Apertura svincolo di Irosa: perché 30 anni?
L’opera, inserita nella legge sul turismo del 1975 dall’Assessore Pasquale Macaluso, dopo che l’Ing. Fatta dell’Ufficio tecnico della Provincia coadiuvato dal geologo Pagano ne hanno accertato la fattibilità, da inizio a 30 anni di disavventure tecniche, burocratiche, politiche, finanziarie, che ci ha visto impegnati a:
- realizzare la strada di penetrazione agricola Tre aree verso Irosa per eliminare una opposizione politica;
- Lo stesso Macaluso da Assessore al Bilancio nell’1983 con una variazione di bilancio finanzia 5 miliardi per lo svincolo.
-Il decreto dell’Assessore ai LL.PP. Filippo Fiorino consente al Comune Capofila di affidare l’incarico della progettazione all’Ing. Giuseppe Cappuzzo, che ricordiamo con affetto e stima.
- Appaltato il cavalcavia, la lievitazioni del costo del cemento armato ci ha obbligato nel 1988 a cambiare in ferro la sua realizzazione con la conseguenza di non completare l’opera.
- il comune capofila, dopo aver speso 10 miliardi dei 13 appaltati per il II° lotto fino a Tre aree, per motivi giudiziari ha dovuto rescindere il contratto con l’impresa;
- nel 1994 siamo riusciti a farla assumere dalla Provincia alla quale la legge 9/86, ne attribuiva la competenza
-Il finanziamento della Provincia di 6 milardi e 600 milioni del 996 per il completamento della circonvallazione di Blufi a Tre Aree non poté essere utilizzato perché l’Assessorato Regionale T.A. ha rilevato che l’opera non era conforme agli strumenti urbanistici, impedendone qualsiasi prosecuzione oltre a rischiare la soppressione dal piano triennale, provvedimento che l’esistenza del finanziamento ha impedito e salvato l’opera.
- L’intervento del Segretario Generale della Provincia Dott. Infurnari il 10 febbraio del 999 ha permesso di ottenere la conformità urbanistica in base all’art. 10 della legge 40/95 evitando ai tre comuni perdita di tempi per la variante al piano regolatore oltre a sopportare un onere non indifferente.
-L’Ing. Margiotta, incaricato dei rilievi per ottenere l’autorizzazione dell’Assessorato T. A. avendo rilevato che i lavori già eseguiti col secondo lotto avevano consolidato la zona Marabuto, ritenuta dissestata, consente al Genio civile nel 2002 di esprimere il parere favorevole necessario all’autorizzazione del T. A., nella quale viene sancito che detto provvedimento costituiva variante agli strumenti urbanistici dei tre territori interessati.
-La Provincia prepara il progetto che prevedeva il completamento del cavalcavia, i lavori del secondo lotto interrotti, ed il completamento sino a Trinità per un importo di 36 milioni di euro.
-Per tale realizzazione nel 2006 interviene la Regione con un finanziamento di 17 milioni di euro che la Provincia, previo accordo con L’A.N.A.S. che ha impegnato 1 milione e 900 mila euro e con il comune capofila che doveva utilizzare le somme disponibili , ha realizzato il lotto fino a Tre Aree, sulla provinciale Castellana Resuttano. Nel corso dei lavori l’ufficio Tecnico sotto l’attenta direzione degli Ingegneri Traina e Troja coadiuvati dall’Ing. Schiera, ha utilizzato gli imprevisti per sopperire alle difficoltà economiche di Soprana, ammodernare il tratto di strada Tre Aree- Blufi e prevedere una corsia laterale per i mezzi agricoli, ancora da delimitare. Il Presidente Avanti il giorno prima che lasciasse il suo incarico,14.06.2013 ha voluto festeggiare il fine lavori. Oggi possiamo essere orgogliosi di aver superato tante difficoltà per questa importante opera per le Madonie, ringraziare tutti coloro che ho ricordato per impegno politico, amministrativo e professionale profuso dato che il prossimo 11 gennaio 2014, verrà aperta una via di comunicazione che ci permetterà di collegarci con tutta la Sicilia ed il Continente, di poter usare i servizi pubblici se sapremo ottenere, un’ area di servizio in cui effettuare la sosta per usufruire dei frequenti collegamenti con Palermo, Catania, Caltanissetta e con il Continente.
Ma l’impegno non finisce qui, dobbiamo continuarlo per completare questo collegamento sino a Madonnuzza.
Giuseppe Rimicci
L’opera, inserita nella legge sul turismo del 1975 dall’Assessore Pasquale Macaluso, dopo che l’Ing. Fatta dell’Ufficio tecnico della Provincia coadiuvato dal geologo Pagano ne hanno accertato la fattibilità, da inizio a 30 anni di disavventure tecniche, burocratiche, politiche, finanziarie, che ci ha visto impegnati a:
- realizzare la strada di penetrazione agricola Tre aree verso Irosa per eliminare una opposizione politica;
- Lo stesso Macaluso da Assessore al Bilancio nell’1983 con una variazione di bilancio finanzia 5 miliardi per lo svincolo.
-Il decreto dell’Assessore ai LL.PP. Filippo Fiorino consente al Comune Capofila di affidare l’incarico della progettazione all’Ing. Giuseppe Cappuzzo, che ricordiamo con affetto e stima.
- Appaltato il cavalcavia, la lievitazioni del costo del cemento armato ci ha obbligato nel 1988 a cambiare in ferro la sua realizzazione con la conseguenza di non completare l’opera.
- il comune capofila, dopo aver speso 10 miliardi dei 13 appaltati per il II° lotto fino a Tre aree, per motivi giudiziari ha dovuto rescindere il contratto con l’impresa;
- nel 1994 siamo riusciti a farla assumere dalla Provincia alla quale la legge 9/86, ne attribuiva la competenza
-Il finanziamento della Provincia di 6 milardi e 600 milioni del 996 per il completamento della circonvallazione di Blufi a Tre Aree non poté essere utilizzato perché l’Assessorato Regionale T.A. ha rilevato che l’opera non era conforme agli strumenti urbanistici, impedendone qualsiasi prosecuzione oltre a rischiare la soppressione dal piano triennale, provvedimento che l’esistenza del finanziamento ha impedito e salvato l’opera.
- L’intervento del Segretario Generale della Provincia Dott. Infurnari il 10 febbraio del 999 ha permesso di ottenere la conformità urbanistica in base all’art. 10 della legge 40/95 evitando ai tre comuni perdita di tempi per la variante al piano regolatore oltre a sopportare un onere non indifferente.
-L’Ing. Margiotta, incaricato dei rilievi per ottenere l’autorizzazione dell’Assessorato T. A. avendo rilevato che i lavori già eseguiti col secondo lotto avevano consolidato la zona Marabuto, ritenuta dissestata, consente al Genio civile nel 2002 di esprimere il parere favorevole necessario all’autorizzazione del T. A., nella quale viene sancito che detto provvedimento costituiva variante agli strumenti urbanistici dei tre territori interessati.
-La Provincia prepara il progetto che prevedeva il completamento del cavalcavia, i lavori del secondo lotto interrotti, ed il completamento sino a Trinità per un importo di 36 milioni di euro.
-Per tale realizzazione nel 2006 interviene la Regione con un finanziamento di 17 milioni di euro che la Provincia, previo accordo con L’A.N.A.S. che ha impegnato 1 milione e 900 mila euro e con il comune capofila che doveva utilizzare le somme disponibili , ha realizzato il lotto fino a Tre Aree, sulla provinciale Castellana Resuttano. Nel corso dei lavori l’ufficio Tecnico sotto l’attenta direzione degli Ingegneri Traina e Troja coadiuvati dall’Ing. Schiera, ha utilizzato gli imprevisti per sopperire alle difficoltà economiche di Soprana, ammodernare il tratto di strada Tre Aree- Blufi e prevedere una corsia laterale per i mezzi agricoli, ancora da delimitare. Il Presidente Avanti il giorno prima che lasciasse il suo incarico,14.06.2013 ha voluto festeggiare il fine lavori. Oggi possiamo essere orgogliosi di aver superato tante difficoltà per questa importante opera per le Madonie, ringraziare tutti coloro che ho ricordato per impegno politico, amministrativo e professionale profuso dato che il prossimo 11 gennaio 2014, verrà aperta una via di comunicazione che ci permetterà di collegarci con tutta la Sicilia ed il Continente, di poter usare i servizi pubblici se sapremo ottenere, un’ area di servizio in cui effettuare la sosta per usufruire dei frequenti collegamenti con Palermo, Catania, Caltanissetta e con il Continente.
Ma l’impegno non finisce qui, dobbiamo continuarlo per completare questo collegamento sino a Madonnuzza.
Giuseppe Rimicci
Ufficiale la data di aperturra dello svincolo di Irosa
E' ormai ufficiale, il regalo sotto l'albero dei madoniti c'è. La tanto attesa apertura dello svincolo di Irosa ci sarà, infatti la cerimonia di apertura sarà fatta sabato 11 gennaio 2014 alle ore 11,00.
E' ormai ufficiale, il regalo sotto l'albero dei madoniti c'è. La tanto attesa apertura dello svincolo di Irosa ci sarà, infatti la cerimonia di apertura sarà fatta sabato 11 gennaio 2014 alle ore 11,00.
Seconda "Cena di Beneficenza"
Il comune di Bompietro ha organizzato per sabato 28 dicembre alle ore 20,00 presso l’Auditorium comunale, la seconda “cena di beneficenza”. Per le adesioni bisogna rivolgersi alla Confraternita di Misericordia nella persona del Governatore Giovanni d’Angelo oppure del viceGovernatore Mario Riggio.
Il comune di Bompietro ha organizzato per sabato 28 dicembre alle ore 20,00 presso l’Auditorium comunale, la seconda “cena di beneficenza”. Per le adesioni bisogna rivolgersi alla Confraternita di Misericordia nella persona del Governatore Giovanni d’Angelo oppure del viceGovernatore Mario Riggio.
Assistenza domiciliare socio-assistenziale integrata con i servizi sanitari del Distretto Socio sanitario n°35, PROGETTO” INSIEME SI PUO’ “
Con i fondi PAC verrà potenziato il servizio ADI di cui al progetto finanziato dall’Assessortao Regionale alla Famiglia con D.D.G. n. 1018 del 28/05/2012, i cui fondi però non sono ancora stati accreditati.Tale progetto prevede n. 7.870 ore di assistenza domiciliare integrata da svolgersi nei Comuni del Distretto Socio Sanitario- Alimena, Blufi, Bompietro, Castellana Sicula, Gangi, Geraci Siculo, Petralia Soprana, Petralia Sottana,Polizzi Generosa.
Attraverso i fondi Paca il servizio garantirà l ’erogazione delle prestazioni domiciliari mediante consegna voucher di servizio all'utente e con accreditamento di enti privati. Le modalità di accreditamento sono disciplinate dal regolamento distrettuale per l'iscrizione all'Albo Distrettuale per i servizi di assistenza domiciliare anziani approvato dal Comitato dei Sindaci. Gli Enti oltre ad avere i requisiti di legge per contrarre con la pubblica amministrazione devono, altresì, essere iscritti all'Albo regionale delle istituzioni assistenziali e, nello specifico, nella Sez. anziani, Tipologia Assistenza domiciliare, oltre che fornire personale qualificato secondo le professionalità richieste da progetto.
Con ciascun Ente accreditato verrà sottoscritto apposito patto di accreditamento, riportante patti e condizioni inerente lo svolgimento del servizio, del personale qualificato che dovrà essere impiegato, oltre che le modalità di controllo sulla regolarità, correttezza e qualità del servizio reso.
Il Distretto provvederà ad effettuare controlli amministrativi circa la regolarità contributiva e previdenziale degli enti erogatori, oltre che controlli, direttamente con gli utenti, circa la qualità e l’efficienza delle prestazioni erogate dal personale impiegato dagli Enti accreditati ed erogatori del servizio. La documentazione sulle modalità di accreditamento e di controllo è allegata alle presenti schede d’intervento
Con i fondi PAC verrà potenziato il servizio ADI di cui al progetto finanziato dall’Assessortao Regionale alla Famiglia con D.D.G. n. 1018 del 28/05/2012, i cui fondi però non sono ancora stati accreditati.Tale progetto prevede n. 7.870 ore di assistenza domiciliare integrata da svolgersi nei Comuni del Distretto Socio Sanitario- Alimena, Blufi, Bompietro, Castellana Sicula, Gangi, Geraci Siculo, Petralia Soprana, Petralia Sottana,Polizzi Generosa.
Attraverso i fondi Paca il servizio garantirà l ’erogazione delle prestazioni domiciliari mediante consegna voucher di servizio all'utente e con accreditamento di enti privati. Le modalità di accreditamento sono disciplinate dal regolamento distrettuale per l'iscrizione all'Albo Distrettuale per i servizi di assistenza domiciliare anziani approvato dal Comitato dei Sindaci. Gli Enti oltre ad avere i requisiti di legge per contrarre con la pubblica amministrazione devono, altresì, essere iscritti all'Albo regionale delle istituzioni assistenziali e, nello specifico, nella Sez. anziani, Tipologia Assistenza domiciliare, oltre che fornire personale qualificato secondo le professionalità richieste da progetto.
Con ciascun Ente accreditato verrà sottoscritto apposito patto di accreditamento, riportante patti e condizioni inerente lo svolgimento del servizio, del personale qualificato che dovrà essere impiegato, oltre che le modalità di controllo sulla regolarità, correttezza e qualità del servizio reso.
Il Distretto provvederà ad effettuare controlli amministrativi circa la regolarità contributiva e previdenziale degli enti erogatori, oltre che controlli, direttamente con gli utenti, circa la qualità e l’efficienza delle prestazioni erogate dal personale impiegato dagli Enti accreditati ed erogatori del servizio. La documentazione sulle modalità di accreditamento e di controllo è allegata alle presenti schede d’intervento
Presepe di Blufi – 4^ edizione
L'idea di realizzare il presepe a Blufi nasce nel 2010 quando quattro volenterosi ragazzi (Giuseppe Attinasi, Giuseppe Di Gangi, Emanuele Richiusa e Federico Volanti), accomunati dalla passione per quest’arte, decidono di creare qualcosa di bello che da tanto tempo a Blufi non si realizzava. Così grazie al consenso di Don Giuseppe Murè hanno concepito il primo presepe in una piccola stanza nell’edificio annesso alla Chiesa.
Nel 2011 l'esperienza si è ripetuta e i ragazzi hanno ingrandito ed abbellito la loro opera, trasferendola all’interno della Chiesa “Cristo Re”.
Nel 2012 hanno dato una svolta decisiva alla loro attività, traslocando nella canonica della parrocchia “Cristo Re”, dove hanno aumentato sensibilmente la superficie del presepe e, grazie anche all’inserimento nel loro gruppo di Mario Miserendino, Antonio Guerra e Federico Messineo, hanno arricchito il loro operato rendendolo anche meccanico, grazie al fondamentale aiuto di Marcello Macaluso.
Quest'anno il presepe è giunto alla sua 4^ edizione e l’opera si è ulteriormente perfezionata con animazioni che la fanno apparire più viva e coinvolgente e con immenso piacere hanno accolto nel loro team Giuseppe Nantista e Paolo Coco. Così si sono ritrovati a realizzare il presepe su una superficie di 32 mq. con 20 personaggi animati, numerosi giochi d’acqua ed effetti luminosi di particolare impatto, dando sfogo alla loro creatività, inventiva e fantasia.
Un grazie particolare a Don Giuseppe Murè e a Mons. Antonino Vacca, per aver messo a disposizione dei ragazzi i locali della Canonica e della Parrocchia "Cristo Re". Grazie anche al Comune di Blufi e alla Pro Loco di Blufi per averli sostenuti anche finanziariamente.
Ultimata la loro opera, i ragazzi, entusiasti più che mai hanno affermato che “ lavorare per la realizzazione del presepe ha tolto un pò di tempo allo studio e qualche ora di sonno, ma ha permesso di stare e lavorare insieme e condividere piacevoli momenti di allegria. Si augurano di riscontrare pareri positivi tra i visitatori e suscitare ogni anno sempre maggiore interesse”.
Il Presepe, ubicato nella Canonica di Via Indipendenza, n. 23, è stato inaugurato Domenica 8 Dicembre.
Si può visitare tutti i giorni dalle ore 17,00 alle ore 19,00 - Domenica e Giorni Festivi dalle ore 17,00 alle ore 19,30.
Piero Di Gangi
L'idea di realizzare il presepe a Blufi nasce nel 2010 quando quattro volenterosi ragazzi (Giuseppe Attinasi, Giuseppe Di Gangi, Emanuele Richiusa e Federico Volanti), accomunati dalla passione per quest’arte, decidono di creare qualcosa di bello che da tanto tempo a Blufi non si realizzava. Così grazie al consenso di Don Giuseppe Murè hanno concepito il primo presepe in una piccola stanza nell’edificio annesso alla Chiesa.
Nel 2011 l'esperienza si è ripetuta e i ragazzi hanno ingrandito ed abbellito la loro opera, trasferendola all’interno della Chiesa “Cristo Re”.
Nel 2012 hanno dato una svolta decisiva alla loro attività, traslocando nella canonica della parrocchia “Cristo Re”, dove hanno aumentato sensibilmente la superficie del presepe e, grazie anche all’inserimento nel loro gruppo di Mario Miserendino, Antonio Guerra e Federico Messineo, hanno arricchito il loro operato rendendolo anche meccanico, grazie al fondamentale aiuto di Marcello Macaluso.
Quest'anno il presepe è giunto alla sua 4^ edizione e l’opera si è ulteriormente perfezionata con animazioni che la fanno apparire più viva e coinvolgente e con immenso piacere hanno accolto nel loro team Giuseppe Nantista e Paolo Coco. Così si sono ritrovati a realizzare il presepe su una superficie di 32 mq. con 20 personaggi animati, numerosi giochi d’acqua ed effetti luminosi di particolare impatto, dando sfogo alla loro creatività, inventiva e fantasia.
Un grazie particolare a Don Giuseppe Murè e a Mons. Antonino Vacca, per aver messo a disposizione dei ragazzi i locali della Canonica e della Parrocchia "Cristo Re". Grazie anche al Comune di Blufi e alla Pro Loco di Blufi per averli sostenuti anche finanziariamente.
Ultimata la loro opera, i ragazzi, entusiasti più che mai hanno affermato che “ lavorare per la realizzazione del presepe ha tolto un pò di tempo allo studio e qualche ora di sonno, ma ha permesso di stare e lavorare insieme e condividere piacevoli momenti di allegria. Si augurano di riscontrare pareri positivi tra i visitatori e suscitare ogni anno sempre maggiore interesse”.
Il Presepe, ubicato nella Canonica di Via Indipendenza, n. 23, è stato inaugurato Domenica 8 Dicembre.
Si può visitare tutti i giorni dalle ore 17,00 alle ore 19,00 - Domenica e Giorni Festivi dalle ore 17,00 alle ore 19,30.
Piero Di Gangi
CONVOCATA SABATO ASSEMBLEA GENERALE GIOVANI AMMINISTRATORI MADONITI
E’ stata convocata, dal suo presidente Roberto Domina, l’assemblea generale dell’associazione “Giovani Amministratori Madoniti”. La riunione si terrà sabato 21 dicembre, alle ore 9.30, presso la sala consiliare del Comune di Bompietro. All’ordine del giorno: resoconto e analisi criticità quinto corso di formazione residenziale, definizione linee generali di programma di attività 2014, nomina revisore unico del conto, varie ed eventuali. L’assemblea sarà l'occasione per scambiarsi anche gli auguri di Natale. Prima dell’inizio dei lavori ad accogliere i giovani amministratori sarà il sindaco di Bompietro Lucio Di Gangi.
E’ stata convocata, dal suo presidente Roberto Domina, l’assemblea generale dell’associazione “Giovani Amministratori Madoniti”. La riunione si terrà sabato 21 dicembre, alle ore 9.30, presso la sala consiliare del Comune di Bompietro. All’ordine del giorno: resoconto e analisi criticità quinto corso di formazione residenziale, definizione linee generali di programma di attività 2014, nomina revisore unico del conto, varie ed eventuali. L’assemblea sarà l'occasione per scambiarsi anche gli auguri di Natale. Prima dell’inizio dei lavori ad accogliere i giovani amministratori sarà il sindaco di Bompietro Lucio Di Gangi.
Piano Battaglia, gara rinviata. Spunta il giallo dei due progetti
Pare proprio che la nuova stazione sciistica di Piano Battaglia non vedrà mai la neve. Ancora due settimane e se non si troveranno soluzioni, una “valanga” trascinerà via i tre milioni di euro già stanziati dall’Assessorato regionale al Turismo per la realizzazione dell’opera.
A dieci giorni dall’ultima convocazione della commissione di gara, l’Urega, Ufficio regionale per l’espletamento delle gare d’appalto, non solo non ha reso pubblici i verbali delle due ultime sedute, del 29 novembre e del 6 dicembre, ma ha pubblicato una comunicazione di rinvio a data da destinarsi delle operazioni di gara, che sarebbe stata richiesta dalla Provincia di Palermo, ente appaltante dell’infrastruttura, proprio durante la convocazione del 6 dicembre. Dal momento che la data ultima per l’assegnazione dei fondi è il 31 dicembre prossimo, sembra che, con quest’ennesimo rinvio, si sia già gettata la spugna.
Su tutta la vicenda pesano ancora troppe domande senza risposta. Neanche il consiglio comunale aperto convocato sabato scorso a Petralia Sottana è riuscito a districare l’ingrovigliata matassa. Come anticipato giorni fa da Siciliainformazioni, è stato confermato dall’Urega che i progetti presentati dagli unici partecipanti alla gara, la Piano Battaglia s.r.l., insieme alla C.C.M. Finotello s.r.l., sono due, uno all’Assessorato al Turismo, l’altro al Territorio. I due progetti si differenziano soltanto per il numero di passeggeri orari che potrebbe trasportare la seggiovia: il primo 1200 persone (con obbligo di Valutazione d’impatto ambientale), il secondo 750 (senza Via). L’Urega, vorrebbe, quindi, che la Provincia uniformasse i progetti.
Dall’altra parte, la commissariata Provincia tiene il più stretto riserbo sulla faccenda. Trapela poco e niente, solo che lo scoglio dei due progetti sarebbe stato superato e che si sta facendo il possibile per salvare i fondi stanziati. Perché tardare oltre, allora? Le riserve sul progetto portate avanti dall’Associazione Mediterranea per la Natura (di cui abbiamo parlato in un precedente articolo) sarebbero state da sole in grado di bloccare l’iter per l’assegnazione della gara o c’è dell’altro?
Intanto, alcuni sindaci del territorio delle Madonie, durante il consiglio comunale aperto di sabato scorso, hanno costituito una cabina di regia, sottoscrivendo un documento per sollecitare una risoluzione definitiva del caso e chiedendo una proroga di 90 giorni per non perdere il finanziamento, anche se una richiesta in tal senso era già arrivata dalla Provincia. Ma dal momento che si tratta di fondi comunitari, sarà difficile che l’Europa si lasci condizionare dagli “intoppi” burocratici di casa nostra.
Fonte:Siciliainformazioni
Pare proprio che la nuova stazione sciistica di Piano Battaglia non vedrà mai la neve. Ancora due settimane e se non si troveranno soluzioni, una “valanga” trascinerà via i tre milioni di euro già stanziati dall’Assessorato regionale al Turismo per la realizzazione dell’opera.
A dieci giorni dall’ultima convocazione della commissione di gara, l’Urega, Ufficio regionale per l’espletamento delle gare d’appalto, non solo non ha reso pubblici i verbali delle due ultime sedute, del 29 novembre e del 6 dicembre, ma ha pubblicato una comunicazione di rinvio a data da destinarsi delle operazioni di gara, che sarebbe stata richiesta dalla Provincia di Palermo, ente appaltante dell’infrastruttura, proprio durante la convocazione del 6 dicembre. Dal momento che la data ultima per l’assegnazione dei fondi è il 31 dicembre prossimo, sembra che, con quest’ennesimo rinvio, si sia già gettata la spugna.
Su tutta la vicenda pesano ancora troppe domande senza risposta. Neanche il consiglio comunale aperto convocato sabato scorso a Petralia Sottana è riuscito a districare l’ingrovigliata matassa. Come anticipato giorni fa da Siciliainformazioni, è stato confermato dall’Urega che i progetti presentati dagli unici partecipanti alla gara, la Piano Battaglia s.r.l., insieme alla C.C.M. Finotello s.r.l., sono due, uno all’Assessorato al Turismo, l’altro al Territorio. I due progetti si differenziano soltanto per il numero di passeggeri orari che potrebbe trasportare la seggiovia: il primo 1200 persone (con obbligo di Valutazione d’impatto ambientale), il secondo 750 (senza Via). L’Urega, vorrebbe, quindi, che la Provincia uniformasse i progetti.
Dall’altra parte, la commissariata Provincia tiene il più stretto riserbo sulla faccenda. Trapela poco e niente, solo che lo scoglio dei due progetti sarebbe stato superato e che si sta facendo il possibile per salvare i fondi stanziati. Perché tardare oltre, allora? Le riserve sul progetto portate avanti dall’Associazione Mediterranea per la Natura (di cui abbiamo parlato in un precedente articolo) sarebbero state da sole in grado di bloccare l’iter per l’assegnazione della gara o c’è dell’altro?
Intanto, alcuni sindaci del territorio delle Madonie, durante il consiglio comunale aperto di sabato scorso, hanno costituito una cabina di regia, sottoscrivendo un documento per sollecitare una risoluzione definitiva del caso e chiedendo una proroga di 90 giorni per non perdere il finanziamento, anche se una richiesta in tal senso era già arrivata dalla Provincia. Ma dal momento che si tratta di fondi comunitari, sarà difficile che l’Europa si lasci condizionare dagli “intoppi” burocratici di casa nostra.
Fonte:Siciliainformazioni
Pizzuto reintegrato alla presidenza del Parco. “Io, vittima di un repulisti di Crocetta, non porto rancore”
“Sono sollevato e non ho alcun rancore verso Crocetta e l’Amministrazione regionale”. Angelo Pizzuto non vuole gettare benzina nel fuoco e alimentare ancora le polemiche, ma dopo che il Consiglio di giustizia amministrativa ha accolto il suo ricorso reintegrandolo alla presidenza dell’ente Parco delle Madonie ha tirato un sospiro di sollievo e qualche sassolino dalla scarpa vuole toglierselo. Le hanno fatto passare mesi molto difficili, privandola del suo lavoro e accusandola nel corso di una conferenza stampa di aver sottratto fondi alla Regione per un viaggio in Canada.
“Io di quel viaggio non so niente. Non ne avevo nemmeno cognizione. Le informazioni che ho le ho raccolte postume per potermi difendere”.
Hanno anche detto che il suo titolo di laurea, conseguito negli Stati Uniti d’America, non è valido in Italia.
“Anche questa è una falsità, ho tutti i documenti che dimostrano che il titolo è stato equiparato a quelli italiani”.
Ma perché le hanno fatto passare tutto questo?
“Voglio credere che hanno fornito al presidente della Regione e ai suoi assessori delle informazioni sbagliate. Però, non sono stato mica l’unico a ricevere questo trattamento. Molti altri, nominati nella passata legislatura, ‘nel vecchio regime’, sono stati ‘cacciati’ senza ragione e sostituiti con altri nominati dalla giunta dell’attuale governatore. Un repulisti che ha colpito molti altri dirigenti e dipendenti. Bastava una telefonata per chiedere dei chiarimenti e li avrei forniti”.
E adesso che tornerà a lavoro, non è preoccupato del clima che si instaurerà tra lei e l’Amministrazione regionale?
“Come ho già detto non porto rancore e sono pronto a collaborare per il rilancio dell’ente Parco delle Madonie, che in questi cinque mesi ha subito un grave danno d’immagine. È sparito dai giornali, i cittadini lo sentono più lontano. Un fatto grave se si considera che, con l’abolizione delle Province, è rimasto l’unico riferimento territoriale per gli abitanti del comprensorio”.
Da lunedì quindi riprenderà le sue funzioni.
“Sì, se non interverranno altri provvedimenti disciplinari. E anche in quel caso mi difenderò e sono sicuro che la spunterò ancora perché sono sicuro della mia onestà e della mia professionalità”.
castelbuono.org
“Sono sollevato e non ho alcun rancore verso Crocetta e l’Amministrazione regionale”. Angelo Pizzuto non vuole gettare benzina nel fuoco e alimentare ancora le polemiche, ma dopo che il Consiglio di giustizia amministrativa ha accolto il suo ricorso reintegrandolo alla presidenza dell’ente Parco delle Madonie ha tirato un sospiro di sollievo e qualche sassolino dalla scarpa vuole toglierselo. Le hanno fatto passare mesi molto difficili, privandola del suo lavoro e accusandola nel corso di una conferenza stampa di aver sottratto fondi alla Regione per un viaggio in Canada.
“Io di quel viaggio non so niente. Non ne avevo nemmeno cognizione. Le informazioni che ho le ho raccolte postume per potermi difendere”.
Hanno anche detto che il suo titolo di laurea, conseguito negli Stati Uniti d’America, non è valido in Italia.
“Anche questa è una falsità, ho tutti i documenti che dimostrano che il titolo è stato equiparato a quelli italiani”.
Ma perché le hanno fatto passare tutto questo?
“Voglio credere che hanno fornito al presidente della Regione e ai suoi assessori delle informazioni sbagliate. Però, non sono stato mica l’unico a ricevere questo trattamento. Molti altri, nominati nella passata legislatura, ‘nel vecchio regime’, sono stati ‘cacciati’ senza ragione e sostituiti con altri nominati dalla giunta dell’attuale governatore. Un repulisti che ha colpito molti altri dirigenti e dipendenti. Bastava una telefonata per chiedere dei chiarimenti e li avrei forniti”.
E adesso che tornerà a lavoro, non è preoccupato del clima che si instaurerà tra lei e l’Amministrazione regionale?
“Come ho già detto non porto rancore e sono pronto a collaborare per il rilancio dell’ente Parco delle Madonie, che in questi cinque mesi ha subito un grave danno d’immagine. È sparito dai giornali, i cittadini lo sentono più lontano. Un fatto grave se si considera che, con l’abolizione delle Province, è rimasto l’unico riferimento territoriale per gli abitanti del comprensorio”.
Da lunedì quindi riprenderà le sue funzioni.
“Sì, se non interverranno altri provvedimenti disciplinari. E anche in quel caso mi difenderò e sono sicuro che la spunterò ancora perché sono sicuro della mia onestà e della mia professionalità”.
castelbuono.org
CITTA’ A RETE MADONIE TERMINI; PIST 23 MILIONI PER 9 COMUNI
Nell’ambito della linea d’intervento Asse VI “Sviluppo Urbano Sostenibile”, del PO Fesr Sicilia 2007-2013, finanziati dodici interventi infrastrutturali con investimenti per circa 23 milioni di euro e 62 nuovi posti di lavoro.
