Campionato Regionale di Calcio a 5 (stagione sportiva 2003-04)
Il tracollo del calcio a 5 petralese
Deludente la stagione delle squadre di serie C2 e serie D.
Conclusi, dunque, nel peggiore dei modi i campionati di calcio a 5 per le tre squadre petralesi. Nei pay-out regionali di serie C 2, retrocessione diretta per la Salusport e per il Club Raffo, nel campionato provinciale di serie D, terzultimo posto per la Polisportiva Petralia Sottana. Scorrendo la classifica finale dei play-out grande è il rammarico per quanto riguarda la Salusport, perché un altro punto avrebbe permesso,quanto meno, di disputare lo spareggio per la permanenza in C 2. Certo la stagione negativa può capitare, ma di questo non si tratta. Alla vigilia si parlava di play-off, di serie C 1, innanzitutto tanti dovrebbero scendere dal piedistallo su cui si sono adagiati, giocare a pallone significa prepararsi, allenarsi costantemente, avere l’umiltà necessaria, affrontare i campionati con serietà e sacrificio. Se si deve ripartire, bisogna far tesoro degli errori commessi e cambiare decisamente registro. Non si pareggia una partita casalinga, o la si perde, quando c’è in palio la salvezza e la squadra avversaria fa di tutto per farti incamerare i tre punti, le partite vanno preparate ed affrontate evitando l’eccessivo nervosismo, che come nel nostro caso ha accompagnato la squadra per parecchio tempo. Non si affrontano le trasferte con gli uomini contati quando si sa già di dover giocare su campi abbastanza grandi e di dover provvedere alle necessarie sostituzioni e non si demanda l’organizzazione di un campionato solo all’allenatore e ai giocatori. I risultati li abbiamo visti. Per quanto riguarda i cugini di Raffo, questi pagano ormai da qualche anno per la disorganizzazione del proprio club, L’anno scorso la salvezza fu raggiunta solo all’ultima giornata, ma i problemi c’erano e sono rimasti tali e quali. Una rosa difficile da gestire, la mancanza di un’adeguata preparazione precampionato, la mancanza di una buona guida tecnica, l’ostinazione di qualche giocatore a voler essere necessariamente in campo anche quando altri potrebbero fare meglio, le scelte societarie, quasi obbligate, per la mancanza di giovani locali, di imporre la presenza in campo di giocatori del comprensorio. Tanti errori che poi alla fine hanno portano squadra e società a dover pagare un caro prezzo. Amarezza ed incredulità, invece, per il comportamento della Polisportiva nel campionato di serie D, la scelta di giocare nel girone di Enna aveva fatto pensare ad una trionfale cavalcata verso la seria C 2, ma la realtà è stata ben diversa. I sogni societari, purtroppo, sono svaniti fin dalle prime giornate, le controversie a livello dirigenziale sulla cessione o meno di alcuni giovani promettenti, e la loro partenza hanno sicuramente contribuito a togliere al gruppo quella serenità che invece sarebbe stata necessaria, l’inserimento nella rosa di molti giocatori madoniti, molto bravi singolarmente, non ha sortito gli effetti sperati, problemi di amalgama e l’inesperienza di alcuni non hanno permesso l’acquisizione di risultati alla portata della squadra. E poi, le assenze, dovute a problemi fisici o squalifiche, in alcuni casi forse evitabili, di un giocatore importante quale Giuseppe Filì, hanno condizionato molto il rendimento della squadra. Non voglio neanche commentare la scelta societaria di farsi multare e penalizzare di un punto in classifica solo perché rinuncia di andare a giocare con la Dilett. Regalbuto, squadra tra l’altro fuori classifica. Ulteriori giudizi mi sembrano superflui perchè non vorrei essere accusato, nuovamente, di denigrare le squadre o le società, questo mio è più lo sfogo di un tifoso che il resoconto di un cronista, anzi se a qualcuno i miei articoli sono sembrati vituperatori me ne scuso pubblicamente, e ripeto che la mia vuole essere solo una critica costruttiva. Francesco Minneci |
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Salusport addio C 2
La stagione appena conclusa ha emesso i suoi verdetti: Raffo e Salusport l’anno prossimo ripartiranno dalla serie D. Risultato impensabile ad inizio campionato, perchè gli uomini della Salusport erano partiti con ben altre ambizioni. Eppure i sintomi di una crisi latente sono venuti fuori subito, il rendimento altalenante degli uomini migliori, le trasferte disastrose, tutto insomma faceva presagire il peggio e non si è riusciti a comprendere che c’erano punti nodali da sciogliere per salvare la baracca. Di certo le pecche sono state evidenti dal punto di vista sia atletico che tecnico-tattico. Di solito è d’uso dare la croce addosso all’allenatore che pur avendo le sue colpe non può essere l’unico indiziato per la retrocessione. Certo le scelte fatte non sempre hanno dato ragione al mister ma alla fine in campo sono andati i giocatori e non l’allenatore e quindi buona parte delle colpe sono da addossare a tutta la squadra, nessuno escluso. Quei sintomi dovevano essere interpretati in modo diverso: l’assenza o la diserzione pressoché sistematica degli allenamenti, la scarsa voglia di sacrificarsi e l’eccessiva tensione hanno portato a questi risultati. L’insieme di tutte queste determinanti portava a minare quella che era una serenità fragile dello spogliatoio che si andava sgretolando sotto i colpi incessanti degli avversari di turno. Per il resto penso che lo specchio della condizione mentale e fisica della squadra sia stato quello delle ultime partite giocate, dove contro il Menfi si è rimediata una sonora sconfitta per 9-3 ma ancor più la partita in casa con l’Isolaverde che, pur pareggiata in zona cesarini, ha messo in luce non solo le pecche sopra evidenziate ma anche il nervosismo di una squadra ormai allo sbando, testimonianza ne è la squalifica per otto giornate di Bracco che in preda ad un raptus di follia spintonava l’incolpevole arbitro facendosi espellere. Così si è resa vana anche la vittoria nell’ultima giornata. Resta il rammarico, di non aver fatto il possibile al fine di ribaltare la situazione e portare a compimento la salvezza che avrebbe assunto un significato importante in termini di continuità, e soprattutto si sarebbe dimostrato di avere un gruppo. E adesso? La dirigenza valuterà se iscrivere o meno la squadra al campionato di serie D, in ogni caso bisognerà ritrovare l’umiltà che è mancata quest’anno e che sarà necessaria per centrare nuovamente l’obiettivo C2.
