Il Torneo delle Madonie rappresenta oltre trenta anni di storia calcistica del nostro comprensorio. Il nostro sogno è quello di poter offrire alla rete un grande archivio dove qualsiasi madonita possa ricordare, conoscere e approfondire quanto accaduto per decenni sui nostri campi di calcio.
Invitiamo pertanto chiunque fosse in possesso di notizie (anche minime), foto, ritagli di giornale, trafiletti, risultati, nomi dei marcatori, aneddoti, tabellini e cronache delle partite di qualsiasi squadra, ad inviarle alla nostra redazione. Tutto il materiale sarà pubblicato in questa sezione ovviamente citando la fonte di provenienza. Vi ringraziamo ed attendiamo la vostra collaborazione.
27° Torneo delle Madonie 1976
Squadre partecipanti 24
Girone A: Apollonia (Pollina), Aurora Rossa (Campofelice di Roccella), Ambrosiana (Cefalù), Castelbuono, Finalese, Stella Azzurra (Cefalù).
Girone B: Campofelice, Caltavuturo, Castellana, Cerda, Collesano, Montemaggiore.
Girone C: Alia, Enal Resuttano, Floriopoli (Cerda), Indomita Valledolmo, Resuttano, Juve Valledolmo.
Girone D: Bompietro, Gangi, Fasanò, Petralia, Pluvi Blufi, Sopranese.
Risultati e classifiche TDM 1976 girone D | |
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Una formazione delll'AS Petralia al Torneo delle Madonie 1976
In piedi: Farinella S. - Pellerito A. - Mascellino C. - Fustaino S. - Federico C. - Brucato P.
Accosciati: Sabatino M. - Mascellino G. - Norato L. - Federico A. - Filippone G.
Torneo delle Madonie: fatti e misfatti della 27ma edizione
L’edizione del 1976 vide ai nastri di partenza ben 24 squadre che furono suddivise in quattro gironi. Nel girone A erano inclusi i campioni in carica dell’Aurora Rossa (Campofelice di Roccella), l’Ambrosiana (Cefalù), la Stella Azzurra (Cefalù), il Castelbuono, la Finalese e l’Apollonia (Pollina). Il girone B comprendeva invece il Caltavuturo, il Campofelice, il Montemaggiore, il Castellana, il Collesano e il Cerda. Il girone C era composto da Alia, Juve Valledolmo, Indomita Valledolmo, Floriopoli (Cerda), Resuttano ed Enal Resuttano. Il girone D infine comprendeva Bompietro, Pluvi Blufi (nella foto), Fasanò, Gangi, Petralia Sottana e Sopranese.
Solite favorite per il titolo che fu comunque conteso dalle vincenti dei quattro gironi attraverso la disputa di semifinali e finale.
Il Petralia Sottana rispetto all’edizione dell’anno precedente liquida Francica ed Avola e soffia Pellerito ai cugini della Sopranese, e proprio il neo acquisto si presenta nel migliore dei modi alla prima di andata. A Petralia Soprana, benchè sia il 27 giugno, una giornata prettamente autunnale, con campo al limite della praticabilità a causa delle tante pozzanghere, accompagna l’esordio, poco fortunato, della matricola Blufi che viene sommersa di reti dalla formazione giallorossa, Pellerito metterà a segno quattro dei cinque gol con cui il Petralia Sottana archivierà la partita d’esordio. Laconico nell’occasione lo “zio Gino” direttore sportivo del team petralese: “su di un campo normale i gol sarebbero stati almeno una dozzina. Purtroppo non avremo sempre la fortuna di incontrare in questo torneo squadre fragili come quella odierna”. Iniziarono bene anche Maroso Fasanò, 2 a 0 alla Sopranese, e Gangi, 3 a 0 al Bompietro. Alla seconda giornata il Petralia batte il Fasanò, il Gangi passa a Soprana e comincia così la corsa a due verso il primato del girone. L’11 luglio il primo scontro diretto tra Gangi e Petralia, finisce a reti inviolate, le due formazioni conquistano un solo punto ma hanno già due lunghezze di vantaggio sulla terza. Nella quarta di andata tutto rimane immutato, il Gangi regola il Blufi e il Petralia Sottana vince il derby contro la Sopranese. Derby molto caldo ma solo per l’afa che in quell’occasione raggiunge anche le montagne madonite, per il resto la partita è scialba, il 3 a 1 finale non deve trarre in inganno, dei ventidue in campo da salvare solo Brucato (già nazionale dilettante in prestito dal Monreale) e Filippone per i giallorossi e D’Alberti (autore della rete della bandiera) e Giaconia (in procinto di passare all’Alcamo) per i biancorossi. Nell’ultima di andata pesante battuta d’arresto per Pellerito e compagni, a Bompietro con un primo tempo eccezionale i padroni di casa archiviano la pratica capolista segnando tre reti. Due di Anselmo che assieme a Luciano Orlando è venuto a dare una mano a Franco Alleri e Mario Filì, la terza è una sfortunata autorete di Profita. La reazione del Petralia passa dai piedi di Filippone e Fustaino, (questo ultimo a segno