Il Torneo delle Madonie rappresenta oltre trenta anni di storia calcistica del nostro comprensorio. Il nostro sogno è quello di poter offrire alla rete un grande archivio dove qualsiasi madonita possa ricordare, conoscere e approfondire quanto accaduto per decenni sui nostri campi di calcio.
Invitiamo pertanto chiunque fosse in possesso di notizie (anche minime), foto, ritagli di giornale, trafiletti, risultati, nomi dei marcatori, aneddoti, tabellini e cronache delle partite di qualsiasi squadra, ad inviarle alla nostra redazione. Tutto il materiale sarà pubblicato in questa sezione ovviamente citando la fonte di provenienza. Vi ringraziamo ed attendiamo la vostra collaborazione.
30° Torneo delle Madonie 1979
Squadre partecipanti 27
Eccellenza: Bompietro, Castellana, Cerda, Collesano, Floriopoli (Cerda), Petralia, Salvatore Gangi, Stella Azzurra (Cefalù).
Girone A: Ambrosiana (Cefalù), Apollonia (Pollina), Aurora Rossa (Campofelice di R.), Castelbuonese, Castelbuono, Finale.
Girone B: Alimena, Enti Locali (Petralia Sottana), Geraci, Maroso Fasanò, Mufara, R. Gangi, Sopranese.
Girone C: Alia, Caltavuturo, Gratterese, Indomita Valledolmo, Montemaggiore, Pro Alia.
Quel bis che il Castellana inseguì invano
Articolo tratto da Il Petrino n° 7 del 14 luglio 2012
Per il secondo anno consecutivo un sogno che sfumò proprio ad un passo dal traguardo, ovvero negli ultimi novanta minuti di un entusiasmante campionato. Un torneo, quello del 1979, ricordato, soprattutto per i gravi incidenti in cui furono protagonisti gli arbitri sui vari campi di gioco. Il girone di Eccellenza, creato da appena due anni, proponeva in quella stagione la massima espressione calcistica madonita del tempo. Assieme al Castellana, Bompietro, Cerda, Collesano, Floriopoli (seconda squadra di Cerda), Petralia, Salvatore Gangi e Stella Azzurra presero parte a quella trentesima edizione. La contesa iniziò comunque decisamente male per il Castellana. L'ultima domenica di giugno, già nella prima giornata, vide capitan Orlando e compagni impegnati, in quel di Cefalù, in una trasferta insidiosissima. Il risultato, purtroppo, non fu dalla parte dei bianconeri castellanesi che, con il minimo scarto, furono costretti a lasciare i due punti ai campioni in carica. Castellana subito ad inseguire quindi, perché Cerda e Gangi sfruttarono a pieno il loro turno casalingo ed il Petralia di Divina superò brillantemente il Bompietro in trasferta. Nella seconda giornata, tuttavia, il Castellana cercò subito di rilanciarsi superando, tra le mura amiche il Bompietro (3 a 1), che sembrava aver perso comunque lo smalto dei tempi passati. Le pretendenti alla vittoria finale rimanevano però ancora davanti, ma la squadra di Pino Spedale non era intenzionata a mollare. La domenica successiva la vittoria esterna di Gangi sembrò risollevare il morale della formazione di Casisa, galvanizzata anche dal pareggio di Cerda dove il Petralia era riuscito a bloccare i padroni di casa sull' 1 a 1. La Stella Azzurra intanto vincendo a Bompietro consolidava però il primato solitario. L'8 luglio, dopo un turno infrasettimanale molto impegnativo, il Castellana si faceva sorprendere, sul suo campo, dal Cerda deciso a dimenticare lo stop impostogli quattro giorni prima dai giallorossi petralesi. L'incontro ricco di reti e di emozioni terminò però con il risultato di 3 a 2 per gli ospiti e la formazione bianconera scivolò così a quattro punti dalla vetta a cui la Stella Azzurra sembrava essersi affezionata. Nonostante ciò i ragazzi di mister Casisa non si persero d’animo. Si arrivò così alla sfida che segnò il declino della squadra cefaludese. Il match tra Cerda e Stella Azzurra, che ebbe notevoli risvolti anche dal punto di vista disciplinare, si era concluso con la vittoria dei padroni