Cinque gli ambiti d’intervento che interesseranno nove Comuni della Città a Rete Madonie-Temini.
Socio-sanitario con il completamento di due case di riposo e con la costruzione di una nuova casa che consentiranno di realizzare complessivamente servizi di cura per 84 anziani o disabili; Potenziamento del sistema turistico con la realizzazione della pista da sci di fondo di Battaglietta, con il campo di calcio di Aliminusa e la piscina a Cerda; Didattico-culturale, finanziati due grandi attrattori del turismo: il parco geo-palentologico a Lascari e la ex centrale idroelettrica “Catarratti” a Petralia Sottana; Sistema delle attività produttive e dei servizi con due interventi innovativi: il centro servizi per le imprese a Polizzi Generosa e quello per le imprese culturali, teatrali e cinematografiche a Petralia Sottana. E in fine un importante intervento sul sistema della mobilità con la realizzazione del parcheggio intermodale a Termini Imerese, in posizione baricentrica tra la stazione ferroviaria, il porto e il parco termale.
“Un programma di sviluppo al quale i 28 comuni, della Città a Rete Madonie Termini, hanno iniziato a lavorare dal 2009 – dichiara il coordinatore del Pist Giuseppe Ferrarello – un programma che dimostra essere in assoluto il più performante ed il più incisivo a livello regionale finanziamenti che comporteranno investimenti per complessivi 22,8 milioni di euro. Ancora una volta – aggiunge Ferrarello - il contesto territoriale che ha dato vita alla “Città a rete”, grazie anche all’ottimo lavoro di elaborazione e di coordinamento tecnico portato avanti dalle due agenzie di sviluppo locale – SO.SVI.MA. Spa ed Imera Sviluppo 2010 – ha consentito di raggiungere importanti traguardi e quindi di costruire nuove opportunità occupazionali in relazione con l’economia reale del territorio”.
Gli fa eco Totò Burrafato del coordinamento del Pist: “La nostra Città è uno splendido esempio di governance in continuità con le passate esperienze di programmazione negoziata e di progettazione integrata che ha consentito di rafforzare la sussidiarietà attiva tra le istituzioni e tra i settori pubblico-privato, gli interventi finanziati consentiranno di rafforzare gli obiettivi strategici a suo tempo elaborati, che si muovono nella direzione di garantire migliorare e attivare servizi, attrarre nuove imprese e nuove risorse umane qualificate e porre freno all’emigrazione e promuovere un nuovo sistema di mobilità.”
Nell’ambito della linea d’intervento Asse VI “Sviluppo Urbano Sostenibile”, del PO Fesr Sicilia 2007-2013, finanziati dodici interventi infrastrutturali con investimenti per circa 23 milioni di euro e 62 nuovi posti di lavoro.
Cinque gli ambiti d’intervento che interesseranno nove Comuni della Città a Rete Madonie-Temini.
Socio-sanitario con il completamento di due case di riposo e con la costruzione di una nuova casa che consentiranno di realizzare complessivamente servizi di cura per 84 anziani o disabili; Potenziamento del sistema turistico con la realizzazione della pista da sci di fondo di Battaglietta, con il campo di calcio di Aliminusa e la piscina a Cerda; Didattico-culturale, finanziati due grandi attrattori del turismo: il parco geo-palentologico a Lascari e la ex centrale idroelettrica “Catarratti” a Petralia Sottana; Sistema delle attività produttive e dei servizi con due interventi innovativi: il centro servizi per le imprese a Polizzi Generosa e quello per le imprese culturali, teatrali e cinematografiche a Petralia Sottana. E in fine un importante intervento sul sistema della mobilità con la realizzazione del parcheggio intermodale a Termini Imerese, in posizione baricentrica tra la stazione ferroviaria, il porto e il parco termale.
“Un programma di sviluppo al quale i 28 comuni, della Città a Rete Madonie Termini, hanno iniziato a lavorare dal 2009 – dichiara il coordinatore del Pist Giuseppe Ferrarello – un programma che dimostra essere in assoluto il più performante ed il più incisivo a livello regionale finanziamenti che comporteranno investimenti per complessivi 22,8 milioni di euro. Ancora una volta – aggiunge Ferrarello - il contesto territoriale che ha dato vita alla “Città a rete”, grazie anche all’ottimo lavoro di elaborazione e di coordinamento tecnico portato avanti dalle due agenzie di sviluppo locale – SO.SVI.MA. Spa ed Imera Sviluppo 2010 – ha consentito di raggiungere importanti traguardi e quindi di costruire nuove opportunità occupazionali in relazione con l’economia reale del territorio”.
Gli fa eco Totò Burrafato del coordinamento del Pist: “La nostra Città è uno splendido esempio di governance in continuità con le passate esperienze di programmazione negoziata e di progettazione integrata che ha consentito di rafforzare la sussidiarietà attiva tra le istituzioni e tra i settori pubblico-privato, gli interventi finanziati consentiranno di rafforzare gli obiettivi strategici a suo tempo elaborati, che si muovono nella direzione di garantire migliorare e attivare servizi, attrarre nuove imprese e nuove risorse umane qualificate e porre freno all’emigrazione e promuovere un nuovo sistema di mobilità.”
Sospesi tutti i centocinquantunisti dell'antincendio
Forestali siciliani dell’antincendio! Su disposizione dell’assessorato territorio e ambiente, e’ giunta la sospensione dal lavoro a tutti i forestali 151isti sia che abbiamo completato le giornate sia che debbono ancora recuperare giornate. Tutto ciò costituisce un fatto gravissimo che va aggiunto a quanto sta succedendo relativamente a gli stipendi di settembre e ottobre. Infatti, pur avendo quasi tutti gli ispettorati siciliani il carteggio pronto per attivare le procedure di pagamento,e’ impossibile procedere in quanto la regione siciliana non ha, ad oggi, inviato i fondi provenienti dalle variazioni di bilancio alla CASSA Regionale dell’Ispettorato forestale . Il SIFUS denuncia questo vergognoso stato di cose e comunica che sta facendo pressioni a tutti i livelli per l’immediata ripresa del lavoro dei 151isti sospesi e per l’immediato pagamento degli stipendi.
Fonte:forestalinews
Forestali siciliani dell’antincendio! Su disposizione dell’assessorato territorio e ambiente, e’ giunta la sospensione dal lavoro a tutti i forestali 151isti sia che abbiamo completato le giornate sia che debbono ancora recuperare giornate. Tutto ciò costituisce un fatto gravissimo che va aggiunto a quanto sta succedendo relativamente a gli stipendi di settembre e ottobre. Infatti, pur avendo quasi tutti gli ispettorati siciliani il carteggio pronto per attivare le procedure di pagamento,e’ impossibile procedere in quanto la regione siciliana non ha, ad oggi, inviato i fondi provenienti dalle variazioni di bilancio alla CASSA Regionale dell’Ispettorato forestale . Il SIFUS denuncia questo vergognoso stato di cose e comunica che sta facendo pressioni a tutti i livelli per l’immediata ripresa del lavoro dei 151isti sospesi e per l’immediato pagamento degli stipendi.
Fonte:forestalinews
Piano Battaglia: freddo storico raggiunti i -8,7 C°
Si tratta di un fine novembre molto gelido quello che si sta vivendo in Sicilia. Le temperature infatti sono scese ai minimi storici, arrivando ben oltre lo zero nelle zone di montagna. In particolare a Piano Battaglia, a circa 1600 metri s.l.m., il termometro, in una delle passati notti, ha raggiunto i -8,7 gradi centigradi. La temperatura è stata rilevata dalla stazione meteorologica dell’associazione MeteoPalermo.
“Non solo record locale però, ieri di fatto Piano Battaglia si è avvicinata al record regionale di sempre per il mese di novembre. Tale record, di -9°C, è stato registrato nel 1955 presso la stazione etnea casa cantoniera alla quota però di 1882 metri sul livello del mare, 300 in più di Piano Battaglia. Di fatto quindi il dato di Piano Battaglia è destinato a rimanere nella storia” hanno commentato gli esperti meteo.
Fonte:cefaluweb.com
Si tratta di un fine novembre molto gelido quello che si sta vivendo in Sicilia. Le temperature infatti sono scese ai minimi storici, arrivando ben oltre lo zero nelle zone di montagna. In particolare a Piano Battaglia, a circa 1600 metri s.l.m., il termometro, in una delle passati notti, ha raggiunto i -8,7 gradi centigradi. La temperatura è stata rilevata dalla stazione meteorologica dell’associazione MeteoPalermo.
“Non solo record locale però, ieri di fatto Piano Battaglia si è avvicinata al record regionale di sempre per il mese di novembre. Tale record, di -9°C, è stato registrato nel 1955 presso la stazione etnea casa cantoniera alla quota però di 1882 metri sul livello del mare, 300 in più di Piano Battaglia. Di fatto quindi il dato di Piano Battaglia è destinato a rimanere nella storia” hanno commentato gli esperti meteo.
Fonte:cefaluweb.com
SICILIA E VENETO UNITE DALLE DE.CO.
Un sogno caldeggiato da Luigi Veronelli e due mondi a confronto, quello vicentino e quello siciliano, con un unico obiettivo: la nascita della federazione nazionale delle denominazioni comunali “FederDe.Co”.
La rete di Città De.Co. siciliane, percorso sperimentale e primo del genere in Italia, adottata dal Gal Isc Madonie con il coinvolgimento di trentatre Comuni sarà protagonista in Veneto. Sabato prossimo, alle ore 11, a Villa Cordellina presso Montecchio Maggiore (Vicenza), prenderà il via la kermesse: “La De.Co verso l’expo 2015 Federdeco e marketing territoriale”, all’interno della quale sarà presentato il percorso GeniusLoci - DE.Co Sicilia, che ha come obiettivo la valorizzare quei prodotti di nicchia che inducono gli appassionati viaggiatori ad andare ad acquistare e degustare i prodotti nelle loro zone di produzione.
La tavola rotonda verterà sul modello sperimentale elaborato dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus e il Gal Madonie inserito tra gli esempi virtuosi del - Forum Italiano dei Movimenti per la terra e il paesaggio e presentato al Poster Session del Forum Pa 2013.
“L’istituzione della De.Co per opera dei Sindaci - afferma Nino Sutera Direttore della Lurss.Onlus - non deve essere visto, ne come una gara di F 1, ne una corsa ad ostacoli, ma un modello che preveda il coinvolgimento e la condivisione della città e dei cittadini, per la valorizzazione dell’identità e delle unicità dei territori.”
“Il modello utilizzato dal nostro Gal è diventato da esempio per altre amministrazioni Italiane – dichiara il presidente del Gal isc Madonie Bartolo Vienna – un orgoglio per tutta la nostra regione Sicilia, il nostro è stato un percorso condiviso e apprezzato seguendo cinque direttive: territorio-tradizioni-tipicità-tracciabilità-trasparenza, le De.co servono a mantenere vive le tradizioni che hanno fatto la storia di un luogo”.
In Sicilia, anche il format: “Aspettando l’Expo 2015, Indentità, Salute e Sviluppo” elaborato da I.Di.med e condiviso da un’ampia rete di partner, ha saputo coniugare le opportunità dell’evento mondiale, con le specificità territoriali rappresentate dalle De.Co. volano e punto strategico efficace per organizzare i territori di fronte alle nuove sfide.
Un sogno caldeggiato da Luigi Veronelli e due mondi a confronto, quello vicentino e quello siciliano, con un unico obiettivo: la nascita della federazione nazionale delle denominazioni comunali “FederDe.Co”.
La rete di Città De.Co. siciliane, percorso sperimentale e primo del genere in Italia, adottata dal Gal Isc Madonie con il coinvolgimento di trentatre Comuni sarà protagonista in Veneto. Sabato prossimo, alle ore 11, a Villa Cordellina presso Montecchio Maggiore (Vicenza), prenderà il via la kermesse: “La De.Co verso l’expo 2015 Federdeco e marketing territoriale”, all’interno della quale sarà presentato il percorso GeniusLoci - DE.Co Sicilia, che ha come obiettivo la valorizzare quei prodotti di nicchia che inducono gli appassionati viaggiatori ad andare ad acquistare e degustare i prodotti nelle loro zone di produzione.
La tavola rotonda verterà sul modello sperimentale elaborato dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus e il Gal Madonie inserito tra gli esempi virtuosi del - Forum Italiano dei Movimenti per la terra e il paesaggio e presentato al Poster Session del Forum Pa 2013.
“L’istituzione della De.Co per opera dei Sindaci - afferma Nino Sutera Direttore della Lurss.Onlus - non deve essere visto, ne come una gara di F 1, ne una corsa ad ostacoli, ma un modello che preveda il coinvolgimento e la condivisione della città e dei cittadini, per la valorizzazione dell’identità e delle unicità dei territori.”
“Il modello utilizzato dal nostro Gal è diventato da esempio per altre amministrazioni Italiane – dichiara il presidente del Gal isc Madonie Bartolo Vienna – un orgoglio per tutta la nostra regione Sicilia, il nostro è stato un percorso condiviso e apprezzato seguendo cinque direttive: territorio-tradizioni-tipicità-tracciabilità-trasparenza, le De.co servono a mantenere vive le tradizioni che hanno fatto la storia di un luogo”.
In Sicilia, anche il format: “Aspettando l’Expo 2015, Indentità, Salute e Sviluppo” elaborato da I.Di.med e condiviso da un’ampia rete di partner, ha saputo coniugare le opportunità dell’evento mondiale, con le specificità territoriali rappresentate dalle De.Co. volano e punto strategico efficace per organizzare i territori di fronte alle nuove sfide.
I medici Madoniti esprimono sdegno per l'omicidio della dr. Jacona
I Medici Madoniti esprimono raccapriccio, costernazione, sdegno, esecrazione, sgomento per l'orrendo crimine perpetratosi a Blufi, che ha spento il sorriso della Dottoressa Giuseppina Jacona.
Il feroce delitto ha scosso profondamente una comunità pacifica, con l'omicidio di una donna amata da tutti. Blufi non si dà pace.
I Medici Madoniti esprimono raccapriccio, costernazione, sdegno, esecrazione, sgomento per l'orrendo crimine perpetratosi a Blufi, che ha spento il sorriso della Dottoressa Giuseppina Jacona.
Il feroce delitto ha scosso profondamente una comunità pacifica, con l'omicidio di una donna amata da tutti. Blufi non si dà pace.
BLUFI: FARMACISTA UCCISA DURANTE UNA RAPINA. I CARABINIERI ARRESTANO I DUE AUTORI. VERO OBIETTIVO DELL’ATTO CRIMINALE ERA FORSE IL TESORETTO POSSEDUTO DALLA DONNA.
I Carabinieri della Compagnia di Petralia Sottana hanno arrestato gli autori di una rapina ai danni della farmacia “Jacona” sita in corso Italia n. 117 a Blufi, piccolo centro del palermitano, durante la quale è stata uccisa la titolare.
I due uomini, successivamente identificati in PORCELLO Angelo, pluripregiudicato, nato a Petralia Soprana, classe 1963, residente a Blufi e GIAMPAPA Gandolfo, nato a Petralia Sottana, classe 1995, e residente a Polizzi Generosa, intorno alle 18.00 del 21 c.m. sarebbero entrati nella farmacia “Jacona” per commettere una rapina.
All’interno dell’attività in quel momento vi era la titolare, la dottoressa Giuseppina JACONA, nata a Carini, classe 1934, che nelle fasi della rapina rimaneva ferita alla gola, mortalmente, a causa di un colpo inferto con incredibile violenza dal PORCELLO con un coltello da cucina avente una lama di 20 cm.
L’arma del delitto, intrisa di sangue, veniva trovata sul luogo delitto ed in particolare rinvenuta nel cestino della spazzatura posto all’interno dell’attività.
I Carabinieri della Stazione di Petralia Soprana intervenuti sul posto, bloccavano, con non poche difficoltà il GIAMPAPA che si dava alla fuga, mentre veniva individuato immediatamente anche l’altro complice, identificato in PORCELLO Angelo, che nel frattempo si era già dato alla fuga.
Lo stesso veniva subito localizzato presso l’abitazione dove era ristretto ai domiciliari. Infatti il PORCELLO aveva fatto rientro nella sua abitazione situata a pochi metri dalla farmacia e quando i Carabinieri bussavano alla sua porta, l’uomo, per depistare le indagini, si faceva trovare in pigiama.
Il PORCELLO è quindi ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio: durante le fasi della rapina ha, prima, cercato di tener chiusa la bocca della vittima con una mano e poi l’ha ammazzata, con inaudita ferocia, usando un coltello con una punta acuminata.
A seguito della perquisizione domiciliare nell’abitazione del PORCELLO, gli uomini dell’Arma hanno rinvenuto e sequestrato la somma complessiva di 14.760,00 € in contanti, frutto della rapina e, ben occultati, in parte, dentro un cassetto ed in parte, in un altro nascondiglio, ricavato dietro la porta del bagno.
Inoltre venivano rinvenuti gli indumenti, intrisi di sangue, indossati al momento della rapina.
Nel corso della perquisizione personale il PORCELLO Angelo veniva trovato in possesso altresì di una banconota da 50,00 euro, anche questa provento della rapina, nascosta sotto la maglietta a contatto con la pelle, all’altezza della spalla.
Il sopralluogo, effettuato presso l’abitazione della vittima, comunicante con l’esercizio commerciale in menzione, consentiva di rinvenire denaro in contanti pari ad oltre 250.000,00 euro, un tesoretto, verosimilmente il vero obiettivo dei due malfattori.
Detta somma di denaro era custodita all’interno di due scatole di scarpe poste sull’armadio della camera da letto.
Inoltre nella stessa casa, sempre dentro la stanza da letto della vittima, veniva trovata una corda, con evidenti macchie di sangue, che con molta probabilità i due malviventi avrebbero dovuto utilizzare per immobilizzare la donna al fine di operare in casa con maggiore tranquillità.
Sul posto sono giunti il medico legale Dott. Roberto GUARINO, ed i Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Palermo, che hanno effettuato i rilievi tecnico scientifici.
L’esame autoptico, su disposizione del Sost. Proc. Dott. Vincenzo CEFALO si terrà nel pomeriggio di sabato presso il Policlinico di Palermo.
Entrambi i malfattori sono stati portati presso il Comando Compagnia di Petralia Sottana, dove sono stati tratti in arresto.
In particolare il GIAMPAPA Gandolfo veniva condotto presso la Casa Circondariale di Termini Imerese mentre il PORCELLO veniva inizialmente trasportato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Petralia Sottana, in quanto accusava un malore.
Presso la medesima struttura sanitaria il PORCELLO veniva trattenuto in osservazione sino alla giornata del 22 e quindi tradotto presso la Casa Circondariale di Termini Imerese.
I Carabinieri della Compagnia di Petralia Sottana hanno arrestato gli autori di una rapina ai danni della farmacia “Jacona” sita in corso Italia n. 117 a Blufi, piccolo centro del palermitano, durante la quale è stata uccisa la titolare.
I due uomini, successivamente identificati in PORCELLO Angelo, pluripregiudicato, nato a Petralia Soprana, classe 1963, residente a Blufi e GIAMPAPA Gandolfo, nato a Petralia Sottana, classe 1995, e residente a Polizzi Generosa, intorno alle 18.00 del 21 c.m. sarebbero entrati nella farmacia “Jacona” per commettere una rapina.
All’interno dell’attività in quel momento vi era la titolare, la dottoressa Giuseppina JACONA, nata a Carini, classe 1934, che nelle fasi della rapina rimaneva ferita alla gola, mortalmente, a causa di un colpo inferto con incredibile violenza dal PORCELLO con un coltello da cucina avente una lama di 20 cm.
L’arma del delitto, intrisa di sangue, veniva trovata sul luogo delitto ed in particolare rinvenuta nel cestino della spazzatura posto all’interno dell’attività.
I Carabinieri della Stazione di Petralia Soprana intervenuti sul posto, bloccavano, con non poche difficoltà il GIAMPAPA che si dava alla fuga, mentre veniva individuato immediatamente anche l’altro complice, identificato in PORCELLO Angelo, che nel frattempo si era già dato alla fuga.
Lo stesso veniva subito localizzato presso l’abitazione dove era ristretto ai domiciliari. Infatti il PORCELLO aveva fatto rientro nella sua abitazione situata a pochi metri dalla farmacia e quando i Carabinieri bussavano alla sua porta, l’uomo, per depistare le indagini, si faceva trovare in pigiama.
Il PORCELLO è quindi ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio: durante le fasi della rapina ha, prima, cercato di tener chiusa la bocca della vittima con una mano e poi l’ha ammazzata, con inaudita ferocia, usando un coltello con una punta acuminata.
A seguito della perquisizione domiciliare nell’abitazione del PORCELLO, gli uomini dell’Arma hanno rinvenuto e sequestrato la somma complessiva di 14.760,00 € in contanti, frutto della rapina e, ben occultati, in parte, dentro un cassetto ed in parte, in un altro nascondiglio, ricavato dietro la porta del bagno.
Inoltre venivano rinvenuti gli indumenti, intrisi di sangue, indossati al momento della rapina.
Nel corso della perquisizione personale il PORCELLO Angelo veniva trovato in possesso altresì di una banconota da 50,00 euro, anche questa provento della rapina, nascosta sotto la maglietta a contatto con la pelle, all’altezza della spalla.
Il sopralluogo, effettuato presso l’abitazione della vittima, comunicante con l’esercizio commerciale in menzione, consentiva di rinvenire denaro in contanti pari ad oltre 250.000,00 euro, un tesoretto, verosimilmente il vero obiettivo dei due malfattori.
Detta somma di denaro era custodita all’interno di due scatole di scarpe poste sull’armadio della camera da letto.
Inoltre nella stessa casa, sempre dentro la stanza da letto della vittima, veniva trovata una corda, con evidenti macchie di sangue, che con molta probabilità i due malviventi avrebbero dovuto utilizzare per immobilizzare la donna al fine di operare in casa con maggiore tranquillità.
Sul posto sono giunti il medico legale Dott. Roberto GUARINO, ed i Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Palermo, che hanno effettuato i rilievi tecnico scientifici.
L’esame autoptico, su disposizione del Sost. Proc. Dott. Vincenzo CEFALO si terrà nel pomeriggio di sabato presso il Policlinico di Palermo.
Entrambi i malfattori sono stati portati presso il Comando Compagnia di Petralia Sottana, dove sono stati tratti in arresto.
In particolare il GIAMPAPA Gandolfo veniva condotto presso la Casa Circondariale di Termini Imerese mentre il PORCELLO veniva inizialmente trasportato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Petralia Sottana, in quanto accusava un malore.
Presso la medesima struttura sanitaria il PORCELLO veniva trattenuto in osservazione sino alla giornata del 22 e quindi tradotto presso la Casa Circondariale di Termini Imerese.
BLUFI: FARMACISTA UCCISA DURANTE UNA RAPINA. I CARABINIERI ARRESTANO I DUE AUTORI
I Carabinieri della Compagnia di Petralia Sottana hanno arrestato gli autori di una rapina ai danni della farmacia “Jacona” in corso Italia 117 a Blufi, piccolo centro del palermitano, durante la quale è stata uccisa la titolare.
I due uomini, successivamente identificati in PORCELLO Angelo, pluripregiudicato nato Petralia Soprana classe 1963, residente a Blufi e GIAMPAPA Gandolfo classe 1995 nato a Petralia Sottana residente a Polizzi Generosa, intorno alle 18.00 sarebbero entrati nella farmacia Jacona in corso Italia 117 di Blufi per commettere una rapina.
All’interno vi era la titolare, la dottoressa Giuseppina JACONA nata a Carini classe 1934, che nelle fasi della rapina rimaneva ferita alla gola mortalmente, a causa di un colpo inferto dal PORCELLO con un coltello da cucina con una lama di 20 cm, trovato sul luogo delitto.
I Carabinieri della Stazione di Petralia Soprana intervenuti sul posto, fermavano sulla porta della farmacia il GIAMPAPA, mentre il PORCELLO, che nel frattempo si era dato alla fuga veniva localizzato raggiunto dai militari delle Stazioni di Blufi e di Petralia Sottana, presso l’abitazione, dove era ristretto ai domiciliari.
A seguito della perquisizione domiciliare nell’abitazione del PORCELLO, distante poche decine di metri dalla farmacia, gli uomini dell’Arma hanno rinvenuto e sequestrato 3.720 € in contanti, frutto della rapina, e nascosti in un cassetto, gli indumenti intrisi di sangue indossati al momento della rapina.
Sul posto sono giunti il medico legale Dott. Roberto GUARINO, ed i Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Palermo, che hanno effettuato i rilievi tecnico scientifici. L’esame autoptico, su disposizione del Sost. Proc. Dott. Vincenzo CEFALO si terrà nel pomeriggio di sabato presso il Policlinico di Palermo. Portati presso il Comando Compagnia di Petralia Sottana sono stati tratti in arresto.
I Carabinieri della Compagnia di Petralia Sottana hanno arrestato gli autori di una rapina ai danni della farmacia “Jacona” in corso Italia 117 a Blufi, piccolo centro del palermitano, durante la quale è stata uccisa la titolare.
I due uomini, successivamente identificati in PORCELLO Angelo, pluripregiudicato nato Petralia Soprana classe 1963, residente a Blufi e GIAMPAPA Gandolfo classe 1995 nato a Petralia Sottana residente a Polizzi Generosa, intorno alle 18.00 sarebbero entrati nella farmacia Jacona in corso Italia 117 di Blufi per commettere una rapina.
All’interno vi era la titolare, la dottoressa Giuseppina JACONA nata a Carini classe 1934, che nelle fasi della rapina rimaneva ferita alla gola mortalmente, a causa di un colpo inferto dal PORCELLO con un coltello da cucina con una lama di 20 cm, trovato sul luogo delitto.
I Carabinieri della Stazione di Petralia Soprana intervenuti sul posto, fermavano sulla porta della farmacia il GIAMPAPA, mentre il PORCELLO, che nel frattempo si era dato alla fuga veniva localizzato raggiunto dai militari delle Stazioni di Blufi e di Petralia Sottana, presso l’abitazione, dove era ristretto ai domiciliari.
A seguito della perquisizione domiciliare nell’abitazione del PORCELLO, distante poche decine di metri dalla farmacia, gli uomini dell’Arma hanno rinvenuto e sequestrato 3.720 € in contanti, frutto della rapina, e nascosti in un cassetto, gli indumenti intrisi di sangue indossati al momento della rapina.
Sul posto sono giunti il medico legale Dott. Roberto GUARINO, ed i Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Palermo, che hanno effettuato i rilievi tecnico scientifici. L’esame autoptico, su disposizione del Sost. Proc. Dott. Vincenzo CEFALO si terrà nel pomeriggio di sabato presso il Policlinico di Palermo. Portati presso il Comando Compagnia di Petralia Sottana sono stati tratti in arresto.
Farmacista uccisa durante una rapina a Blufi, arrestati i due malviventi
Una farmacista è stato uccisa a Blufi, nel palermirtano, durante un tentativo di rapina messo in atto da due banditi. La vittima è Giuseppina Iacona. La professionista è stata uccisa nella farmacia della centralissima Corso Italia con una coltellata alla gola. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che avrebbero arrestato i due malviventi.
Uno dei rapinatori era agli arresti domiciliari in una abitazione a pochi metri dallo stesso esercizio commerciale. I carabinieri hanno posto in stato di fermo Angelo Porcello, di 50 anni. Sarebbe stato lui, secondo una ricostruzione degli investigatori, a sferrare il fendente mortale con un coltello, uccidendo la farmacista. L’uomo e’ stato condotto in caserma insieme al presunto complice, Gandolfo Giampapa, di 18 anni.
Una farmacista è stato uccisa a Blufi, nel palermirtano, durante un tentativo di rapina messo in atto da due banditi. La vittima è Giuseppina Iacona. La professionista è stata uccisa nella farmacia della centralissima Corso Italia con una coltellata alla gola. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che avrebbero arrestato i due malviventi.
Uno dei rapinatori era agli arresti domiciliari in una abitazione a pochi metri dallo stesso esercizio commerciale. I carabinieri hanno posto in stato di fermo Angelo Porcello, di 50 anni. Sarebbe stato lui, secondo una ricostruzione degli investigatori, a sferrare il fendente mortale con un coltello, uccidendo la farmacista. L’uomo e’ stato condotto in caserma insieme al presunto complice, Gandolfo Giampapa, di 18 anni.
ATTIVITÀ DIDATTICHE NEL CUORE DEL PARCO
Il Parco delle Madonie ha il piacere di proporre agli alunni delle scuole di diverso ordine e grado, alcune attività didattico-naturalistiche che per fini istituzionali e nel più ampio contesto della valorizzazione e dell’informazione ambientale, specie in area protetta, possano sensibilizzare ed accrescere la conoscenza del territorio madonita.
Nel ritenere che le suddette attività, possano essere inserite nella programmazione scolastica dell’anno in corso, come itinerari ricreativo-culturali, ci pregiamo segnalare la ricchezza delle valenze paesaggistiche e naturalistiche (geologia, endemismi), storico, architettoniche, presenti nei vari Comuni del Parco, cercando nel contempo di favorire l’intersezione del settore naturalistico con quello turistico.
Lo scopo è quello di stimolare il segmento scolastico, all’interno di un territorio protetto sempre più accreditato dai maggiori organismi europei, tra i quali European Geopark, la cui Commissione (ENG) ha confermato il Disco Verde al Parco delle Madonie e lo ha insignito del più prestigioso “certificato di qualità geologica ed ambientale”.
In un’era di consumismo e globalizzazione, l’indirizzo istituzionale è quello di favorire e stimolare nelle giovani generazioni, con l’aiuto degli insegnanti, la scoperta dell’ambiente che li circonda, incentivare l’osservazione e l’interpretazione delle varie trasformazioni ambientali, nonché favorire riflessioni sull’importanza del “prendersi cura” di un prezioso patrimonio ambientale, stimolando la sostenibilità con comportamenti responsabili.
Alcuni itinerari, già elencati sul sito internet www.parcodellemadonie.it alla sezione visitare il parco -sentieri e ippovie, potranno essere opportunamente visionati, tenendo conto delle loro caratteristiche principali e del target scolastico.
Per qualsiasi informazione e maggiori dettagli sull’iniziativa, rivolgersi all’ufficio turistico di Cefalù dell’Ente Parco delle Madonie al seguente numero telefonico 0921/92.33.27 – fax 0921/07.02.02- indirizzo e mail: [email protected]
Il Parco delle Madonie ha il piacere di proporre agli alunni delle scuole di diverso ordine e grado, alcune attività didattico-naturalistiche che per fini istituzionali e nel più ampio contesto della valorizzazione e dell’informazione ambientale, specie in area protetta, possano sensibilizzare ed accrescere la conoscenza del territorio madonita.