in superiorità numerica), ma i due punti vanno al Bompietro ed in classifica il Petralia resta sotto di due punti visto che il Gangi “sbagna” positivamente il Polisportivo (campo di calcio e due campetti polivalenti con annessi grandi e moderni spogliatoi), battendo il Fasanò per 3 a 0. Al giro di boa Gangi in testa con 9 punti, Petralia a seguire con 7, le altre molto attardate. Il girone di ritorno inizia con la vittoria petralese nei confronti del Blufi (2 a 0 con doppietta di Filippone) e del Gangi contro il Bompietro che nonostante giochi per la prima volta sul suo nuovo campo è costretto alla resa per i gol di Lo Vecchio e Restivo che rimontano la rete iniziale di Anselmo. Quella di Anselmo al 3° del primo tempo è una rete destinata però a rimanere negli annali dello sport perché è la prima in assoluto incassata da Pino Cigno in questo campionato (453 minuti di imbattibilità, fin dalla prima giornata). L’8 agosto, seconda di ritorno, l’attacco del Gangi si inceppa, le barricate della Sopranese permettono alla formazione di Casisa di rimanere imbattuta e portare via un punto da Gangi. Contemporaneamente il Petralia con un gol, nella ripresa, del solito Filippone espugna Fasanò e riduce le distanze dalla capolista attestandosi indietro di un solo punto. Per ferragosto a Petralia Sottana lo scontro al vertice tra i giallorossi di Lullo e i gialloblu di Cigno. Circa duemila spettatori, per un incasso record di 600 mila lire, assistono alla partita che vale il sorpasso ed il primato del Petralia Sottana. A sbloccare il risultato una storica acrobatica rovesciata dell’anziano e sempre valido Filippone che, all’80’, insacca imparabilmente all’incrocio dei pali.
Sembra fatta, mancano due giornate alla conclusione del Torneo ed il punto di vantaggio appare incolmabile. Ma c’è il derby in agguato, e la Sopranese ha tutta l’intenzione di rovinare la festa ai cugini. Solo una rete dell’ex Pellerito a 30 secondi dalla fine consente al Petralia Sottana di evitare la sconfitta. Sebbene in formazione rimaneggiata i padroni di casa con Lillo D’Alberti, splendido regista, hanno provato ad estromettere i cugini dalla corsa al titolo. Di nuovo parità di punti tra Gangi e Petralia Sottana, sarà l’ultima giornata dunque a designare la semifinalista. Il 29 agosto a Petralia Sottana facile 3 a 0 dei giallorossi contro il Bompietro (doppietta di Pellerito e Mascellino C.), a Fasanò invece la partita del cosiddetto “equivoco”. I padroni di casa scendono in campo con 35 minuti di ritardo perché il portiere si trovava a visitare la moglie in ospedale, il sig. D’Agostino, direttore di gara designato, decide che si può aspettare e fa giocare normalmente il match. La partita finisce 1 a 1, il Gangi che con questo risultato si classificherebbe al secondo posto e quindi fuori dalle semifinali fa ricorso, in settimana vince a tavolino (il tempo di attesa era di 30 minuti), e riaggancia così il Petralia in testa alla classifica. Occorre dunque uno spareggio per decretare quale formazione accompagnerà Aurora Rossa, Alia e Cerda tra le semifinaliste. Lo spareggio si gioca a Castelbuono il 5 settembre, anche in questa occasione però episodi che potrebbero inficiare la regolarità dell’incontro: la terna arbitrale non si presenta in campo, dopo un’ora il dott. Fiore, presidente della disciplinare e presente sugli spalti, reperisce un altro arbitro del posto, si gioca lo stesso, il direttore di gara non concede però i regolamentari quindici minuti di riposo tra il primo e il secondo tempo. Ai punti avrebbe dovuto vincere il Petralia ma Pellerito e Filippone, nonostante le tante occasioni, non riescono ad infilare Cigno, reti inviolate anche dopo i supplementari, calci di rigore. Dal dischetto Mascellino e Filippone, artefici di tante vittorie del Petralia sciupano malamente la qualificazione calciando due penalty da dimenticare. Il primo tira in bocca al portiere il secondo mandando alle stelle. Il Gangi con le segnature di Scavuzzo, Castagna, Sottile e Lo Vecchio accede alla semifinale dove troverà l’Aurora Rossa, al Petralia Sottana rimane invece solo l’amaro in bocca, perché quando i tifosi avevano accarezzato la possibilità di vedere, dopo 27 anni, la squadra in finale han dovuto fare i conti con la sorte che li ha beffardamente traditi. Per la cronaca il titolo fu poi vinto dall’Alia che battè in finale, a Collesano, il Gangi per 3 a 2. Anche in questo epilogo il Gangi aveva tentato un ricorso per presunta irregolarità di un giocatore dell’Alia, ma la Lega confermò il risultato del campo.