Giuseppe Rusignuolo
Giuseppe Rusignuolo
Classifica finale Play-out
SQUADRA PUNTI VINTE PAREGGI PERSE GOL FATTI GOL SUBITI MEDIA INGLESE
ISOLAVERDE 28 9 1 4 97 75 ---
S. CASTELVETRANO 24 7 3 4 86 63 - 4
I. MENFI 23 7 2 5 87 74 - 5
BOSCAIOLI MARSALA 23 7 2 5 74 77 - 5
CASTELBUONESE 22 7 1 6 61 68 - 6
SALUSPORT C. 21 6 3 5 65 61 - 7
MISTRAL MEETING * 10 2 4 7 41 62 - 17
RAFFO S. CLUB 6 1 3 10 59 89 - 22
* un punto di penalizzazione
Salusport: tutto può ancora succedere
A due giornate dalla chiusura dei play out la salvezza è ancora da raggiungere
Pensare che sarebbe stato un girone di ritorno facile e senza problemi era semplicemente un’utopia, infatti la Salusport di calcio a 5, sebbene partita sotto buoni auspici con il pareggio di Marsala, si è ben presto resa conto che ben sei delle otto squadre facenti parte del girone avrebbero venduta cara la pelle per raggiungere quel tanto agognato quarto posto che significa salvezza diretta. Così dopo aver vinto contro il Castelbuono, ottima squadra che ancora spera e per bocca dei suoi dirigenti è convinta di centrare la salvezza, la Salusport ha subito un brusco risveglio andando a perdere una gara fondamentale come quella di Castelvetrano, sbagliando tutto quello che era possibile sbagliare, vedi 5 tiri liberi di cui due da posizione molto favorevole e un rigore, subendo poi in contropiede tre tiri e tre goal, uscendo dalla gara senza poter avere la possibilità di rifarsi tranne che nell’occasione dell’unica rete di Ruisi. Capitolo a parte è stato il derby con i cugini dello Raffo Sport Club che, pur essendo quasi retrocessi, hanno onorato l’incontro senza fare sconti ai nostri atleti. A conti fatti il girone dei play out di quest’anno risulta essere uno dei gironi più difficili degli ultimi anni se non il più difficile in assoluto che è stato disputato dai nostri giocatori da quando militano in questa serie. La partita contro il Menfi rappresentava quindi se non uno spareggio, quasi, e si apriva con la notizia sponda Menfi di ben tre giocatori squalificati per cinque giornate, uno per quattro e un altro per una giornata. Clima quindi oltre che ostile e parecchio surriscaldato, difficile da gestire più che a livello fisico a livello mentale. Infatti i nostri giocatori consapevoli di non poter fallire un’occasione così propizia per staccare una diretta concorrente si sono giocati la partita a viso aperto lasciando, però, ai padroni di casa l’intera posta in palio. A rendere meno amara la sconfitta, fortunatamente, ci hanno pensato i cugini del Raffo che con una prestazione al di sopra delle righe, e rischiando addirittura di vincere, hanno fermato il Castelbuono al palazzetto dello sport, che così rimane in classifica alle spalle del quintetto petralese. Così la sosta pasquale arriva al momento giusto per riprendere una boccata d’ossigeno, riordinare le idee e fare un po’ di calcoli: infatti se la Salusport, considerati anche i risultati delle altre concorrenti, riuscirà a vincere le restanti due gare potrà considerarsi se non salva almeno certa di disputare lo spareggio per la permanenza in serie C2.
