Il Torneo delle Madonie rappresenta oltre trenta anni di storia calcistica del nostro comprensorio. Il nostro sogno è quello di poter offrire alla rete un grande archivio dove qualsiasi madonita possa ricordare, conoscere e approfondire quanto accaduto per decenni sui nostri campi di calcio.
Invitiamo pertanto chiunque fosse in possesso di notizie (anche minime), foto, ritagli di giornale, trafiletti, risultati, nomi dei marcatori, aneddoti, tabellini e cronache delle partite di qualsiasi squadra, ad inviarle alla nostra redazione. Tutto il materiale sarà pubblicato in questa sezione ovviamente citando la fonte di provenienza. Vi ringraziamo ed attendiamo la vostra collaborazione.
24° Torneo delle Madonie 1973
Squadre partecipanti 18
Girone A: Alia, Bompietro, Calcarelli, Fasanò, Gangi, Resuttano.
Girone B: Caltavuturo, Castellana, Cerda, Montemaggiore, Polizzi, Sopranese.
Girone C: Campofelice, Castelbuonese, Cefalù, Collesano, Pollinese, Scillato.
Il Campofelice si aggiudica la Coppa con la monetina
Dopo la vittoria del Caltavuturo sul Bompietro, Michele La Tona titolava sul Giornale di Sicilia: “Per il Caltavuturo il gioco è fatto”. Con ogni probabilità il sipario sul torneo delle Madonie è calato con una partita di anticipo.
Appena tre giorni dopo il campo smontava tutte la sue tesi e rimetteva in gioco il Campofelice per la vittoria finale. Vittoria finale che, secondo il regolamento, avrebbe assegnato la monetina.
E così la sera del 12 settembre 1973 nei locali della Lega Sicula i rappresentanti delle due società si ritrovarono per il rituale, quanto antisportivo, “lancio della monetina”. Monetina che con ogni probabilità aveva poca simpatia per il Caltavuturo perché preferì il Campofelice.
Dalla stampa fu definita una conclusione “fredda”, il campo non ebbe la possibilità di scegliere la vincente.
Dopo la vittoria del Caltavuturo sul Bompietro, Michele La Tona titolava sul Giornale di Sicilia: “Per il Caltavuturo il gioco è fatto”. Con ogni probabilità il sipario sul torneo delle Madonie è calato con una partita di anticipo.
Appena tre giorni dopo il campo smontava tutte la sue tesi e rimetteva in gioco il Campofelice per la vittoria finale. Vittoria finale che, secondo il regolamento, avrebbe assegnato la monetina.
E così la sera del 12 settembre 1973 nei locali della Lega Sicula i rappresentanti delle due società si ritrovarono per il rituale, quanto antisportivo, “lancio della monetina”. Monetina che con ogni probabilità aveva poca simpatia per il Caltavuturo perché preferì il Campofelice.
Dalla stampa fu definita una conclusione “fredda”, il campo non ebbe la possibilità di scegliere la vincente.
Il mini torneo tra le vincenti dei tre gironi
Domenica 2 settembre a Campofelice di Roccella si disputò il primo incontro di finale. I padroni di casa affrontarono il Caltavuturo. Il Campofelice, che aveva stravinto il girone C, godeva dei favori del pronostico, il Caltavuturo, che aveva “usurpato” il posto al Castellana, godeva invece di poca considerazione. Per il Campofelice scesero in campo Guerrera, Buzzanca, Catarese, Fazio, Di Salvo I, Messina, Licciardi, Di Salvo II, Di Ganci I, Di Ganci II, Castrofilippo. Il Caltavuturo rispose con Oddo, Di Carlo, Piampiano, Di Laura, Maranzano, Cirrito I, Matassa I, Matassa II, Fontana, Cirrito II, Capuano.