Francesco Minneci
L’edizione del 1976 vide ai nastri di partenza ben 24 squadre che furono suddivise in quattro gironi. Nel girone A erano inclusi i campioni in carica dell’Aurora Rossa (Campofelice di Roccella), l’Ambrosiana (Cefalù), la Stella Azzurra (Cefalù), il Castelbuono, la Finalese e l’Apollonia (Pollina). Il girone B comprendeva invece il Caltavuturo, il Campofelice, il Montemaggiore, il Castellana, il Collesano e il Cerda. Il girone C era composto da Alia, Juve Valledolmo, Indomita Valledolmo, Floriopoli (Cerda), Resuttano ed Enal Resuttano. Il girone D infine comprendeva Bompietro, Pluvi Blufi (nella foto), Fasanò, Gangi, Petralia Sottana e Sopranese.
Solite favorite per il titolo che fu comunque conteso dalle vincenti dei quattro gironi attraverso la disputa di semifinali e finale.
Il Petralia Sottana rispetto all’edizione dell’anno precedente liquida Francica ed Avola e soffia Pellerito ai cugini della Sopranese, e proprio il neo acquisto si presenta nel migliore dei modi alla prima di andata. A Petralia Soprana, benchè sia il 27 giugno, una giornata prettamente autunnale, con campo al limite della praticabilità a causa delle tante pozzanghere, accompagna l’esordio, poco fortunato, della matricola Blufi che viene sommersa di reti dalla formazione giallorossa, Pellerito metterà a segno quattro dei cinque gol con cui il Petralia Sottana archivierà la partita d’esordio. Laconico nell’occasione lo “zio Gino” direttore sportivo del team petralese: “su di un campo normale i gol sarebbero stati almeno una dozzina. Purtroppo non avremo sempre la fortuna di incontrare in questo torneo squadre fragili come quella odierna”. Iniziarono bene anche Maroso Fasanò, 2 a 0 alla Sopranese, e Gangi, 3 a 0 al Bompietro. Alla seconda giornata il Petralia batte il Fasanò, il Gangi passa a Soprana e comincia così la corsa a due verso il primato del girone. L’11 luglio il primo scontro diretto tra Gangi e Petralia, finisce a reti inviolate, le due formazioni conquistano un solo punto ma hanno già due lunghezze di vantaggio sulla terza. Nella quarta di andata tutto rimane immutato, il Gangi regola il Blufi e il Petralia Sottana vince il derby contro la Sopranese. Derby molto caldo ma solo per l’afa che in quell’occasione raggiunge anche le montagne madonite, per il resto la partita è scialba, il 3 a 1 finale non deve trarre in inganno, dei ventidue in campo da salvare solo Brucato (già nazionale dilettante in prestito dal Monreale) e Filippone per i giallorossi e D’Alberti (autore della rete della bandiera) e Giaconia (in procinto di passare all’Alcamo) per i biancorossi. Nell’ultima di andata pesante battuta d’arresto per Pellerito e compagni, a Bompietro con un primo tempo eccezionale i padroni di casa archiviano la pratica capolista segnando tre reti. Due di Anselmo che assieme a Luciano Orlando è venuto a dare una mano a Franco Alleri e Mario Filì, la terza è una sfortunata autorete di Profita. La reazione del Petralia passa dai piedi di Filippone e Fustaino, (questo ultimo a segno in superiorità numerica), ma i due punti vanno al Bompietro ed in classifica il Petralia resta sotto di due punti visto che il Gangi “sbagna” positivamente il Polisportivo (campo di calcio e due campetti polivalenti con annessi grandi e moderni spogliatoi), battendo il Fasanò per 3 a 0. Al giro di boa Gangi in testa con 9 punti, Petralia a seguire con 7, le altre molto attardate. Il girone di ritorno inizia con la vittoria petralese nei confronti del Blufi (2 a 0 con doppietta di Filippone) e del Gangi contro il Bompietro che nonostante giochi per la prima volta sul suo nuovo campo è costretto alla resa per i gol di Lo Vecchio e Restivo che rimontano la rete iniziale di Anselmo. Quella di Anselmo al 3° del primo tempo è una rete destinata però a rimanere