Giuseppe Rusignuolo
Pensare che sarebbe stato un girone di ritorno facile e senza problemi era semplicemente un’utopia, infatti la Salusport di calcio a 5, sebbene partita sotto buoni auspici con il pareggio di Marsala, si è ben presto resa conto che ben sei delle otto squadre facenti parte del girone avrebbero venduta cara la pelle per raggiungere quel tanto agognato quarto posto che significa salvezza diretta. Così dopo aver vinto contro il Castelbuono, ottima squadra che ancora spera e per bocca dei suoi dirigenti è convinta di centrare la salvezza, la Salusport ha subito un brusco risveglio andando a perdere una gara fondamentale come quella di Castelvetrano, sbagliando tutto quello che era possibile sbagliare, vedi 5 tiri liberi di cui due da posizione molto favorevole e un rigore, subendo poi in contropiede tre tiri e tre goal, uscendo dalla gara senza poter avere la possibilità di rifarsi tranne che nell’occasione dell’unica rete di Ruisi. Capitolo a parte è stato il derby con i cugini dello Raffo Sport Club che, pur essendo quasi retrocessi, hanno onorato l’incontro senza fare sconti ai nostri atleti. A conti fatti il girone dei play out di quest’anno risulta essere uno dei gironi più difficili degli ultimi anni se non il più difficile in assoluto che è stato disputato dai nostri giocatori da quando militano in questa serie. La partita contro il Menfi rappresentava quindi se non uno spareggio, quasi, e si apriva con la notizia sponda Menfi di ben tre giocatori squalificati per cinque giornate, uno per quattro e un altro per una giornata. Clima quindi oltre che ostile e parecchio surriscaldato, difficile da gestire più che a livello fisico a livello mentale. Infatti i nostri giocatori consapevoli di non poter fallire un’occasione così propizia per staccare una diretta concorrente si sono giocati la partita a viso aperto lasciando, però, ai padroni di casa l’intera posta in palio. A rendere meno amara la sconfitta, fortunatamente, ci hanno pensato i cugini del Raffo che con una prestazione al di sopra delle righe, e rischiando addirittura di vincere, hanno fermato il Castelbuono al palazzetto dello sport, che così rimane in classifica alle spalle del quintetto petralese. Così la sosta pasquale arriva al momento giusto per riprendere una boccata d’ossigeno, riordinare le idee e fare un po’ di calcoli: infatti se la Salusport, considerati anche i risultati delle altre concorrenti, riuscirà a vincere le restanti due gare potrà considerarsi se non salva almeno certa di disputare lo spareggio per la permanenza in serie C2.
Giuseppe Rusignuolo
Raffo Sport Club: adesso le cose si complicano
La sconfitta interna contro l’Inicon di Menfi potrebbe significare l’addio alla C2
E’ il solito Raffo, stavolta anche eccessivamente sfortunato, il cuore e la grinta non sono bastati, il quintetto di Menfi si aggiudica l’intera posta al Palazzetto dello Sport ed inguaia seriamente la squadra petralese. Forse c’è ancora tempo per correre ai ripari, il club di Raffo è ultimo in classifica con soli quattro punti, ha conquistato una sola vittoria ed un solo pareggio, poi ha rimediato solo sconfitte, si trova a meno sette dalle squadre che lottano per evitare lo spareggio per non retrocedere, e ha quattro punti in meno rispetto allo scorso campionato, quando alla prima di ritorno si trovava al quinto posto. Nelle restanti sei partite il quintetto di Raffo giocherà quattro volte in casa e solo due volte in trasferta, potrebbe essere uno stimolo in più per cercare di essere più concreti.
Ma perché da qualche anno questo club fa soffrire i propri tifosi? Ci sono motivi particolari?
Abbiamo sentito Epifanio Li Puma, che attualmente oltre ad essere il capitano del team è anche colui che si occupa della gestione tecnica della squadra.
Anche quest’anno il solito campionato in salita per il Club Raffo?
“Nelle ultime stagioni abbiamo sempre disputato i play-out e meritatamente credo siamo arrivati nelle prime posizioni di classifica centrando la salvezza, ma negli ultimi due anni non siamo riusciti a fare dei buoni gironi di andata, con la conseguenza che abbiamo sofferto fino all’ultimo.”
Cosa è mancato, fin’ora, a questa squadra?
“Prima di tutto una buona preparazione fisica, il fatto di non aver fatto una buona preparazione precampionato adesso ci sta penalizzando, poi si sente la mancanza di una buona guida tecnica, abbiamo provato ad autogestirci, ma ci siamo resi conto che non funziona.”
Avete la peggior difesa del campionato, pensi che qualcuno possa avere colpe particolari?
“No, assolutamente, il fatto di non aver potuto contare sul portiere titolare in alcune gare, non può essere una giustificazione, perché coloro che lo hanno sostituito si sono dimostrati all’altezza, piuttosto penso che il problema sia solo tecnico.”
Pensate di poter raggiungere ancora la salvezza?
“Certo, fino a quando la matematica non ci condanna noi non lasceremo nulla d’intentato, lotteremo fino alla fine, ricordo che l’anno scorso ci siamo salvati nelle ultime giornate.”
Francesco Minneci
E’ il solito Raffo, stavolta anche eccessivamente sfortunato, il cuore e la grinta non sono bastati, il quintetto di Menfi si aggiudica l’intera posta al Palazzetto dello Sport ed inguaia seriamente la squadra petralese. Forse c’è ancora tempo per correre ai ripari, il club di Raffo è ultimo in classifica con soli quattro punti, ha conquistato una sola vittoria ed un solo pareggio, poi ha rimediato solo sconfitte, si trova a meno sette dalle squadre che lottano per evitare lo spareggio per non retrocedere, e ha quattro punti in meno rispetto allo scorso campionato, quando alla prima di ritorno si trovava al quinto posto. Nelle restanti sei partite il quintetto di Raffo giocherà quattro volte in casa e solo due volte in trasferta, potrebbe essere uno stimolo in più per cercare di essere più concreti.
