Al campionato regionale di calcio di Seconda categoria nella stagione 1990-91 hanno preso parte le seguenti squadre del comprensorio: Alimena, Nuccio e US Petralia
L'U.S.Petralia conquista la prima categoria
Il campionato 1989-90 fu per l'U.S.Petralia una specie di torneo di transizione. Ad un certo punto della stagione si rischiò seriamente la crisi del settimo anno e, per evitare la retrocessione, era stato richiamato alla guida della squadra Raffaele Femiano. Il termitano, vecchia conoscenza della società petralese (era stato il primo allenatore dell'U.S. Petralia nel lontano 1983), accettò con grande motivazione la sfida ed alla fine ottenne sia la salvezza che la riconferma per la stagione successiva strappando alla società la promessa che il campionato 1990-91 avrebbe visto il Petralia grande protagonista. E così fu! Quell'anno le tre formazioni madonite di II categoria, Alimena, Nuccio e Petralia furono inserite nel girone nisseno-ennese, certamente un girone meno impegnativo rispetto a quello palermitano in cui i giallorossi avevano militato fino alla stagione precedente. Il campionato (allora a sedici squadre) iniziò il 23 settembre e vide debuttare in casa l'undici di mister Femiano che fece intendere fin da subito il ruolo che la squadra avrebbe svolto. Gianpapa (che ritornava a Petralia dopo la parentesi Castelbuono ed Alimena), Tessarin e Macaluso firmarono il primo tris stagionale che proiettò subito il Petralia in testa alla classifica. Nella domenica successiva, una rete del solito Tedesco consentì alla squadra del presidente Inguaggiato di uscire imbattuta dal comunale di Agira e rimanere in testa alla classifica. Poi sei vittorie di fila consentirono al Petralia di scappare e di prendere anche alcuni punti di vantaggio sul Campobello in vista dello scontro diretto. Le vittorie contro la Nuccio (1-0, Giampapa), Sammichelese (1-5, 3 Zafonti, 2 Gianpapa), Serradifalco (2-4, 2 Zafonti, Giampapa, Di Gangi), Caterinese (3-0, 3 Giampapa), Valguarnera (5-2, 2 Giampapa, 2 Di Gangi, Tessarin) e Alimena (0-6, 3 Giampapa, 2 Zafonti, Di Gangi) permisero ai giallorossi di stabilire il nuovo record di vittorie consecutive per una squadra petralese. Lo scontro diretto tra prima e seconda (Petralia e Campobello) terminò 1 a 1 (rete di Gianpapa) e ognuna proseguì per la propria strada. I giallorossi continuarono ad inanellare una vittoria dopo l'altra, al pareggio interno con il Campobello fecero seguito le vittorie contro l'Assoro (1-2, Gianpapa e Di Gangi), Libertas Villarosa (4-1, 2 Di Gangi, Zafonti e Nicchitta), Juve Mazzarino (1-3, Gianpapa, Macaluso Tedesco), Gorgonia (7-1, 3 Di Gangi, 2 Zafonti, Minneci, Gianpapa), L.Di Vita (4-1, Tessarin, Tedesco, Zafonti Di Gangi). Si arrivò così all'ultima di andata, il calendario proponeva un altro scontro diretto, quello contro la Tavaca di Leonforte, terza forza del girone. Il Petralia sapientemente costruito dal direttore sportivo Enzo Filì appariva come una vera e propria macchina da guerra, perfetto in ogni suo reparto, con Giovanni Gianpapa eccellente realizzatore e Maurizio Chianello vera e propria saracinesca, affamato di vittorie, di risultati, cinico, spietato, non lasciava nulla alle avversarie, razziava tutto quello che c'era da prendere. Lo scontro di Leonforte (giocato il 30 dicembre 1990) non permise, purtroppo, alla squadra di mister Femiano di chiudere imbattuta il girone di andata. Quell'unico gol messo a segno dai leonfortesi decretò il primo stop per i giallorossi che rimasero comunque in testa alla classifica. Si chiudeva con un'amara sconfitta l'anno dei mondiali italiani, ma gli intenti rimanevano sempre quelli di inizio stagione, una battaglia non pregiudicava la guerra. Dopo la sosta invernale durata 20 giorni, la prima di ritorno vedeva ancora il Petralia impegnato fuori dalle mura amiche, la Pro Pietrina che stazionava al centro della classifica non rappresentava un ostacolo insormontabile, ma la deconcentrazione giocò un altro cattivo scherzo. A Pietraperzia i giallorossi furono nuovamente sconfitti e per la seconda volta consecutiva con il minimo scarto. Quasi indolore però questo secondo stop che consentiva alla squadra petralese di conservare il primato con un punto di vantaggio sul Campobello e due sulla Tavaca. Il match casalingo contro l'Agira spazzò via le nubi nere che si erano addensate nel cielo petralese, il 4 a 0 ridestò