di casa per 1 a 0, ma una settimana più tardi il giudice sportivo, in seguito ai fatti verificatesi, lo aveva trasformato in 2 a 0 a tavolino sempre per i cerdesi. Questa sconfitta segnava la fine dell'egemonia cefaludese e rilanciava in testa la coppia Cerda - Petralia (che nel frattempo aveva strapazzato il Floriopoli). Il Castellana vincendo a Collesano, per 1 a 0, ancora lontano dalle due battistrada riduceva però il distacco dalla vetta a tre punti. La domenica successiva fu davvero tutta pro Castellana, il Cerda si fece bloccare a Bompietro sull'1 a 1, la Stella Azzurra pareggiò a reti bianche in casa con il Collesano ed il Petralia fu umiliato proprio a Castellana con un pesantissimo 6 a 1. La vetta sembrava ancora più vicina, infatti due soli punti separavano Cerda e Castellana, anche se tra le due c'erano i cefaludesi e i petralesi. Il girone di andata si chiuse senza sorprese, anzi la sconfitta della Stella Azzurra a Petralia archiviò definitivamente i sogni di gloria di Fertitta e compagni. Con la vittoria sul Floriopoli (3 a 1) la formazione di capitan Orlando chiudeva la prima parte del torneo che registrava la seguente classifica: Cerda 12, Petralia 11, Castellana 10 e Stella Azzurra 9. Il 5 agosto iniziò il girone di ritorno, i bianconeri vendicarono la sconfitta di Cefalù ed estromisero definitivamente la Stella Azzurra dalla conquista del titolo, in classifica però nulla mutò. Sette giorni più tardi alcuni risultati favorevoli al Cerda fecero pensare ad una prematura archiviazione del torneo. Il Castellana fu fermato in quel di Bompietro (2 a 2) ed il Petralia tornò addirittura sconfitto da Gangi. Cerda in fuga dunque con tre punti di vantaggio sulla coppia Castellana - Petralia. Per mezz'agosto turno infrasettimanale, valevole quale decima giornata del torneo, ancora 1 a 1 tra Petralia e Cerda e Castellana che con fatica si riconfermò però sul Gangi (3 a 2). Distanze ancora più ridotte. Quattro giorni più tardi la capolista si fece fermare ancora sul pari (1 a 1) dagli uomini di Santo Casisa, il Petralia non ne approfittò perchè non andò oltre il pari a Collesano e classifica che rimase immutata. Nell'ultima domenica di agosto, i santi del Paradiso si ricordarono però dei bianconeri, il regalo inaspettato per l’undici di Spedale arrivò da Cefalù dove una Stella Azzurra, ormai fuori dai giochi, battè il Cerda facendo in modo che si compisse la rimonta bianconera. Cerda e Castellana con 18 punti erano primi a pari merito. La penultima giornata vedeva il Castellana di scena a Petralia ed il Cerda giocare in casa contro il Bompietro. I cerdesi, seppur in formazione rimaneggiata, sommersero il Bompietro sotto un pesantissono 10 a 0 mentre il Petralia al termine di una rocambolesca partita (vinceva 3 a 2 all'85°) cedette i due punti ad Orlando e compagni che vinsero per 4 a 3. Si arrivò quindi all'ultima giornata sempre a pari punti. Cerda a Gangi e Castellana a Cerda contro il Floriopoli. Il miracolo che tutti aspettavano non ebbe però luogo, il Cerda vinse a Gangi, ma il Castellana non andò oltre l'1 a 1 contro i cerdesi del Floriopoli, il Cerda era campione per la prima volta, il Castellana era ancora secondo e per il secondo anno consecutivo (nel 1978 aveva perso la finale contro la Stella Azzurra sul campo neutro di Cerda). L'eterna seconda come ebbe a scrivere più tardi Padre Abate non riuscì mai a bissare il successo del 1951. Francesco Minneci |
Risultati e classifiche
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Dall’album dei ricordi …Petralia - Castellana 3-4
Articolo tratto da Il Petrino n° 9 del 12 luglio 2003
Domenica 2 settembre 1979, campo sportivo di Petralia Sottana, si disputa la penultima giornata del girone di ritorno del trentesimo “Torneo delle Madonie” .