Ma perché da qualche anno questo club fa soffrire i propri tifosi? Ci sono motivi particolari?
Abbiamo sentito Epifanio Li Puma, che attualmente oltre ad essere il capitano del team è anche colui che si occupa della gestione tecnica della squadra.
Anche quest’anno il solito campionato in salita per il Club Raffo?
“Nelle ultime stagioni abbiamo sempre disputato i play-out e meritatamente credo siamo arrivati nelle prime posizioni di classifica centrando la salvezza, ma negli ultimi due anni non siamo riusciti a fare dei buoni gironi di andata, con la conseguenza che abbiamo sofferto fino all’ultimo.”
Cosa è mancato, fin’ora, a questa squadra?
“Prima di tutto una buona preparazione fisica, il fatto di non aver fatto una buona preparazione precampionato adesso ci sta penalizzando, poi si sente la mancanza di una buona guida tecnica, abbiamo provato ad autogestirci, ma ci siamo resi conto che non funziona.”
Avete la peggior difesa del campionato, pensi che qualcuno possa avere colpe particolari?
“No, assolutamente, il fatto di non aver potuto contare sul portiere titolare in alcune gare, non può essere una giustificazione, perché coloro che lo hanno sostituito si sono dimostrati all’altezza, piuttosto penso che il problema sia solo tecnico.”
Pensate di poter raggiungere ancora la salvezza?
“Certo, fino a quando la matematica non ci condanna noi non lasceremo nulla d’intentato, lotteremo fino alla fine, ricordo che l’anno scorso ci siamo salvati nelle ultime giornate.”
Francesco Minneci
Salusport: punto e a capo
Avremmo voluto parlare di un girone d’andata a pieni punti per la Salusport ma così non è. Avremmo voluto parlare di un’inversione di tendenza rispetto alla stagione regolare, ma fin’ora non è stato possibile, possiamo solamente constatare che il rendimento delle prime cinque gare dei Play-Out non si può certo definire soddisfacente. La Salusport fino ad ora ha raccolto sette punti, ha incassato due sconfitte interne contro Marsala e Raffo, ha pareggiato in casa contro il Castelvetrano e ha vinto contro il Castelbuono fuori casa e contro l’Inicon Menfi tra le mura amiche. Un po’ poco obiettivamente per una squadra che ha l’obiettivo di salvarsi direttamente e senza troppi affanni. Il girone non sembrava particolarmente difficoltoso, visto anche i risultati dei gironi regolari, eppure non si stanno raccogliendo i frutti sperati. Si assiste sempre più di frequente ad una cronica difficoltà della squadra a fare punti in casa, cosa che prima non succedeva. Ma ciò che amareggia di più è la difficoltà della squadra a gestire la partita una volta andata in vantaggio, come spesso è accaduto in casa dove si è riusciti a segnare per primi, anche più di una rete, senza però riuscire poi a condurre a termine la partita con una vittoria. Per dovere di cronaca bisogna segnalare la prima vittoria, per 5-4, ottenuta dallo Sport Club Raffo, in un derby di C2, dopo cinque vittorie per la Salusport e tre pareggi. La gara ha visto la nostra squadra costretta sempre ad inseguire fin dalle prime battute, sotto 2-0 la squadra ha concluso il primo tempo 3-3. Il secondo tempo ha visto soccombere la Salusport che incassando due goal nel giro di pochi minuti si è disunita, innervosita e non è riuscita seppur con mille sforzi ad agguantare il pareggio. Di certo questa sconfitta è maturata grazie anche alle defezioni di diversi giocatori della Salusport che per squalifiche ed infortuni hanno dovuto saltare il match, nonché per un pizzico di sfortuna, infatti due dei cinque goal incassati sono state delle autoreti. Questo però non deve costituire un alibi in quanto la squadra si è trovata di fronte un Raffo che ha dimostrato una determinazione e una cattiveria agonistica che ai nostri giocatori, in certi frangenti, è venuta a mancare. Fortunatamente dopo la vittoria di sabato scorso la classifica non risulta essere così ostile ai nostri colori infatti le squadre sono tutte raccolte in una manciata di punti a parte l’Isolaverde che da capolista ha staccato tutti. Bisognerà mettercela tutta per riuscire a concludere questo girone d’andata con almeno un’altra vittoria in modo da affrontare più serenamente un girone di ritorno, che prevede quattro trasferte e solo tre incontri casalinghi, dove bisognerà buttare il cuore oltre l’ostacolo per centrare la salvezza. G.R
C'è ancora la Salusport?