Nel ritenere che le suddette attività, possano essere inserite nella programmazione scolastica dell’anno in corso, come itinerari ricreativo-culturali, ci pregiamo segnalare la ricchezza delle valenze paesaggistiche e naturalistiche (geologia, endemismi), storico, architettoniche, presenti nei vari Comuni del Parco, cercando nel contempo di favorire l’intersezione del settore naturalistico con quello turistico.
Lo scopo è quello di stimolare il segmento scolastico, all’interno di un territorio protetto sempre più accreditato dai maggiori organismi europei, tra i quali European Geopark, la cui Commissione (ENG) ha confermato il Disco Verde al Parco delle Madonie e lo ha insignito del più prestigioso “certificato di qualità geologica ed ambientale”.
In un’era di consumismo e globalizzazione, l’indirizzo istituzionale è quello di favorire e stimolare nelle giovani generazioni, con l’aiuto degli insegnanti, la scoperta dell’ambiente che li circonda, incentivare l’osservazione e l’interpretazione delle varie trasformazioni ambientali, nonché favorire riflessioni sull’importanza del “prendersi cura” di un prezioso patrimonio ambientale, stimolando la sostenibilità con comportamenti responsabili.
Alcuni itinerari, già elencati sul sito internet www.parcodellemadonie.it alla sezione visitare il parco -sentieri e ippovie, potranno essere opportunamente visionati, tenendo conto delle loro caratteristiche principali e del target scolastico.
Per qualsiasi informazione e maggiori dettagli sull’iniziativa, rivolgersi all’ufficio turistico di Cefalù dell’Ente Parco delle Madonie al seguente numero telefonico 0921/92.33.27 – fax 0921/07.02.02- indirizzo e mail: [email protected]
Parco delle Madonie: concorso fotografico e salvaguardia dall’inquinamento in zona Piano Zucchi
Aperto un concorso fotografico, con avviso in data 13 novembre, per rendere partecipi dell’iniziativa artistica, promossa dal Commissario straordinario arch. Erasmo Quirino e dal direttore del Parco delle Madonie dott. Salvatore Carollo, gli alunni delle scuole interessate ad evidenziare le peculiarità ambientali del parco con fotografie che verranno esaminate da un’apposita giuria che destinerà alle prime tre vincitrici, per la biblioteca scolastica, le pubblicazioni dell’Ente Parco delle Madonie. Lo stesso direttore, insieme al sindaco di Isnello Pino Mogavero, si è fatto promotore della salvaguardia dall’inquinamento di una zona situata presso il Vallone Madonie in località Piano Zucchi, durante un incontro tenutosi lo scorso 9 novembre nel centro sociale di Isnello per attenzionare la presenza di rifiuti speciali, in collaborazione con il WWF Madonie, nonché per ridurre i tempi da destinare alla bonifica dell’area protetta, ricordando che l’istituzione del parco è maturata, con non poche difficoltà anche di natura politica dopo l’approvazione di una legge regionale del 1981, dal risultato di richieste naturalistiche affidate ad un’attenta gestione amministrativa. La zona è sede di traversata da Piano Zucchi a Isnello: la vetta del Monte Balatelli può raggiungersi senza difficoltà per visionare il Vallone Madonie, il Pizzo Antenna piccola e i monti intorno a Gibilmanna.
Maria Rosaria Sinatra
Aperto un concorso fotografico, con avviso in data 13 novembre, per rendere partecipi dell’iniziativa artistica, promossa dal Commissario straordinario arch. Erasmo Quirino e dal direttore del Parco delle Madonie dott. Salvatore Carollo, gli alunni delle scuole interessate ad evidenziare le peculiarità ambientali del parco con fotografie che verranno esaminate da un’apposita giuria che destinerà alle prime tre vincitrici, per la biblioteca scolastica, le pubblicazioni dell’Ente Parco delle Madonie. Lo stesso direttore, insieme al sindaco di Isnello Pino Mogavero, si è fatto promotore della salvaguardia dall’inquinamento di una zona situata presso il Vallone Madonie in località Piano Zucchi, durante un incontro tenutosi lo scorso 9 novembre nel centro sociale di Isnello per attenzionare la presenza di rifiuti speciali, in collaborazione con il WWF Madonie, nonché per ridurre i tempi da destinare alla bonifica dell’area protetta, ricordando che l’istituzione del parco è maturata, con non poche difficoltà anche di natura politica dopo l’approvazione di una legge regionale del 1981, dal risultato di richieste naturalistiche affidate ad un’attenta gestione amministrativa. La zona è sede di traversata da Piano Zucchi a Isnello: la vetta del Monte Balatelli può raggiungersi senza difficoltà per visionare il Vallone Madonie, il Pizzo Antenna piccola e i monti intorno a Gibilmanna.
Maria Rosaria Sinatra
ASP DI PALERMO: DA GENNAIO LE VISITE SPECIALISTICHE SI POSSONO PRENOTARE ANCHE PRESSO LE 323 FARMACIE TERRITORIALI
L’AZIENDA SANITARIA DEL CAPOLUOGO FIRMA L’ACCORDO CON FEDERFARMA PALERMO-UTIFARMA
Nasce a Palermo FarmaCup, progetto realizzato dall’Asp del capoluogo in collaborazione con Federfarma Palermo-Utifarma. Dal prossimo primo gennaio sarà possibile prenotare anche nelle 323 farmacie territoriali di Palermo e provincia le visite specialistiche da effettuare negli ambulatori dell’Azienda sanitaria. Il servizio sarà attivo tutti i giorni della settimana, da lunedì a domenica, anche nelle ore serali e notturne presso le farmacie aperte per turno.
Il protocollo d'intesa che stabilisce modalità e tempi di attivazione delle postazioni CUP (Centro Unificato di Prenotazione) in farmacia è stato firmato questa mattina dal Commissario straordinario dell’Asp, Antonino Candela, e dal presidente di Federfarma Palermo-Utifarma, Roberto Tobia.
“Attraverso un computer le farmacie che aderiranno all’iniziativa – ha spiegato Candela - si collegheranno al Centro Unificato di Prenotazione dell’Asp potendo, così, effettuare tutte le operazioni che realizziamo nei nostri sportelli. L’accordo con Federfarma Palermo-Utifarma, che fa seguito a quello con 70 Comuni della provincia di Palermo, ci consente di capillarizzare ancor di più l’offerta sanitaria nei confronti degli utenti che avranno la possibilità di prenotare le visite specialistiche a pochi passi da casa ed anche nelle giornate di sabato o domenica. Gli utenti avranno, così, la possibilità di scegliere i nostri 20 uffici, le 323 postazioni delle farmacie o, in provincia, anche i 70 sportelli realizzati in collaborazione con le Amministrazioni comunali. La nostra rete conta, quindi, su 413 sportelli Cup, pari ad uno sportello ogni 3.400 assistiti. L’obiettivo è di facilitare e snellire l’accesso alle prestazioni offerte dall’Azienda”.
Il protocollo d’intesa tra Asp e Federfarma Palermo fa seguito all’accordo sottoscritto il 6 agosto scorso da Assessorato regionale alla Salute e Federfarma Sicilia “per l’effettuazione delle prenotazioni di visite diagnostiche e visite specialistiche”. L’utente che usufruirà del servizio di prenotazione in farmacia pagherà una quota ridotta di 3 euro, a fronte della quota massima di 4,50 stabilita nell'accordo regionale. Non è previsto alcun tipo di onere aggiuntivo, invece, a carico del Servizio sanitario regionale.
“Le nostre farmacie, da sempre presidi di salute, sono pronte ad assumere il nuovo ruolo di ‘farmacia dei servizi’ – ha sottolineato il presidente di Federfarma Palermo, Roberto Tobia – disegnato dalla riforma sanitaria che assegna alla medicina territoriale un impegno di assistenza sempre più stretta al cittadino-utente. Nel rispetto del modello organizzativo regionale, le 323 farmacie del nostro territorio, delle quali 170 a Palermo, attraverso una postazione dedicata, opereranno come canale di accesso al Cup per prenotare prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale presso tutte le strutture sanitarie dell’Asp di Palermo e provincia".
Il personale delle farmacie sarà formato dagli operatori dell’Asp e, quindi, sarà in grado di effettuare tutte le operazioni che normalmente vengono garantite dall'Azienda sanitaria.
Per prenotare le visite e gli esami è necessario avere una ricetta del medico di medicina generale, del pediatra o di uno specialista pubblico (ospedaliero o distrettuale), la tessera sanitaria (in alternativa il codice fiscale) e l'eventuale attestato di esenzione ticket. Per alcune branche specialistiche (come odontoiatria, psichiatria, ostetricia e ginecologia) è possibile effettuare la prenotazione anche senza la richiesta del medico di famiglia.
Il sistema di gestione informatizzata delle prenotazioni tramite CUP permette l'accesso, da qualunque sportello di prenotazione, alle prestazioni specialistiche ambulatoriali che sono erogate dalle strutture che operano sul territorio provinciale.
L'utente, quindi, viene informato sul tempo di attesa nelle strutture presenti nel proprio Distretto o nelle altre che si trovano in ambito provinciale e, di conseguenza, valutare di accettare la prima disponibilità, a prescindere dalla sede, oppure scegliere la struttura o lo specialista preferito, indipendentemente dal tempo di attesa.
Per il pagamento del ticket, gli utenti potranno usufruire degli sportelli dell’Asp o della rete Lottomatica che conta oltre 500 punti vendita nella provincia di Palermo, di cui 225 in città.
L’AZIENDA SANITARIA DEL CAPOLUOGO FIRMA L’ACCORDO CON FEDERFARMA PALERMO-UTIFARMA
Nasce a Palermo FarmaCup, progetto realizzato dall’Asp del capoluogo in collaborazione con Federfarma Palermo-Utifarma. Dal prossimo primo gennaio sarà possibile prenotare anche nelle 323 farmacie territoriali di Palermo e provincia le visite specialistiche da effettuare negli ambulatori dell’Azienda sanitaria. Il servizio sarà attivo tutti i giorni della settimana, da lunedì a domenica, anche nelle ore serali e notturne presso le farmacie aperte per turno.
Il protocollo d'intesa che stabilisce modalità e tempi di attivazione delle postazioni CUP (Centro Unificato di Prenotazione) in farmacia è stato firmato questa mattina dal Commissario straordinario dell’Asp, Antonino Candela, e dal presidente di Federfarma Palermo-Utifarma, Roberto Tobia.
“Attraverso un computer le farmacie che aderiranno all’iniziativa – ha spiegato Candela - si collegheranno al Centro Unificato di Prenotazione dell’Asp potendo, così, effettuare tutte le operazioni che realizziamo nei nostri sportelli. L’accordo con Federfarma Palermo-Utifarma, che fa seguito a quello con 70 Comuni della provincia di Palermo, ci consente di capillarizzare ancor di più l’offerta sanitaria nei confronti degli utenti che avranno la possibilità di prenotare le visite specialistiche a pochi passi da casa ed anche nelle giornate di sabato o domenica. Gli utenti avranno, così, la possibilità di scegliere i nostri 20 uffici, le 323 postazioni delle farmacie o, in provincia, anche i 70 sportelli realizzati in collaborazione con le Amministrazioni comunali. La nostra rete conta, quindi, su 413 sportelli Cup, pari ad uno sportello ogni 3.400 assistiti. L’obiettivo è di facilitare e snellire l’accesso alle prestazioni offerte dall’Azienda”.
Il protocollo d’intesa tra Asp e Federfarma Palermo fa seguito all’accordo sottoscritto il 6 agosto scorso da Assessorato regionale alla Salute e Federfarma Sicilia “per l’effettuazione delle prenotazioni di visite diagnostiche e visite specialistiche”. L’utente che usufruirà del servizio di prenotazione in farmacia pagherà una quota ridotta di 3 euro, a fronte della quota massima di 4,50 stabilita nell'accordo regionale. Non è previsto alcun tipo di onere aggiuntivo, invece, a carico del Servizio sanitario regionale.
“Le nostre farmacie, da sempre presidi di salute, sono pronte ad assumere il nuovo ruolo di ‘farmacia dei servizi’ – ha sottolineato il presidente di Federfarma Palermo, Roberto Tobia – disegnato dalla riforma sanitaria che assegna alla medicina territoriale un impegno di assistenza sempre più stretta al cittadino-utente. Nel rispetto del modello organizzativo regionale, le 323 farmacie del nostro territorio, delle quali 170 a Palermo, attraverso una postazione dedicata, opereranno come canale di accesso al Cup per prenotare prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale presso tutte le strutture sanitarie dell’Asp di Palermo e provincia".
Il personale delle farmacie sarà formato dagli operatori dell’Asp e, quindi, sarà in grado di effettuare tutte le operazioni che normalmente vengono garantite dall'Azienda sanitaria.
Per prenotare le visite e gli esami è necessario avere una ricetta del medico di medicina generale, del pediatra o di uno specialista pubblico (ospedaliero o distrettuale), la tessera sanitaria (in alternativa il codice fiscale) e l'eventuale attestato di esenzione ticket. Per alcune branche specialistiche (come odontoiatria, psichiatria, ostetricia e ginecologia) è possibile effettuare la prenotazione anche senza la richiesta del medico di famiglia.
Il sistema di gestione informatizzata delle prenotazioni tramite CUP permette l'accesso, da qualunque sportello di prenotazione, alle prestazioni specialistiche ambulatoriali che sono erogate dalle strutture che operano sul territorio provinciale.
L'utente, quindi, viene informato sul tempo di attesa nelle strutture presenti nel proprio Distretto o nelle altre che si trovano in ambito provinciale e, di conseguenza, valutare di accettare la prima disponibilità, a prescindere dalla sede, oppure scegliere la struttura o lo specialista preferito, indipendentemente dal tempo di attesa.
Per il pagamento del ticket, gli utenti potranno usufruire degli sportelli dell’Asp o della rete Lottomatica che conta oltre 500 punti vendita nella provincia di Palermo, di cui 225 in città.
Un caso di inquinamento nel Parco delle Madonie
Sabato 9 novembre scorso, nel centro sociale di Isnello, si è tenuto un incontro pubblico organizzato dal WWF Madonie, avente ad oggetto “Un caso di inquinamento nel Parco delle Madonie”.
All’incontro hanno partecipato anche il Sindaco di Isnello, dott. Pino Mogavero, e il direttore del Parco delle Madonie, dott. Salvatore Carollo.
È stata presentata, a cura di Santina Grisanti del WWF Madonie, una abbondante documentazione fotografica relativa ad una vasta area, insistente lungo la strada che costeggia il vallone Madonia, a Piano Zucchi, risalendo il costone dominato dal rifugio, chiuso da alcuni anni. Il WWF Madonie è intervenuto per effettuare un controllo della situazione sulla base di segnalazioni ricevute.
Come documentato dalle foto, quest’area è interessata da inquinamento da rifiuti, anche speciali, dispersi dappertutto.
Le foto mostrano peraltro la grande rilevanza della zona, sia dal punto di vista paesaggistico, che da quello ambientale, per la presenza di un corso d’acqua e di essenze vegetali di notevole importanza.
Il WWF Madonie chiede che la zona venga bonificata, e che gli organi preposti, a cui a breve saranno trasmesse le foto, procedano secondo le loro competenze e pongano in essere gli atti dovuti, facendo sì che, insieme alla legalità, si affermi il principio che non si può utilizzare il territorio solo per sfruttarlo in spregio della sua salvaguardia.
Il Sindaco di Isnello Mogavero si è impegnato a fare la sua parte, anche se ha fatto notare la complessità della problematica, soprattutto sotto l’aspetto della difficoltà di trovare le ingenti risorse finanziarie necessarie per la bonifica. Ha sottolineato la difficile situazione in cui si muove l’Ente parco, che dovrebbe gestire il territorio, ma senza avere alle sue dipendenze un corpo di guardie per la sua sorveglianza.
Sulla stessa linea l’intervento del Direttore Carollo, che pure si è mostrato fiducioso sulla diminuzione di questi fenomeni con il crescere della sensibilità verso la tutela dell’ambiente. Ha comunicato altresì di avere già comunicato la notizia al Corpo Forestale.
Da alcuni interventi giunti dal pubblico si è fatto notare come la zona oggetto dell’inquinamento è molto frequentata e anche interessata da interventi pubblici, e si ritiene pertanto impossibile che nessuno finora se ne sia accorto negli anni.
A conclusione del convegno, da parte del WWF Madonie è stato sottolineato che, in ogni caso, anche se i tempi della bonifica saranno incerti e lunghi, la divulgazione di questi fenomeni serve a far crescere l’attenzione verso il problema; il WWF si impegna a denunziare altre situazioni del genere che sono diffuse nel territorio, e fa appello ai cittadini e ai visitatori a vigilare sul rispetto della natura e divulgare ogni situazione di abuso o a metterne a conoscenza l’Associazione ([email protected]).
WWF Madonie
Il Presidente
Gioacchino Cannizzaro
Sabato 9 novembre scorso, nel centro sociale di Isnello, si è tenuto un incontro pubblico organizzato dal WWF Madonie, avente ad oggetto “Un caso di inquinamento nel Parco delle Madonie”.
All’incontro hanno partecipato anche il Sindaco di Isnello, dott. Pino Mogavero, e il direttore del Parco delle Madonie, dott. Salvatore Carollo.
È stata presentata, a cura di Santina Grisanti del WWF Madonie, una abbondante documentazione fotografica relativa ad una vasta area, insistente lungo la strada che costeggia il vallone Madonia, a Piano Zucchi, risalendo il costone dominato dal rifugio, chiuso da alcuni anni. Il WWF Madonie è intervenuto per effettuare un controllo della situazione sulla base di segnalazioni ricevute.
Come documentato dalle foto, quest’area è interessata da inquinamento da rifiuti, anche speciali, dispersi dappertutto.
Le foto mostrano peraltro la grande rilevanza della zona, sia dal punto di vista paesaggistico, che da quello ambientale, per la presenza di un corso d’acqua e di essenze vegetali di notevole importanza.
Il WWF Madonie chiede che la zona venga bonificata, e che gli organi preposti, a cui a breve saranno trasmesse le foto, procedano secondo le loro competenze e pongano in essere gli atti dovuti, facendo sì che, insieme alla legalità, si affermi il principio che non si può utilizzare il territorio solo per sfruttarlo in spregio della sua salvaguardia.
Il Sindaco di Isnello Mogavero si è impegnato a fare la sua parte, anche se ha fatto notare la complessità della problematica, soprattutto sotto l’aspetto della difficoltà di trovare le ingenti risorse finanziarie necessarie per la bonifica. Ha sottolineato la difficile situazione in cui si muove l’Ente parco, che dovrebbe gestire il territorio, ma senza avere alle sue dipendenze un corpo di guardie per la sua sorveglianza.
Sulla stessa linea l’intervento del Direttore Carollo, che pure si è mostrato fiducioso sulla diminuzione di questi fenomeni con il crescere della sensibilità verso la tutela dell’ambiente. Ha comunicato altresì di avere già comunicato la notizia al Corpo Forestale.
Da alcuni interventi giunti dal pubblico si è fatto notare come la zona oggetto dell’inquinamento è molto frequentata e anche interessata da interventi pubblici, e si ritiene pertanto impossibile che nessuno finora se ne sia accorto negli anni.
A conclusione del convegno, da parte del WWF Madonie è stato sottolineato che, in ogni caso, anche se i tempi della bonifica saranno incerti e lunghi, la divulgazione di questi fenomeni serve a far crescere l’attenzione verso il problema; il WWF si impegna a denunziare altre situazioni del genere che sono diffuse nel territorio, e fa appello ai cittadini e ai visitatori a vigilare sul rispetto della natura e divulgare ogni situazione di abuso o a metterne a conoscenza l’Associazione ([email protected]).
WWF Madonie
Il Presidente
Gioacchino Cannizzaro
E' sempre allarme cinghiali
Si è riunito presso la sala riunioni dell’Ente Parco delle Madonie, a Petralia Sottana, il Consiglio del Parco delle Madonie convocato dal commissario straordinario Erasmo Quirino per affrontare l’emergenza legata al sovrappopolamento dei Suidi in area di Parco. Considerato che il fenomeno nasce dall’introduzione di una specie alloctona realizzata dalla Regione in conseguenza di strategie gestionali ormai superate si pone con urgenza la necessità di una soluzione. Valutati i gravi danni ambientali che i suidi procurano alla flora ed alla fauna madonita, ravvisati i pericoli per l’incolumità pubblica e le possibili implicazioni di carattere sanitario. Stante la situazione di finanza pubblica che non consente all’Ente Parco di provvedere agli indennizzi garantiti per legge, l’Assessore Cartabellotta ha condiviso con l’Ente Parco l’ipotesi di formulare un nuovo piano che preveda la cattura e l’abbattimento contemplato dalla normativa regionale n° 12 del 2008 e si è impegnato ad investire la giunta regionale del problema con l’Assessorato Territorio e Ambiente per le valutazioni di carattere ambientale e l’Assessorato alla Salute per i problemi di sicurezza alimentare.
Si è riunito presso la sala riunioni dell’Ente Parco delle Madonie, a Petralia Sottana, il Consiglio del Parco delle Madonie convocato dal commissario straordinario Erasmo Quirino per affrontare l’emergenza legata al sovrappopolamento dei Suidi in area di Parco. Considerato che il fenomeno nasce dall’introduzione di una specie alloctona realizzata dalla Regione in conseguenza di strategie gestionali ormai superate si pone con urgenza la necessità di una soluzione. Valutati i gravi danni ambientali che i suidi procurano alla flora ed alla fauna madonita, ravvisati i pericoli per l’incolumità pubblica e le possibili implicazioni di carattere sanitario. Stante la situazione di finanza pubblica che non consente all’Ente Parco di provvedere agli indennizzi garantiti per legge, l’Assessore Cartabellotta ha condiviso con l’Ente Parco l’ipotesi di formulare un nuovo piano che preveda la cattura e l’abbattimento contemplato dalla normativa regionale n° 12 del 2008 e si è impegnato ad investire la giunta regionale del problema con l’Assessorato Territorio e Ambiente per le valutazioni di carattere ambientale e l’Assessorato alla Salute per i problemi di sicurezza alimentare.
60 anni di matrimonio per una coppia di Bompietro
Santo Richiusa di 92 anni e Grazia Margherita Di Gangi di 86, hanno raggiunto l’invidiabile traguardo di 60 anni di matrimonio.A festeggiare la “giovane” coppia i tre figli, Leonardo, Angela e Lucia, oltre i sette nipoti che sono Monica, Francesca, Maurizio,
Simona, Cristina, Antonino e Sandro, e i pronipoti Giorgia e Beatrice,
con una messa celebrata da Don Calogero Falcone, oggi parroco di Castellana Sicula, che ne celebrò anche le nozze d’oro nel santuario della Madonna dell’Olio di Blufi.Alla coppia bompietrina sono giunti anche gli auguri di Papa Francesco attraverso una pergamena con la benedizione speciale e l’augurio di un lungo proseguimento matrimoniale ai coniugi Richiusa. La parola divorzio non sanno neppure cosa significhi... Coppie d'altri tempi.
Santo Richiusa di 92 anni e Grazia Margherita Di Gangi di 86, hanno raggiunto l’invidiabile traguardo di 60 anni di matrimonio.A festeggiare la “giovane” coppia i tre figli, Leonardo, Angela e Lucia, oltre i sette nipoti che sono Monica, Francesca, Maurizio,
Simona, Cristina, Antonino e Sandro, e i pronipoti Giorgia e Beatrice,
con una messa celebrata da Don Calogero Falcone, oggi parroco di Castellana Sicula, che ne celebrò anche le nozze d’oro nel santuario della Madonna dell’Olio di Blufi.Alla coppia bompietrina sono giunti anche gli auguri di Papa Francesco attraverso una pergamena con la benedizione speciale e l’augurio di un lungo proseguimento matrimoniale ai coniugi Richiusa. La parola divorzio non sanno neppure cosa significhi... Coppie d'altri tempi.
GAL MADONIE, DAL PSL "MADONIE IN RETE PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO RURALE" 89 NUOVI OCCUPATI
Sono 89 i nuovi occupati e si realizzeranno investimenti per complessivi 4 milioni e 883 mila euro di cui 3 milioni e 662 mila euro finanziati dal Gal Isc Madonie e la restante parte dai privati. Trentasette le imprese beneficiarie e di queste trenta imprenditori hanno meno di 40 anni, venticinque sono le aziende di nuova costituzione.
Sono questi i numeri del Gal Isc Madonie, attuatore del P.S.L. "Madonie in rete per lo sviluppo del territorio rurale", tra i primi in Sicilia per la spesa della Misura 312.
Alla misura 312 sono destinate il 55 per cento delle risorse del PSL ed è indirizzata, prevalentemente, al sostegno e creazione di microimprese in settori extra-agricoli per incoraggiare e favorire la realizzazione di filiere corte per la trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e agroalimentari; per la nascita di nuove imprese e potenziamento di quelle esistenti nei settori della commercializzazione dei prodotti tipici agroalimentari, dell’artigianato e delle tradizioni locali e infine incentivare le microimprese di servizio per il completamento delle filiere e per una fruizione turistica delle aree rurali.
I fondi serviranno agli imprenditori per l’acquisto di macchine e attrezzature finalizzate alla realizzazione di prodotti tipici locali, per la realizzazione di una nuova area attrezzata per attività sportive dilettantistiche, per acquisto macchine e attrezzature finalizzate all’attività di catering per eventi e banqueting o ancora per attrezzature strettamente finalizzate alla gestione dell’attività di cura e manutenzione di parchi e giardini.
Per il presidente del Gal Isc Madonie, Bartolo Vienna: “Siamo tra i primi Gal in Sicilia per le risorse spese un’inversione di tendenza per tutto il territorio che si scopre molto dinamico, sono stati raggiunti importanti risultati ad incoraggiarci sono principalmente i dati che arrivano dal borsino sull’occupazione, saranno ben 89 le nuove unità o addetti che quando gli investimenti entreranno a regime troveranno nuova occupazione, tutto ciò è stato possibile grazie al lavoro di squadra effettuato dal nostro staff tecnico”.
Significativi risultati anche per altre due misure , per la 322, (interventi sui borghi rurali) alla quale sono destinate il 7,61 per cento delle risorse del PSL, pari circa 504 mila euro, è stata approvata la graduatoria definitiva e ammessi a finanziamento 5 progetti. E ancora per la Misura 321 A1, relativamente alla realizzazione di aree mercatali, alla quale sono destinate l’11,21 percento delle risorse, pari a 742 mila euro, sono state approvate le graduatorie definitive delle domande ammesse a finanziamento ed emanati 15 atti di concessione di aiuto. Due progetti sono proposti da enti locali associati, mentre gli altri tredici sono progetti presentati da singoli Comuni.
Sono 89 i nuovi occupati e si realizzeranno investimenti per complessivi 4 milioni e 883 mila euro di cui 3 milioni e 662 mila euro finanziati dal Gal Isc Madonie e la restante parte dai privati. Trentasette le imprese beneficiarie e di queste trenta imprenditori hanno meno di 40 anni, venticinque sono le aziende di nuova costituzione.
Sono questi i numeri del Gal Isc Madonie, attuatore del P.S.L. "Madonie in rete per lo sviluppo del territorio rurale", tra i primi in Sicilia per la spesa della Misura 312.
Alla misura 312 sono destinate il 55 per cento delle risorse del PSL ed è indirizzata, prevalentemente, al sostegno e creazione di microimprese in settori extra-agricoli per incoraggiare e favorire la realizzazione di filiere corte per la trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e agroalimentari; per la nascita di nuove imprese e potenziamento di quelle esistenti nei settori della commercializzazione dei prodotti tipici agroalimentari, dell’artigianato e delle tradizioni locali e infine incentivare le microimprese di servizio per il completamento delle filiere e per una fruizione turistica delle aree rurali.
I fondi serviranno agli imprenditori per l’acquisto di macchine e attrezzature finalizzate alla realizzazione di prodotti tipici locali, per la realizzazione di una nuova area attrezzata per attività sportive dilettantistiche, per acquisto macchine e attrezzature finalizzate all’attività di catering per eventi e banqueting o ancora per attrezzature strettamente finalizzate alla gestione dell’attività di cura e manutenzione di parchi e giardini.
Per il presidente del Gal Isc Madonie, Bartolo Vienna: “Siamo tra i primi Gal in Sicilia per le risorse spese un’inversione di tendenza per tutto il territorio che si scopre molto dinamico, sono stati raggiunti importanti risultati ad incoraggiarci sono principalmente i dati che arrivano dal borsino sull’occupazione, saranno ben 89 le nuove unità o addetti che quando gli investimenti entreranno a regime troveranno nuova occupazione, tutto ciò è stato possibile grazie al lavoro di squadra effettuato dal nostro staff tecnico”.
Significativi risultati anche per altre due misure , per la 322, (interventi sui borghi rurali) alla quale sono destinate il 7,61 per cento delle risorse del PSL, pari circa 504 mila euro, è stata approvata la graduatoria definitiva e ammessi a finanziamento 5 progetti. E ancora per la Misura 321 A1, relativamente alla realizzazione di aree mercatali, alla quale sono destinate l’11,21 percento delle risorse, pari a 742 mila euro, sono state approvate le graduatorie definitive delle domande ammesse a finanziamento ed emanati 15 atti di concessione di aiuto. Due progetti sono proposti da enti locali associati, mentre gli altri tredici sono progetti presentati da singoli Comuni.
Raduno di Mountain Bike
Nuovo appuntamento per gli amanti delle due ruote, nel particolare per tutti quelli che utilizzano e si dilettano con le bici. Le attività sportive a Piano Battaglia continuano, sempre sotto l'egida del comune di Petralia Sottana e Domenica 3 Novembre 2013 - ore 9.30 si svolgerà la IIª Adunanza Mountain Bike per Adulti e Ragazzi - Il raggruppamento e il rinfresco finale avverrà davanti al Grifone. Per quanto riguarda le attività sono previsti percorsi di vario livello
Nuovo appuntamento per gli amanti delle due ruote, nel particolare per tutti quelli che utilizzano e si dilettano con le bici. Le attività sportive a Piano Battaglia continuano, sempre sotto l'egida del comune di Petralia Sottana e Domenica 3 Novembre 2013 - ore 9.30 si svolgerà la IIª Adunanza Mountain Bike per Adulti e Ragazzi - Il raggruppamento e il rinfresco finale avverrà davanti al Grifone. Per quanto riguarda le attività sono previsti percorsi di vario livello
Sabato il PD riflette sui problemi del territorio
"Al Partito Democratico serve un'inversione di tendenza –esordisce l'On. Magda Culotta - nella discussione e nella proposizione dei temi politici. Credo sia giunto il momento di mettere il segno fine su un partito che spesso non conosce le dinamiche locali e cala le logiche dall'alto o peggio si disinteressa, volente o nolente, della sorte dei territori. Credo serva un nuovo scatto d'orgoglio e che, a prescindere dalle sensibilità politiche, si discuta per progettare dal basso un'idea di sviluppo condivisa”.
