Il Torneo delle Madonie rappresenta oltre trenta anni di storia calcistica del nostro comprensorio. Il nostro sogno è quello di poter offrire alla rete un grande archivio dove qualsiasi madonita possa ricordare, conoscere e approfondire quanto accaduto per decenni sui nostri campi di calcio.
Invitiamo pertanto chiunque fosse in possesso di notizie (anche minime), foto, ritagli di giornale, trafiletti, risultati, nomi dei marcatori, aneddoti, tabellini e cronache delle partite di qualsiasi squadra, ad inviarle alla nostra redazione. Tutto il materiale sarà pubblicato in questa sezione ovviamente citando la fonte di provenienza. Vi ringraziamo ed attendiamo la vostra collaborazione.
31° Torneo delle Madonie 1980
Squadre partecipanti 23
Eccellenza: Castelbuono, Castellana, Cerda, Indomita Valledolmo, Petralia, R. Gangi, S.Gangi, Stella Azzurra (Cefalù).
Girone A: Alia, Aliminusa, Floriopoli (Cerda), Gratterese, Hisnara (Isnello), Scillato, Virtus Mantemaggiore.
Girone B: Alimena, Bompietro, Castelbuonese, Enti Locali (Petralia Sottana), Geraci, Maroso Fasanò, Mufara, Sopranese.
L'ultima promozione della Maroso Fasanò nel girone di Eccellenza
|
Risultati e classifiche
|
La nuova formula del Torneo delle Madonie, introdotta a partire dal 1978, prevedeva un girone di Eccellenza, da dove sarebbe uscita la squadra vincitrice del Trofeo, e dei gironi normali, le cui squadre vincenti avrebbero ottenuto il diritto a rimpiazzare, nell’Eccellenza dell’anno successivo, le formazioni retrocesse. La Maroso di Fasanò nell’edizione 1977 (ultimo anno che prevedeva gli spareggi per l’assegnazione della Coppa), essendosi classificata prima nel girone D (dopo spareggio con il Petralia Sottana e la Raimondi Gangi) aveva ottenuto il lasciapassare per partecipare al nuovo girone di Eccellenza. Sfortunatamente però l’anno successivo, essendosi classificata al penultimo posto, era retrocessa nei gironi normali dove era rimasta anche nel torneo 1979 in quanto non era riuscita ad ottenere la promozione. Nell’estate del 1980, determinata a ritornare nell’elite del calcio madonita, fu inserita nel girone normale B assieme alla Mufara di Polizzi Generosa, al Bompietro, alla Sopranese, all’ASEL di Petralia Sottana, alla Castelbuonese, al Geraci e all’Alimena. Quell’anno la formula dei gironi normali prevedeva la promozione diretta della prima classificata e lo spareggio della seconda con la seconda del girone A per assegnare la terza promozione.
Per tentare il salto di categoria la società puntò su un allenatore di esperienza, Luciano Volanti (al secolo lo “zio Gino”) da Petralia Sottana e si assicurò anche le prestazioni di altri due “stranieri” di tutto rispetto, la mezzala Ruffo e l’attaccante La Magra.
Il campionato, che quell’anno iniziò il 23 giugno, si mise subito in discesa per la formazione di mister Volanti, prima si sbarazzò dell’Alimena (1-0), poi umiliò il Bompietro a domicilio (4-0), ma nella terza giornata fu costretta al pari interno da una tenace Sopranese (1-1). La divisione della posta con i cugini tuttavia consentì alla Maroso di conservare ugualmente la prima posizione di classifica seppur in condominio con la stessa Sopranese ed la Mufara di Polizzi. Alla quarta giornata si impose a Geraci (2-0) e si isolò in testa alla classifica, primo posto che conservò anche nella domenica successiva allorquando vinse, tra le mura amiche, con una certa fatica contro l’Asel di Petralia Sottana per 3 a 2. Nella penultima di andata, la Maroso pareggiò ad Alimena (2-2), mentre la Mufara si impose in quel di Petralia contro l’Asel, si giunse così allo scontro diretto a pari punti.
Il match che fu giocato a Castellana Sicula (campo della Mufara), fu una vera delusione per i tifosi come ebbe a scrivere M.L.T. su l’Ora di Palermo, le reti di Dolce e di La Magra fissarono il risultato sull’1 a 1 facendo in modo che le due squadre ripartissero appaiate nel girone di ritorno.
La svolta della stagione avvenne comunque alla terza di ritorno. Le vittorie contro Castelbuonese (0-3) e Bompietro (2-1), avevano permesso alla squadra di Volanti di rimanere sempre al primo posto ma in condominio con la Mufara che ribatteva colpo su colpo. Nella terza, come detto, ancora la Sopranese metteva i bastoni tra le ruote dei cugini, il 3 a 3 del derby faceva scappare la Mufara che non aveva avuto problemi nel frattempo a sbarazzarsi del Bompietro. Con un punto da recuperare (allora la vittoria valeva solo due punti), la Maroso, dopo aver vinto contro Geraci (3-2), Enti Locali (1-2) ed Alimena (3-0), si presentava allo scontro decisivo (ultima di campionato) forte del miglior attacco del girone. L’occasione di sorpassare al fotofinish la squadra poliziana che avrebbe sancito l’ingresso nel girone di Eccellenza era molto ghiotta, tanto più che la Maroso avrebbe giocato sul proprio campo, a Petralia Soprana. Davanti ad un migliaio di persone le due contendenti al successo finale si affrontarono a viso aperto, ma la paura di perdere lasciò poco spazio al bel gioco, quasi sempre in luce i reparti difensivi che alla fine furono decisivi per lo zero a zero finale. Con 24 punti la Mufara accedeva direttamente all’Eccellenza, la Maroso con un solo punto in meno si preparava allo spareggio di Castelbuono contro la Virtus Montemaggiore.