Il quintetto petralese sconfitto per 4-2 nella prima giornata dei play-out
Archiviata la stagione regolare, la Salusport, che ha chiuso con un deludente penultimo posto, si è ributtata a capofitto su quello che diventa ormai un girone in cui non si può sbagliare: quello dei Play-Out. Il quintetto petralese in quattordici partite si gioca un’intera stagione e l’imperativo per poter restare in serie C2 è quello di vincere sempre. Infatti solo le prime tre classificate di questo girone si salvano direttamente mentre già la quarta si trova invischiata in un temibile spareggio contro la vincente di una poule promozione relativa alla serie D, le ultime quattro classificate scendono invece direttamente nella serie inferiore. Per centrare con tranquillità l’obiettivo salvezza la Salusport dovrà puntare molto sulle partite in casa e soprattutto cercare di non perdere punti come è successo ultimamente. Il calendario sembra sorridere alla nostra compagine visto che nel girone d’andata cinque partite verranno giocate fra le mura amiche e solo due in trasferta, ma la squadra sembra non accorgersene. Sabato scorso, nell’esordio casalingo, contro il Marsala, squadra da sempre ostica per i nostri giocatori e incontrata più volte negli anni passati., si è registrata la prima sconfitta di questa seconda fase del torneo.
Il prossimo impegno sarà a Castelbuono contro la squadra locale, matricola terribile, che ha fatto soffrire non poco i petralesi nella stagione regolare. Si disputerà in casa la terza giornata contro il Castelvetrano, già incontrato l’anno passato nei Play-off, alla quarta ci sarà l’attesissimo derby contro il Raffo e alla quinta si riceverà l’Ynicom Menfi, squadra sconosciuta ai nostri giocatori. Alla sesta invece si andrà a far visita all’Isolaverde di Palermo con la quale nella stagione regolare si sono incassate due sconfitte una per 5-3 e l’altra, in casa, per 6-5. L’ultima partita del girone d’andata sarà disputata ancora in casa contro il Mistral Meeting Club di Carini. Il vantaggio di giocare prima in casa è evidente, infatti permetterà di studiare meglio le squadre avversarie e cercare di accumulare quanti più punti in vista di un girone di ritorno che si preannuncia già da ora caldissimo.
Giuseppe Rusignuolo
Archiviata la stagione regolare, la Salusport, che ha chiuso con un deludente penultimo posto, si è ributtata a capofitto su quello che diventa ormai un girone in cui non si può sbagliare: quello dei Play-Out. Il quintetto petralese in quattordici partite si gioca un’intera stagione e l’imperativo per poter restare in serie C2 è quello di vincere sempre. Infatti solo le prime tre classificate di questo girone si salvano direttamente mentre già la quarta si trova invischiata in un temibile spareggio contro la vincente di una poule promozione relativa alla serie D, le ultime quattro classificate scendono invece direttamente nella serie inferiore. Per centrare con tranquillità l’obiettivo salvezza la Salusport dovrà puntare molto sulle partite in casa e soprattutto cercare di non perdere punti come è successo ultimamente. Il calendario sembra sorridere alla nostra compagine visto che nel girone d’andata cinque partite verranno giocate fra le mura amiche e solo due in trasferta, ma la squadra sembra non accorgersene. Sabato scorso, nell’esordio casalingo, contro il Marsala, squadra da sempre ostica per i nostri giocatori e incontrata più volte negli anni passati., si è registrata la prima sconfitta di questa seconda fase del torneo.
Il prossimo impegno sarà a Castelbuono contro la squadra locale, matricola terribile, che ha fatto soffrire non poco i petralesi nella stagione regolare. Si disputerà in casa la terza giornata contro il Castelvetrano, già incontrato l’anno passato nei Play-off, alla quarta ci sarà l’attesissimo derby contro il Raffo e alla quinta si riceverà l’Ynicom Menfi, squadra sconosciuta ai nostri giocatori. Alla sesta invece si andrà a far visita all’Isolaverde di Palermo con la quale nella stagione regolare si sono incassate due sconfitte una per 5-3 e l’altra, in casa, per 6-5. L’ultima partita del girone d’andata sarà disputata ancora in casa contro il Mistral Meeting Club di Carini. Il vantaggio di giocare prima in casa è evidente, infatti permetterà di studiare meglio le squadre avversarie e cercare di accumulare quanti più punti in vista di un girone di ritorno che si preannuncia già da ora caldissimo.