gli entusiasmi e il Petralia ricominciò a correre. Il derby contro la Nuccio attendeva i giallorossi che da questo momento perdevano però l'asse portante della difesa, Giuseppe Minneci in partenza per il servizio di leva. Anche la Nuccio, per l'occasione, doveva fare a meno di uno dei suoi leader, Lillo D'Alberti che doveva scontare un turno di squalifica (non lo aveva potuto fare a Valguarnera perché non si era giocato). La vittoria di Gangi (campo sul quale la Nuccio giocava le sue partite interne), nonostante l'esiguo risultato (1-0, Zafonti) fu però molto convincente e rilanciò le aspettative di capitan Di Gangi e compagni che in quella giornata guadagnarono un altro punto di vantaggio sul Campobello di Licata nonostante la squadra agrigentina non avesse ancora perso una partita. Il girone di ritorno continuò senza grossi sussulti, la rosa era molto competitiva e tutti concordavano che questa era davvero l'annata buona (le prime quattro venivano promosse in I categoria), le partite che seguirono non fecero altro che rinsaldare la leader-ship del Petralia. Le vittorie contro la Sammichelese (8-0), il Serradifalco ( 3-1), la Caterinese (2-3), permisero agli attaccanti giallorossi di stabilire un altro record per quanto riguardava i gol segnati in tutti i gironi di II categoria. Anche Nino Tedesco, nella partita contro il Serradifalco, stabilì un nuovo record, quello delle presenze con la maglia giallorossa, 115 partite che la dirigenza volle premiare con una apposita targa. Nella settima di ritorno l'attacco petralese si inceppò, a Valguarnera fu solo 0 a 0 e il Campobello vittorioso ad Assoro si rifece sotto. La squadra di Femiano continuava a guardare però le altre dall'alto verso il basso, Campobello a meno 2 e Tavaca a meno 4, poi il vuoto. Nuovo derby madonita contro l'Alimena, archiviato, tra l'altro, con il più classico dei risultati (2-0, Giampapa, Tessarin). I giallorossi si confermarono regina delle Madonie avendo vinto tutti i derby tra l'altro senza subire alcuna rete al passivo. La domenica successiva il big match di Campobello rimetteva in discussione però il primato del girone H. In caso di vittoria della squadra di casa le due contendenti si sarebbero ritrovate appaiate in vetta. Il migliore attacco (quello petralese con 70 reti all'attivo), si confrontava con la migliore difesa, gli agrigentini non avevano subito ancora nessuna rete in casa e avevano imbottito di reti le altre formazioni madonite (7-0 alla Nuccio e 6-0 all'Alimena). L'incontro giocato ad altissimi livelli alla fine premiò i padroni di casa che riuscirono a spuntarla per 2 a 1. La prima rete al 45° per una disattenzione difensiva, il raddoppio nella ripresa su netto fuorigioco non rilevato dall'arbitro. La rete della bandiera del Petralia di Cuccia. A sei gare dalla conclusione si ripartiva come dall'inizio con Petralia e Campobello appaiate a quota 39 e con la Tavaca a quota 34.La svolta per la conquista del primo posto si ebbe già a partire dalla domenica successiva, il Petralia vinceva contro l'Assoro (3-1, Gianpapa, Rizzitello, Mancuso) e il Campobello perdeva a Valguarnera che consolidava la quarta piazza che avrebbe garantito l'accesso alla categoria superiore. Tutto tornava come prima, la prima sconfitta della stagione riportava gli agrigentini ad inseguire. Nelle restanti partite la squadra del presidente Inguaggiato non perse un colpo, mentre il Campobello lasciò l'intera posta anche a Serradifalco. Le nuove affermazioni contro Villarosa (1-4, 2 Gianpapa, Filì G., Filì P.), Juve Mazzarino (2- 1, Di Gangi, Rizzitello), Gorgonia (2-3, Mancuso, Di Gangi , Zafonti), L. Di Vita (1-2, Gianpapa, Di Gangi) e Tavaca (4-1, 2 Zafonti, Di Gangi e Gianpapa), permisero ai giallorossi di chiudere a quota 51 e vincere il girone con 5 punti di vantaggio sul Campobello. In verità il Petralia raggiungeva la promozione matematica a cinque giornate dalla fine del campionato, ma continuava a lottare per conquistare il primo posto che alla fine non gli sfuggì. |
La classifica cannonieri:
28 Gianpapa 18 Zafonti, Di Gangi 8 Tessarin 3 Tedesco, 2 Macaluso, Minneci, Cuccia, Rizzitello, Mancuso 1 Nicchitta, Cerami D., Filì P., Filì G. |
La formazione dell'US Petralia schierata a Gangi nella partita Nuccio - Petralia del 3 febbraio 1991
14 ottobre 1990 - La formazione dell'US Petralia che a San Michele di Ganzaria affrontò la Sammichelese