“In questa assemblea di tutti gli Amministratori, eletti e dei circoli del PD, che si terrà a Petralia Sottana, al Cine Teatro Grifeo, sabato 19 alle 16.00, saranno discussi temi centrali come il ruolo del Parco delle Madonie nelle emergenze ambientali e nello sviluppo del territorio, la riforma delle autonomie locali, la visione turistico-culturale come chiave di crescita economica e la riorganizzazione dei servizi e dei beni comuni. Credo che questo possa servire – conclude la giovane Sindaca - per fare un ulteriore importante passo verso un confronto del partito a livello madonita, discutendo di contenuti, dei problemi reali delle persone e di come possiamo affrontarli tutti insieme”.
"Al Partito Democratico serve un'inversione di tendenza –esordisce l'On. Magda Culotta - nella discussione e nella proposizione dei temi politici. Credo sia giunto il momento di mettere il segno fine su un partito che spesso non conosce le dinamiche locali e cala le logiche dall'alto o peggio si disinteressa, volente o nolente, della sorte dei territori. Credo serva un nuovo scatto d'orgoglio e che, a prescindere dalle sensibilità politiche, si discuta per progettare dal basso un'idea di sviluppo condivisa”.
“In questa assemblea di tutti gli Amministratori, eletti e dei circoli del PD, che si terrà a Petralia Sottana, al Cine Teatro Grifeo, sabato 19 alle 16.00, saranno discussi temi centrali come il ruolo del Parco delle Madonie nelle emergenze ambientali e nello sviluppo del territorio, la riforma delle autonomie locali, la visione turistico-culturale come chiave di crescita economica e la riorganizzazione dei servizi e dei beni comuni. Credo che questo possa servire – conclude la giovane Sindaca - per fare un ulteriore importante passo verso un confronto del partito a livello madonita, discutendo di contenuti, dei problemi reali delle persone e di come possiamo affrontarli tutti insieme”.
GAL MADONIE; VERSO UNA RETE DI CITTA’ DE.CO.
La vera sfida: riuscire a realizzare una rete di Città De.Co. per valorizzare quei prodotti di nicchia che inducono gli appassionati viaggiatori ad andare ad acquistare e degustare i prodotti nelle loro zone di produzione.
Un percorso sperimentale (il primo in Italia), che coinvolge un’area vasta di 33 Comuni con il coinvolgimento degli attori dello sviluppo locale: imprese, associazioni, cittadini e amministratori, è stato attivato dal Gal Isc Madonie che ha adottato il percorso “GeniusLoci”(lo “spirito” che rende unici certi luoghi e irripetibili i momenti che possono emozionare).
Una programmazione partecipata elaborata dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus e inserito tra gli esempi virtuosi del - Forum Italiano dei Movimenti per la terra e il paesaggio e presentato al Poster Session del Forum Pa 2013.
Un percorso ragionato verso una legge regionale sulla De.Co. che tende a salvaguardare e valorizzare rispetto a una globalizzazione che tende a omogeneizzare prodotti e sapori e dove gli elementi essenziali di relazionalità sono le cinque “T”: territorio-tradizioni-tipicità-tracciabilità-trasparenza..
L’iniziativa avviata sin dal 2011 dalla Lurss.onlus vuole mettere a sistema il Registro delle Eredità Immateriali (REI) e la valorizzazione e promozione dell’identità e dell’unicità dei territori attraverso la “Denominazione Comunale”. Il format elaborato è composto da 10-12 steps tra i quali “Ambasciatore dellʼidentità territoriale” e “Custodi dell’identità territoriale” (già 200 in tutto il territorio siculo).
“Il lavoro svolto in questi anni dalla Lurss Onlus, 35 tra incontri, tavole rotonde, seminari , workshop, in tutta la Sicilia, inizia a portare i suoi frutti - afferma Nino Sutera direttore della Lurss - in realtà so bene che c’è stato e c’è tutt’ora chi lavora incessantemente per rendere la De.Co. un atto meramente burocratico, tecnocrate, freddo, e di cattivo gusto, tanto da raggiungere l’obiettivo di renderli banali. Per non parlare di coloro i quali pensano di equiparare le De.Co. ai marchi comunitari, e mutuando da quest'ultimi, disciplinari, regolamenti, istanze, commissioni, insomma gli strumenti propri previsti nei regolamenti comunitari”.
“Un concreto strumento di marketing territoriale e un’opportunità per il recupero e la valorizzazione delle identità locali – dichiara il presidente del Gal isc Madonie Bartolo Vienna - un percorso condiviso con il territorio, che molte amministrazioni lungimiranti grazie al supporto dei nostri uffici stanno percorrendo”.
La vera sfida: riuscire a realizzare una rete di Città De.Co. per valorizzare quei prodotti di nicchia che inducono gli appassionati viaggiatori ad andare ad acquistare e degustare i prodotti nelle loro zone di produzione.
Un percorso sperimentale (il primo in Italia), che coinvolge un’area vasta di 33 Comuni con il coinvolgimento degli attori dello sviluppo locale: imprese, associazioni, cittadini e amministratori, è stato attivato dal Gal Isc Madonie che ha adottato il percorso “GeniusLoci”(lo “spirito” che rende unici certi luoghi e irripetibili i momenti che possono emozionare).
Una programmazione partecipata elaborata dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus e inserito tra gli esempi virtuosi del - Forum Italiano dei Movimenti per la terra e il paesaggio e presentato al Poster Session del Forum Pa 2013.
Un percorso ragionato verso una legge regionale sulla De.Co. che tende a salvaguardare e valorizzare rispetto a una globalizzazione che tende a omogeneizzare prodotti e sapori e dove gli elementi essenziali di relazionalità sono le cinque “T”: territorio-tradizioni-tipicità-tracciabilità-trasparenza..
L’iniziativa avviata sin dal 2011 dalla Lurss.onlus vuole mettere a sistema il Registro delle Eredità Immateriali (REI) e la valorizzazione e promozione dell’identità e dell’unicità dei territori attraverso la “Denominazione Comunale”. Il format elaborato è composto da 10-12 steps tra i quali “Ambasciatore dellʼidentità territoriale” e “Custodi dell’identità territoriale” (già 200 in tutto il territorio siculo).
“Il lavoro svolto in questi anni dalla Lurss Onlus, 35 tra incontri, tavole rotonde, seminari , workshop, in tutta la Sicilia, inizia a portare i suoi frutti - afferma Nino Sutera direttore della Lurss - in realtà so bene che c’è stato e c’è tutt’ora chi lavora incessantemente per rendere la De.Co. un atto meramente burocratico, tecnocrate, freddo, e di cattivo gusto, tanto da raggiungere l’obiettivo di renderli banali. Per non parlare di coloro i quali pensano di equiparare le De.Co. ai marchi comunitari, e mutuando da quest'ultimi, disciplinari, regolamenti, istanze, commissioni, insomma gli strumenti propri previsti nei regolamenti comunitari”.
“Un concreto strumento di marketing territoriale e un’opportunità per il recupero e la valorizzazione delle identità locali – dichiara il presidente del Gal isc Madonie Bartolo Vienna - un percorso condiviso con il territorio, che molte amministrazioni lungimiranti grazie al supporto dei nostri uffici stanno percorrendo”.
DOMINA NELL’ESECUTIVO ASAEL
L’Associazione Siciliana Amministratori Enti Locali (Asael) ha rinnovato gli organi statutari per il quinquennio 2013/2018 oltre alla riconferma per il presidente Matteo Cocchiara, presidente del consiglio comunale di Alia, è entrato a far parte della nuova giunta esecutiva Roberto Domina, consigliere comunale di Gangi (capogruppo di maggioranza) e presidente dei giovani amministratori madoniti.
“Rappresentare il territorio in questo momento di difficoltà – dichiara Domina - è un incarico di grande responsabilità, seguendo un percorso iniziato con i giovani amministratori Madoniti, che da anni collaborano con l’Asael, lo sguardo sarà particolarmente rivolto alla città a rete Madonie-Termini, tra i primi impegni da affrontare quello dei precari nei Comuni, chiedere di rivedere il patto di stabilità e promuovere una più attenta e puntuale concertazione tra i vari livelli di governo, specialmente per quanto riguardano le scelte che coinvolgono gli enti locali”.
A Domina sono arrivati gli auguri di buon lavoro da parte del sindaco Giuseppe Ferrarello. Il primo cittadino di Gangi, inoltre si è voluto complimentare per l’elezione del senatore Bartolo Fazio e del vice sindaco di Geraci Siculo, Luigi Iuppa.
L’Associazione Siciliana Amministratori Enti Locali (Asael) ha rinnovato gli organi statutari per il quinquennio 2013/2018 oltre alla riconferma per il presidente Matteo Cocchiara, presidente del consiglio comunale di Alia, è entrato a far parte della nuova giunta esecutiva Roberto Domina, consigliere comunale di Gangi (capogruppo di maggioranza) e presidente dei giovani amministratori madoniti.
“Rappresentare il territorio in questo momento di difficoltà – dichiara Domina - è un incarico di grande responsabilità, seguendo un percorso iniziato con i giovani amministratori Madoniti, che da anni collaborano con l’Asael, lo sguardo sarà particolarmente rivolto alla città a rete Madonie-Termini, tra i primi impegni da affrontare quello dei precari nei Comuni, chiedere di rivedere il patto di stabilità e promuovere una più attenta e puntuale concertazione tra i vari livelli di governo, specialmente per quanto riguardano le scelte che coinvolgono gli enti locali”.
A Domina sono arrivati gli auguri di buon lavoro da parte del sindaco Giuseppe Ferrarello. Il primo cittadino di Gangi, inoltre si è voluto complimentare per l’elezione del senatore Bartolo Fazio e del vice sindaco di Geraci Siculo, Luigi Iuppa.
Patto dei sindaci: istituzione tavoli tecnici territoriali per la pianificazione strategica delle azioni previste dal Paes
In relazione all'attuazione delle azioni previste dal PAES occorre procedere alla istituzione di 4 Tavoli Tecnici al fine di coniugare esigenze, specificità locali, risorse e prospettive in un'unitaria strategia di sviluppo locale.
La redazione dei PAES richiede il coinvolgimento certificato del territorio, dei portatori d'interesse, dei professionisti del settore che dovrebbero poter esprimere le proprie opinioni in merito alla Linee di Azione che si intendono realizzare, al fine di ridurre le emissioni di anidride carbonica registrate nelle Baseline.
A tal fine, occorre procedere allla costituzione dei seguenti Tavoli Territoriali:
SI INVITA la comunità locale nelle sue diverse articolazioni funzionali ( associazioni di categoria, ordini professionali, tessuto economico, associazionismo del profit e del non profit, operatori del settore, etc.) a voler manifestare la propria volontà di partecipazione al processo di costruzione del PAES della Città a rete Madonie-Termini. Detta volontà di adesione potrà essere formalizzata attraverso la compilazione e l’invio dell’allegato modulo di iscrizione entro e non oltre il 9 ottobre 2013.
La redazione dei PAES richiede il coinvolgimento certificato del territorio, dei portatori d'interesse, dei professionisti del settore che dovrebbero poter esprimere le proprie opinioni in merito alla Linee di Azione che si intendono realizzare, al fine di ridurre le emissioni di anidride carbonica registrate nelle Baseline.
A tal fine, occorre procedere allla costituzione dei seguenti Tavoli Territoriali:
- Mobilità e Turismo sostenibile;
- Bio- Edilizia, Efficientamento Energetico e Innovazione Tecnologica;
- Rifiuti Zero;
- Governance e Finanza.
- Parte pubblica;
- Esperti di chiara fama nazionale e/o internazionale;
- Rappresentanti di Network e filiere imprenditoriali;
- Esperti di livello regionale;
SI INVITA la comunità locale nelle sue diverse articolazioni funzionali ( associazioni di categoria, ordini professionali, tessuto economico, associazionismo del profit e del non profit, operatori del settore, etc.) a voler manifestare la propria volontà di partecipazione al processo di costruzione del PAES della Città a rete Madonie-Termini. Detta volontà di adesione potrà essere formalizzata attraverso la compilazione e l’invio dell’allegato modulo di iscrizione entro e non oltre il 9 ottobre 2013.
Svincolo di Irosa: forse un regalo di Natale
Come previsto si allungano i tempi per la definitiva apertura dello svincolo Irosa. Inspiegabile la lungaggine dei tempi per il completamento degli atti di collaudo finale. Sembravano adempimenti in fase di completamento al momento della consegna dei lavori nel mese di Giugno ma evidentemente qualcosa non è andata per il verso giusto. E le garanzie elargite proprio il quella data? Dove si è inceppata la macchina burocratica, di chi sono le responsabilità. Dovevamo usufruire dello svincolo a settembre, invece oggi riceviamo notizia che se tutto va bene l’accesso all’autostrada da Blufi, potrà essere un regalo di Natale. Sembra che alcuni Sindaci si sono già recati dal Commissario Provinciale, il quale a dato garanzie per la fine di ottobre, ma i tecnici che possibilmente la sanno più lunga, nell’ipotesi migliore, parlano solo di Natale. Cari Cittadini Madoniti, crediamo sia il caso di cominciarsi a “muovere”! Basta prendersi gioco della pazienza, della dignità civile di tutti noi, basta con le angherie, le Madonie hanno bisogno della nuova arteria Irosa, cosi come tutta l’Italia ha bisogna delle adeguate attenzioni dei nostri politici e dei nostri Amministratori. “Ho si rifà l’Italia o si muore”, e noi vogliamo la vita oggi, e il futuro per i nostri figli.
Fonte:BlufiOnLine
Fonte:BlufiOnLine
La Diocesi di Cefalù fa chiarezza sul "pellegrinaggio" a San Michele
In questi ultimi giorni sono stati affissi in diversi paesi della nostra Diocesi dei manifesti nei quali si pubblicizza l’organizzazione di un “pellegrinaggio” da effettuarsi in data 29 Settembre 2013 nel territorio della Diocesi di Cefalù e precisamente nel Comune di Petralia Sottana.
A tal proposito occorre precisare con chiarezza quanto già lo scorso anno abbiamo rilevato:
• nel territorio della nostra Diocesi, alle pendici di “Mont’Alto”, si sconosce la presenza di un Santuario dedicato a S. Michele Arcangelo come meta di relativi pellegrinaggi, di antica data o recente istituzione, che vedano la partecipazione di presbiteri o fedeli della Chiesa Cefaludense;
• tale “pellegrinaggio” è un’iniziativa di carattere esclusivamente personale, che risponde a possibili esigenze spirituali di singoli individui, comunque non concordate né approvate dall’Autorità Ecclesiastica competente;
• da quanto ci risulta, il sedicente “veggente”, sig. Salvo Valenti, non è riconosciuto da nessuna realtà ecclesiale.
dal sito ufficiale della Diocesi di Cefaù
A tal proposito occorre precisare con chiarezza quanto già lo scorso anno abbiamo rilevato:
• nel territorio della nostra Diocesi, alle pendici di “Mont’Alto”, si sconosce la presenza di un Santuario dedicato a S. Michele Arcangelo come meta di relativi pellegrinaggi, di antica data o recente istituzione, che vedano la partecipazione di presbiteri o fedeli della Chiesa Cefaludense;
• tale “pellegrinaggio” è un’iniziativa di carattere esclusivamente personale, che risponde a possibili esigenze spirituali di singoli individui, comunque non concordate né approvate dall’Autorità Ecclesiastica competente;
• da quanto ci risulta, il sedicente “veggente”, sig. Salvo Valenti, non è riconosciuto da nessuna realtà ecclesiale.
dal sito ufficiale della Diocesi di Cefaù
"Villaggio enogastronomico le eccellenze delle Madonie"
"DEGUSTIAMO LE MADONIE", un Progetto per la valorizzazione delle eccellenze dei Comuni Madoniti, con l’obbiettivo di coinvolgere i partecipanti, gli appassionati e semplicemente il vasto pubblico dei visitatori, ognuno di essi diventerà Ambasciatore delle Eccellenze Siciliane.
“LA 97° TARGA FLORIO RALLY INTERNAZIONALE DI SICILIA” È UNO DEI PIU’ IMPORTANTI EVENTI MONDIALI DI CORSA RALLY.
LA SICILIA DELLE TIPICITA' ENOGASTRONOMICHE SARA’ SOTTO I RIFLETTORI DEI MEDIA INTERNAZIONALI. “DEGUSTIAMO LE MADONIE" E’ UN PROGETTO IDEATO PER QUESTA OCCASIONE. E’ PREVISTO L’ALLESTIMENTO DÌ due AREA “DEGUSTAZIONI” in Piazza Garibaldi e Via Vittorio Emanuele, in prossimità della zona della Partenza - Arrivi e della Premiazione Finale e presso il Centro Sociale ove verrà allestito il Quartier Generale Rally, la Sala Stampa, e le verifiche delle Autovetture, con impegno anche delle Vie Olanda e Via Delle Nazioni. Oltre al Grande Pubblico degli Appassionati, l’Obbiettivo è di coinvolgere anche i Partecipanti, Organizzatori, Giornalisti, Commissari di Gara della 97° Targa Florio. Più di 5.000 persone è la stima di afflusso alla gara, un target internazionale di Grande Prestigio.
“LA 97° TARGA FLORIO RALLY INTERNAZIONALE DI SICILIA” È UNO DEI PIU’ IMPORTANTI EVENTI MONDIALI DI CORSA RALLY.
LA SICILIA DELLE TIPICITA' ENOGASTRONOMICHE SARA’ SOTTO I RIFLETTORI DEI MEDIA INTERNAZIONALI. “DEGUSTIAMO LE MADONIE" E’ UN PROGETTO IDEATO PER QUESTA OCCASIONE. E’ PREVISTO L’ALLESTIMENTO DÌ due AREA “DEGUSTAZIONI” in Piazza Garibaldi e Via Vittorio Emanuele, in prossimità della zona della Partenza - Arrivi e della Premiazione Finale e presso il Centro Sociale ove verrà allestito il Quartier Generale Rally, la Sala Stampa, e le verifiche delle Autovetture, con impegno anche delle Vie Olanda e Via Delle Nazioni. Oltre al Grande Pubblico degli Appassionati, l’Obbiettivo è di coinvolgere anche i Partecipanti, Organizzatori, Giornalisti, Commissari di Gara della 97° Targa Florio. Più di 5.000 persone è la stima di afflusso alla gara, un target internazionale di Grande Prestigio.
Si assegna la borsa di studio Gianpaolo Barbieri
Lunedì 16 settembre alle ore 11,30 presso l'aula consiliare del comune di Bompietro sita in Piazza Ganci si procederà all'assegnazione della borsa di studio intitolata al ricordo dello scomparso "Gianpaolo Barbieri".
A darne avviso alla cittadinanza il sindaco del comune prof. Luciano Di Gangi.
A darne avviso alla cittadinanza il sindaco del comune prof. Luciano Di Gangi.
Secondo "Disco Verde" per le Madonie
E' il più prestigioso “certificato” di qualità geologica ed ambientale che viene rilasciato, ogni 4 anni, da una rigorosa commissione esaminatrice incaricata dall’European Geoparks Network
Assegnato per la seconda volta al Parco delle Madonie il Disco Verde, il più prestigioso “certificato” di qualità geologica ed ambientale che viene rilasciato, ogni 4 anni, dalla rigorosa commissione esaminatrice incaricata dall’European Geoparks Network (ENG). La premiazione. Il riconoscimento è stato assegnato in occasione del 32° Comitato di Coordinamento della Rete Europea dei Geoparchi che si è tenuto contestualmente al Congresso Mondiale dal 4 al 7 settembre scorso, ad Ascea nel Parco del Cilento.
Attualmente in tutto il mondo esistono 100 geoparchi, di cui 9 in Italia. In particolare i geoparchi italiani sono quello dell’Adamello-Brenta (Trentino), il Parco di Beigua (Liguria), delle Alpi Apuane (Toscana), delle Colline Metallifere (Toscana), del Cilento e Vallo di Diano (Campania), delle Madonie (Sicilia), il Parco Rocca di Cerere (Sicilia), il Parco Geominerario della Sardegna, ed infine, proprio nel corso dell’ultimo meeting è stato aggiunto il Parco Sesia Val Grande. Le aree di pregio ambientale e geologico che entrano nel circuito, per continuare a farne parte non devono limitarsi alla tutela del patrimonio geologico ed ambientale, ma devono anche promuovere l’educazione ambientale, lo sviluppo della ricerca nelle varie discipline delle Scienze della Terra ed incrementare le politiche per lo sviluppo sostenibile.
“E’ davvero una grande soddisfazione aver ottenuto nuovamente il Disco Verde – afferma il Dirigente dell’Ente Parco delle Madonie Pasquale Li Puma – poiché rappresenta la conferma che abbiamo intrapreso la strada giusta per rendere il nostro Parco moderno e competitivo a livello internazionale ponendolo così ai primi posti in Europa per quanto riguarda presenza e tutela del patrimonio geologico che continua a richiamare, anno dopo anno, un numero sempre maggiore di turisti, studiosi ed appassionati. Vorrei ricordare – aggiunge Li Puma – che un altro ambito importante sul quale si sta lavorando è il percorso di riconoscimento del nostro circuito come “Iniziativa dell’Unesco” proposta che, qualora accettata, consentirebbe a tutti i Geoparchi di utilizzare il logo ufficiale dell’Unesco. Tutti i rappresentati nazionali dell’Unesco sono interessati da questo processo e, presso la sede Unesco di Parigi, spingeranno per ottenere questo nuovo importante obiettivo”.
Assegnato per la seconda volta al Parco delle Madonie il Disco Verde, il più prestigioso “certificato” di qualità geologica ed ambientale che viene rilasciato, ogni 4 anni, dalla rigorosa commissione esaminatrice incaricata dall’European Geoparks Network (ENG). La premiazione. Il riconoscimento è stato assegnato in occasione del 32° Comitato di Coordinamento della Rete Europea dei Geoparchi che si è tenuto contestualmente al Congresso Mondiale dal 4 al 7 settembre scorso, ad Ascea nel Parco del Cilento.
Attualmente in tutto il mondo esistono 100 geoparchi, di cui 9 in Italia. In particolare i geoparchi italiani sono quello dell’Adamello-Brenta (Trentino), il Parco di Beigua (Liguria), delle Alpi Apuane (Toscana), delle Colline Metallifere (Toscana), del Cilento e Vallo di Diano (Campania), delle Madonie (Sicilia), il Parco Rocca di Cerere (Sicilia), il Parco Geominerario della Sardegna, ed infine, proprio nel corso dell’ultimo meeting è stato aggiunto il Parco Sesia Val Grande. Le aree di pregio ambientale e geologico che entrano nel circuito, per continuare a farne parte non devono limitarsi alla tutela del patrimonio geologico ed ambientale, ma devono anche promuovere l’educazione ambientale, lo sviluppo della ricerca nelle varie discipline delle Scienze della Terra ed incrementare le politiche per lo sviluppo sostenibile.
“E’ davvero una grande soddisfazione aver ottenuto nuovamente il Disco Verde – afferma il Dirigente dell’Ente Parco delle Madonie Pasquale Li Puma – poiché rappresenta la conferma che abbiamo intrapreso la strada giusta per rendere il nostro Parco moderno e competitivo a livello internazionale ponendolo così ai primi posti in Europa per quanto riguarda presenza e tutela del patrimonio geologico che continua a richiamare, anno dopo anno, un numero sempre maggiore di turisti, studiosi ed appassionati. Vorrei ricordare – aggiunge Li Puma – che un altro ambito importante sul quale si sta lavorando è il percorso di riconoscimento del nostro circuito come “Iniziativa dell’Unesco” proposta che, qualora accettata, consentirebbe a tutti i Geoparchi di utilizzare il logo ufficiale dell’Unesco. Tutti i rappresentati nazionali dell’Unesco sono interessati da questo processo e, presso la sede Unesco di Parigi, spingeranno per ottenere questo nuovo importante obiettivo”.
Si insedia il tavolo tecnico DE.CO.
E’ previsto per venerdì prossimo (13 settembre), alle ore 15,30, nell’aula consiliare del Comune di Castellana Sicula, l'insediamento del tavolo tecnico per l’avvio delle DECO, Denominazione Comunale d’origine. La carta d’identità, che lega in maniera anagrafica un prodotto/produzione/evento al luogo storico di origine. Al tavolo parteciperanno: Bartolo Vienna – presidente GAL ISC MADONIE, Nino Sutera - assessorato delle risorse agricole e alimentari e Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus, Dario Costanzo – responsabile di piano del GAL ISC Madonie, sindaci e amministratori dei 33 comuni coinvolti.
L’iniziativa è promossa da Gal Madonie che ha avviato un’azione di coordinamento, finalizzata all’attuazione sul territorio madonita di un percorso univoco sulle Denominazioni Comunali. Un percorso sperimentale (il primo in Italia) che coinvolge un'area vasta con il coinvolgimento dei principali attori dello sviluppo locale, imprese, associazioni, cittadini e amministratori locali.
Il Gal Isc Madonie intende adottare il percorso di programmazione partecipata GeniusLoci De.Co. per la Sicilia, elaborato dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus e presentato nelle scorse settimane a Pollina. Il format è stato inserito tra gli esempi virtuosi del – Forum italiano dei movimenti per la terra e il paesaggio “Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori” e presentato al poster session del Forum P.A. 2013 di Roma. Un percorso, composto da 12 steps, con un modello dove gli elementi essenziali delle De.Co. sono: “Territorio-Tradizioni-Tipicità-Tracciabilità-Trasparenza”.
Il tutto nel pieno rispetto delle normative vigenti, quali: La legge 8 giugno 1990 n. 142 (e successiva legge del 3 agosto 1999 n. 265) che attribuisce ai comuni la facoltà di disciplinare, nell’ambito dei principi sul decentramento amministrativo, la materia della valorizzazione delle attività agroalimentari tradizionali che risultano presenti nelle realtà territoriali; il D.A. n. 77 del 26 luglio 2005 con il quale l'Assessorato Regionale dei Beni Culturali, Ambientali e della Pubblica Istruzione ha provveduto a istituire il Registro delle Eredità Immateriali (REI).
Per Bartolo Vienna presidente del Gal Isc Madonie: “La valorizzazione dei prodotti tipici locali, realizzati e ottenuti sul territorio comunale secondo modalità consolidate nei costumi e nelle consuetudini, passa attraverso l’iscrizione nel registro De.c.o., il nostro territorio ancora una volta è antesignano nell’avviare questo processo virtuoso che coinvolge 33 municipalità”.
L’iniziativa è promossa da Gal Madonie che ha avviato un’azione di coordinamento, finalizzata all’attuazione sul territorio madonita di un percorso univoco sulle Denominazioni Comunali. Un percorso sperimentale (il primo in Italia) che coinvolge un'area vasta con il coinvolgimento dei principali attori dello sviluppo locale, imprese, associazioni, cittadini e amministratori locali.
Il Gal Isc Madonie intende adottare il percorso di programmazione partecipata GeniusLoci De.Co. per la Sicilia, elaborato dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus e presentato nelle scorse settimane a Pollina. Il format è stato inserito tra gli esempi virtuosi del – Forum italiano dei movimenti per la terra e il paesaggio “Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori” e presentato al poster session del Forum P.A. 2013 di Roma. Un percorso, composto da 12 steps, con un modello dove gli elementi essenziali delle De.Co. sono: “Territorio-Tradizioni-Tipicità-Tracciabilità-Trasparenza”.
Il tutto nel pieno rispetto delle normative vigenti, quali: La legge 8 giugno 1990 n. 142 (e successiva legge del 3 agosto 1999 n. 265) che attribuisce ai comuni la facoltà di disciplinare, nell’ambito dei principi sul decentramento amministrativo, la materia della valorizzazione delle attività agroalimentari tradizionali che risultano presenti nelle realtà territoriali; il D.A. n. 77 del 26 luglio 2005 con il quale l'Assessorato Regionale dei Beni Culturali, Ambientali e della Pubblica Istruzione ha provveduto a istituire il Registro delle Eredità Immateriali (REI).
Per Bartolo Vienna presidente del Gal Isc Madonie: “La valorizzazione dei prodotti tipici locali, realizzati e ottenuti sul territorio comunale secondo modalità consolidate nei costumi e nelle consuetudini, passa attraverso l’iscrizione nel registro De.c.o., il nostro territorio ancora una volta è antesignano nell’avviare questo processo virtuoso che coinvolge 33 municipalità”.
Scossa di terremoto nella Sicilia centrale, l'epicentro nelle Madonie
Il sisma avvertito in maniera molto lieve dalla popolazione
Esattamente alle ore 23:27, del 8 settembre una scossa di terremoto ha interessato l’immediato entroterra siciliano. Stando ai dati riferiti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il sisma ha avuto un’intensità pari a 2.3 della scala Ml (magnitudo locale) e si è verificato ad una profondità di circa 29 chilometri. I comuni maggiormente vicino all’epicentro risultano Alimena (PA), Bompietro (PA), Castellana Sicula (PA), Blufi (PA), Geraci Siculo (PA), Petralia Soprana (PA) e Petralia Sottana (PA).
Esattamente alle ore 23:27, del 8 settembre una scossa di terremoto ha interessato l’immediato entroterra siciliano. Stando ai dati riferiti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il sisma ha avuto un’intensità pari a 2.3 della scala Ml (magnitudo locale) e si è verificato ad una profondità di circa 29 chilometri. I comuni maggiormente vicino all’epicentro risultano Alimena (PA), Bompietro (PA), Castellana Sicula (PA), Blufi (PA), Geraci Siculo (PA), Petralia Soprana (PA) e Petralia Sottana (PA).
Diga di Blufi: rilancio o riqualificazione? Entro dicembre la risposta del Governo Regionale
Si è ieri oggi pomeriggio presso l'aula consiliare di Blufi l'incontro fra i sindaci del territorio, la comunità e l'assessore regionale al Territorio e Ambiente Maria Lo Bello. Presenti anche l'on. Piro e il deputato regionale Mariella Maggio. L'incontro, moderato dal sindaco di Castellana Sicula Pino Di Martino, ha rappresentato una svolta nella lunga e, per certi versi, drammatica vicenda della diga di Blufi. Per la prima volta, in un documento pubblicamente letto dal sindaco della cittadina madonita Calogero Brucato ed apertamente condiviso dagli altri sindaci presenti, si è palesata l'idea di rinunciare al completamento dell'opera ipotizzando interventi diversi di riqualificazione e riuso dei siti.