Giuseppe Rusignuolo
Derby alla Salusport dopo due anni
Ormai il girone di ritorno della stagione regolare volge al termine, mancano infatti solo due partite per definire quelle che saranno le quattro pretendenti che accederanno ai play-off e le quattro “bocciate” che andranno ai play-out per non retrocedere in serie D. La nostra squadra avrebbe dovuto battersi con il coltello fra i denti, nel girone di ritorno, per riuscire a conquistare uno dei posti disponibili per l’accesso ai play-off ma ciò non si è verificato. Infatti, l’Isolaverde è riuscita a fare bottino pieno sul parquet di Petralia, e anche il Palermo Futsal non si è fatto scappare l’occasione per vincere fra le mura amiche. Alla terza giornata si è presentato al palazzetto la capolista Passo di Rigano che con una prestazione maiuscola ha umiliato la Salusport con un perentorio 11-1, suscitando non poche critiche da parte dei tifosi. Abbandonata ogni velleità di poter ancora arrivare quarti nel girone, restava un unico compito da assolvere per i ragazzi del mister Minneci prima di buttarsi a capofitto nei play-out: vincere il derby contro i cugini del Raffo, risultato che mancava da quasi due anni. I ragazzi della Salusport hanno dato questa soddisfazione a tifosi e dirigenza vincendo per 4-3 una partita estremamente tirata e agonisticamente maschia risolta solo negli ultimi minuti da un goal dalla distanza di Luciano Sferra. Il risultato nel derby é servito, per interrompere quella striscia negativa che ormai durava da più di un mese, e riconciliare la squadra con i tifosi, ma soprattutto a centrare la prima vittoria in trasferta, seppure solo virtualmente, visto che la partita si è disputata al palazzetto di Petralia Sottana. Per quanto riguarda la partita disputata sabato scorso contro i Reporter di Palermo, questa è stata l’ennesima occasione mancata, una prestazione straordinaria, fino a pochi minuti dalla fine, consentiva al nostro quintetto di essere in vantaggio di tre reti a zero, però l’annullamento di una rete e un pizzico di sfortuna consentiva, alla fine, alla squadra palermitana di portare via un punto. Le ultime partite che restano da disputare, precisamente quelle contro Castelbuono e Villaurea, serviranno alla Salusport per riflettere, valutare gli errori fatti e trovare gli opportuni correttivi al fine di poter affrontare i play-out con la serenità necessaria per raggiungere il nuovo obiettivo chiamato: Salvezza .
Giuseppe Rusignuolo
Giuseppe Rusignuolo
Salusport: ritorno in salita
Campanello d’allarme per il quintetto petraliese dopo la sconfitta interna con l’Isolaverde, non tanto per il gioco ma perché il quarto posto comincia ad allontanarsi. Dopo queste otto giornate di campionato ci si è resi conto che l’organico allestito in estate non è assolutamente inferiore a nessuna altra squadra del torneo. Le lacune tecnico tattiche, che si erano evidenziate nella prima parte del girone d’andata, sono via via andate scemando lasciando il posto a qualità quali: la determinazione, il sacrificio e l’abnegazione tecnico tattica, non solo in casa, dove i risultati sono quasi sempre soddisfacenti, ma anche in trasferta dove per far risultato è mancato quel pizzico di fortuna che la squadra ha perso da un bel po’ di tempo. La sosta, a mio avviso, è servita rinsaldare il clima di serenità che si sta creando all’interno del gruppo e ha dato anche la possibilità di recuperare gli acciaccati e preparare al meglio le sette partite che mancano alla fine della regular season soprattutto dal punto di vista della concentrazione. Infatti dal punto di vista fisico la squadra è adesso quasi al top ma, si deve sempre lavorare sulla gestione mentale della partita e su quel pizzico di malizia che a volte manca nei mo0menti decisivi. Un elemento che deporrà sicuramente a favore della Salusport è senza dubbio la possibilità di disputare4 delle sei partite del girone di ritorno in casa ed in particolare contro: il terzetto di testa formato da Villaurea, Reporter e Passo di Rigano e il Raffo. Le due partite da giocare in trasferta saranno invece sul campo del Palermo Futsal e del Castelbuono, entrambe battute fra le mura amiche. Sarà importantissimo fare quanti più punti in casa sia per poter andare a giocare senza patemi de due trasferte sopra citate, sia per non dover fare sempre i conti con i probabili accordi fra le palermitane che mirano ad escludere le compagini madonite dai play-off, eliminando così le trasferte più lunghe. Ritengo che se la squadra riuscirà a conservare la giusta mentalità espressa in questo ultimo periodo e considererà ogni partita come una finale da vincere a tutti i costi, potrà senza dubbio puntare ad ottenere il tanto sospirato accesso ai play-off. R.G.
Salusport: Trasferte? No grazie!
Il campionato è già arrivato alla quinta giornata e cominciano ad esserci numerosi spunti su cui discutere relativamente alla Salusport Club di calcio a 5. Quello che è emerso in questo primo scorcio di campionato, è senza dubbio la deficitaria condizione fisica degli atleti, che almeno nelle prime gare della stagione ha fatto la differenza rispetto alle altre squadre. Infatti, anche se le idee tecnico-tattiche possono essere considerate accettabili, viene spesso a mancare la lucidità sotto porta o nel passaggio decisivo che vanifica quanto di buono fatto durante la gara. Oltretutto la stanchezza, spesso provoca vistosi cali di concentrazione che portano poi a risultati sfavorevoli come quello contro il Passo di Rigano, da sempre squadra ostica per i nostri. Quella della Salusport è una squadra dai due volti: brillante spregiudicata e vincente in casa, deficitaria povera di idee e punti in trasferta. Le ragioni di questi due volti sono spiegabili da diversi fattori: senza dubbio il campo di giuoco casalingo avvantaggia la squadra che basa il suo gioco su rapidi passaggi e contropiedi micidiali e svantaggia le squadre ospiti poco abituate non solo alla superficie, è una delle poche squadre che può permettersi di giocare sul parquet mentre le altre giocano su manto sintetico, ma anche per le ridotte dimensioni del campo che risulta uno dei più piccoli dell’intero girone. Quello che rappresenta un evidente vantaggio in casa è comunque un arma a doppio taglio perché, appena la squadra deve andare a giocare in trasferta trova campi troppo ampi e non è in grado giocare in modo accorto e diligente. In ultimo il “mal di trasferta” viene accentuato da una scarsa fiducia nei propri mezzi da parte della squadra che spesso sembra essere già rassegnata a perdere prima di giocare la partita. A nostro avviso la squadra, che è stata puntellata opportunamente con nuovi innesti, che danno ampia scelta in tutte le zone del campo al mister Minneci, è in grado di andare a giocare a testa alta in tutti i campi in modo tale da centrare gli obiettivi che la società si è prefissata ad inizio stagione.