A testimonianza di quanto esiguo fosse il credito degli ospiti, Domenico Natoli sul Giornale di Sicilia del 3 settembre 1973 così apriva il suo pezzo: “Protetto dalla dea bendata il Caltavuturo trova un punto sul campo del Campofelice”. In realtà Oddo e compagni fecero la loro degna partita e solo a tempo scaduto videro svanire una vittoria che avevano costruito respingendo per quasi tutti i novanta minuti gli attacchi incessanti dei padroni di casa. Il punto di svolta del match nei minuti iniziali, al 9° traversa di Licciardi e vantaggio degli ospiti. Punizione di Cirrito, Guerrera esita sull'uscità e Capuano con un diabolico pallonetto lo castiga. Il Campofelice accusa il colpo, diventa man mano sempre più nervoso, Maranzano e Cirrito salvano sulla linea due gol fatti, Fazio e Di Salvo ci provano in tutti i modi, ma è Castrifilippo, a tempo scaduto, a battere Oddo con un perfetto calcio di punizione (fatto ripetere dal sig. Alongi di Palermo). Il pareggio fuori casa fa accrescere la considerazione nei confronti del Caltavuturo che mercoledì 6 settembre sul campo di “Chianu u Urgu” riceve il Bompietro che dopo anni di assenza dalle finali si riaffacciava nella fase più importante del Torneo e non celava rinnovate velleità di successo. Il Caltavuturo però dopo il prezioso pari di Campofelice aveva tutta l'intenzione di bissare il successo del 1969. Stessa identica formazione per il Caltavuturo con Oddo, Di Carlo, Piampiano, Di Laura, Maranzano, Cirrito I, Matassa I, Matassa II, Fontana, Cirrito II, Capuano. Il Bompietro replicò con: Li Puma, Filì, Ferrarello, Albanese, Filippone, Di Gangi, Brucato, Saguto, Richiusa, Alleri, Russo. La partita è quasi senza storia, si parlò di una serie di tiri al bersaglio, al 1° traversa di Maranzano, al 13° Cirrito sblocca e al 30° un poderoso colpo di testa di Maranzano prova a mettere in ghiaccio il match. Ma quasi alla fine del primo tempo Alleri sfruttando un erroraccio della difesa di casa riapre la partita. Nella seconda frazione poche emozioni,, dopo una buona partenza degli ospiti stresso copione del primo tempo con i locali che prendono il sopravvento e sfiorano la terza rete con Capuano. Recriminazioni e contestazioni (con assedio allo spogliatoio dell'arbitro dei bompietrini) nei confronti del sig. Scarantino di Caltanissetta reo di aver annullato inspiegabilmente la rete del pareggio di Lio (che anche ai giocatori del Caltavuturo era sembrata regolare). “Caltavuturo ad un passo dal successo finale” scrisse Francesco Falcone sul Giornale di Sicilia, ed effettivamente così sembrava visto che in previsione dell'ultima partita il Campofelice aveva dalla sua un solo risultato utile, e il Bompietro, pur essendo praticamente fuori dopo la prima partita e affrontava la gara molto demotivato, era però deciso a riscattare la sconfitta patita all'ombra della “Rocca”.
Domenica 9 settembre sul comunale di Bompietro i padroni di casa scesero i campo con : Li Puma, Filì, Ferrarello, Russo I (Lio), Filippone, Di Gangi, Brucato, Saguto, Richiusa, Alleri, Russo II. Campofelice invece con la migliore formazione: Guerrera, Buzzanca (Palazzolo), Di Ganci I, Fazio, Di Salvo I, Messina, Licciardi, Di Salvo II, Castrofilippo Di Ganci II, Catanese.
“Il rullo compressore del Campofelice si abbatte sul coriaceo Bompietro” scrisse Antonio Spedale sul Giornale di Sicilia, ma se per la partita con il Caltavuturo il cronista di turno scrisse di attaccanti (del Bompietro) che non si reggevano in piedi, di un portiere abulico e distratto, di errori pagati a caro prezzo, a proposito di questo match si puntò quasi tutto sulla malasorte. Infatti al vantaggio ospite ottenuto con Castrofilippo (al 42°) i ragazzi di Lucio di Gangi avevano reagito con le prodezze dello stesso mister, di Filì, di Saguto e di Brucato che comunque non erano state sfruttare da Lio.
Il lungo forcing dei bompietrini veniva comunque premiato dalla rete di Filippone, ma al 44° Palazzolo consentiva ai suoi di espugnare i comunale di Bompietro. Il Bompietro, che non meritava di chiudere senza la conquista di alcun punto in questa fase finale, era eliminato, Caltavuturo e Campofelice si ritrovavano primi a pari merito.
Domenica 2 settembre a Campofelice di Roccella si disputò il primo incontro di finale. I padroni di casa affrontarono il Caltavuturo. Il Campofelice, che aveva stravinto il girone C, godeva dei favori del pronostico, il Caltavuturo, che aveva “usurpato” il posto al Castellana, godeva invece di poca considerazione. Per il Campofelice scesero in campo Guerrera, Buzzanca, Catarese, Fazio, Di Salvo I, Messina, Licciardi, Di Salvo II, Di Ganci I, Di Ganci II, Castrofilippo. Il Caltavuturo rispose con Oddo, Di Carlo, Piampiano, Di Laura, Maranzano, Cirrito I, Matassa I, Matassa II, Fontana, Cirrito II, Capuano.