Il primo cittadino di Blufi ha elencato una serie di criticità che emergono come elementi ostativi al completamento del percorso di costruzione della diga, fra cui in primis l'ormai ridotta capacità di approvvigionamento idrico del bacino, causato da una drastica diminuzione della portata d'acqua del fiume Salso. In secondo luogo nel documento consegnato all'Assessore Lo Bello si fa riferimento al persistere di una situazione di dissesto idrogeologico e di pericolo sismico che comporterebbero non poche complicazioni in una eventuale fase di completamento del bacino di diga, oltre ad un ulteriore problema legato al sistema di smaltimento delle acque reflue. I sindaci del territorio hanno comunque rimesso ogni decisione nelle mani del governo regionale, confidando nell'impegno dell'Assessore Lo Bello che ha prontamente accolto l'appello della cittadinanza. "Di fronte ad un tema storicamente importante per la Sicilia, come quello dell'approvvigionamento idrico, che per anni ha rappresentato uno dei grandi affari di questa regione, occorre prendere impregni precisi ed urgenti avendo anche il coraggio, se necessario, di allontanarsi dalle logiche strette del consenso - ha affermato l'Assessore - Cosa fare allora? Completare la diga o riqualificare l'area con interventi di altro genere? Una decisione così importante non si può prendere su due piedi, ma di certo questo tema non sarà abbandonato e prima che termini il 2013, il governo regionale darà una risposta chiara, definitiva ed operativa in merito alla questione diga di Blufi".
Il primo cittadino di Blufi ha elencato una serie di criticità che emergono come elementi ostativi al completamento del percorso di costruzione della diga, fra cui in primis l'ormai ridotta capacità di approvvigionamento idrico del bacino, causato da una drastica diminuzione della portata d'acqua del fiume Salso. In secondo luogo nel documento consegnato all'Assessore Lo Bello si fa riferimento al persistere di una situazione di dissesto idrogeologico e di pericolo sismico che comporterebbero non poche complicazioni in una eventuale fase di completamento del bacino di diga, oltre ad un ulteriore problema legato al sistema di smaltimento delle acque reflue. I sindaci del territorio hanno comunque rimesso ogni decisione nelle mani del governo regionale, confidando nell'impegno dell'Assessore Lo Bello che ha prontamente accolto l'appello della cittadinanza. "Di fronte ad un tema storicamente importante per la Sicilia, come quello dell'approvvigionamento idrico, che per anni ha rappresentato uno dei grandi affari di questa regione, occorre prendere impregni precisi ed urgenti avendo anche il coraggio, se necessario, di allontanarsi dalle logiche strette del consenso - ha affermato l'Assessore - Cosa fare allora? Completare la diga o riqualificare l'area con interventi di altro genere? Una decisione così importante non si può prendere su due piedi, ma di certo questo tema non sarà abbandonato e prima che termini il 2013, il governo regionale darà una risposta chiara, definitiva ed operativa in merito alla questione diga di Blufi".
Il nuovo calendario scolastico della Regione Sicilia
Ufficializzato il nuovo calendario scolastico della Regione Sicilia relativamente all'anno scolastico 2013-14.
L' inizio delle Lezioni è previsto per il 16 settembre 2013 e il termine Lezioni fissato per il 10 giugno 2014
Le festività Natalizie inizieranno il 23 dicembre 2013 e termineranno il 6 gennaio 2014, le Festività Pasquali andranno invece dal 17 aprile 2014 al 22 aprile 2014.
Altre Festività previste riguarderanno il ponte di Ognissanti, dal primo novembre al 3 novembre 2013 e il 15 maggio (Festa dell’Autonomia siciliana)
Note: Nelle scuole d'infanzia le attività educative terminano il 30 giugno 2014.
Da aggiungere la festa del Santo Patrono e le seguenti Feste Nazionali:
Per quanto riguarda i comuni del nostro comprensorio queste le nuove presidenze:
1) IC Statale Oddo Caltavuturo, Caltavuturo, Giuseppe Polizzi
2) IC Petralia Sottana-Geraci-Alimena, Petralia Sottana, Ignazio Sauro
L' inizio delle Lezioni è previsto per il 16 settembre 2013 e il termine Lezioni fissato per il 10 giugno 2014
Le festività Natalizie inizieranno il 23 dicembre 2013 e termineranno il 6 gennaio 2014, le Festività Pasquali andranno invece dal 17 aprile 2014 al 22 aprile 2014.
Altre Festività previste riguarderanno il ponte di Ognissanti, dal primo novembre al 3 novembre 2013 e il 15 maggio (Festa dell’Autonomia siciliana)
Note: Nelle scuole d'infanzia le attività educative terminano il 30 giugno 2014.
Da aggiungere la festa del Santo Patrono e le seguenti Feste Nazionali:
- tutte le domeniche;
- il primo novembre, festa di tutti i Santi;
- l’8 dicembre, Immacolata Concezione;
- il 25 dicembre Natale;
- il 26 dicembre;
- il primo gennaio, Capodanno;
- il 6 gennaio, Epifania;
- il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta);
- il 25 aprile, anniversario della liberazione;
- il primo maggio, festa del Lavoro;
- il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica
Per quanto riguarda i comuni del nostro comprensorio queste le nuove presidenze:
1) IC Statale Oddo Caltavuturo, Caltavuturo, Giuseppe Polizzi
2) IC Petralia Sottana-Geraci-Alimena, Petralia Sottana, Ignazio Sauro
Diga di Blufi: 50 anni e tanti sforzi
Dopo aver sprecato, è il caso di dire, fiumi di inchiostro e di aver convocato un'infinità di riunioni al fine di destare l'attenzione sul problema approvigionamento idrico della Sicilia centrale e meridionale e sulla snaturalizzazione di un territorio, si tenta di fare il punto della situazione.
Infatti in occasione del cinquantesimo anno dall'inizio dell'iter che prevedeva la costruzione della diga, l'amministrazione comunale di Blufi promuove per venerdì 6 settembre presso l'aula Consiliare del Comune, alle ore 15,30 il convegno sul tema "1963 - 2013 - Diga di Blufi 50 anni e tanti sforzi, serve l'ultimo sforzo risolutivo e definitivo".
Oltre ai sindaci e agli amministratori dei comuni del comprensorio interverranno le OO.SS. e le associazioni ambientaliste.
Ad aprire i lavori il sindaco della cittadina madonita, dr. Calogero Brucato, previsti gli interventi del dr. Marino (Assessore Regionale Energia e Servizi di Pubblica Utilità), dr. M. Lupo (Direttore Diparttimento Energia), ing, S.Albano (Amministratore Delegato Siciliacque SPA). Concluderà M.Lo Bello (Assessore Regionale Territorio ed Ambiente).
Infatti in occasione del cinquantesimo anno dall'inizio dell'iter che prevedeva la costruzione della diga, l'amministrazione comunale di Blufi promuove per venerdì 6 settembre presso l'aula Consiliare del Comune, alle ore 15,30 il convegno sul tema "1963 - 2013 - Diga di Blufi 50 anni e tanti sforzi, serve l'ultimo sforzo risolutivo e definitivo".
Oltre ai sindaci e agli amministratori dei comuni del comprensorio interverranno le OO.SS. e le associazioni ambientaliste.
Ad aprire i lavori il sindaco della cittadina madonita, dr. Calogero Brucato, previsti gli interventi del dr. Marino (Assessore Regionale Energia e Servizi di Pubblica Utilità), dr. M. Lupo (Direttore Diparttimento Energia), ing, S.Albano (Amministratore Delegato Siciliacque SPA). Concluderà M.Lo Bello (Assessore Regionale Territorio ed Ambiente).
Per gli operai forestali visite mediche alle ASP
D’ora in avanti per visite mediche e controlli che riguardano i dipendenti della Regione e altro personale come forestali e addetti alla Protezione civile, la Regione siciliana si avvarrà delle Asp. Il governo Crocetta mette fine alle convenzioni con i privati, con un risparmio quantificato, dalla segreteria generale, di circa il 50%: da 12 a 6 milioni circa. Ad annunciare la ”mini rivoluzione” è il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta. ”E’ un bel risparmio – dice – Inoltre, il costo finora sostenuta, con la nuova convenzione con le Asp si trasforma in una partita di giro
Allarme suidi: occorrono fondi e modifiche alla normativa vigente
"Da anni l'Ente Parco delle Madonie è impegnato in prima linea nella difficile lotta per arginare l'allarmante fenomeno della proliferazione di suidi in area di parco - afferma il direttore Salvatore Carollo - ma oggi a causa della mancanza di fondi ed in virtù di una normativa regionale che contrasta con quella nazionale in materia di controllo della fauna selvatica, ci troviamo praticamente con le mani legate".
La normativa regionale infatti non consente ad oggi, neanche in piccola parte, la commercializzazione o l'autoconsumo dei capi catturati, cosa che invece è consentita dalla normativa nazionale. Se a ciò si aggiunge la drastica carenza di fondi, a causa di uno stanziamento di bilancio che per l'intero 2013 ammonta a poco più di 100 mila euro, ne deriva una situazione di totale paralisi difficile da superare. "Da un canto - specifica il dirigente Peppuccio Bonomo - il solo piano di gestione, redatto da uno staff di tecnici incaricati (a seguito di una procedura ad evidenza pubblica) dal Parco per il controllo dei suidi, prevede una spesa annuale di 165 mila euro e, d'altro canto, l'attuale normativa regionale blocca di fatto la fase di smaltimento successiva alla cattura dei suidi poiché consente soltanto la beneficienza o in alternativa l'incenerimento dei capi, il tutto a carico dell' Ente Parco e senza specificare nessuna voce d'entrata capace di finanziare queste procedure. In una tale situazione il Parco non potrá mai far fronte ai piani di cattura mentre gli abbattimenti son attualmente interdetti dal decreto 183 del 2012 emanato dall' Arta in attuazione Piano Gestione Monti Madonie di Rete Natura 2000". E' bene ricordare come l'Ente Parco in questi anni abbia fatto di tutto per affrontare e risolvere questa emergenza, facendosi parte attiva e redigendo anche un dettagliato disegno di legge che, se venisse approvato, potrebbe porre fine ad una situazione di disagio non più tollerabile per il territorio.
La normativa regionale infatti non consente ad oggi, neanche in piccola parte, la commercializzazione o l'autoconsumo dei capi catturati, cosa che invece è consentita dalla normativa nazionale. Se a ciò si aggiunge la drastica carenza di fondi, a causa di uno stanziamento di bilancio che per l'intero 2013 ammonta a poco più di 100 mila euro, ne deriva una situazione di totale paralisi difficile da superare. "Da un canto - specifica il dirigente Peppuccio Bonomo - il solo piano di gestione, redatto da uno staff di tecnici incaricati (a seguito di una procedura ad evidenza pubblica) dal Parco per il controllo dei suidi, prevede una spesa annuale di 165 mila euro e, d'altro canto, l'attuale normativa regionale blocca di fatto la fase di smaltimento successiva alla cattura dei suidi poiché consente soltanto la beneficienza o in alternativa l'incenerimento dei capi, il tutto a carico dell' Ente Parco e senza specificare nessuna voce d'entrata capace di finanziare queste procedure. In una tale situazione il Parco non potrá mai far fronte ai piani di cattura mentre gli abbattimenti son attualmente interdetti dal decreto 183 del 2012 emanato dall' Arta in attuazione Piano Gestione Monti Madonie di Rete Natura 2000". E' bene ricordare come l'Ente Parco in questi anni abbia fatto di tutto per affrontare e risolvere questa emergenza, facendosi parte attiva e redigendo anche un dettagliato disegno di legge che, se venisse approvato, potrebbe porre fine ad una situazione di disagio non più tollerabile per il territorio.
I cittadini di Blufi scrivono all'amministrazione comunale
Dove stanno i 5 litri/sec. di acqua potabile concessa negli anni trascorsi al comune di Blufi? Perchè nel periodo estivo, ormai da anni, viene giornalmente interrotta l'erogazione dalle 14,00 alle 23,00 circa, creando non indifferenti disagi alla cittadinanza? Eppure la disponibità di acqua potabile pari a 432.000 litri (432 litri/procapite circa) giornalieri, potrebbe soddisfare ampiamente il fabbisogno dell'utenza comunale, evitando di utilizzare e installare inutili serbatoi sui tetti delle case, peraltro antiestetici al nostro paesaggio.
Altri paesi come il nostro (vedi Petralia Sottana ed altri), non subiscono questa interruzione, e il flusso d'acqua nelle abitazioni è continuo e costante.
Dove và, come viene gestita la nostra acqua, oltretutto ben pagata da tutti noi?
Ci rivolgiamo ai nostri Amministratori una volta e per sempre, per chiedere lumi sul problema, nella speranza di trovare la "soluzione". Siamo sicuri di un proficuo interessamento sul caso e pertanto vi ringraziamo anticipatamente.
Sicuri di aver ben interpretato le difficoltà dei cittadini Blufesi, restiamo in attesa di riscontro.
Altri paesi come il nostro (vedi Petralia Sottana ed altri), non subiscono questa interruzione, e il flusso d'acqua nelle abitazioni è continuo e costante.
Dove và, come viene gestita la nostra acqua, oltretutto ben pagata da tutti noi?
Ci rivolgiamo ai nostri Amministratori una volta e per sempre, per chiedere lumi sul problema, nella speranza di trovare la "soluzione". Siamo sicuri di un proficuo interessamento sul caso e pertanto vi ringraziamo anticipatamente.
Sicuri di aver ben interpretato le difficoltà dei cittadini Blufesi, restiamo in attesa di riscontro.
Benemerenza Civica a padre Antonino Vacca
Il Consiglio Comunale gli ha conferito la Civica Benemerenza di Blufi, con la seguente motivazione: “per l'amore e l'affetto dimostrato alla Comunità, per essere stato in questi anni Pastore infaticabile, vicino alle Istituzioni religiose, politiche, militari e civili, accanto agli educatori alle associazioni e alle famiglie.
Benemerenza che arriva per Padre Antonino Vacca dopo la sua nomina a Monsignore. Il prelato aveva assunto la guida della parrocchia "Cristo Re" di Blufi 62 anni fa, precisamente il 19 Agosto del 1951. E' stato il suo primo e unico incarico pastorale alla guida di una parrocchia, dopo essere stato nominato Sacerdote.
Benemerenza che arriva per Padre Antonino Vacca dopo la sua nomina a Monsignore. Il prelato aveva assunto la guida della parrocchia "Cristo Re" di Blufi 62 anni fa, precisamente il 19 Agosto del 1951. E' stato il suo primo e unico incarico pastorale alla guida di una parrocchia, dopo essere stato nominato Sacerdote.
Cittadinanza onoraria al dr. Francesco Vaccarella
Il comune di Bompietro conferirà la cittadinanza onoraria al dottor Francesco Vaccarella. L'evento avverrà il 23 agosto alle ore 10,30 quando presso la sala consiliare del palazzo municipale si svolgerà un consiglio comunale appositamente convocato dal presidente del consiglio dr. Pierina Richiusa.
Energia dalle Madonie
Il mix di energie rinnovabili presenti in abbondanza in alcuni territori, come per i Comuni vicini ai Parchi naturali, può diventare una fonte di reddito per amministrazioni e imprese locali, creando occupazione. L’esperienza di successo di alcuni Comuni delle Madonie, in Sicilia, dove si è intrapresa anche un’azione informativa e formativa.
La diffusione delle fonti rinnovabili, dell’efficienza energetica e della mobilità sostenibile nei Parchi naturali e nelle isole minori rappresenta una straordinaria opportunità, per motivi diversi nei due contesti, che è stata favorita nel tempo sia a livello europeo che nell’ambito italiano.
Il Ministero dell’Ambiente nel 2001 aveva predisposto due bandi volti a stimolare l’avvio di politiche virtuose in questi territori pregiati, un inizio non senza difficoltà che ha comunque consentito di analizzare i contesti, valutare le potenzialità e affrontare le diverse problematiche con specifiche soluzioni.
Nel 2008 le isole minori e i Parchi naturali hanno avuto una nuova opportunità per impegnarsi nella valorizzazione del territorio con un utilizzo intelligente delle risorse rinnovabili e avviando progetti innovativi di mobilità, grazie a un successivo bando del Ministero dell’Ambiente. In questo articolo ci occupiamo delle opportunità di intervento dei parchi, approfondendo un caso specifico di successo, che riguarda le Madonie in Sicilia.
Un primo elemento di riflessione riguarda le aree interne, caratterizzate da una rete di piccoli Comuni con un forte declino della popolazione. D’altra parte questi territori hanno a disposizione sole, vento, salti idrici, biomasse, energia in quantità decisamente eccedenti rispetto ai propri fabbisogni. Queste risorse possono innanzitutto contribuire a ridurre i consumi energetici dei Comuni, delle imprese e dei cittadini, ma possono diventare anche una fonte di reddito favorendo opportunità occupazionali ed evitando l’ulteriore spopolamento. In alcuni casi questo è già avvenuto secondo uno schema collaudato.
È il caso dell’installazione di parchi eolici che fanno affluire nelle casse comunali risorse preziose. A Caltavuturo, per esempio, una dialettica ben gestita tra Amministrazione comunale ed Enel ha consentito l’installazione di pale eoliche per 54 MW e garantisce al Comune un introito di 340.000 €/anno.
Un settore che merita un approfondimento particolare è quello delle risorse della biomassa boschiva. In questo caso, esistono ampli spazi per migliorare la cura del bosco e creare una filiera corta mediante la produzione di cippato o di pellet sempre più richiesti con la diffusione di caldaie e caminetti.
In Sicilia, l’accelerazione di una politica boschiva non solo in funzione difensiva, di protezione dagli incendi, ma volta a un intelligente utilizzo produttivo, come avviene in molti Paesi europei, appare particolarmente interessante, vista la presenza di 25.000 cittadini impiegati in modo parziale o totale come forestali. Il tema, del resto, ha anche una valenza nazionale, considerato che malgrado la superficie boschiva sia raddoppiata passando da 5,5 a 10,4 milioni di ettari della metà del secolo scorso a oggi, il prelievo di legname si è dimezzato da 14 a 8 milioni mc/a. Tutto ciò mentre il nostro Paese importa annualmente 1,7 milioni di tonnellate di pellet, cippato e legna da ardere.
Ma torniamo in Sicilia, nel Parco delle Madonie, per analizzare un caso di successo di un ente locale dove la tenacia e la lungimiranza di amministratori e tecnici hanno saputo affrontare gli inevitabili ostacoli della burocrazia, avviando un’originale esperienza. Parliamo del Comune di Petralia Sottana che ha saputo utilizzare in maniera intelligente diverse opportunità offerte da risorse nazionali per accelerare una politica volta a utilizzare le fonti rinnovabili nei propri immobili e tra i cittadini, per avviare un’azione informativa e formativa e per creare le condizioni per trasformare queste iniziative in occasione di lavoro locale.
Una prima opportunità è stata rappresentata dalla partecipazione a un bando del Ministero dell’Ambiente con una proposta articolata basata sull’installazione di impianti solari e a biomassa in strutture pubbliche, sulla creazione di un percorso didattico sfruttando una vecchia centralina idroelettrica realizzata oltre un secolo fa, sull’avvio di gruppi d’acquisto di impianti solari e a biomassa per i cittadini del Parco e, infine, iniziando un percorso di utilizzo delle risorse boschive. In particolare, sono stati realizzati due impianti fotovoltaici, uno sulla copertura della piscina comunale di potenza pari a 19,8 kWp sulla falda esposta a sud-ovest con una producibilità annua di 26 MWh e uno sul depuratore comunale, di potenza pari a 60 kWp, costituito da 257 moduli installati su un’apposita pensilina realizzata a copertura delle vasche di essiccamento dei fanghi di depurazione con una producibilità annua di 78 MWh.
Considerato che il Comune di Petralia Sottana è proprietario di circa 200 ettari di boschi da cui si possono ricavare mediamente 7.500 q/anno di residui di potatura, sono inoltre state create le condizioni per la realizzazione di una filiera corta. Il Comune si è infatti dotato dei macchinari necessari per lo svolgimento dell’attività produttiva (trattore, cippatrice mobile a tamburo, rimorchio agricolo monoasse). È stato inoltre creato un “Centro culturale sulle Energie rinnovabili e sull’Efficienza energetica”, recuperando e valorizzando una storica centrale idroelettrica costruita nel 1908, adibendola a centro didattico-turistico. Sono stati installati un impianto microeolico, un impianto fotovoltaico, un sistema di solare termico e un impianto di illuminazione esterna a Led alimentato da batterie.
Un’altra occasione è stata colta partecipando a un bando del Ministero dello Sviluppo Economico nel 2010 (Programma operativo interregionale “Energie rinnovabili e risparmio energetico 2007-2013”). L’ottenimento di queste risorse ha consentito di sostituire vecchie caldaie a gasolio con caldaie a cippato ad alta efficienza per la piscina comunale (800 kW) e per la palestra comunale (500 kW). L’azione del Comune non si è limitata alle proprie strutture. Sono stati attivati, con la collaborazione di Legambiente, gruppi d’acquisto per favorire la diffusione delle rinnovabili anche tra i cittadini dei Comuni del Parco delle Madonie.
Al termine delle verifiche tecniche sono stati installati 30 impianti (7 caldaie a biomasse per complessivi 375 kW, 18 impianti fotovoltaici per complessivi 54 kWp e 5 impianti di solare termico). Un risultato ancora limitato, che si può considerare come l’inizio di una fase di sensibilizzazione e attivazione dei territori.
Va infatti messo in evidenza il fatto che molti Comuni del Parco delle Madonie hanno aderito al Patto dei Sindaci. Alcuni hanno autonomamente elaborato Piani energetici, altri hanno iniziato il percorso dei Paes e si è avviata un’iniziativa per aggregare i piccoli Comuni in un percorso comune di elaborazione di proposte energetiche.
Oltre a stimolare un miglioramento dell’efficienza energetica, la diffusione delle rinnovabili nelle strutture comunali, e l’introduzione di sistemi di illuminazione a Led, questi programmi mirano a svolgere un’azione di informazione e coinvolgimento delle imprese del Parco e più in generale dei cittadini affinché si estendano gli interventi su efficienza, rinnovabili e mobilità sostenibile con vantaggi ambientali, riduzione dei costi energetici e creazione di occupazione.
Michele Foresta
La diffusione delle fonti rinnovabili, dell’efficienza energetica e della mobilità sostenibile nei Parchi naturali e nelle isole minori rappresenta una straordinaria opportunità, per motivi diversi nei due contesti, che è stata favorita nel tempo sia a livello europeo che nell’ambito italiano.
Il Ministero dell’Ambiente nel 2001 aveva predisposto due bandi volti a stimolare l’avvio di politiche virtuose in questi territori pregiati, un inizio non senza difficoltà che ha comunque consentito di analizzare i contesti, valutare le potenzialità e affrontare le diverse problematiche con specifiche soluzioni.
Nel 2008 le isole minori e i Parchi naturali hanno avuto una nuova opportunità per impegnarsi nella valorizzazione del territorio con un utilizzo intelligente delle risorse rinnovabili e avviando progetti innovativi di mobilità, grazie a un successivo bando del Ministero dell’Ambiente. In questo articolo ci occupiamo delle opportunità di intervento dei parchi, approfondendo un caso specifico di successo, che riguarda le Madonie in Sicilia.
Un primo elemento di riflessione riguarda le aree interne, caratterizzate da una rete di piccoli Comuni con un forte declino della popolazione. D’altra parte questi territori hanno a disposizione sole, vento, salti idrici, biomasse, energia in quantità decisamente eccedenti rispetto ai propri fabbisogni. Queste risorse possono innanzitutto contribuire a ridurre i consumi energetici dei Comuni, delle imprese e dei cittadini, ma possono diventare anche una fonte di reddito favorendo opportunità occupazionali ed evitando l’ulteriore spopolamento. In alcuni casi questo è già avvenuto secondo uno schema collaudato.
È il caso dell’installazione di parchi eolici che fanno affluire nelle casse comunali risorse preziose. A Caltavuturo, per esempio, una dialettica ben gestita tra Amministrazione comunale ed Enel ha consentito l’installazione di pale eoliche per 54 MW e garantisce al Comune un introito di 340.000 €/anno.
Un settore che merita un approfondimento particolare è quello delle risorse della biomassa boschiva. In questo caso, esistono ampli spazi per migliorare la cura del bosco e creare una filiera corta mediante la produzione di cippato o di pellet sempre più richiesti con la diffusione di caldaie e caminetti.
In Sicilia, l’accelerazione di una politica boschiva non solo in funzione difensiva, di protezione dagli incendi, ma volta a un intelligente utilizzo produttivo, come avviene in molti Paesi europei, appare particolarmente interessante, vista la presenza di 25.000 cittadini impiegati in modo parziale o totale come forestali. Il tema, del resto, ha anche una valenza nazionale, considerato che malgrado la superficie boschiva sia raddoppiata passando da 5,5 a 10,4 milioni di ettari della metà del secolo scorso a oggi, il prelievo di legname si è dimezzato da 14 a 8 milioni mc/a. Tutto ciò mentre il nostro Paese importa annualmente 1,7 milioni di tonnellate di pellet, cippato e legna da ardere.
Ma torniamo in Sicilia, nel Parco delle Madonie, per analizzare un caso di successo di un ente locale dove la tenacia e la lungimiranza di amministratori e tecnici hanno saputo affrontare gli inevitabili ostacoli della burocrazia, avviando un’originale esperienza. Parliamo del Comune di Petralia Sottana che ha saputo utilizzare in maniera intelligente diverse opportunità offerte da risorse nazionali per accelerare una politica volta a utilizzare le fonti rinnovabili nei propri immobili e tra i cittadini, per avviare un’azione informativa e formativa e per creare le condizioni per trasformare queste iniziative in occasione di lavoro locale.
Una prima opportunità è stata rappresentata dalla partecipazione a un bando del Ministero dell’Ambiente con una proposta articolata basata sull’installazione di impianti solari e a biomassa in strutture pubbliche, sulla creazione di un percorso didattico sfruttando una vecchia centralina idroelettrica realizzata oltre un secolo fa, sull’avvio di gruppi d’acquisto di impianti solari e a biomassa per i cittadini del Parco e, infine, iniziando un percorso di utilizzo delle risorse boschive. In particolare, sono stati realizzati due impianti fotovoltaici, uno sulla copertura della piscina comunale di potenza pari a 19,8 kWp sulla falda esposta a sud-ovest con una producibilità annua di 26 MWh e uno sul depuratore comunale, di potenza pari a 60 kWp, costituito da 257 moduli installati su un’apposita pensilina realizzata a copertura delle vasche di essiccamento dei fanghi di depurazione con una producibilità annua di 78 MWh.
Considerato che il Comune di Petralia Sottana è proprietario di circa 200 ettari di boschi da cui si possono ricavare mediamente 7.500 q/anno di residui di potatura, sono inoltre state create le condizioni per la realizzazione di una filiera corta. Il Comune si è infatti dotato dei macchinari necessari per lo svolgimento dell’attività produttiva (trattore, cippatrice mobile a tamburo, rimorchio agricolo monoasse). È stato inoltre creato un “Centro culturale sulle Energie rinnovabili e sull’Efficienza energetica”, recuperando e valorizzando una storica centrale idroelettrica costruita nel 1908, adibendola a centro didattico-turistico. Sono stati installati un impianto microeolico, un impianto fotovoltaico, un sistema di solare termico e un impianto di illuminazione esterna a Led alimentato da batterie.
Un’altra occasione è stata colta partecipando a un bando del Ministero dello Sviluppo Economico nel 2010 (Programma operativo interregionale “Energie rinnovabili e risparmio energetico 2007-2013”). L’ottenimento di queste risorse ha consentito di sostituire vecchie caldaie a gasolio con caldaie a cippato ad alta efficienza per la piscina comunale (800 kW) e per la palestra comunale (500 kW). L’azione del Comune non si è limitata alle proprie strutture. Sono stati attivati, con la collaborazione di Legambiente, gruppi d’acquisto per favorire la diffusione delle rinnovabili anche tra i cittadini dei Comuni del Parco delle Madonie.
Al termine delle verifiche tecniche sono stati installati 30 impianti (7 caldaie a biomasse per complessivi 375 kW, 18 impianti fotovoltaici per complessivi 54 kWp e 5 impianti di solare termico). Un risultato ancora limitato, che si può considerare come l’inizio di una fase di sensibilizzazione e attivazione dei territori.
Va infatti messo in evidenza il fatto che molti Comuni del Parco delle Madonie hanno aderito al Patto dei Sindaci. Alcuni hanno autonomamente elaborato Piani energetici, altri hanno iniziato il percorso dei Paes e si è avviata un’iniziativa per aggregare i piccoli Comuni in un percorso comune di elaborazione di proposte energetiche.
Oltre a stimolare un miglioramento dell’efficienza energetica, la diffusione delle rinnovabili nelle strutture comunali, e l’introduzione di sistemi di illuminazione a Led, questi programmi mirano a svolgere un’azione di informazione e coinvolgimento delle imprese del Parco e più in generale dei cittadini affinché si estendano gli interventi su efficienza, rinnovabili e mobilità sostenibile con vantaggi ambientali, riduzione dei costi energetici e creazione di occupazione.
Michele Foresta
Giovani Amministratori Madoniti: rinnovato il consiglio direttivo
Rinnovati i vertici dell’associazione Giovani amministratori madoniti, l’innovativa forma di governance composta da giovani amministratori, con un età compresa tra i 18 e i 39 anni. Confermato alla guida, il giovane consigliere comunale e capogruppo al Comune di Gangi, Roberto Domina, il vice presidente sarà Filippo Dolce, segretario Giacomo Cirincione, vice Segretario Giusy Arena e tesoriere Pier Calogero D'Anna.
Nel corso dell'assemblea, delle scorse settimane, era stato eletto il consiglio direttivo costituito da: Filippo Dolce (Aliminusa), Giusy Arena (Castelbuono), Giovanni Nicolosi (San Mauro Castelverde), Pier Calogero D'Anna (Bompietro), Giacomo Cirincione (Gratteri), Roberto Domina (Gangi), Giovanni Iuppa (Cefalu'), Sara Spinuzza (Montemaggiore Belsito), Paolo Cecchetti (Termini Imerese), Elena Puleo (Resuttano), Daniela Russo (Castellana Sicula).
Ieri pomeriggio, nel primo direttivo che si è tenuto a Castellana Sicula, alla guida dei Giovani Amministratori è stato il riconfermato Roberto Domina. Il primo atto, del presidente, è stato la proposta di nomina di una commissione che si occuperà di progettazione su bandi regionali, nazionali ed europei, ma anche di comunicazione e promozione. La commissione, che affiancherà il consiglio direttivo, è composta da: Giuseppe Di Gesù, Filippo Trubia, Enzo Albanese e Antonio Minutella. Per la prima volta entrano a far parte del consiglio gli amministratori provenienti dall’area dell'imerese, news entry anche Comuni, finora assenti, come Castelbuono e Cefalù.
