria dell'U.S. Sopranese che nonostante avesse dimostrato di essere superiore all'avversaria fu costretta ad inchinarsi ad un Collesano apparso più esperiente e meno propenso all'errore. La Sopranese rimandava così i propri propositi (non riuscì comunque mai a vincere il titolo), mentre il Collesano iscriveva nell'albo d'oro il suo nome per la quarta volta in cinque anni.
Francesco Minneci