E’ una splendida giornata di sole, gli spalti ed anche il prato sono gremiti di tifosi, è decisamente un bel colpo d’occhio per una partita di un torneo estivo. Si affrontano i giallorossi del presidente Divina e i bianconeri di Spitale in un incontro che sa molto di campanile. Per la prima volta in questo torneo i castellanesi si trovano al primo posto in classifica assieme al Cerda con 18 punti, i petraliesi inseguono ad un punto. Il Petralia è deciso a far dimenticare il tennistico 6 a 1 che ha subito all’andata e alimentare le residue speranze di inserirsi nella lotta per il primato, il Castellana ha affrontato la breve trasferta con l’intento di far suoi i due punti per restare in corsa per la coppa.
Il Castellana si schiera con Sorce, Norato L., Norato T., Di Maria, Squillace, Bellina, Giacomarra S., Giacomarra G., Zafonte, Orlando e Giacomarra M., mentre il Petralia, che per l’occasione è priva dell’allenatore Amendola, si presenta in campo con Norato, Profita, Spinoso, Bongiorno, Mascellino, Scarnici, Brucato, Sabatino, Patti, Farinella e Conigliaro. La posta in palio è molto alta e la partita si infuoca subito sia in campo che sugli spalti, infatti ogni decisione arbitrale viene vivacemente contestata ora dall’una, ora dall’altra tifoseria.
Al quinto minuto del primo tempo i locali si portano in vantaggio con un calcio di rigore magistralmente calciato da Farinella, ma allo scadere della prima frazione, in pieno recupero, Giacomarra ristabilisce l’equilibrio. Nel secondo tempo il Petralia si fa applaudire a lungo dai propri tifosi, è una squadra che si permette di impartire anche lezioni di calcio, infatti Conigliaro al cinquantesimo e Profita dieci minuti più tardi danno alla squadra un margine di vantaggio che sembra metterla al riparo da qualsiasi sorpresa. La festa sembra procedere secondo copione, ma un infortunio al portiere Norato intorno al settantacinquesimo consente al Castellana di ridurre lo svantaggio e di ritornare in partita. Quello che successivamente verrà definito come qualcosa di rocambolesco deve ancora succedere: siamo ormai a cinque minuti dalla fine, un tiro calciato da Orlando viene parato e raccolto dall’estremo difensore petraliese con i piedi oltre la linea bianca, per l’arbitro la segnatura è valida, per i giocatori locali la palla non è entrata in rete, il gol contestato viene assegnato al Castellana che insperatamente riacciuffa il pareggio. La decisione del signor Bellavia di Villabate risulta essere la chiave di svolta dell’incontro e scatena una vera e propria battaglia dentro e fuori il campo. A farne le spese per le eccessiva proteste è il portiere del Petralia che viene espulso, il secondo portiere non si sente abbastanza sereno per poter difendere la porta in un finale di incontro così importante, infine la responsabilità di mantenere la rete inviolata, e quindi di strappare il pareggio tocca a Fustaino. La convalida della rete di Orlando serve da stimolo agli ospiti che ad un minuto dalla fine si portano addirittura in vantaggio ancora con Orlando scatenando l’ira dei tifosi locali. Aumenta la tensione, qualche giocatore viene espulso e a conclusione della partita l’arbitro è costretto a lasciare il terreno di gioco a bordo della camionetta dei carabinieri, ma comunque indenne.
A distanza di ventiquattro anni siamo andati a ripescare i due protagonisti dell’incontro, il petraliese Norato e il castellanese Orlando i quali hanno amichevolmente ricordato con noi.
Norato, cosa successe all’85º del secondo tempo?
Tutto l’inghippo è nato su una parata mia, un tiro così, semplice preso sulla linea, per me era sulla linea, però siccome ho tentennato a rilanciare la palla, l’arbitro forse si è ingannato, c’è stata tutta una serie di contrasti ed è successo poi quello che è successo.
Dopo la convalida di questo gol sei stato espulso perché?
Siamo andati ad accerchiare l’arbitro tutti di più io che ero responsabile, non gli abbiamo fatto niente, qualcuno ha steso un braccio, un accenno di pedata, non fu colpito almeno da parte mia, poi per gli altri non lo so, il fatto sta che mi ha espulso.
Poi hai continuato a vedere la partita ….