“La formazione politico-amministrativa continuerà ad essere un pilastro fondamentale dei giovani amministratori – ha dichiarato il neo confermato presidente Roberto Domina – i giovani amministratori sono una realtà che prende sempre più piede nella nostra provincia, l’attività dell’Associazione nei prossimi mesi - ha evidenziato Domina - si focalizzerà principalmente su l’organizzazione di una Convention programmatica, inoltre ci ci metterà a lavoro per partecipare al bando CreAzioni Giovani con una proposta progettuale in continuità con i progetti finora finanziati e già completati, voglio ringraziare i giovani amministratori per l’affetto, la stima e la loro fiducia, una riconferma, la mia, arrivata su indicazione unanime dell’assemblea, che mi carica di un ulteriore responsabilità, grazie ai sindaci delle Madonie e del Termitano per la collaborazione di questi anni, una collaborazione proficua e costante anche con Sosvima, Imera Sviluppo, Gal Isc Madonie, Asael e quanti hanno supportato e sostenuto le nostre iniziative spero che possiamo continuare sulla stessa falsa riga”.
Nel corso dell'assemblea, delle scorse settimane, era stato eletto il consiglio direttivo costituito da: Filippo Dolce (Aliminusa), Giusy Arena (Castelbuono), Giovanni Nicolosi (San Mauro Castelverde), Pier Calogero D'Anna (Bompietro), Giacomo Cirincione (Gratteri), Roberto Domina (Gangi), Giovanni Iuppa (Cefalu'), Sara Spinuzza (Montemaggiore Belsito), Paolo Cecchetti (Termini Imerese), Elena Puleo (Resuttano), Daniela Russo (Castellana Sicula).
Ieri pomeriggio, nel primo direttivo che si è tenuto a Castellana Sicula, alla guida dei Giovani Amministratori è stato il riconfermato Roberto Domina. Il primo atto, del presidente, è stato la proposta di nomina di una commissione che si occuperà di progettazione su bandi regionali, nazionali ed europei, ma anche di comunicazione e promozione. La commissione, che affiancherà il consiglio direttivo, è composta da: Giuseppe Di Gesù, Filippo Trubia, Enzo Albanese e Antonio Minutella. Per la prima volta entrano a far parte del consiglio gli amministratori provenienti dall’area dell'imerese, news entry anche Comuni, finora assenti, come Castelbuono e Cefalù.
“La formazione politico-amministrativa continuerà ad essere un pilastro fondamentale dei giovani amministratori – ha dichiarato il neo confermato presidente Roberto Domina – i giovani amministratori sono una realtà che prende sempre più piede nella nostra provincia, l’attività dell’Associazione nei prossimi mesi - ha evidenziato Domina - si focalizzerà principalmente su l’organizzazione di una Convention programmatica, inoltre ci ci metterà a lavoro per partecipare al bando CreAzioni Giovani con una proposta progettuale in continuità con i progetti finora finanziati e già completati, voglio ringraziare i giovani amministratori per l’affetto, la stima e la loro fiducia, una riconferma, la mia, arrivata su indicazione unanime dell’assemblea, che mi carica di un ulteriore responsabilità, grazie ai sindaci delle Madonie e del Termitano per la collaborazione di questi anni, una collaborazione proficua e costante anche con Sosvima, Imera Sviluppo, Gal Isc Madonie, Asael e quanti hanno supportato e sostenuto le nostre iniziative spero che possiamo continuare sulla stessa falsa riga”.
I sindaci delle Madonie pronti alla costituzione di un Ambito di Raccolta Ottimale per la gestione del ciclo completo dei rifiuti
I COMUNI INTERESSATI COINCIDONO CON QUELLI CHE FANNO PARTE DELL’ATO PA6.
Richiesto un incontro con l’assessore regionale all’Energia Nicolò Marino.
I sindaci delle Madonie sono pronti a gestire in proprio la raccolta rifiuti con la costituzione di un ARO (Ambito di Raccolta Ottimale) coincidente con l'attuale ATO PA6. La posizione dei primi cittadini è stata illustrata dal sindaco di Castellana Sicula, Pino Di Martino, al commissario della Provincia di Palermo, generale Domenico Tucci, nel corso di una riunione disposta dall’assessore regionale all’Energia Nicolò Marino e convocata dal commissario con l’obiettivo di avviare le procedure inerenti la costituzione delle SRR (Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti). I primi cittadini madoniti nel corso di un incontro a Castellana Sicula, presso la sede della società AMA spa che gestisce il ciclo completo dei rifiuti, hanno deciso all’unanimità di non sottoscrivere nessun atto in virtù del fatto che già lo scorso anno si erano opposti alle direttive emanate dal governo regionale presentando anche un ricorso motivato al TAR sull’argomento, su specifico mandato deliberato dai consigli comunali di tutti i comuni facenti parte l’ATO. Nel corso della riunione tenutasi a Palazzo Comitini, alla quale hanno partecipato anche i sindaci dei comuni facenti parte dell’ATO PA5 e alcuni dell’ex Coinres, il primo cittadino di Castellana Sicula a nome di tutti i suoi colleghi oltre rappresentare la posizione originaria sulla problematica ha illustrato la soluzione ottimale studiata per i comuni ricadenti nell’ATO PA 6. Una idea legata anche al fatto che l’ambito ottimale madonita nel panorama siciliano ha raggiunto un modello abbastanza soddisfacente e virtuoso come testimonia il bilancio chiuso positivamente dalla società AMA spa che gestisce il servizio di raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti nella discarica di Balze di Cetta. In funzione di ciò ma anche di altre problematiche i sindaci interessati propongono di costituire un Ambito di Raccolta Ottimale coincidente con l'attuale ATO PA6. “E’ inaccettabile – affermano i sindaci – che nella discarica Balze di Cetta, dove scaricano i comuni madoniti, possano arrivare anche i rifiuti dei comuni dell’ATO PA5 e di alcuni comuni serviti dell'ex Coinres, per un totale di 170mila abitanti. La discarica di Balze di Cetta è stata progettata e realizzata per servire una popolazione di circa 40mila abitanti, conseguentemente – continuano i primi cittadini - se dovesse malauguratamente ricevere i rifiuti degli altri comuni la sua autonomia si ridurrebbe ad alcuni mesi con l’aggravante che i nostri comuni si vedrebbero costretti a conferire i rifiuti molto lontano con costi insostenibili”. Le discariche utilizzabili sono a Siculiana in provincia di Agrigento e Mazzarrà Sant’Andrea in provincia di Messina. Ecco perché i primi cittadini madoniti fanno appello all’assessore Nicolò Marino, al quale hanno chiesto un incontro, affinché valuti la proposta già illustrata al commissario Tucci di mantenere l'intero ciclo del servizio così come è stato fino ad oggi. L’assemblea dei sindaci ha anche dato mandato al Commissario dell’AMA SpA di indire un bando per conferire a un professionista l’incarico per la redazione di un piano d’intervento, in ottemperanza alle direttive del Dipartimento rifiuti, che a giorni sarà sottoposto all’assemblea dei sindaci e successivamente al Dipartimento rifiuti per la approvazione.
Richiesto un incontro con l’assessore regionale all’Energia Nicolò Marino.
I sindaci delle Madonie sono pronti a gestire in proprio la raccolta rifiuti con la costituzione di un ARO (Ambito di Raccolta Ottimale) coincidente con l'attuale ATO PA6. La posizione dei primi cittadini è stata illustrata dal sindaco di Castellana Sicula, Pino Di Martino, al commissario della Provincia di Palermo, generale Domenico Tucci, nel corso di una riunione disposta dall’assessore regionale all’Energia Nicolò Marino e convocata dal commissario con l’obiettivo di avviare le procedure inerenti la costituzione delle SRR (Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti). I primi cittadini madoniti nel corso di un incontro a Castellana Sicula, presso la sede della società AMA spa che gestisce il ciclo completo dei rifiuti, hanno deciso all’unanimità di non sottoscrivere nessun atto in virtù del fatto che già lo scorso anno si erano opposti alle direttive emanate dal governo regionale presentando anche un ricorso motivato al TAR sull’argomento, su specifico mandato deliberato dai consigli comunali di tutti i comuni facenti parte l’ATO. Nel corso della riunione tenutasi a Palazzo Comitini, alla quale hanno partecipato anche i sindaci dei comuni facenti parte dell’ATO PA5 e alcuni dell’ex Coinres, il primo cittadino di Castellana Sicula a nome di tutti i suoi colleghi oltre rappresentare la posizione originaria sulla problematica ha illustrato la soluzione ottimale studiata per i comuni ricadenti nell’ATO PA 6. Una idea legata anche al fatto che l’ambito ottimale madonita nel panorama siciliano ha raggiunto un modello abbastanza soddisfacente e virtuoso come testimonia il bilancio chiuso positivamente dalla società AMA spa che gestisce il servizio di raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti nella discarica di Balze di Cetta. In funzione di ciò ma anche di altre problematiche i sindaci interessati propongono di costituire un Ambito di Raccolta Ottimale coincidente con l'attuale ATO PA6. “E’ inaccettabile – affermano i sindaci – che nella discarica Balze di Cetta, dove scaricano i comuni madoniti, possano arrivare anche i rifiuti dei comuni dell’ATO PA5 e di alcuni comuni serviti dell'ex Coinres, per un totale di 170mila abitanti. La discarica di Balze di Cetta è stata progettata e realizzata per servire una popolazione di circa 40mila abitanti, conseguentemente – continuano i primi cittadini - se dovesse malauguratamente ricevere i rifiuti degli altri comuni la sua autonomia si ridurrebbe ad alcuni mesi con l’aggravante che i nostri comuni si vedrebbero costretti a conferire i rifiuti molto lontano con costi insostenibili”. Le discariche utilizzabili sono a Siculiana in provincia di Agrigento e Mazzarrà Sant’Andrea in provincia di Messina. Ecco perché i primi cittadini madoniti fanno appello all’assessore Nicolò Marino, al quale hanno chiesto un incontro, affinché valuti la proposta già illustrata al commissario Tucci di mantenere l'intero ciclo del servizio così come è stato fino ad oggi. L’assemblea dei sindaci ha anche dato mandato al Commissario dell’AMA SpA di indire un bando per conferire a un professionista l’incarico per la redazione di un piano d’intervento, in ottemperanza alle direttive del Dipartimento rifiuti, che a giorni sarà sottoposto all’assemblea dei sindaci e successivamente al Dipartimento rifiuti per la approvazione.
Si inaugura il nuovo campetto polivalente
Venerdì 26 luglio il comune di Blufi inaugurerà il campetto polivalente ed il parco giochi appena ultimati nel comune madonita.
Alle ore 18,00 ci sarà l'intevento delle autorità, la benedizzione e il taglio del nastro. Seguirà alle ore 19,00 il rinfresco, quindi dalle ore 20,00 i tornei di calcio a 5, maschili e femminili, che saranno disputati tra squadre locali. |
Saltano i presidenti del Parco delle Madonie e dell'Alcantara
L'assessore al Territorio, Mariella Lo Bello, sostituisce Angelo Pizzuto e Bruno De Vita con due dirigenti regionali.
Rimossi i presidenti dei parchi naturali delle Madonie e dell'Alcantara. La decisione è della giunta regionale, presieduta da Rosario Crocetta, su proposta dell'assessore al Territorio e ambiente. Revocato l'incarico ad Angelo Pizzuto, che pochi giorni fa era stato chiamato in causa da Crocetta e Lo Bello a proposito di una missione commerciale in Canada a spese della Regione, a cui lui non ha comunque partecipato (al suo posto al parco delle Madonie andrà il dirigente regionale Erasmo Quirino). Bruno De Vita, coinvolto nell'inchiesta Grandi eventi, lascia la guida del parco dell'Alcantara. Al suo posto un altro dirigente regionale: Mauro Verace. livesicilia
Rimossi i presidenti dei parchi naturali delle Madonie e dell'Alcantara. La decisione è della giunta regionale, presieduta da Rosario Crocetta, su proposta dell'assessore al Territorio e ambiente. Revocato l'incarico ad Angelo Pizzuto, che pochi giorni fa era stato chiamato in causa da Crocetta e Lo Bello a proposito di una missione commerciale in Canada a spese della Regione, a cui lui non ha comunque partecipato (al suo posto al parco delle Madonie andrà il dirigente regionale Erasmo Quirino). Bruno De Vita, coinvolto nell'inchiesta Grandi eventi, lascia la guida del parco dell'Alcantara. Al suo posto un altro dirigente regionale: Mauro Verace. livesicilia
Il Tar annulla il calendario venatorio 2012-13 per le Madonie
Il calendario venatorio della Regione siciliana per la stagione 2012/2013 è illegittimo.
Lo ha stabilito il Tar di Palermo giustificando la scelta con la mancanza del piano regionale faunistico, per assenza della valutazione ambientale strategica e della valutazione di incidenza, e per violazione della normativa a tutela dei Siti di importanza comunitaria e delle Zone di protezione speciale.
La sentenza peraltro riconosce la sussistenza di un interesse risarcitorio da parte delle associazioni ambientaliste per i danni causati alla fauna selvatica sia perché’ afferma l’assoluta prevalenza sull’interesse alla pratica della caccia degli interessi connessi alla protezione faunistico-ambientale i quali risultano forniti di protezione costituzionale e di tutela da parte del diritto dell’Ue.
Il ricorso era stato presentato nell’agosto 2012 dalle associazioni ambientaliste Legambiente, Associazione Mediterranea per la Natura e LIPU, difese dagli avvocati Antonella Bonanno, Nicola Giudice, Corrado Giuliano e Giovanni Crosta. La Regione è stata condannata anche a pagare le spese di giudizio e legali, quantificate in oltre 5.000 euro.
“Siamo estremamente soddisfatti – dice Angelo Dimarca di Legambiente Sicilia - anche perché’ ennesima sentenza del Tar Palermo, unitamente quelle emesse in precedenza dal Consiglio di giustizia amministrativa, per le argomentazioni ed i richiami a principi giuridici importanti, costituisce la definitiva censura nei confronti della Regione che da anni evita di dare integrale attuazione alla normativa in materia di tutela della fauna e regolamentazione dell’attivita’ venatoria. E’ stata definitivamente sconfessata su tutta la linea l’azione dell’assessorato regionale alle Risorse agricole che da anni ha sposato le posizioni della parte più’ oltranzista, ancorché’ estremamente minoritaria, del mondo venatorio.
Lo ha stabilito il Tar di Palermo giustificando la scelta con la mancanza del piano regionale faunistico, per assenza della valutazione ambientale strategica e della valutazione di incidenza, e per violazione della normativa a tutela dei Siti di importanza comunitaria e delle Zone di protezione speciale.
La sentenza peraltro riconosce la sussistenza di un interesse risarcitorio da parte delle associazioni ambientaliste per i danni causati alla fauna selvatica sia perché’ afferma l’assoluta prevalenza sull’interesse alla pratica della caccia degli interessi connessi alla protezione faunistico-ambientale i quali risultano forniti di protezione costituzionale e di tutela da parte del diritto dell’Ue.
Il ricorso era stato presentato nell’agosto 2012 dalle associazioni ambientaliste Legambiente, Associazione Mediterranea per la Natura e LIPU, difese dagli avvocati Antonella Bonanno, Nicola Giudice, Corrado Giuliano e Giovanni Crosta. La Regione è stata condannata anche a pagare le spese di giudizio e legali, quantificate in oltre 5.000 euro.
“Siamo estremamente soddisfatti – dice Angelo Dimarca di Legambiente Sicilia - anche perché’ ennesima sentenza del Tar Palermo, unitamente quelle emesse in precedenza dal Consiglio di giustizia amministrativa, per le argomentazioni ed i richiami a principi giuridici importanti, costituisce la definitiva censura nei confronti della Regione che da anni evita di dare integrale attuazione alla normativa in materia di tutela della fauna e regolamentazione dell’attivita’ venatoria. E’ stata definitivamente sconfessata su tutta la linea l’azione dell’assessorato regionale alle Risorse agricole che da anni ha sposato le posizioni della parte più’ oltranzista, ancorché’ estremamente minoritaria, del mondo venatorio.
Insediato il consiglio regionale di Sicilia Si
DISCUSSIONE SU PATTO DI STABILITA’, OSPEDALE DI PETRALIA, PARCO DELLE MADONIE
Si è insediato lunedì scorso, nella sede palermitana di piazza Ignazio Florio, il consiglio regionale del movimento politico Sicilia Sì. Confermato coordinatore del movimento il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello, ad affiancarlo diversi sindaci e amministratori locali.
Durante la prima riunione ufficiale è stata fatta un’analisi del voto delle recenti amministrative, che hanno fatto registrare, in provincia di Palermo e non solo, l’affermazione di numerosi sindaci e amministratori locali che hanno già aderito al movimento, successi personali e affermazioni di tante liste civiche che sicuramente potranno contribuire alla creazione di un percorso comune, caratterizzante la futura azione di Sicilia,sì.
Soddisfazione è stata espressa per la proposta parlamentare di istituzione di una Commissione di inchiesta sugli atti di intimidazione nei confronti degli amministratori locali. Durante la seduta si è dibattuto ampiamente sulla necessità di modificare il recente accordo sottoscritto tra la Regione Sicilia ed Anci Sicilia sul riparto degli spazi finanziari sul Patto di stabilità regionale verticale incentivato.
Sono state analizzate alcune emergenze riguardanti il territorio provinciale, a partire dalle ulteriori misure di contenimento che il Governo regionale si appresterebbe ad adottare nei confronti dell’Ospedale di Petralia Sottana, sia per quanto concerne il punto nascita, sia per il funzionamento dell’intera struttura sanitaria. Il Consiglio regionale di “Sicilia, sì” ha approvato a riguardo, all’unanimità, un documento che impegna il movimento a rappresentare, in ogni sede idonea, l’imprescindibile necessità, non solo di mantenere, ma anche di rafforzare il nosocomio madonita, proprio in virtù della sua costante e quotidiana opera di assistenza di un vasto territorio afflitto da gravi problemi di viabilità.
Il movimento “Sicilia,sì” - pur non entrando nel merito della vicenda personale che riguarderebbe l’attuale Presidente del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto - di cui apprezza il lavoro svolto ed al quale augura di chiarire presto e in modo definitivo la propria posizione - ritiene non più percorribile la strada del commissariamento, in quanto tale strumento straordinario si è rivelato miope alle esigenze del territorio ed è servito solo per imporre dall’alto decisioni ed iniziative spesso slegate dalle reali esigenze delle comunità interessate. Per questo, il movimento auspica che si possa, anche ma non solo in questa circostanza, intraprendere un percorso nel quale decisioni così importanti, anche riguardanti la governance degli enti, possano essere assunte in modo concertato con il territorio, ricorrendo anche a forme di consultazione e ad ogni altra forma di democrazia aperta.
Si è insediato lunedì scorso, nella sede palermitana di piazza Ignazio Florio, il consiglio regionale del movimento politico Sicilia Sì. Confermato coordinatore del movimento il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello, ad affiancarlo diversi sindaci e amministratori locali.
Durante la prima riunione ufficiale è stata fatta un’analisi del voto delle recenti amministrative, che hanno fatto registrare, in provincia di Palermo e non solo, l’affermazione di numerosi sindaci e amministratori locali che hanno già aderito al movimento, successi personali e affermazioni di tante liste civiche che sicuramente potranno contribuire alla creazione di un percorso comune, caratterizzante la futura azione di Sicilia,sì.
Soddisfazione è stata espressa per la proposta parlamentare di istituzione di una Commissione di inchiesta sugli atti di intimidazione nei confronti degli amministratori locali. Durante la seduta si è dibattuto ampiamente sulla necessità di modificare il recente accordo sottoscritto tra la Regione Sicilia ed Anci Sicilia sul riparto degli spazi finanziari sul Patto di stabilità regionale verticale incentivato.
Sono state analizzate alcune emergenze riguardanti il territorio provinciale, a partire dalle ulteriori misure di contenimento che il Governo regionale si appresterebbe ad adottare nei confronti dell’Ospedale di Petralia Sottana, sia per quanto concerne il punto nascita, sia per il funzionamento dell’intera struttura sanitaria. Il Consiglio regionale di “Sicilia, sì” ha approvato a riguardo, all’unanimità, un documento che impegna il movimento a rappresentare, in ogni sede idonea, l’imprescindibile necessità, non solo di mantenere, ma anche di rafforzare il nosocomio madonita, proprio in virtù della sua costante e quotidiana opera di assistenza di un vasto territorio afflitto da gravi problemi di viabilità.
Il movimento “Sicilia,sì” - pur non entrando nel merito della vicenda personale che riguarderebbe l’attuale Presidente del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto - di cui apprezza il lavoro svolto ed al quale augura di chiarire presto e in modo definitivo la propria posizione - ritiene non più percorribile la strada del commissariamento, in quanto tale strumento straordinario si è rivelato miope alle esigenze del territorio ed è servito solo per imporre dall’alto decisioni ed iniziative spesso slegate dalle reali esigenze delle comunità interessate. Per questo, il movimento auspica che si possa, anche ma non solo in questa circostanza, intraprendere un percorso nel quale decisioni così importanti, anche riguardanti la governance degli enti, possano essere assunte in modo concertato con il territorio, ricorrendo anche a forme di consultazione e ad ogni altra forma di democrazia aperta.
La replica di Pizzuto al presidente Crocetta
Apprendo con stupore della conferenza stampa del Presidente Crocetta, nella quale mi si accusa di aver preso parte ad un viaggio in Canada nel settembre 2011 a seguito di un progetto di promozione territoriale proposto dalla Camera di Commercio del Canada e finanziato dall'assessorato al territorio e ambiente, ma ad oggi non ancora pagato.
Mi spiace che qualcuno abbia voluto fornire notizie totalmente FALSE e destituite di ogni fondamento al Presidente Crocetta, che ritengo essere persona seria e attenta, ma devo affermare che il sottoscritto NON SI E' MAI RECATO IN CANADA ne in questa ne in nessuna altra occasione. E mi stupisce ancora di più la posizione dell'assessore Maria Lo Bello perchè per il periodo contestato (27-30 settembre 2011) mi trovavo regolarmente al lavoro in assessorato come peraltro verificabile dal badge di ingresso situato in portineria dello stesso. Ricordo che si trattava di un progetto di promozione territoriale ed agroalimentare del territorio presentato ed organizzato dalla Camera di Commercio del Canada.
Mi chiesero di mandare una persona e dei prodotti alimentari nell'ambito del progetto, cosa che ho fatto attraverso il Consorzio dei produttori madoniti che aveva interesse a promuovere i prodotti agroalimentari del territorio.
Qualche mese dopo fui contattato dalla Camera di Commercio del Canada che aveva delle fatture intestate all'assessorato ed, essendo un funzionario dell'ufficio di gabinetto, mi misi subito a disposizione per verificare le procedure ed eventualmente aiutarli per l'eventuale pagamento. Il fatto che non risulti nessun impegno di spesa esula totalmente dalla mia competenza. Mi sono sempre messo a disposizione della Camera di Commercio per cercare di trovare una risoluzione e suggerendo anche i metodi per potere realizzarla (come una variazione di bilancio all'interno del capitolo di competenza dell'assessorato), indicando agli stessi funzionari di parlare direttamente con la ragioneria ed eventualmente con il nuovo assessore al territorio, visto che dallo scorso 11 novembre era cessato il mio incarico e non avevo più contezza diretta della situazione. Ribadisco il fatto che la corrispondenza tra me e la Camera di Commercio è sempre stata propositiva e propedeutica alla risoluzione del problema.
Certamente sono disponibile per ulteriori chiarimenti sulle cose di cui sono a conoscenza con il Presidente Crocetta e con le autorità preposte, ma certamente mi costituirò parte civile contro coloro i quali hanno diffuso informazioni false.
Angelo Pizzuto
Mi spiace che qualcuno abbia voluto fornire notizie totalmente FALSE e destituite di ogni fondamento al Presidente Crocetta, che ritengo essere persona seria e attenta, ma devo affermare che il sottoscritto NON SI E' MAI RECATO IN CANADA ne in questa ne in nessuna altra occasione. E mi stupisce ancora di più la posizione dell'assessore Maria Lo Bello perchè per il periodo contestato (27-30 settembre 2011) mi trovavo regolarmente al lavoro in assessorato come peraltro verificabile dal badge di ingresso situato in portineria dello stesso. Ricordo che si trattava di un progetto di promozione territoriale ed agroalimentare del territorio presentato ed organizzato dalla Camera di Commercio del Canada.
Mi chiesero di mandare una persona e dei prodotti alimentari nell'ambito del progetto, cosa che ho fatto attraverso il Consorzio dei produttori madoniti che aveva interesse a promuovere i prodotti agroalimentari del territorio.
Qualche mese dopo fui contattato dalla Camera di Commercio del Canada che aveva delle fatture intestate all'assessorato ed, essendo un funzionario dell'ufficio di gabinetto, mi misi subito a disposizione per verificare le procedure ed eventualmente aiutarli per l'eventuale pagamento. Il fatto che non risulti nessun impegno di spesa esula totalmente dalla mia competenza. Mi sono sempre messo a disposizione della Camera di Commercio per cercare di trovare una risoluzione e suggerendo anche i metodi per potere realizzarla (come una variazione di bilancio all'interno del capitolo di competenza dell'assessorato), indicando agli stessi funzionari di parlare direttamente con la ragioneria ed eventualmente con il nuovo assessore al territorio, visto che dallo scorso 11 novembre era cessato il mio incarico e non avevo più contezza diretta della situazione. Ribadisco il fatto che la corrispondenza tra me e la Camera di Commercio è sempre stata propositiva e propedeutica alla risoluzione del problema.
Certamente sono disponibile per ulteriori chiarimenti sulle cose di cui sono a conoscenza con il Presidente Crocetta e con le autorità preposte, ma certamente mi costituirò parte civile contro coloro i quali hanno diffuso informazioni false.
Angelo Pizzuto
Prima Conferenza dei Servizi
Nell'ambito del procedimento di formazione del Piano di Zona socio-sanitario 2013-15, come previsto dalla vigente normativa ed in conformità alle direttive del Dipartimento Regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali, è indetta presso l'aula consiliare del comune di Petralia Sottana il giorno 8 luglio 2013 alle ore 11,00 la prima Conferenza dei Servizi. Le istituzioni culturali e religiose, le associazioni e le cooperative del terzo settore, gli organismi sociali operanti nel distretto socio-sanitario n° 35 sono invitati ad intervenire.
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Crocetta denuncia ex dirigente Pizzuto
«Abbiamo denunciato alla procura con un esposto un fatto che risale a settembre 2011 e riguarda un ex vicecapo di gabinetto dell'assessorato Territorio e Ambiente, Angelo Pizzuto, che ha organizzato un viaggio in Canada di tre giorni senza alcun impegno di spesa e adesso la Camera di commercio ci chiede 47 mila e 900 euro per fatture emesse per spese di viaggio, convegni. Lo ha detto il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta in conferenza stampa a Palermo. «Pizzuto - ha aggiunto - attualmente è direttore del Parco delle Madonie, prenderemo provvedimenti, anzi riteniamo che lui sia già decaduto dall'incarico». «Per quanto ci riguarda - ha concluso - noi non pagheremo alcuna obbligazione, non c'è alcun impegno di spesa. Intanto non paghiamo, poi si vede».
gds.it
gds.it
Workshop sul Patto dei Sindaci
Si terrà a Castelbuono, nel cuore del Parco delle Madonie, l’unica tappa siciliana del Workshop “Il Patto dei Sindaci: opportunità di crescita e riconversione per le città del futuro”. Si tratta di una importante opportunità di formazione che avrà come teatro lo splendido Eremo di Liccia, da poco restaurato dall’Ente Parco delle Madonie. L’11 e il 12 luglio, per iniziativa del Coordinamento delle Agende 21 locali italiane in collaborazione con il Parco delle Madonie e la Regione Siciliana, numerosi relatori provenienti da tutta l’Italia si ritroveranno nelle Madonie per approfondire i temi legati alla “scommessa” del Patto dei Sindaci.
Una occasione unica, visto il livello nazionale dell'evento, capace di fornire agli amministratori locali un qualificato momento di formazione sul PAES e sugli strumenti previsti dal Patto dei Sindaci. “ Colgo l'occasione – afferma il presidente del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto - per ringraziare il Presidente di Agenda 21 Emanuele Burgin ed il direttore Generale Daniela Luise, con i quali collaboro da anni in qualità di vice presidente nazionale, per avere scelto il Parco delle Madonie per l'organizzazione di uno dei quattro convegni di formazione a livello nazionale condotti dal Coordinamento delle Agende 21. Gli uffici del parco Restano a disposizione per eventuali necessità o chiarimenti in merito.
Una occasione unica, visto il livello nazionale dell'evento, capace di fornire agli amministratori locali un qualificato momento di formazione sul PAES e sugli strumenti previsti dal Patto dei Sindaci. “ Colgo l'occasione – afferma il presidente del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto - per ringraziare il Presidente di Agenda 21 Emanuele Burgin ed il direttore Generale Daniela Luise, con i quali collaboro da anni in qualità di vice presidente nazionale, per avere scelto il Parco delle Madonie per l'organizzazione di uno dei quattro convegni di formazione a livello nazionale condotti dal Coordinamento delle Agende 21. Gli uffici del parco Restano a disposizione per eventuali necessità o chiarimenti in merito.
150 cime x 150 anni
L’evento è centrato sulla salita contemporanea di 150 cime, vette che abbiano una qualche particolarità o importanza per la storia d’Italia, del CAI, per quella dell’Alpinismo oppure per qualche caratteristica naturalistica e ambientale, proposto dal Club Alpino Accademico italiano,sezione nazionale del Cai.
Tutte le salite saranno effettuate il 7 luglio o in ogni caso entro I primi due fine settimana di luglio (in Sicilia il 7 Luglio) e saranno organizzate con la collaborazione delle Sezioni CAI che si trovano geograficamente nelle zone interessate e sono
proprietarie di rifugi in loco. La partecipazione è aperta a tutte kle sezioni cai e a quanti sono in grado di effettuare la salita in condizioni di assoluta sicurezza.
A ricordo e a simbolo dell’evento per ogni ascensione verrà portato in punta un gagliardetto che poi sarà custodito nelle Sezioni CAI locali.