negli annali dello sport perché è la prima in assoluto incassata da Pino Cigno in questo campionato (453 minuti di imbattibilità, fin dalla prima giornata). L’8 agosto, seconda di ritorno, l’attacco del Gangi si inceppa, le barricate della Sopranese permettono alla formazione di Casisa di rimanere imbattuta e portare via un punto da Gangi. Contemporaneamente il Petralia con un gol, nella ripresa, del solito Filippone espugna Fasanò e riduce le distanze dalla capolista attestandosi indietro di un solo punto. Per ferragosto a Petralia Sottana lo scontro al vertice tra i giallorossi di Lullo e i gialloblu di Cigno. Circa duemila spettatori, per un incasso record di 600 mila lire, assistono alla partita che vale il sorpasso ed il primato del Petralia Sottana. A sbloccare il risultato una storica acrobatica rovesciata dell’anziano e sempre valido Filippone che, all’80’, insacca imparabilmente all’incrocio dei pali.
Sembra fatta, mancano due giornate alla conclusione del Torneo ed il punto di vantaggio appare incolmabile. Ma c’è il derby in agguato, e la Sopranese ha tutta l’intenzione di rovinare la festa ai cugini. Solo una rete dell’ex Pellerito a 30 secondi dalla fine consente al Petralia Sottana di evitare la sconfitta. Sebbene in formazione rimaneggiata i padroni di casa con Lillo D’Alberti, splendido regista, hanno provato ad estromettere i cugini dalla corsa al titolo. Di nuovo parità di punti tra Gangi e Petralia Sottana, sarà l’ultima giornata dunque a designare la semifinalista. Il 29 agosto a Petralia Sottana facile 3 a 0 dei giallorossi contro il Bompietro (doppietta di Pellerito e Mascellino C.), a Fasanò invece la partita del cosiddetto “equivoco”. I padroni di casa scendono in campo con 35 minuti di ritardo perché il portiere si trovava a visitare la moglie in ospedale, il sig. D’Agostino, direttore di gara designato, decide che si può aspettare e fa giocare normalmente il match. La partita finisce 1 a 1, il Gangi che con questo risultato si classificherebbe al secondo posto e quindi fuori dalle semifinali fa ricorso, in settimana vince a tavolino (il tempo di attesa era di 30 minuti), e riaggancia così il Petralia in testa alla classifica. Occorre dunque uno spareggio per decretare quale formazione accompagnerà Aurora Rossa, Alia e Cerda tra le semifinaliste. Lo spareggio si gioca a Castelbuono il 5 settembre, anche in questa occasione però episodi che potrebbero inficiare la regolarità dell’incontro: la terna arbitrale non si presenta in campo, dopo un’ora il dott. Fiore, presidente della disciplinare e presente sugli spalti, reperisce un altro arbitro del posto, si gioca lo stesso, il direttore di gara non concede però i regolamentari quindici minuti di riposo tra il primo e il secondo tempo. Ai punti avrebbe dovuto vincere il Petralia ma Pellerito e Filippone, nonostante le tante occasioni, non riescono ad infilare Cigno, reti inviolate anche dopo i supplementari, calci di rigore. Dal dischetto Mascellino e Filippone, artefici di tante vittorie del Petralia sciupano malamente la qualificazione calciando due penalty da dimenticare. Il primo tira in bocca al portiere il secondo mandando alle stelle. Il Gangi con le segnature di Scavuzzo, Castagna, Sottile e Lo Vecchio accede alla semifinale dove troverà l’Aurora Rossa, al Petralia Sottana rimane invece solo l’amaro in bocca, perché quando i tifosi avevano accarezzato la possibilità di vedere, dopo 27 anni, la squadra in finale han dovuto fare i conti con la sorte che li ha beffardamente traditi. Per la cronaca il titolo fu poi vinto dall’Alia che battè in finale, a Collesano, il Gangi per 3 a 2. Anche in questo epilogo il Gangi aveva tentato un ricorso per presunta irregolarità di un giocatore dell’Alia, ma la Lega confermò il risultato del campo.
Francesco Minneci