Si, il gol è stato dal lato del convento, ho cercato di andare dall’altra parte perché c’era una specie di passaggio, poi sono arrivati i carabinieri e mi hanno fermato, altrimenti avevo intenzione di dargliele all’arbitro. Mi hanno squalificato a vita per quell’episodio però dopo tre o quattro anni sono stato amnistiato.
Poi com’è finita?
Eravamo in dieci contro undici, Orlando ha trovato il gol della vittoria, i tifosi erano molto arrabbiati ed hanno tentato di colpire l’arbitro che è stato scortato dai carabinieri, mi pare che anche un nostro dirigente sia stato squalificato a vita.
Orlando cosa ricorda di quel famoso gol non gol?
Dopo il mio secondo gol, che passò comunque per autogol del portiere, mi ricordo di aver scagliato questo tiro che Norato parò e trattenne per alcuni secondi, restando immobile sulla linea, l’arbitro ci assegnò la rete, stavamo perdendo 3 a 2 e per noi il pareggio era importantissimo.
Poi che cosa successe?
Scoppio una paurosa caccia all’arbitro da parte dei petraliesi, penso volessero protestare in maniera civile, l’arbitro non lo toccarono neanche, ma furono espulsi il portiere e qualche dirigente.Poi in porta andò Bonanno, mi pare, e a qualche minuto dalla fine realizzai la terza rete.
Te la ricordi?
Ci fu una mischia in area mi arrivò un pallone spiovente e tirai in porta spiazzando il portiere.
Quell’anno perdeste la coppa all’ultima giornata
Si, tutti sappiamo quanto contasse vincere un torneo delle Madonie, il rammarico fu grande, vanificare tutto all’ultima partita, e dopo la battaglia di Petralia, lascia l’amaro in bocca.
Per la cronaca, con questa sconfitta il Petralia archiviò anche quel campionato piazzandosi al terzo posto, il Castellana invece pareggiando nell’ultima giornata arrivò secondo ad un punto dal Cerda che vinse la coppa. Francesco Minneci
Domenica 2 settembre 1979, campo sportivo di Petralia Sottana, si disputa la penultima giornata del girone di ritorno del trentesimo “Torneo delle Madonie” .
E’ una splendida giornata di sole, gli spalti ed anche il prato sono gremiti di tifosi, è decisamente un bel colpo d’occhio per una partita di un torneo estivo. Si affrontano i giallorossi del presidente Divina e i bianconeri di Spitale in un incontro che sa molto di campanile. Per la prima volta in questo torneo i castellanesi si trovano al primo posto in classifica assieme al Cerda con 18 punti, i petraliesi inseguono ad un punto. Il Petralia è deciso a far dimenticare il tennistico 6 a 1 che ha subito all’andata e alimentare le residue speranze di inserirsi nella lotta per il primato, il Castellana ha affrontato la breve trasferta con l’intento di far suoi i due punti per restare in corsa per la coppa.
Il Castellana si schiera con Sorce, Norato L., Norato T., Di Maria, Squillace, Bellina, Giacomarra S., Giacomarra G., Zafonte, Orlando e Giacomarra M., mentre il Petralia, che per l’occasione è priva dell’allenatore Amendola, si presenta in campo con Norato, Profita, Spinoso, Bongiorno, Mascellino, Scarnici, Brucato, Sabatino, Patti, Farinella e Conigliaro. La posta in palio è molto alta e la partita si infuoca subito sia in campo che sugli spalti, infatti ogni decisione arbitrale viene vivacemente contestata ora dall’una, ora dall’altra tifoseria.