A testimonianza di quanto esiguo fosse il credito degli ospiti, Domenico Natoli sul Giornale di Sicilia del 3 settembre 1973 così apriva il suo pezzo: “Protetto dalla dea bendata il Caltavuturo trova un punto sul campo del Campofelice”. In realtà Oddo e compagni fecero la loro degna partita e solo a tempo scaduto videro svanire una vittoria che avevano costruito respingendo per quasi tutti i novanta minuti gli attacchi incessanti dei padroni di casa. Il punto di svolta del match nei minuti iniziali, al 9° traversa di Licciardi e vantaggio degli ospiti. Punizione di Cirrito, Guerrera esita sull'uscità e Capuano con un diabolico pallonetto lo castiga. Il Campofelice accusa il colpo, diventa man mano sempre più nervoso, Maranzano e Cirrito salvano sulla linea due gol fatti, Fazio e Di Salvo ci provano in tutti i modi, ma è Castrifilippo, a tempo scaduto, a battere Oddo con un perfetto calcio di punizione (fatto ripetere dal sig. Alongi di Palermo). Il pareggio fuori casa fa accrescere la considerazione nei confronti del Caltavuturo che mercoledì 6 settembre sul campo di “Chianu u Urgu” riceve il Bompietro che dopo anni di assenza dalle finali si riaffacciava nella fase più importante del Torneo e non celava rinnovate velleità di successo. Il Caltavuturo però dopo il prezioso pari di Campofelice aveva tutta l'intenzione di bissare il successo del 1969. Stessa identica formazione per il Caltavuturo con Oddo, Di Carlo, Piampiano, Di Laura, Maranzano, Cirrito I, Matassa I, Matassa II, Fontana, Cirrito II, Capuano. Il Bompietro replicò con: Li Puma, Filì, Ferrarello, Albanese, Filippone, Di Gangi, Brucato, Saguto, Richiusa, Alleri, Russo. La partita è quasi senza storia, si parlò di una serie di tiri al bersaglio, al 1° traversa di Maranzano, al 13° Cirrito sblocca e al 30° un poderoso colpo di testa di Maranzano prova a mettere in ghiaccio il match. Ma quasi alla fine del primo tempo Alleri sfruttando un erroraccio della difesa di casa riapre la partita. Nella seconda frazione poche emozioni,, dopo una buona partenza degli ospiti stresso copione del primo tempo con i locali che prendono il sopravvento e sfiorano la terza rete con Capuano. Recriminazioni e contestazioni (con assedio allo spogliatoio dell'arbitro dei bompietrini) nei confronti del sig. Scarantino di Caltanissetta reo di aver annullato inspiegabilmente la rete del pareggio di Lio (che anche ai giocatori del Caltavuturo era sembrata regolare). “Caltavuturo ad un passo dal successo finale” scrisse Francesco Falcone sul Giornale di Sicilia, ed effettivamente così sembrava visto che in previsione dell'ultima partita il Campofelice aveva dalla sua un solo risultato utile, e il Bompietro, pur essendo praticamente fuori dopo la prima partita e affrontava la gara molto demotivato, era però deciso a riscattare la sconfitta patita all'ombra della “Rocca”.
Domenica 9 settembre sul comunale di Bompietro i padroni di casa scesero i campo con : Li Puma, Filì, Ferrarello, Russo I (Lio), Filippone, Di Gangi, Brucato, Saguto, Richiusa, Alleri, Russo II. Campofelice invece con la migliore formazione: Guerrera, Buzzanca (Palazzolo), Di Ganci I, Fazio, Di Salvo I, Messina, Licciardi, Di Salvo II, Castrofilippo Di Ganci II, Catanese.
“Il rullo compressore del Campofelice si abbatte sul coriaceo Bompietro” scrisse Antonio Spedale sul Giornale di Sicilia, ma se per la partita con il Caltavuturo il cronista di turno scrisse di attaccanti (del Bompietro) che non si reggevano in piedi, di un portiere abulico e distratto, di errori pagati a caro prezzo, a proposito di questo match si puntò quasi tutto sulla malasorte. Infatti al vantaggio ospite ottenuto con Castrofilippo (al 42°) i ragazzi di Lucio di Gangi avevano reagito con le prodezze dello stesso mister, di Filì, di Saguto e di Brucato che comunque non erano state sfruttare da Lio.