Giuseppe Rusignuolo
Giuseppe Rusignuolo
Il punto sulla C 2
Si riconferma il Passo di Rigano mentre due matricole si fanno ben rispettare Poco più di un terzo di questa stagione regolare è stata archiviata, e corre l’obbligo di sottolineare che in questo momento il Passo di Rigano, nel nostro girone, non ha rivali. Del resto la classifica parla in modo abbastanza eloquente, la squadra del presidente Di Bernardo sarebbe adesso a punteggio pieno se non fosse incorsa in quella sconfitta a tavolino (0-6 in casa contro il Reporter) rimediata alla prima giornata solo perché non ha schierato, come da regolamento, i due fuoriquota. Contro tutte le aspettative il comportamento delle due matricole Villaurea e Reporter, tra l’altro ripescate, che sembrano intenzionate a lottare seriamente per la conquista dei play-off. I Reporter vantano tre vittorie su tre incontri disputati fuori casa e una delle miglior difese del girone, il Villaurea ha il miglior attacco. Molto deludente fin’ora il comportamento di Salusport, che ha già sei punti in meno in classifica rispetto all’anno scorso e vanta la peggior difesa, dell’Isolaverde, che ha uno degli attacchi meno prolifici e del Futsal Palermo che pur aspira ed ha le potenzialità per raggiungere la zona play-off. Un discorso a parte va fatto per le altre due compagini madonite, la Castelbuonese ha pagato lo scotto della C2, ma ha un organico di tutto ripsettto, ha avuto un esordio poco felice in casa, giocando contro le prime due della classe, ma è riuscita a sorprendere fra le mura amiche il Villaurea e i “cugini” dello Raffo Sport Club che dal canto loro pur offrendo prestazioni accettabili, vedi gli incontri con il Villaurea e con l’Isolaverde, hanno avuto una partenza molto stentata così come era avvenuto l’anno scorso. Francesco Minneci
In bocca al lupo Salusport!
Con l’avvento del mese di settembre ricominciano i campionati maschili di calcio a cinque. Anche quest’anno la Salusport Club si ripresenta ai blocchi di partenza per disputare il campionato di serie C2. I ragazzi del mister Minneci, si troveranno a competere con squadre agguerrite di Palermo, tra le quali figurano: l’Isolaverde, il Palermo Futsal, il Passo di Rigano, il Villaurea e i Reporter. A completare il girone rimangono, con nostro grande piacere, due squadre madonite e nella fattispecie i cugini del Raffo Sport Club e il neopromosso Castelbuono reduce da un ottimo campionato di serie D. Chi ha seguito la squadra l’anno scorso può chiaramente vedere le novità, infatti non ci sono più squadre come il Club 83, vincitore della Regular Season dell’anno scorso, l’Imitec calcio a 5 e il Dream Team, che aveva già dato in passato filo da torcere ai ragazzi petraliesi, che sono stati inseriti nel sottogirone A1 che comprende le compagini di Palermo e provincia in direzione Trapani. Passando nello specifico, la Salusport comincerà il suo campionato in trasferta giorno 13 settembre in casa dell’Isolaverde, squadra già incontrata l’anno passato nei play off per l’accesso in C1. Ma le partite clou arriveranno alla quarta giornata quando al palazzetto di Petralia Sottana, andrà in scena il tanto atteso derby con i cugini del Raffo Sport Club. Alla sesta giornata ci sarà invece l’incontro con la matricola Castelbuono, sempre in casa, per poi terminare il girone d’andata in casa del Villaurea. Anche quest’anno il campionato sembra essere alquanto equilibrato e ricco di partite dal risultato incerto. Per ciò che concerne la formula del campionato non è cambiato nulla rispetto all’anno scorso infatti: la stagione regolare prevede che ogni girone di C2 sia diviso in due sottogironi secondo il criterio della vicinanza geografica e vengano giocate gare all’italiana di andata e ritorno. Al termine della stagione regolare: le prime quattro squadre dei due gruppi di ogni girone partecipano ai Play Off, le ultime quattro classificate dei due gruppi partecipano ai Play Out. Al termine dei Play Off la prima classificata accede di diritto in serie C1. La seconda e la terza classificata spareggeranno fra loro per un posto nel triangolare per la promozione in C1 che verrà effettuato con partite di sola andata. Per ciò che concerne i Play Out la sesta, la settima e l’ottava retrocedono direttamente in serie D, la quinta classificata spareggerà con le seconde dei gironi provinciali di serie D per la permanenza o l’ ammissione in serie C2.