SICILIA - Organizzazione: M.Etna (m.3330 Sezioni di Catania e Linguaglossa) e Pizzo Carbonara (Parco delle Madonie m. 1979, Sezioni di Petralia Sottana, Palermo,Cefalù e Polizzi)
(Programmi, su www.caisicilia.it)
Tutte le salite saranno effettuate il 7 luglio o in ogni caso entro I primi due fine settimana di luglio (in Sicilia il 7 Luglio) e saranno organizzate con la collaborazione delle Sezioni CAI che si trovano geograficamente nelle zone interessate e sono
proprietarie di rifugi in loco. La partecipazione è aperta a tutte kle sezioni cai e a quanti sono in grado di effettuare la salita in condizioni di assoluta sicurezza.
A ricordo e a simbolo dell’evento per ogni ascensione verrà portato in punta un gagliardetto che poi sarà custodito nelle Sezioni CAI locali.
SICILIA - Organizzazione: M.Etna (m.3330 Sezioni di Catania e Linguaglossa) e Pizzo Carbonara (Parco delle Madonie m. 1979, Sezioni di Petralia Sottana, Palermo,Cefalù e Polizzi)
(Programmi, su www.caisicilia.it)
XIII Star Party delle Madonie
Dal 5 al 7 luglio a Piano Battaglia, presso l’hotel Pomieri, si terrà la XIII edizione dello Star Party siciliano, organizzato dall’O.R.S.A. (Organizzazione Ricerche e Studi di Astronomia) di Palermo. L’arrivo dei partecipanti è previsto per il primo pomeriggio di venerdì 5 luglio per la registrazione e la consegna delle camere.
Dopo la cena, nell’ampio piazza dell'albergo la prima osservazione astronomica con tutti gli strumenti amatoriali disposti dagli astrofili. Sabato saranno allestiti gli stand per lo scambio delle apparecchiature usate e per l’esposizione e la vendita delle nuove strumentazioni. Si osserverà poi il disco solare con le famose macchie, a seguire una passeggiata lungo i sentieri delle Madonie, con guida messa a disposizione dall’Ente Parco. Sabato è anche prevista l’apertura degli stand espositivi e di vendita dei prodotti del Marchio Panierenatura, dove sarà possibile partecipare anche ad una piccola degustazione. Nel pomeriggio, alle 17.30, due interessanti conferenze: la prima, tenuta dal prof. Rosolino Buccheri, avrà per tema le strutture stellari “Dal Big Bang alla vita”. La seconda, in cui interverrà il prof. Antonio Maggio sugli “Asteroidi e altre possibili cause astronomiche della fine del mondo…(che non ci sarà!)”. Dopo la cena, le consuete osservazioni del cielo notturno ed infine, domenica mattina, il mercatino del nuovo e dell’usato, quindi le ultime osservazioni solari, il pranzo e la partenza.
Dopo la cena, nell’ampio piazza dell'albergo la prima osservazione astronomica con tutti gli strumenti amatoriali disposti dagli astrofili. Sabato saranno allestiti gli stand per lo scambio delle apparecchiature usate e per l’esposizione e la vendita delle nuove strumentazioni. Si osserverà poi il disco solare con le famose macchie, a seguire una passeggiata lungo i sentieri delle Madonie, con guida messa a disposizione dall’Ente Parco. Sabato è anche prevista l’apertura degli stand espositivi e di vendita dei prodotti del Marchio Panierenatura, dove sarà possibile partecipare anche ad una piccola degustazione. Nel pomeriggio, alle 17.30, due interessanti conferenze: la prima, tenuta dal prof. Rosolino Buccheri, avrà per tema le strutture stellari “Dal Big Bang alla vita”. La seconda, in cui interverrà il prof. Antonio Maggio sugli “Asteroidi e altre possibili cause astronomiche della fine del mondo…(che non ci sarà!)”. Dopo la cena, le consuete osservazioni del cielo notturno ed infine, domenica mattina, il mercatino del nuovo e dell’usato, quindi le ultime osservazioni solari, il pranzo e la partenza.
Il Parco delle Madonie punta sulla valorizzazione dei siti minerari
"I siti minerari dismessi costituiscono, per la loro peculiarità e bellezza, una occasione di sviluppo e rilancio del territorio attraverso la loro riconversione turistica o imprenditoriale". E' quanto illustrato dal presidente del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto intervenuto al 5' forum dei geoparchi minerari.
"Operazioni come il villaggio turistico Rosas o la ex miniera Montevecchio, realizzate in Sardegna dai comuni in collaborazione con il Parco geominerario, sono solo un esempio di come dalle ex miniere ormai dismesse si può tentare di rilanciare un territorio e creare tanti posti di lavoro. Il Parco delle Madonie ha già pronti due progetti di riqualificazione delle ex cave di Portella Colla a Polizzi Generosa e della ex miniera salina di Raffo che nella nostra visione verranno riconvertite in centri visita e poli museali con pittoreschi percorsi guidati all'interno delle stesse - conclude Pizzuto - e l'Ente Parco cercherà attivamente di proporre questi progetti ai prossimi bandi europei per conseguirne il finanziamento, come già fatto per Palazzo Rampolla, Villa Sgadari o l'Eremo di Liccia".
"Operazioni come il villaggio turistico Rosas o la ex miniera Montevecchio, realizzate in Sardegna dai comuni in collaborazione con il Parco geominerario, sono solo un esempio di come dalle ex miniere ormai dismesse si può tentare di rilanciare un territorio e creare tanti posti di lavoro. Il Parco delle Madonie ha già pronti due progetti di riqualificazione delle ex cave di Portella Colla a Polizzi Generosa e della ex miniera salina di Raffo che nella nostra visione verranno riconvertite in centri visita e poli museali con pittoreschi percorsi guidati all'interno delle stesse - conclude Pizzuto - e l'Ente Parco cercherà attivamente di proporre questi progetti ai prossimi bandi europei per conseguirne il finanziamento, come già fatto per Palazzo Rampolla, Villa Sgadari o l'Eremo di Liccia".
Non si trattava di eternit
A distanza di qualche mese da un episodio che ha messo in grave allarme la comunità di genti che gravita (e campa) attorno alla tutela e salvaguardia del Parco delle Madonie, mi preme riportare alla comunità di genti, che il parco invece autenticamente lo vive, qualche corretta informazione, con lo scopo di portare un seppur piccolo contributo alla costruzione di una autentica cultura di tutela dell'ambiente, dunque di verità.
La vicenda in questione è quella riportata da diverse testate giornalistiche ( 6 novembre 2012) dove con un titolo inequivocabile "Eternit in un'auto: scatte una denuncia a Polizzi" veniva narrata l'operazione dei Carabinieri della stazione di Polizza Generosa (coordinati dalla Compagnia di Petralia Sottana) che, fermato sulla S.S. 643 il signor M.A. di 65 anni, lo trovavano in possesso di 4 lastre di asserito Eternit che stava trasportando sul portabagagli dell'auto.
La notizia, per come riportata, destava l'allarme e l'interessata attenzione del "tutore" del Parco che, in data 8 novembre, a nome dell'Ente e della comunità madonita, dopo aver rivolto un sentito ringraziamento ai militari operanti, in considerazione e ragione dei compiti istituzionali da assolvere, pre-anticipava addirittura la costituzione di parte civile nell'instaurando procedimento penale, adottando "il pugno duro contro chi contravviene alla più elementari norme poste a garanzia del nostro bene più prezioso".
La decisa reazione trovava eco e riverbero 1’8 novembre sul sito del Parco delle Madonie, il 9 novembre su Esperonews e su altre testate locali.
Nessuno conosce oggi dell'esito finale della vicenda e per questo, per il sacrosanto diritto di avere la corretta ricostruzione dei fatti, preme (e necessita) rappresentare quanto segue.
L'8 novembre 2012, è stato effettuato il prelevamento dei campioni del materiale che componeva le lastre incriminate. Le operazioni si sono svolte accedendo alla casa di abitazione di M.A., in un garage contiguo all'abitazione, dove intanto la macchina con il suo contenuto potenzialmente pericoloso era stata riposta.
L'esito delle analisi è stato assolutamente rassicurante per il M.A. e per la sua famiglia perché è_stato accertato trattarsi di fibre di cemento esenti da contenuto di eternit.
In ragione del risultato delle analisi, il veicolo è stato dissequestrato ed il procedimento penale archiviato.
Cosa si è saputo di tutto ciò? Assolutamente nulla.
Riepilogando, alla luce dei risultati delle indagini, i fatti e le condotte sono dunque le seguenti:
1) non vi era stato alcun trasporto di materiale altamente inquinante all'interno del Parco delle Madonie;
2) l'allarme e le misure punitive minacciate erano assolutamente fuori luogo, perché fondate su notizie di stampa non verificate nella loro autenticità di contenuto;
Quale insegnamento possiamo trarre da quanto accaduto a M. A. che, cittadino incolpevole, (che forse nemmeno conosceva della propria incolpevolezza, non sapendo della natura pericolosa del materiale che trasportava) ha sentito l'ostilità ottusa di chi pur ricoprendo posti di responsabilità si è avventurato in dichiarazioni che non hanno trovato nemmeno lontano fondamento nei fatti?
Malla Antonino
La vicenda in questione è quella riportata da diverse testate giornalistiche ( 6 novembre 2012) dove con un titolo inequivocabile "Eternit in un'auto: scatte una denuncia a Polizzi" veniva narrata l'operazione dei Carabinieri della stazione di Polizza Generosa (coordinati dalla Compagnia di Petralia Sottana) che, fermato sulla S.S. 643 il signor M.A. di 65 anni, lo trovavano in possesso di 4 lastre di asserito Eternit che stava trasportando sul portabagagli dell'auto.
La notizia, per come riportata, destava l'allarme e l'interessata attenzione del "tutore" del Parco che, in data 8 novembre, a nome dell'Ente e della comunità madonita, dopo aver rivolto un sentito ringraziamento ai militari operanti, in considerazione e ragione dei compiti istituzionali da assolvere, pre-anticipava addirittura la costituzione di parte civile nell'instaurando procedimento penale, adottando "il pugno duro contro chi contravviene alla più elementari norme poste a garanzia del nostro bene più prezioso".
La decisa reazione trovava eco e riverbero 1’8 novembre sul sito del Parco delle Madonie, il 9 novembre su Esperonews e su altre testate locali.
Nessuno conosce oggi dell'esito finale della vicenda e per questo, per il sacrosanto diritto di avere la corretta ricostruzione dei fatti, preme (e necessita) rappresentare quanto segue.
L'8 novembre 2012, è stato effettuato il prelevamento dei campioni del materiale che componeva le lastre incriminate. Le operazioni si sono svolte accedendo alla casa di abitazione di M.A., in un garage contiguo all'abitazione, dove intanto la macchina con il suo contenuto potenzialmente pericoloso era stata riposta.
L'esito delle analisi è stato assolutamente rassicurante per il M.A. e per la sua famiglia perché è_stato accertato trattarsi di fibre di cemento esenti da contenuto di eternit.
In ragione del risultato delle analisi, il veicolo è stato dissequestrato ed il procedimento penale archiviato.
Cosa si è saputo di tutto ciò? Assolutamente nulla.
Riepilogando, alla luce dei risultati delle indagini, i fatti e le condotte sono dunque le seguenti:
1) non vi era stato alcun trasporto di materiale altamente inquinante all'interno del Parco delle Madonie;
2) l'allarme e le misure punitive minacciate erano assolutamente fuori luogo, perché fondate su notizie di stampa non verificate nella loro autenticità di contenuto;
Quale insegnamento possiamo trarre da quanto accaduto a M. A. che, cittadino incolpevole, (che forse nemmeno conosceva della propria incolpevolezza, non sapendo della natura pericolosa del materiale che trasportava) ha sentito l'ostilità ottusa di chi pur ricoprendo posti di responsabilità si è avventurato in dichiarazioni che non hanno trovato nemmeno lontano fondamento nei fatti?
Malla Antonino
Lo svincolo Irosa è una realtà, completati gli ultimi lavori in località Tre Aree
OGGI LA CERIMONIA DI CHIUSURA DEL CANTIERE
Lo svincolo Irosa nel territorio di Blufi, una grandiosa opera dell’importo complessivo di oltre 24 milioni di euro, è ormai una realtà. Con la costruzione e il completamento dei lavori, da parte della Provincia di Palermo, della strada intercomunale che conduce dallo stesso svincolo a Trinità, in località “Tre Aree”, si è realizzato l’ultimo tassello dell’intero tronco stradale che servirà a rendere più rapido il collegamento tra le Madonie e l’autostrada A/19 Palermo – Catania. Grazie anche alla sinergia tra diverse Amministrazioni, Provincia, Regione, Comuni e Anas, per un efficiente modo di operare. In particolare la Provincia, che ha redatto il progetto, ha curato l’espletamento delle opere e la costruzione dell’arteria viaria; la Regione si è occupata di reperire la maggior parte del finanziamento, quasi 22 milioni di euro, integrato dal contributo economico di Provincia e Anas. Mentre il Comune di Petralia Soprana ha progettato e avviato i lavori del collegamento lungo circa 600 metri tra lo svincolo e il viadotto con l’utilizzo dei fondi residui di un vecchio appalto. Opere poi completate dalla Provincia.
Venerdi 14 giugno alle ore 11,30 il Presidente della Provincia Giovanni Avanti ha invitato sui luoghi i sindaci dei comuni interessati, Blufi, Bompietro, Gangi, Alimena, Castellana, Polizzi, Petralia Sottana e Soprana, i rappresentanti di Anas e della Regione e i consiglieri provinciali del collegio, per una cerimonia che, di fatto, chiude il cantiere dei lavori. Un intervento iniziato nel 2008 da un’associazione temporanea d’imprese, “Consorzio stabile Novus spa”, Ca.ti.fra srl”, Consorzio stabile Tetrapodos arl” e “Ital System spa”, e che ha impegnato somme, per questo tratto, pari ad oltre 11 milioni di euro. Lavori con la direzione degli ingegneri Girolamo Traina e Girolamo Schiera, con l’ingegnere Angelo Giuseppe Troja, responsabile unico del procedimento, che hanno permesso il rifacimento della strada provinciale fino all’ingresso di Blufi per migliorare la transitabilità e la funzionalità dell’intero itinerario dallo svincolo Irosa.
“ La Provincia ha fatto tutta la sua parte – sottolinea il Presidente Giovanni Avanti – e possiamo essere orgogliosi di consegnare alle comunità madonite una struttura strategica e di fondamentale importanza per lo sviluppo economico dell’intero comprensorio. Un’opera che è stata realizzata nell’ottica di una crescita equilibrata di tutti i centri della provincia, a partire proprio da quelli minori delle zone interne. In questo territorio abbiamo, insomma, centrato l’obiettivo della nostra Amministrazione che era quello di implementare la mobilità con collegamenti più rapidi e sicuri verso la grande viabilità”.
Dello stesso tronco in passato erano state realizzate, dal Comune di Petralia Soprana e completate dalla Provincia, parti delle corsie di accesso all’autostrada, un sovrappasso e un viadotto.
Rimane adesso da definire soltanto la segnaletica autostradale e procedere ai collaudi, statico e amministrativo, che consentiranno nei prossimi mesi di aprire al transito la strada.
Lo svincolo Irosa nel territorio di Blufi, una grandiosa opera dell’importo complessivo di oltre 24 milioni di euro, è ormai una realtà. Con la costruzione e il completamento dei lavori, da parte della Provincia di Palermo, della strada intercomunale che conduce dallo stesso svincolo a Trinità, in località “Tre Aree”, si è realizzato l’ultimo tassello dell’intero tronco stradale che servirà a rendere più rapido il collegamento tra le Madonie e l’autostrada A/19 Palermo – Catania. Grazie anche alla sinergia tra diverse Amministrazioni, Provincia, Regione, Comuni e Anas, per un efficiente modo di operare. In particolare la Provincia, che ha redatto il progetto, ha curato l’espletamento delle opere e la costruzione dell’arteria viaria; la Regione si è occupata di reperire la maggior parte del finanziamento, quasi 22 milioni di euro, integrato dal contributo economico di Provincia e Anas. Mentre il Comune di Petralia Soprana ha progettato e avviato i lavori del collegamento lungo circa 600 metri tra lo svincolo e il viadotto con l’utilizzo dei fondi residui di un vecchio appalto. Opere poi completate dalla Provincia.
Venerdi 14 giugno alle ore 11,30 il Presidente della Provincia Giovanni Avanti ha invitato sui luoghi i sindaci dei comuni interessati, Blufi, Bompietro, Gangi, Alimena, Castellana, Polizzi, Petralia Sottana e Soprana, i rappresentanti di Anas e della Regione e i consiglieri provinciali del collegio, per una cerimonia che, di fatto, chiude il cantiere dei lavori. Un intervento iniziato nel 2008 da un’associazione temporanea d’imprese, “Consorzio stabile Novus spa”, Ca.ti.fra srl”, Consorzio stabile Tetrapodos arl” e “Ital System spa”, e che ha impegnato somme, per questo tratto, pari ad oltre 11 milioni di euro. Lavori con la direzione degli ingegneri Girolamo Traina e Girolamo Schiera, con l’ingegnere Angelo Giuseppe Troja, responsabile unico del procedimento, che hanno permesso il rifacimento della strada provinciale fino all’ingresso di Blufi per migliorare la transitabilità e la funzionalità dell’intero itinerario dallo svincolo Irosa.
“ La Provincia ha fatto tutta la sua parte – sottolinea il Presidente Giovanni Avanti – e possiamo essere orgogliosi di consegnare alle comunità madonite una struttura strategica e di fondamentale importanza per lo sviluppo economico dell’intero comprensorio. Un’opera che è stata realizzata nell’ottica di una crescita equilibrata di tutti i centri della provincia, a partire proprio da quelli minori delle zone interne. In questo territorio abbiamo, insomma, centrato l’obiettivo della nostra Amministrazione che era quello di implementare la mobilità con collegamenti più rapidi e sicuri verso la grande viabilità”.
Dello stesso tronco in passato erano state realizzate, dal Comune di Petralia Soprana e completate dalla Provincia, parti delle corsie di accesso all’autostrada, un sovrappasso e un viadotto.
Rimane adesso da definire soltanto la segnaletica autostradale e procedere ai collaudi, statico e amministrativo, che consentiranno nei prossimi mesi di aprire al transito la strada.
Dal Gal Isc Madonie contributo per utilizzo fondi comunitari 2014-2020
Un contributo per la definizione dell’accordo di partenariato 2014/2020 con l’individuazione delle azioni prioritarie del Programma Operativo Sicilia è arrivato dal Gal Isc Madonie e da Sosvima. IL Gal ISC Madonie che ha aderito ai Sistemi Locali di Sviluppo di Sicilia (SLS), ha partecipato al processo di formazione dell’Accordo di Partenariato ed ha offerto proposte e spunti di riflessione con un documento che raccoglie materiale prodotto nel laboratorio tematico territoriale che si è tenuto nei mesi scorsi a Geraci Siculo, con la partecipazione al laboratorio di Rieti e la settimana scorsa alla Biennale dello spazio pubblico di Roma promossa dall’INU(Istituto Nazionale di Urbanistica).
“L’idea è di aprire a nuove metodologie operative dei sistemi locali di sviluppo – dichiara il presidente del Gal Isc Madonie, Bartolo Vienna - con l’obiettivo di promuovere competitività, convergenza e cooperazione in un nuovo ambito Istituzionale ed economico-sociale orientato verso la cooperazione inter-territoriale e transnazionale, specie se rivolta alle regioni rivierasche del canale di Sicilia con la valorizzazione delle microimprese e delle Piccole e Medie Imprese”.
La bozza di accordo di partenariato individua alcuni esempi utili a ri-orientare e concentrare la spesa del prossimo ciclo di programmazione attraverso la valorizzazione dell’enorme esperienza maturata in Sicilia nell’ambito dello sviluppo integrato locale, partire dai territori che sono stati da esempio nella volontà di agire fra loro in stretta sinergia attraverso l’utilizzo delle risorse tramite “pacchetti integrati di finanziamento” anche per filiere di livello regionale e transnazionale.
“Tra le priorità mettere a sistema e valorizzare – ha aggiunto Vienna - l’ingente patrimonio ambientale, storico-culturale, ma anche umano e di saperi locali siciliani, che garantiscono prodotti di qualità eccezionale e, specificatamente nel comparto agroalimentare, a forte valenza salutistica, trasformare la linea di confine sud d’Europa in una prima area di cooperazione e di scambio con il Canale di Sicilia mercato naturale di prossimità dal quale non bisogna difendersi ma con il quale occorre collaborare”.
“Una Sicilia polo sud Europa che mira anche all’innovazione del sistema amministrativo pubblico e del sistema partecipativo privato – conclude Vienna - con l’implementazione del marketing congiunto con Malta e Tunisia in un sistema interregionale che mira alla creazione di un polo di eccellenza turistico Mediterraneo che vede organicamente relazionati nella fase iniziale il contesto del Canale di Sicilia (Sicilia-Malta-Tunisia), aprire nuove interrelazioni di livello mediterraneo fra unità territoriali di sviluppo appartenenti a Stati diversi che formano un'unica offerta relazionale Integrata, che punta a mettere a sistema ed a valore un Club Transnazionale di prodotti, beni e servizi, pubblici e privati, comprese le produzioni agricole di qualità ed artigianali di pregio”.
I PUNTI CARDINE DELLE PROPOSTE DEL GAL ISC MADONIE:
Dare fiducia ai territori e attribuire ai livelli locali e alle comunità la gestione diretta di almeno il 50% delle risorse trasferite dall'Unione Europea e lasciando ai livelli superiori (regionale e centrale) il ruolo di controllo e verifica;
Recuperare i principi della progettazione integrata, dando la possibilità ai territori di poter miscelare azioni pubbliche, regimi di aiuto e strumenti d’inserimento lavorativo, quali alternanza scuola-lavoro ed apprendistato; Istituire zone franche nelle aree interne che si trovano in situazioni di forte disagio; Riqualificazione urbana ed efficienza energetica.
Energia: puntare sullo sviluppo delle fonti energetiche e ridurre il tasso di dipendenza energetica, far sì che la Sicilia sia la prima isola del Mediterraneo che si “muove” solo con energia verde. Rilancio dell’area industriale di Termini Imerese, con la realizzazione del “Kilometro Verde” di Termini, ovvero un parco scientifico tecnologico, dove ospitare aziende, centri di ricerca, laboratori, attività di produzione e servizi all’innovazione operanti nella filiera delle energie rinnovabili.
Evitare consumo di nuovo territorio che sconvolge il profilo di campagne e città puntare alla riqualificazione dei centri storici miscelando interventi pubblici (insediamenti dell’Istituto autonomo case popolari) e privati (approvando il disegno di legge sul paese albergo, sostenendo i centri commerciali naturali, limitando la proliferazione dei grandi centri commerciali);
Nel nuovo ciclo programmatorio 2014-2020, per i Comuni, sostituire la logica del bando con quella dell’Accordo di Programma e delle Intese istituzionali; Integrare (dando la possibilità di attivare anche interventi infrastrutturali) lo strumento Pacchetto Integrato di Filiera sperimentato sul Piano di Sviluppo Rurale e quindi estenderlo al P.O. FESR, potendolo dunque applicare nelle filiere dell’efficientamento energetico, delle agro-energie e della produzione di beni e servizi;
Istituire due soli strumenti agevolativi per le imprese: un regime de minimis per quelle di nuova costituzione e il credito di imposta, territorializzato e settorializzato, per le imprese esistenti.
“L’idea è di aprire a nuove metodologie operative dei sistemi locali di sviluppo – dichiara il presidente del Gal Isc Madonie, Bartolo Vienna - con l’obiettivo di promuovere competitività, convergenza e cooperazione in un nuovo ambito Istituzionale ed economico-sociale orientato verso la cooperazione inter-territoriale e transnazionale, specie se rivolta alle regioni rivierasche del canale di Sicilia con la valorizzazione delle microimprese e delle Piccole e Medie Imprese”.
La bozza di accordo di partenariato individua alcuni esempi utili a ri-orientare e concentrare la spesa del prossimo ciclo di programmazione attraverso la valorizzazione dell’enorme esperienza maturata in Sicilia nell’ambito dello sviluppo integrato locale, partire dai territori che sono stati da esempio nella volontà di agire fra loro in stretta sinergia attraverso l’utilizzo delle risorse tramite “pacchetti integrati di finanziamento” anche per filiere di livello regionale e transnazionale.
“Tra le priorità mettere a sistema e valorizzare – ha aggiunto Vienna - l’ingente patrimonio ambientale, storico-culturale, ma anche umano e di saperi locali siciliani, che garantiscono prodotti di qualità eccezionale e, specificatamente nel comparto agroalimentare, a forte valenza salutistica, trasformare la linea di confine sud d’Europa in una prima area di cooperazione e di scambio con il Canale di Sicilia mercato naturale di prossimità dal quale non bisogna difendersi ma con il quale occorre collaborare”.
“Una Sicilia polo sud Europa che mira anche all’innovazione del sistema amministrativo pubblico e del sistema partecipativo privato – conclude Vienna - con l’implementazione del marketing congiunto con Malta e Tunisia in un sistema interregionale che mira alla creazione di un polo di eccellenza turistico Mediterraneo che vede organicamente relazionati nella fase iniziale il contesto del Canale di Sicilia (Sicilia-Malta-Tunisia), aprire nuove interrelazioni di livello mediterraneo fra unità territoriali di sviluppo appartenenti a Stati diversi che formano un'unica offerta relazionale Integrata, che punta a mettere a sistema ed a valore un Club Transnazionale di prodotti, beni e servizi, pubblici e privati, comprese le produzioni agricole di qualità ed artigianali di pregio”.
I PUNTI CARDINE DELLE PROPOSTE DEL GAL ISC MADONIE:
Dare fiducia ai territori e attribuire ai livelli locali e alle comunità la gestione diretta di almeno il 50% delle risorse trasferite dall'Unione Europea e lasciando ai livelli superiori (regionale e centrale) il ruolo di controllo e verifica;
Recuperare i principi della progettazione integrata, dando la possibilità ai territori di poter miscelare azioni pubbliche, regimi di aiuto e strumenti d’inserimento lavorativo, quali alternanza scuola-lavoro ed apprendistato; Istituire zone franche nelle aree interne che si trovano in situazioni di forte disagio; Riqualificazione urbana ed efficienza energetica.
Energia: puntare sullo sviluppo delle fonti energetiche e ridurre il tasso di dipendenza energetica, far sì che la Sicilia sia la prima isola del Mediterraneo che si “muove” solo con energia verde. Rilancio dell’area industriale di Termini Imerese, con la realizzazione del “Kilometro Verde” di Termini, ovvero un parco scientifico tecnologico, dove ospitare aziende, centri di ricerca, laboratori, attività di produzione e servizi all’innovazione operanti nella filiera delle energie rinnovabili.
Evitare consumo di nuovo territorio che sconvolge il profilo di campagne e città puntare alla riqualificazione dei centri storici miscelando interventi pubblici (insediamenti dell’Istituto autonomo case popolari) e privati (approvando il disegno di legge sul paese albergo, sostenendo i centri commerciali naturali, limitando la proliferazione dei grandi centri commerciali);
Nel nuovo ciclo programmatorio 2014-2020, per i Comuni, sostituire la logica del bando con quella dell’Accordo di Programma e delle Intese istituzionali; Integrare (dando la possibilità di attivare anche interventi infrastrutturali) lo strumento Pacchetto Integrato di Filiera sperimentato sul Piano di Sviluppo Rurale e quindi estenderlo al P.O. FESR, potendolo dunque applicare nelle filiere dell’efficientamento energetico, delle agro-energie e della produzione di beni e servizi;
Istituire due soli strumenti agevolativi per le imprese: un regime de minimis per quelle di nuova costituzione e il credito di imposta, territorializzato e settorializzato, per le imprese esistenti.
Rinviata la consegna dello svicolo di Irosa
Apprendiamo attraverso un comunicato stampa, diramato proprio in queste ultime ore, che la tanto attesa cerimonia di consegna dello svincolo di Irosa alle popolazioni madonite già prevista per l'8 giugno prossimo è stata rinviata a venerdì 14 giugno per improrogabili impegni del Presidente della Provincia.
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Gli appuntamenti della "Settimana Europea dei Geoparchi"
Mercoledì 05 giugno – Giornata Mondiale dell’Ambiente per il “Green design in Madonie”. Petralia Soprana - Ore 09,00-14,00 presso Villa Sgadari – In occasione della World Environment Day 2013, proclamata nel 1972 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e celebrata ogni anno il 5 giugno, la Coop. Petraviva Madonie e della Coop. N.E.A. Soluzioni espongono, in Workshop, il loro lavoro a favore dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. Presenteranno quanto già realizzato nel fondo di pertinenza della Villa ed il pregevole progetto “Green design in Madonie”, a dimostrazione del “come” e “perché” il recupero ambientale di un’area degradata o marginale possa essere riproposta, come buona prassi per costruire un modello interpretato di verde madonita, in qualsiasi altro comune del Parco delle Madonie. Partendo dalla definizione di un’immagine estetica unica che riesca a rendere i comuni riconoscibili come appartenenti al Parco delle Madonie si illustreranno scelte progettuali e di gestione in grado di valorizzare l’identità, il genius loci e le vocazioni produttive. Sabato 08 giugno (*) – Conosciamoci meglio tra Geoparchi: il Madonie Geopark visita il Rocca di Cerere Geopark per conoscere nuovi itinerari geo-culturali. Dal Madonie Geopark a Petralia Sottana al Rocca di Cerere Geopark Ore 08,00: partenza in pullman (max 40 posti il cui costo è da dividere tra i partecipanti) per il Rocca di Cerere Geopark, uno dei primi Geopark aderenti come il Parco delle Madonie alla Rete Europea. Ore 9,30 - Visita guidata dal prof. Giuseppe Maria Amato alla città greca di Morgantina e al museo archeologico di Aidone che custodisce gli acroliti e la Dea di Morgantina rientrata nel 2011 dal Paul Getty Museum di Malibù, con pagamento del biglietto unico d’entrata al museo ed alla città greca; Ore 13,30 – Pausa pranzo con grigliata presso il Parco Ronza all'interno della RNO Rossomanno Grottascura Bellia o, in alternativa, tramite servizio catering presso Casa Cavalli annessa al Parco Ronza; Ore 15,30 – Visita al Centro di recupero della fauna selvatica all'interno della RNO Rossomanno che ospita diverse specie di rapaci in attesa della loro reintroduzione in natura. A seguire visita ai Pupi Ballerini una sorta di cerchio magico che la fantasia popolare ha attribuito ad un sortilegio che pietrificò una danza sabbatica, ma che in realtà sono il frutto della geologia del luogo; Ore 17,30 – Visita al centro storico di Piazza Armerina (opzionale anche a mezzo trenino turistico a pagamento), al Palazzo Trigona sede del museo del Parco archeologico della Villa Romana del Casale riaperto dopo circa 35 anni, alla pinacoteca comunale, al museo diocesano, al museo del libro antico ed alla mostra permanente della civiltà mineraria; Ore 20,00: Arrivederci al Rocca di Cerere Geopark e rientro a Petralia Sottana. (Appuntamento ore 08,00 a Petralia Sottana al bivio S.S. 120 - S.P. 54 per Piano Battaglia. I minorenni dovranno essere accompagnati solo ed esclusivamente dai genitori. Indispensabile la prenotazione a mezzo email [email protected], tel. 0921-684021 oppure Cell. 340-7985141) Domenica 09 giugno – Ecomaratona, Abies Trail e Camminata non competitiva delle Madonie. Polizzi Generosa - Ecomaratona delle Madonie, Abies Trail e Camminata non competitiva. Ore 8:30 Ecomaratona (43 Km) - Ore 8:30 Abies Trail (23 Km) - Ore 9:30 Camminata non competitiva (14 Km) – Anche lungo il sentiero degli abies nebrodensis che, considerati dapprima estinti, furono riscoperti nel Vallone Madonna degli Angeli, dove vegetano una trentina di esemplari unici al mondo. - Partendo da Polizzi Generosa, i circuiti attraversano i luoghi più suggestivi e le rocce più antiche del Parco delle Madonie. Programma completo, percorsi e condizioni di partecipazione al sito web www.ecomaratonadellemadonie.it, anche per ricordarci il tema della Giornata Europea dei Parchi “Il mio Parco. La mia Passione. La mia Storia”.