Al quinto minuto del primo tempo i locali si portano in vantaggio con un calcio di rigore magistralmente calciato da Farinella, ma allo scadere della prima frazione, in pieno recupero, Giacomarra ristabilisce l’equilibrio. Nel secondo tempo il Petralia si fa applaudire a lungo dai propri tifosi, è una squadra che si permette di impartire anche lezioni di calcio, infatti Conigliaro al cinquantesimo e Profita dieci minuti più tardi danno alla squadra un margine di vantaggio che sembra metterla al riparo da qualsiasi sorpresa. La festa sembra procedere secondo copione, ma un infortunio al portiere Norato intorno al settantacinquesimo consente al Castellana di ridurre lo svantaggio e di ritornare in partita. Quello che successivamente verrà definito come qualcosa di rocambolesco deve ancora succedere: siamo ormai a cinque minuti dalla fine, un tiro calciato da Orlando viene parato e raccolto dall’estremo difensore petraliese con i piedi oltre la linea bianca, per l’arbitro la segnatura è valida, per i giocatori locali la palla non è entrata in rete, il gol contestato viene assegnato al Castellana che insperatamente riacciuffa il pareggio. La decisione del signor Bellavia di Villabate risulta essere la chiave di svolta dell’incontro e scatena una vera e propria battaglia dentro e fuori il campo. A farne le spese per le eccessiva proteste è il portiere del Petralia che viene espulso, il secondo portiere non si sente abbastanza sereno per poter difendere la porta in un finale di incontro così importante, infine la responsabilità di mantenere la rete inviolata, e quindi di strappare il pareggio tocca a Fustaino. La convalida della rete di Orlando serve da stimolo agli ospiti che ad un minuto dalla fine si portano addirittura in vantaggio ancora con Orlando scatenando l’ira dei tifosi locali. Aumenta la tensione, qualche giocatore viene espulso e a conclusione della partita l’arbitro è costretto a lasciare il terreno di gioco a bordo della camionetta dei carabinieri, ma comunque indenne.
A distanza di ventiquattro anni siamo andati a ripescare i due protagonisti dell’incontro, il petraliese Norato e il castellanese Orlando i quali hanno amichevolmente ricordato con noi.
Norato, cosa successe all’85º del secondo tempo?
Tutto l’inghippo è nato su una parata mia, un tiro così, semplice preso sulla linea, per me era sulla linea, però siccome ho tentennato a rilanciare la palla, l’arbitro forse si è ingannato, c’è stata tutta una serie di contrasti ed è successo poi quello che è successo.
Dopo la convalida di questo gol sei stato espulso perché?
Siamo andati ad accerchiare l’arbitro tutti di più io che ero responsabile, non gli abbiamo fatto niente, qualcuno ha steso un braccio, un accenno di pedata, non fu colpito almeno da parte mia, poi per gli altri non lo so, il fatto sta che mi ha espulso.
Poi hai continuato a vedere la partita ….
Si, il gol è stato dal lato del convento, ho cercato di andare dall’altra parte perché c’era una specie di passaggio, poi sono arrivati i carabinieri e mi hanno fermato, altrimenti avevo intenzione di dargliele all’arbitro. Mi hanno squalificato a vita per quell’episodio però dopo tre o quattro anni sono stato amnistiato.
Poi com’è finita?
Eravamo in dieci contro undici, Orlando ha trovato il gol della vittoria, i tifosi erano molto arrabbiati ed hanno tentato di colpire l’arbitro che è stato scortato dai carabinieri, mi pare che anche un nostro dirigente sia stato squalificato a vita.
Orlando cosa ricorda di quel famoso gol non gol?
Dopo il mio secondo gol, che passò comunque per autogol del portiere, mi ricordo di aver scagliato questo tiro che Norato parò e trattenne per alcuni secondi, restando immobile sulla linea, l’arbitro ci assegnò la rete, stavamo perdendo 3 a 2 e per noi il pareggio era importantissimo.
Poi che cosa successe?
Scoppio una paurosa caccia all’arbitro da parte dei petraliesi, penso volessero protestare in maniera civile, l’arbitro non lo toccarono neanche, ma furono espulsi il portiere e qualche dirigente.Poi in porta andò Bonanno, mi pare, e a qualche minuto dalla fine realizzai la terza rete.
Te la ricordi?
Ci fu una mischia in area mi arrivò un pallone spiovente e tirai in porta spiazzando il portiere.
Quell’anno perdeste la coppa all’ultima giornata
Si, tutti sappiamo quanto contasse vincere un torneo delle Madonie, il rammarico fu grande, vanificare tutto all’ultima partita, e dopo la battaglia di Petralia, lascia l’amaro in bocca.
Per la cronaca, con questa sconfitta il Petralia archiviò anche quel campionato piazzandosi al terzo posto, il Castellana invece pareggiando nell’ultima giornata arrivò secondo ad un punto dal Cerda che vinse la coppa. Francesco Minneci