Giuseppe Rusignuolo
Giuseppe Rusignuolo
Calcio mercato
Sembra che la trattativa che dovrebbe portare Simone Sferruzza e Luca Occorso, entrambi classe 1985, a vestire la maglia della Salusport Club sia finalmente arrivata a conclusione. I presidenti Enzo Carapezza e Lillo Sferruzza pare abbiano trovato un accordo per il trasferimento dei due giocatori che quest’anno dovrebbero andare rinforzare il quintetto che disputerà il campionato di C2. Ci auguriamo vivamente che con questa operazione di mercato i rapporti esistenti tra le due società si siano finalmente consolidati e le divergenze completamente appianate.
La Salusport punta ad un campionato di vertice?
Parlando di calcio a Petralia, obbligatoriamente si deve menzionare un uomo che con la sua tecnica e la sua determinazione ha contribuito a portare ad alti livelli il calcio petraliese nelle Madonie. Giuseppe Minneci capitano del Petralia dei tempi d’oro ed autentico pilastro di una difesa invalicabile, oggi ha deciso di dedicare la sua esperienza al progetto della Salusport Club di calcio a 5, di cui è diventato allenatore.
Dopo il nuovo incarico lo abbiamo intervistato per capire anche il perché del suo ritorno.
Che cosa l’ha spinta a riprendere la guida tecnica della Salusport Club?
Di certo la voglia di continuare a fare sport a Petralia e la validità di un progetto calcistico portato avanti dalla società, nonché la voglia di rinsaldare il rapporto che si era creato con questo gruppo di atleti.
Quali sono gli obiettivi per la stagione 2003-04?
Ribadisco che l’obiettivo principale è quello di fare sport divertendoci e facendo divertire la gente che ci segue con affetto. Partendo da questo presupposto fondamentale, sono certo che i risultati verranno da soli.
L’anno scorso quando la squadra ha raggiunto l’obiettivo play-off ha avuto un grosso calo. Da cosa pensa sia stato causato? Esiste il rischio che si possa ripetere?
Il problema che si è manifestato l’anno scorso deriva dalla compartecipazione di due elementi: uno è stato sicuramente la mancanza di una guida forte in panchina che desse i giusti stimoli e le giuste motivazioni, il secondo, non meno importante, è stato il pressoché totale abbandono degli allenamenti con un conseguente vistoso calo fisico. Penso che quest’anno non si ripeterà, l’intenzione è quella di onorare il campionato in modo decoroso per rispetto verso la società e verso i nostri tifosi.
Pensa che la rosa che ha a disposizione sia competitiva o ha bisogno di qualche rinforzo?
La rosa che abbiamo a disposizione è un po’ limitata, avremmo bisogno di alcuni innesti, punteremo sui giovani e soprattutto su ragazzi motivati e con spirito di sacrificio, al fine di ottenere buoni risultati.
Un pregio e un difetto di questa squadra.
Il pregio è senz’altro la forte coesione dello spogliatoio e la capacità di superare le difficoltà facendo gruppo, un difetto, su cui dovremmo lavorare parecchio, è rappresentato dalla scarsa volontà profusa negli allenamenti e la mancanza di una mentalità giusta nell’affrontare le partite esterne
Giuseppe Rusignuolo
Dopo il nuovo incarico lo abbiamo intervistato per capire anche il perché del suo ritorno.
Che cosa l’ha spinta a riprendere la guida tecnica della Salusport Club?
Di certo la voglia di continuare a fare sport a Petralia e la validità di un progetto calcistico portato avanti dalla società, nonché la voglia di rinsaldare il rapporto che si era creato con questo gruppo di atleti.
Quali sono gli obiettivi per la stagione 2003-04?
Ribadisco che l’obiettivo principale è quello di fare sport divertendoci e facendo divertire la gente che ci segue con affetto. Partendo da questo presupposto fondamentale, sono certo che i risultati verranno da soli.
L’anno scorso quando la squadra ha raggiunto l’obiettivo play-off ha avuto un grosso calo. Da cosa pensa sia stato causato? Esiste il rischio che si possa ripetere?
Il problema che si è manifestato l’anno scorso deriva dalla compartecipazione di due elementi: uno è stato sicuramente la mancanza di una guida forte in panchina che desse i giusti stimoli e le giuste motivazioni, il secondo, non meno importante, è stato il pressoché totale abbandono degli allenamenti con un conseguente vistoso calo fisico. Penso che quest’anno non si ripeterà, l’intenzione è quella di onorare il campionato in modo decoroso per rispetto verso la società e verso i nostri tifosi.
Pensa che la rosa che ha a disposizione sia competitiva o ha bisogno di qualche rinforzo?
La rosa che abbiamo a disposizione è un po’ limitata, avremmo bisogno di alcuni innesti, punteremo sui giovani e soprattutto su ragazzi motivati e con spirito di sacrificio, al fine di ottenere buoni risultati.
Un pregio e un difetto di questa squadra.
Il pregio è senz’altro la forte coesione dello spogliatoio e la capacità di superare le difficoltà facendo gruppo, un difetto, su cui dovremmo lavorare parecchio, è rappresentato dalla scarsa volontà profusa negli allenamenti e la mancanza di una mentalità giusta nell’affrontare le partite esterne
Giuseppe Rusignuolo