Il 17 settembre al Luigi Failla la squadra di mister Volanti coronò comunque nel migliore dei modi un torneo che l’aveva visto protagonista di primo piano. Dopo essere passata in svantaggio nei minuti iniziali, con un’ottima ripresa riuscì però a ribaltare il risultato, pareggiando con Macaluso I e vincendo con Prisinzano II. Chiudeva la stagione imbattuta, con nove vittorie e cinque pareggi, trenta gol all’attivo e tredici al passivo, ritornava nel girone di Eccellenza, posto che avrebbe conservato fino al 1983 data di conclusione del prestigioso Torneo delle Madonie.
Francesco Minneci
Per tentare il salto di categoria la società puntò su un allenatore di esperienza, Luciano Volanti (al secolo lo “zio Gino”) da Petralia Sottana e si assicurò anche le prestazioni di altri due “stranieri” di tutto rispetto, la mezzala Ruffo e l’attaccante La Magra.
Il campionato, che quell’anno iniziò il 23 giugno, si mise subito in discesa per la formazione di mister Volanti, prima si sbarazzò dell’Alimena (1-0), poi umiliò il Bompietro a domicilio (4-0), ma nella terza giornata fu costretta al pari interno da una tenace Sopranese (1-1). La divisione della posta con i cugini tuttavia consentì alla Maroso di conservare ugualmente la prima posizione di classifica seppur in condominio con la stessa Sopranese ed la Mufara di Polizzi. Alla quarta giornata si impose a Geraci (2-0) e si isolò in testa alla classifica, primo posto che conservò anche nella domenica successiva allorquando vinse, tra le mura amiche, con una certa fatica contro l’Asel di Petralia Sottana per 3 a 2. Nella penultima di andata, la Maroso pareggiò ad Alimena (2-2), mentre la Mufara si impose in quel di Petralia contro l’Asel, si giunse così allo scontro diretto a pari punti.
Il match che fu giocato a Castellana Sicula (campo della Mufara), fu una vera delusione per i tifosi come ebbe a scrivere M.L.T. su l’Ora di Palermo, le reti di Dolce e di La Magra fissarono il risultato sull’1 a 1 facendo in modo che le due squadre ripartissero appaiate nel girone di ritorno.
La svolta della stagione avvenne comunque alla terza di ritorno. Le vittorie contro Castelbuonese (0-3) e Bompietro (2-1), avevano permesso alla squadra di Volanti di rimanere sempre al primo posto ma in condominio con la Mufara che ribatteva colpo su colpo. Nella terza, come detto, ancora la Sopranese metteva i bastoni tra le ruote dei cugini, il 3 a 3 del derby faceva scappare la Mufara che non aveva avuto problemi nel frattempo a sbarazzarsi del Bompietro. Con un punto da recuperare (allora la vittoria valeva solo due punti), la Maroso, dopo aver vinto contro Geraci (3-2), Enti Locali (1-2) ed Alimena (3-0), si presentava allo scontro decisivo (ultima di campionato) forte del miglior attacco del girone. L’occasione di sorpassare al fotofinish la squadra poliziana che avrebbe sancito l’ingresso nel girone di Eccellenza era molto ghiotta, tanto più che la Maroso avrebbe giocato sul proprio campo, a Petralia Soprana. Davanti ad un migliaio di persone le due contendenti al successo finale si affrontarono a viso aperto, ma la paura di perdere lasciò poco spazio al bel gioco, quasi sempre in luce i reparti difensivi che alla fine furono decisivi per lo zero a zero finale. Con 24 punti la Mufara accedeva direttamente all’Eccellenza, la Maroso con un solo punto in meno si preparava allo spareggio di Castelbuono contro la Virtus Montemaggiore.
Il 17 settembre al Luigi Failla la squadra di mister Volanti coronò comunque nel migliore dei modi un torneo che l’aveva visto protagonista di primo piano. Dopo essere passata in svantaggio nei minuti iniziali, con un’ottima ripresa riuscì però a ribaltare il risultato, pareggiando con Macaluso I e vincendo con Prisinzano II. Chiudeva la stagione imbattuta, con nove vittorie e cinque pareggi, trenta gol all’attivo e tredici al passivo, ritornava nel girone di Eccellenza, posto che avrebbe conservato fino al 1983 data di conclusione del prestigioso Torneo delle Madonie.
Francesco Minneci
Una formazione dell'A.S. Petralia
In piedi: Amendola (allenatore), Conigliaro, Albanese, Brucato, Bongiorno, Mascellino, Fustaino, Rubino, Spinoso, ???
accosciati: Farinella (dirigente), Sabatino, Bencivinni, Farinella, Pantano, Cerami, Di Salvo, Marotta
accosciati: Farinella (dirigente), Sabatino, Bencivinni, Farinella, Pantano, Cerami, Di Salvo, Marotta
Una formazione della Stella Azzurra
In piedi: Messina, Castrovinci, Fulco, Glorioso, Pellerito, Fulco (dirigente), Pollara
accosciati: Fulco A., Messina P. Catalano, Glorioso, Messina, Valenziano
accosciati: Fulco A., Messina P. Catalano, Glorioso, Messina, Valenziano