Il lungo forcing dei bompietrini veniva comunque premiato dalla rete di Filippone, ma al 44° Palazzolo consentiva ai suoi di espugnare i comunale di Bompietro. Il Bompietro, che non meritava di chiudere senza la conquista di alcun punto in questa fase finale, era eliminato, Caltavuturo e Campofelice si ritrovavano primi a pari merito.
L'inedito epilogo del Torneo delle Madonie 1973
Castellana: dalla gioia alla delusione nell’arco di qualche giorno
l 1973 segnò una svolta storica per il Torneo delle Madonie. Infatti, nonostante la tassa di iscrizione era lievitata a 150 mila lire si registrò lo stesso un boom di adesioni. 18 le squadre che parteciparono all'edizione numero 24 della famosa kermesse estiva. Da registrare il debutto, nel Torneo del Resuttano che nel turno inaugurale fu malauguratamente sommerso di reti dal Bompietro, ben nove. Per il secondo anno consecutivo (era stata già assente nel 1972) la AS Petralia non fu ai nastri di partenza. Le partecipanti furono divise in tre gironi e la Lega Sicula stabilì che le squadre vincenti dei tre gironi avrebbero disputato un mini-girone all'italiana con una partita in casa ed una in trasferta. Al termine la miglior classificata sarebbe stata designata Campione delle Madonie 1973. Nell'eventualità che più squadre si fossero classificate a pari punti sarebbe stata la monetina, che ai campionati europei del 1968 aveva deciso il passaggio in finale dell'Italia ai danni dell'U.R.S.S., a decidere la squadra vincente.
Nel girone A furono incluse Alia, Bompietro, Calcarelli, Fasanò, Gangi e Resuttano. Nel girone B Caltavuturo, Castellana, Cerda, Montemaggiore, Polizzi, Sopranese. Nel girone C Campofelice, Castelbuono, Cefalù, Collesano, Pollina e Scillato. A contendersi il successo, fin dai primi incontri, furono Bompietro e Gangi nel girone A, Caltavuturo e Castellana nel girone B e Campofelice, Castelbuono e Collesano nel girone C. Il 23 luglio (quarta di andata) crolla il mito del Collesano che a Campofelice è sconfitto per 2 a 0. Castrofilippo (autore delle due reti) e compagni rimangono da soli in vetta alla classifica a punteggio pieno (unica squadra dei tre gironi) e ipotecano già la qualificazione. Al giro di boa Bompietro e Gangi appaiati (8 punti) nel girone A, anche Caltavuturo e Castellana (7 punti) nel girone B, mentre Campofelice in fuga nel girone C. Il Torneo prosegui senza grossi sconvolgimenti, a novanta minuti dalla conclusione nei gironi A e B niente era stato ancora deciso. Il Bompietro che era caduto a Fasano (4 a 3) aveva un solo punto di vantaggio sul Gangi. Nel girone B il Castellana invece vantava due punti sul Caltavuturo. Nel girone C il Campofelice aveva conquistato con largo anticipo la qualificazione alla fase finale. L'ultima giornata non stravolse le aspettative, vinsero Bompietro e Gangi (con Alleri e compagni che raggiunsero la finale), mentre nel girone B, pur vincendo sonoramente (9 a 2 sull'Alia), il Caltavuturo non raggiunse le finali perché il Castellana, pareggiando contro la Mufara, mantenne due punti di vantaggio su Romana e compagni. Ci si preparava dunque alle finali con Bompietro, Castellana e Campofelice, ma il solito terremoto (che spesso e volentieri sconvolgeva il Torneo) era dietro l'angolo. Il verdetto fornito dal campo non fu quello definitivo, il cataclisma riguardò il girone B.
Il Caltavuturo non era andato in finale perché nel giorno di ferragosto era stato battuto dal Cerda, ora il Castellana passava però dalla gioia alla delusione perché il Caltavuturo raccogliendo un prezioso suggerimento del Cerda stesso presentava reclamo alla Lega per posizione irregolare di un giocatore cerdese. In realtà esperiti gli accertamenti del caso si scopriva che Tano Bulfamante, che era stato della partita, non era mai stato tesserato. I due punti conquistati a tavolino permettevano così al Caltavuturo di agganciare il Castellana e di prendere il suo posto nelle finali a tre perchè a parità di punti fu proclamata vincente del girone per la migliore differenza reti (28 realizzate dal Caltavuturo, 21 quelle realizzate dal Castellana). Il Castellana perdeva così quel posto in finale che faticosamente si era guadagnato nel corso di due mesi di sforzi sportivi. Il 30 agosto la Lega ufficializzò le date delle finali. Il 2 settembre Campofelice-Caltavuturo, il 6 settembre Caltavuturo-Bompietro e il 9 settembre Bompietro-Campofelice.
Castellana: dalla gioia alla delusione nell’arco di qualche giorno
l 1973 segnò una svolta storica per il Torneo delle Madonie. Infatti, nonostante la tassa di iscrizione era lievitata a 150 mila lire si registrò lo stesso un boom di adesioni. 18 le squadre che parteciparono all'edizione numero 24 della famosa kermesse estiva. Da registrare il debutto, nel Torneo del Resuttano che nel turno inaugurale fu malauguratamente sommerso di reti dal Bompietro, ben nove. Per il secondo anno consecutivo (era stata già assente nel 1972) la AS Petralia non fu ai nastri di partenza. Le partecipanti furono divise in tre gironi e la Lega Sicula stabilì che le squadre vincenti dei tre gironi avrebbero disputato un mini-girone all'italiana con una partita in casa ed una in trasferta. Al termine la miglior classificata sarebbe stata designata Campione delle Madonie 1973. Nell'eventualità che più squadre si fossero classificate a pari punti sarebbe stata la monetina, che ai campionati europei del 1968 aveva deciso il passaggio in finale dell'Italia ai danni dell'U.R.S.S., a decidere la squadra vincente.
Nel girone A furono incluse Alia, Bompietro, Calcarelli, Fasanò, Gangi e Resuttano. Nel girone B Caltavuturo, Castellana, Cerda, Montemaggiore, Polizzi, Sopranese. Nel girone C Campofelice, Castelbuono, Cefalù, Collesano, Pollina e Scillato. A contendersi il successo, fin dai primi incontri, furono Bompietro e Gangi nel girone A, Caltavuturo e Castellana nel girone B e Campofelice, Castelbuono e Collesano nel girone C. Il 23 luglio (quarta di andata) crolla il mito del Collesano che a Campofelice è sconfitto per 2 a 0. Castrofilippo (autore delle due reti) e compagni rimangono da soli in vetta alla classifica a punteggio pieno (unica squadra dei tre gironi) e ipotecano già la qualificazione. Al giro di boa Bompietro e Gangi appaiati (8 punti) nel girone A, anche Caltavuturo e Castellana (7 punti) nel girone B, mentre Campofelice in fuga nel girone C. Il Torneo prosegui senza grossi sconvolgimenti, a novanta minuti dalla conclusione nei gironi A e B niente era stato ancora deciso. Il Bompietro che era caduto a Fasano (4 a 3) aveva un solo punto di vantaggio sul Gangi. Nel girone B il Castellana invece vantava due punti sul Caltavuturo. Nel girone C il Campofelice aveva conquistato con largo anticipo la qualificazione alla fase finale. L'ultima giornata non stravolse le aspettative, vinsero Bompietro e Gangi (con Alleri e compagni che raggiunsero la finale), mentre nel girone B, pur vincendo sonoramente (9 a 2 sull'Alia), il Caltavuturo non raggiunse le finali perché il Castellana, pareggiando contro la Mufara, mantenne due punti di vantaggio su Romana e compagni. Ci si preparava dunque alle finali con Bompietro, Castellana e Campofelice, ma il solito terremoto (che spesso e volentieri sconvolgeva il Torneo) era dietro l'angolo. Il verdetto fornito dal campo non fu quello definitivo, il cataclisma riguardò il girone B.
Il Caltavuturo non era andato in finale perché nel giorno di ferragosto era stato battuto dal Cerda, ora il Castellana passava però dalla gioia alla delusione perché il Caltavuturo raccogliendo un prezioso suggerimento del Cerda stesso presentava reclamo alla Lega per posizione irregolare di un giocatore cerdese. In realtà esperiti gli accertamenti del caso si scopriva che Tano Bulfamante, che era stato della partita, non era mai stato tesserato. I due punti conquistati a tavolino permettevano così al Caltavuturo di agganciare il Castellana e di prendere il suo posto nelle finali a tre perchè a parità di punti fu proclamata vincente del girone per la migliore differenza reti (28 realizzate dal Caltavuturo, 21 quelle realizzate dal Castellana). Il Castellana perdeva così quel posto in finale che faticosamente si era guadagnato nel corso di due mesi di sforzi sportivi. Il 30 agosto la Lega ufficializzò le date delle finali. Il 2 settembre Campofelice-Caltavuturo, il 6 settembre Caltavuturo-Bompietro e il 9 settembre Bompietro-Campofelice.