5.867 firme per salvare il tribunale di Cefaù
IL PRESIDENTE DEL PARCO E I SINDACI CONSEGNANO LA PETIZIONE ALL’ON. MAGDA CULOTTA
Il presidente del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto e l'assessore Marinaro del comune di Cefalu' , con una nutrita delegazione di avvocati e sindaci del territorio quali Giovanni Meli (Collesano) Pino Di Martino (Castellana) Pippo Muffiketto (Gratteri) e Capuano ( vice sindaco Castelbuono) hanno consegnato presso la Sala delle Capriate le firme raccolte in tutto il territorio madonita, ben 5.867 firme, contro la chiusura della sezione distaccata del tribunale di Termini Imerese a Cefalu' all'On. Magda Culotta che portera' questa grande battaglia per il territorio madonita al Parlamento Nazionale.
"Abbiamo ricevuto la notizia della proroga di un anno che e' gia' un primo importante risultato - ha detto Pizzuto - ma certamente la battaglia e' appena all'inizio e sara' portata in parlamento da Magda Culotta che, da sindaco del territorio ha i giusti argomenti per poter coinvolgere le istituzioni romane a rivedere la geografia degli uffici giudiziari periferici. Un grazie all'Ordine degli avvocati ed al comitato promotore per il grande impegno e l'ottimo risultato di oltre cinquemila firme".
Il presidente del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto e l'assessore Marinaro del comune di Cefalu' , con una nutrita delegazione di avvocati e sindaci del territorio quali Giovanni Meli (Collesano) Pino Di Martino (Castellana) Pippo Muffiketto (Gratteri) e Capuano ( vice sindaco Castelbuono) hanno consegnato presso la Sala delle Capriate le firme raccolte in tutto il territorio madonita, ben 5.867 firme, contro la chiusura della sezione distaccata del tribunale di Termini Imerese a Cefalu' all'On. Magda Culotta che portera' questa grande battaglia per il territorio madonita al Parlamento Nazionale.
"Abbiamo ricevuto la notizia della proroga di un anno che e' gia' un primo importante risultato - ha detto Pizzuto - ma certamente la battaglia e' appena all'inizio e sara' portata in parlamento da Magda Culotta che, da sindaco del territorio ha i giusti argomenti per poter coinvolgere le istituzioni romane a rivedere la geografia degli uffici giudiziari periferici. Un grazie all'Ordine degli avvocati ed al comitato promotore per il grande impegno e l'ottimo risultato di oltre cinquemila firme".
Svincolo Irosa finalmente !!!
Giorno 8 giugno prossimo, dopo trent'anni, si concretizza l’idea dell’On Pasquale Macaluso, quando nel redigere la prima legge sul turismo nel 1975 ha previsto il collegamento dell’autostrada PA-CT agli impianti sciistici di Piano Battaglia, all’area artigianale di Madonnuzza, alle acque oligominerali di Geraci Siculo, come camionabile per la Salina ed per un collegamento breve per il turismo delle alte Madonie.
Da Assessore al bilancio nel 1983 finanzia il primo lotto dello svincolo. Successivamente il comune di Soprana ottiene un finanziamento per il II° lotto, Imera -Tre aree che non poté essere completato perché detto comune ha dovuto rescindere il contratto con l’impresa esecutrice incappata in una difficoltà a proseguire i lavori. La legge 9 del 986 istitutiva delle Province Regionali che ha soppresso l’art. 20 della legge n.1 del 1979, su cui dovevano gravare i finanziamenti dei lotti successivi, ha costretto i comuni ad interessare la Provincia. Dopo alcuni anni di pressioni, incomprensioni, scontri e contrapposizioni politiche, finalmente nel 1996 la Provincia, su richiesta del Comune di Blufi, si fa carico dell’opera e finanzia il progetto per il completamento della circonvallazione di Blufi che si sarebbe collegata a Tre Aree, dove era in corso il collegamento con lo svincolo. La mancanza della conformità urbanistica dell’opera blocca qualsiasi possibilità di intervento su quella strada. C’è voluto l’intervento del Segretario Generale della Provincia Dott. Infurnari che il 10 febbraio del 999 suggerisce al Presidente Musotto e all’Assessore Spataro che l’autorizzazione dell’Assessorato Regionale al Territorio, in base all’art.10 della legge 40 del 95 avrebbe costituito variante agli strumenti urbanistici per tutti e tre i territori interessati. Regolarizzata dal punto di vista urbanistico l’opera, la Giunta Musotto nel palazzo Pottini di Petralia Soprana presenta il progetto per un importo complessivo di 36 milioni di euro per il completamento. Le possibilità economiche della regione non consentono all’Assessore ai LL.PP. Parlavecchio di finanziare l’intero importo con i fondi europei, ma viene finanziato il tratto fino al collegamento con la strada provinciale in contrada Tre Aree, pervio accordo con il comune capofila e l’ANAS. La necessità di una variante per completare la parte di competenza del comune capofila, per prevedere la corsia laterale per i mezzi agricoli e la sistemazione del tratto di provinciale tre aree- Blufi permettono ora di vedere un sogno realizzato, di essere orgoglioso dei più di trent’anni di impegno che, con la collaborazione di tecnici e politici finalmente si realizza il desiderio di Pasquale Macaluso, che da amministratore di Blufi me ne sono fatto carico dopo la sua mancanza, e che darà alle Madonie un notevole impulso economico.
Lo svincolo Irosa sarà la porta breve per tutti i comuni delle alte Madonie, per il Parco, per gli impianti di Piano Battaglia, che il Presidente Avanti ha tentato di riattivare, che speriamo venga completata sino Trinità e forse oltre, se il completamento della Diga permetterà di fornire il materiale di roccia prelevandolo da una galleria che potrà portarci a Madonnuzza. L’ASI e la Provincia non possono scegliere siti diversi per istituire un nodo stradale che colleghi le Madonie a tutta la Sicilia, così come occorre richiedere al Ministero che a Irosa venga prevista un’area di servizio, dato che da Sacchitello a Termini non esistono aree intermedie come Scillato. Bisogna dare atto ai Dirigenti tecnici della provincia Troja, Renda , Traina e a tutto lo staff tecnico, al Presidente Giovanni Avanti e all’Assessore Tomasino che hanno continuato a credere nell’importanza dell’opera, ne hanno accelerato la fruibilità e con grande merito, prima che le Province vengano commissariate, la consegnano alla pubblica utilità. Speriamo che l’Ente che sostituirà le province continuerà il suo completamento. Infine l’associazione d’impresa gestita dalla ditta Orlando merita un plauso per l’eccellente messa in opera
Rimicci Giuseppe
Da Assessore al bilancio nel 1983 finanzia il primo lotto dello svincolo. Successivamente il comune di Soprana ottiene un finanziamento per il II° lotto, Imera -Tre aree che non poté essere completato perché detto comune ha dovuto rescindere il contratto con l’impresa esecutrice incappata in una difficoltà a proseguire i lavori. La legge 9 del 986 istitutiva delle Province Regionali che ha soppresso l’art. 20 della legge n.1 del 1979, su cui dovevano gravare i finanziamenti dei lotti successivi, ha costretto i comuni ad interessare la Provincia. Dopo alcuni anni di pressioni, incomprensioni, scontri e contrapposizioni politiche, finalmente nel 1996 la Provincia, su richiesta del Comune di Blufi, si fa carico dell’opera e finanzia il progetto per il completamento della circonvallazione di Blufi che si sarebbe collegata a Tre Aree, dove era in corso il collegamento con lo svincolo. La mancanza della conformità urbanistica dell’opera blocca qualsiasi possibilità di intervento su quella strada. C’è voluto l’intervento del Segretario Generale della Provincia Dott. Infurnari che il 10 febbraio del 999 suggerisce al Presidente Musotto e all’Assessore Spataro che l’autorizzazione dell’Assessorato Regionale al Territorio, in base all’art.10 della legge 40 del 95 avrebbe costituito variante agli strumenti urbanistici per tutti e tre i territori interessati. Regolarizzata dal punto di vista urbanistico l’opera, la Giunta Musotto nel palazzo Pottini di Petralia Soprana presenta il progetto per un importo complessivo di 36 milioni di euro per il completamento. Le possibilità economiche della regione non consentono all’Assessore ai LL.PP. Parlavecchio di finanziare l’intero importo con i fondi europei, ma viene finanziato il tratto fino al collegamento con la strada provinciale in contrada Tre Aree, pervio accordo con il comune capofila e l’ANAS. La necessità di una variante per completare la parte di competenza del comune capofila, per prevedere la corsia laterale per i mezzi agricoli e la sistemazione del tratto di provinciale tre aree- Blufi permettono ora di vedere un sogno realizzato, di essere orgoglioso dei più di trent’anni di impegno che, con la collaborazione di tecnici e politici finalmente si realizza il desiderio di Pasquale Macaluso, che da amministratore di Blufi me ne sono fatto carico dopo la sua mancanza, e che darà alle Madonie un notevole impulso economico.
Lo svincolo Irosa sarà la porta breve per tutti i comuni delle alte Madonie, per il Parco, per gli impianti di Piano Battaglia, che il Presidente Avanti ha tentato di riattivare, che speriamo venga completata sino Trinità e forse oltre, se il completamento della Diga permetterà di fornire il materiale di roccia prelevandolo da una galleria che potrà portarci a Madonnuzza. L’ASI e la Provincia non possono scegliere siti diversi per istituire un nodo stradale che colleghi le Madonie a tutta la Sicilia, così come occorre richiedere al Ministero che a Irosa venga prevista un’area di servizio, dato che da Sacchitello a Termini non esistono aree intermedie come Scillato. Bisogna dare atto ai Dirigenti tecnici della provincia Troja, Renda , Traina e a tutto lo staff tecnico, al Presidente Giovanni Avanti e all’Assessore Tomasino che hanno continuato a credere nell’importanza dell’opera, ne hanno accelerato la fruibilità e con grande merito, prima che le Province vengano commissariate, la consegnano alla pubblica utilità. Speriamo che l’Ente che sostituirà le province continuerà il suo completamento. Infine l’associazione d’impresa gestita dalla ditta Orlando merita un plauso per l’eccellente messa in opera
Rimicci Giuseppe
Difetto di legittimazione passiva: il Parco non è responsabile dei danni causati dalla fauna selvatica a cose o persone
Sentenza del giudice di Pace conferma le ragioni dichiarate da anni dall’Ente Parco
Con sentenza del 15 aprile c.a. il Giudice di Pace di Polizzi Generosa ha emesso un dispositivo che conferma il difetto di legittimazione passiva dell’Ente Parco delle Madonie in merito ai danni causati a cose o persone da parte della fauna selvatica, all’interno del territorio dell’area protetta. La sentenza fa riferimento ad una vicenda giudiziaria nata nel 2009 a causa di un danno (di circa 1.500 euro) causato, nella notte del 6 maggio 2009, ad una autovettura di proprietà del ricorrente (C. G. residente in Altavilla Milicia). Dei suidi si erano introdotti nel terreno, in territorio di Polizzi Generosa, di proprietà del ricorrente scagliandosi contro le gomme e la carrozzeria della vettura.
Chiamato in causa l’Ente Parco per l’intero risarcimento del danno, il giudice ha ritenuto, prima ancora di entrare nel merito della causa, di valutare la questione relativa alla legittimazione passiva dell’Ente Parco delle Madonie. E cioè se realmente possa essere individuato l’Ente Parco quale soggetto responsabile dei danneggiamenti causati dalla fauna selvatica in area di Parco. Valutate le norme di legge in proposito è stata esclusa ogni forma di responsabilità diretta da parte dell’Ente. In particolare sono state attentamente esaminate le disposizioni del codice civile, con particolare riferimento al combinato disposto degli articoli 2043 c.c. (risarcimento da fatto illecito) e 2052 (danno cagionato da animali); la L.R. 14 del 9 agosto 1988 (istitutiva dei Parchi Regionali), il regolamento dell’Ente Parco delle Madonie e la giurisprudenza più recente ed autorevole, come ad es. la sentenza della Corte di Cassazione del 28 aprile 2006 n. 7080, secondo cui, in siffatti casi “L’art. 2052 c.c. è inapplicabile per la natura stessa degli animali selvatici”.
Esaminate le disposizioni in materia il Giudice di Pace rileva come “la vigilanza attribuita all’Ente Parco non risulta essere quel generale potere – dovere di sorveglianza del territorio che la legge quadro nazionale attribuisce allo Stato ( e per quanto riguarda la Sicilia alla Regione) ma una parte di tale potere – dovere, che può definirsi e viene definita vigilanza ambientale”.
Il giudice, a titolo di esempio, fa anche riferimento a diverse sentenze passate in giudicato dove, nel caso di danni determinati dall’attraversamento delle strade da parte di animali selvatici, anche in aree protette, si individua in capo all’Anas ed alla Polizia Stradale la legittimazione passiva e la responsabilità dei danni ai sensi dell’art. 2043 c.c.
Tornando alla vicenda trattata, la sentenza conferma che in capo all’Ente Parco, come da regolamento, ricade il mero obbligo di indennizzo, come tale forfettario, dei danni causati alle colture nei limiti e secondo le modalità previste dall’art. 3 del predetto regolamento, mentre il compito di salvaguardare la popolazione da eventuali danni causabili da fauna selvatica è attribuito in Sicilia alla Regione e, per il suo tramite, al Corpo Forestale, che dipende dall’Assessorato Regionale al Territorio Ambiente.
“Questa sentenza fa finalmente luce su una questione fondamentale - afferma il presidente del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto – perché afferma in modo chiaro ed inequivocabile la mancanza di responsabilità del nostro Ente in merito ai danni causati dai suidi, se non appunto, in termini di solo indennizzo (data l’eccezione prevista nel nostro regolamento) per quelli causati alle coltivazioni ed entro i limiti erogabili dai nostri uffici. L’Ente Parco è impegnato in prima linea per affrontare e risolvere l’emergenza suidi nel nostro territorio – continua Pizzuto – abbiamo tentato tutte le strade possibili e a più riprese abbiamo implorato più volte un intervento serio da parte del Governo Regionale e dell’ARS. Non ci fermeremo fino a quando non ci daranno la possibilità di intervenire con rigore per fermare questa piaga. Intanto però questa sentenza ci consente di affermare che avevamo ragione! L’Ente Parco non è e non può essere indicato come il responsabile dei danni causati dai Suidi, è anzi il primo e principale danneggiato”
Con sentenza del 15 aprile c.a. il Giudice di Pace di Polizzi Generosa ha emesso un dispositivo che conferma il difetto di legittimazione passiva dell’Ente Parco delle Madonie in merito ai danni causati a cose o persone da parte della fauna selvatica, all’interno del territorio dell’area protetta. La sentenza fa riferimento ad una vicenda giudiziaria nata nel 2009 a causa di un danno (di circa 1.500 euro) causato, nella notte del 6 maggio 2009, ad una autovettura di proprietà del ricorrente (C. G. residente in Altavilla Milicia). Dei suidi si erano introdotti nel terreno, in territorio di Polizzi Generosa, di proprietà del ricorrente scagliandosi contro le gomme e la carrozzeria della vettura.
Chiamato in causa l’Ente Parco per l’intero risarcimento del danno, il giudice ha ritenuto, prima ancora di entrare nel merito della causa, di valutare la questione relativa alla legittimazione passiva dell’Ente Parco delle Madonie. E cioè se realmente possa essere individuato l’Ente Parco quale soggetto responsabile dei danneggiamenti causati dalla fauna selvatica in area di Parco. Valutate le norme di legge in proposito è stata esclusa ogni forma di responsabilità diretta da parte dell’Ente. In particolare sono state attentamente esaminate le disposizioni del codice civile, con particolare riferimento al combinato disposto degli articoli 2043 c.c. (risarcimento da fatto illecito) e 2052 (danno cagionato da animali); la L.R. 14 del 9 agosto 1988 (istitutiva dei Parchi Regionali), il regolamento dell’Ente Parco delle Madonie e la giurisprudenza più recente ed autorevole, come ad es. la sentenza della Corte di Cassazione del 28 aprile 2006 n. 7080, secondo cui, in siffatti casi “L’art. 2052 c.c. è inapplicabile per la natura stessa degli animali selvatici”.
Esaminate le disposizioni in materia il Giudice di Pace rileva come “la vigilanza attribuita all’Ente Parco non risulta essere quel generale potere – dovere di sorveglianza del territorio che la legge quadro nazionale attribuisce allo Stato ( e per quanto riguarda la Sicilia alla Regione) ma una parte di tale potere – dovere, che può definirsi e viene definita vigilanza ambientale”.
Il giudice, a titolo di esempio, fa anche riferimento a diverse sentenze passate in giudicato dove, nel caso di danni determinati dall’attraversamento delle strade da parte di animali selvatici, anche in aree protette, si individua in capo all’Anas ed alla Polizia Stradale la legittimazione passiva e la responsabilità dei danni ai sensi dell’art. 2043 c.c.
Tornando alla vicenda trattata, la sentenza conferma che in capo all’Ente Parco, come da regolamento, ricade il mero obbligo di indennizzo, come tale forfettario, dei danni causati alle colture nei limiti e secondo le modalità previste dall’art. 3 del predetto regolamento, mentre il compito di salvaguardare la popolazione da eventuali danni causabili da fauna selvatica è attribuito in Sicilia alla Regione e, per il suo tramite, al Corpo Forestale, che dipende dall’Assessorato Regionale al Territorio Ambiente.
“Questa sentenza fa finalmente luce su una questione fondamentale - afferma il presidente del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto – perché afferma in modo chiaro ed inequivocabile la mancanza di responsabilità del nostro Ente in merito ai danni causati dai suidi, se non appunto, in termini di solo indennizzo (data l’eccezione prevista nel nostro regolamento) per quelli causati alle coltivazioni ed entro i limiti erogabili dai nostri uffici. L’Ente Parco è impegnato in prima linea per affrontare e risolvere l’emergenza suidi nel nostro territorio – continua Pizzuto – abbiamo tentato tutte le strade possibili e a più riprese abbiamo implorato più volte un intervento serio da parte del Governo Regionale e dell’ARS. Non ci fermeremo fino a quando non ci daranno la possibilità di intervenire con rigore per fermare questa piaga. Intanto però questa sentenza ci consente di affermare che avevamo ragione! L’Ente Parco non è e non può essere indicato come il responsabile dei danni causati dai Suidi, è anzi il primo e principale danneggiato”
Sportello antiusura ed antiracket Madonie
Il Sindaco del Comune di Collesano ha promosso una campagna di informazione per diffondere in tutto il territorio delle Madonie il numero verde 800.900.767 a cui si possono rivolgere le vittime di estorsione e di usura. L’iniziativa è promossa dallo Sportello Antiracket e Antiusura delle Madonie che ha sede a Collesano, inaugurato a luglio del 2012 su iniziativa dell’Assessore Fausto Amato, firmando un protocollo d’intesa con la Rete per la Legalità e SOS Impresa, i cui volontari gestiscono il numero verde. Hanno aderito allo Sportello Antiusura e Antiracket i comuni della “Città a Rete Madonie-Termini”, la SO.SVI.MA, il Parco delle Madonie e il GAL Madonie.
Pizzuto sull'emergenza rifiuti in Sicilia: differenziare unica soluzione. Seguire il modello madonita
"La raccolta differenziata è l'unico valido sistema per combattere efficacemente l'emergenza rifiuti che colpisce la Sicilia". E' questa la posizione del Presidente del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto, da anni impegnato nella diffusione della cultura della differenziata nel territorio.
"Differenziare i rifiuti che produciamo giornalmente è un fatto culturale prima che tecnico, nonostante molti comuni siano attrezzati per questo genere di raccolta, molta gente non aderisce perchè non ne comprende l'utilità. In quei territori che invece riescono a realizzare alte percentuali di differenziata i benefici sono subito visibili a tutti: ambienti puliti e sani, costi di conferimento in discarica molto più bassi, incentivi ai cittadini sono soltanto alcuni esempi di come un sistema di raccolta virtuoso e ben organizzato possa solo portare benefici non soltanto all'ambiente che ci circonda, ma anche ai cittadini che lo praticano. Sulle Madonie questa problematica ha avuto sempre una grande attenzione con varie iniziative di successo. Il comune di Collesano è stato per esempio un pioniere nell'adozione del protocollo "Rifiuti Zero" sperimentato negli USA dal prof. Paul Connect e portato avanti in Italia da una rete di comuni capeggiati da Capannori in provincia di Lucca, il cui leader Rossano Ercolini ha recentemente conseguito l'importante riconoscimento GoldmanEnvironmental Prize 2013 consegnato direttamente dal presidente americano Obama. Ma anche Castelbuono ha da tanti anni sperimentato con successo la raccolta differenziata con gli asini,operazione imitata in tanti altri paesi in Italia e nel mondo. Stili diversi, ma un unico comune obiettivo, differenziare in modo da preservare l'ambiente in cui viviamo, in modo da smaltire in maniera intelligente ed economica, recuperare i materiali come plastica e vetro che possono essere riutilizzati. E' questa la strada per uscire dall'emergenza ma, soprattutto, è un dovere civico per tutti coloro che hanno il privilegio di vivere all'interno di una meravigliosa area naturale protetta.
(Nella foto il Presidente del Parco Angelo Pizzuto con l'asina Valentina, in servizio per la raccolta differenziata a Castelbuono)
"Differenziare i rifiuti che produciamo giornalmente è un fatto culturale prima che tecnico, nonostante molti comuni siano attrezzati per questo genere di raccolta, molta gente non aderisce perchè non ne comprende l'utilità. In quei territori che invece riescono a realizzare alte percentuali di differenziata i benefici sono subito visibili a tutti: ambienti puliti e sani, costi di conferimento in discarica molto più bassi, incentivi ai cittadini sono soltanto alcuni esempi di come un sistema di raccolta virtuoso e ben organizzato possa solo portare benefici non soltanto all'ambiente che ci circonda, ma anche ai cittadini che lo praticano. Sulle Madonie questa problematica ha avuto sempre una grande attenzione con varie iniziative di successo. Il comune di Collesano è stato per esempio un pioniere nell'adozione del protocollo "Rifiuti Zero" sperimentato negli USA dal prof. Paul Connect e portato avanti in Italia da una rete di comuni capeggiati da Capannori in provincia di Lucca, il cui leader Rossano Ercolini ha recentemente conseguito l'importante riconoscimento GoldmanEnvironmental Prize 2013 consegnato direttamente dal presidente americano Obama. Ma anche Castelbuono ha da tanti anni sperimentato con successo la raccolta differenziata con gli asini,operazione imitata in tanti altri paesi in Italia e nel mondo. Stili diversi, ma un unico comune obiettivo, differenziare in modo da preservare l'ambiente in cui viviamo, in modo da smaltire in maniera intelligente ed economica, recuperare i materiali come plastica e vetro che possono essere riutilizzati. E' questa la strada per uscire dall'emergenza ma, soprattutto, è un dovere civico per tutti coloro che hanno il privilegio di vivere all'interno di una meravigliosa area naturale protetta.
(Nella foto il Presidente del Parco Angelo Pizzuto con l'asina Valentina, in servizio per la raccolta differenziata a Castelbuono)
Bompietro: benessere alimentare, il ruolo del Gal Isc Madonie
Il presidente Vienna: “Estendere mense tipiche a università, ospedali e carceri”.
Interlocutore privilegiato, nel diffondere la cultura del mangiare sano e buono, favorendo la dieta mediterranea, anche il Gal Isc Madonie prenderà parte alla kermesse di sabato prossimo (11 maggio) a Bompietro su salute e sviluppo.
Il GAL ISC Madonie intende contribuire alla diffusione di stili di vita sani, in collaborazione con SOSVIMA, con le amministrazioni comunali delle Madonie e con l’ASP di Palermo, promuovendo il progetto delle “Mense tipiche”.
Un’iniziativa che consiste nello stilare una tabella dietologica, appositamente studiata per i bambini che consumano il pranzo presso la mensa scolastica. La nuova tabella prevede che la maggioranza dei prodotti alimentari debba essere di provenienza locale e di stagione. Ciò ha modificato parzialmente gli stili alimentari di tanti bambini che si sono avvicinati ai prodotti del territorio ed ha garantito la sopravvivenza a microaziende alimentari che, in assenza di questo nuovo mercato di prossimità, sarebbero state costrette a chiudere i battenti.
Per Bartolo Vienna presidente del Gal Isc Madonie: “La nuova cultura della salute deve offrire informazione, formazione e opportunità garantendo interventi di sensibilizzazione, di promozione e consumo consapevole, un’iniziativa alla quale teniamo in maniera particolare è quella di educare bambini e adulti ai gusti e ai sapori dei nostri prodotti ma principalmente ad una alimentazione sana per migliorare anche il nostro stile di vita, ma altrettanto importante è rilanciare la produzione agro zootecnica, un importante sbocco di mercato per le produzioni a chilometri zero potrebbe venire proprio attraverso l'estensione del progetto mense tipiche a tutta la ristorazione collettiva pubblica regionale, quali mense universitarie, ospedali, carceri, un mercato significativo che potrebbe essere soddisfatto in gran parte proprio con le produzioni locali riuscendo così nel duplice scopo di alimentare con prodotti genuini, tracciabili e di qualità e contestualmente incentivare il settore agricolo locale che attualmente attraversa un periodo di profonda crisi”.
Altro importante sostegno alle produzioni tipiche locali è arrivato dai fondi della misura 312 A del PSR SICILIA 2007-2013 che permetteranno la creazione e al rafforzamento di microimprese in settori extra-agricoli quali quello agroalimentare. Tra la prima e la seconda sottofase del bando, il GAL sta erogando circa 3,6 milioni di euro, finanziando circa 35 microimprese del territorio madonita, di cui una buona parte costituite da aziende di trasformazione di prodotti alimentari tipici.
Per consultare la graduatoria provvisoria sarà possibile consultare: http://www.madoniegal.it o rivolgersi, durante il seminario di Bompietro (sabato 11 maggio) agli animatori dei centri stella che forniranno chiarimenti sulle “graduatorie provvisorie” e sui bandi ancora aperti .
Interlocutore privilegiato, nel diffondere la cultura del mangiare sano e buono, favorendo la dieta mediterranea, anche il Gal Isc Madonie prenderà parte alla kermesse di sabato prossimo (11 maggio) a Bompietro su salute e sviluppo.
Il GAL ISC Madonie intende contribuire alla diffusione di stili di vita sani, in collaborazione con SOSVIMA, con le amministrazioni comunali delle Madonie e con l’ASP di Palermo, promuovendo il progetto delle “Mense tipiche”.
Un’iniziativa che consiste nello stilare una tabella dietologica, appositamente studiata per i bambini che consumano il pranzo presso la mensa scolastica. La nuova tabella prevede che la maggioranza dei prodotti alimentari debba essere di provenienza locale e di stagione. Ciò ha modificato parzialmente gli stili alimentari di tanti bambini che si sono avvicinati ai prodotti del territorio ed ha garantito la sopravvivenza a microaziende alimentari che, in assenza di questo nuovo mercato di prossimità, sarebbero state costrette a chiudere i battenti.
Per Bartolo Vienna presidente del Gal Isc Madonie: “La nuova cultura della salute deve offrire informazione, formazione e opportunità garantendo interventi di sensibilizzazione, di promozione e consumo consapevole, un’iniziativa alla quale teniamo in maniera particolare è quella di educare bambini e adulti ai gusti e ai sapori dei nostri prodotti ma principalmente ad una alimentazione sana per migliorare anche il nostro stile di vita, ma altrettanto importante è rilanciare la produzione agro zootecnica, un importante sbocco di mercato per le produzioni a chilometri zero potrebbe venire proprio attraverso l'estensione del progetto mense tipiche a tutta la ristorazione collettiva pubblica regionale, quali mense universitarie, ospedali, carceri, un mercato significativo che potrebbe essere soddisfatto in gran parte proprio con le produzioni locali riuscendo così nel duplice scopo di alimentare con prodotti genuini, tracciabili e di qualità e contestualmente incentivare il settore agricolo locale che attualmente attraversa un periodo di profonda crisi”.
Altro importante sostegno alle produzioni tipiche locali è arrivato dai fondi della misura 312 A del PSR SICILIA 2007-2013 che permetteranno la creazione e al rafforzamento di microimprese in settori extra-agricoli quali quello agroalimentare. Tra la prima e la seconda sottofase del bando, il GAL sta erogando circa 3,6 milioni di euro, finanziando circa 35 microimprese del territorio madonita, di cui una buona parte costituite da aziende di trasformazione di prodotti alimentari tipici.
Per consultare la graduatoria provvisoria sarà possibile consultare: http://www.madoniegal.it o rivolgersi, durante il seminario di Bompietro (sabato 11 maggio) agli animatori dei centri stella che forniranno chiarimenti sulle “graduatorie provvisorie” e sui bandi ancora aperti .
Settimana europea dei Geoparchi
Dal 24 maggio al 9 giugno il Parco delle Madonie tornerà ad ospitare la "Settimana Europea dei Geoparchi". La European Geoparks Week è una festa che ogni Geopark della “European Geoparks Network” (EGN) e della “Global Geoparks Network” (GGN) dedica annualmente alla promozione del geoturismo o della fruizione del patrimonio geologico compreso in aree protette, immancabilmente collegato al patrimonio naturale e culturale.
Un programma denso di appuntamenti con tante interessantissime escursioni, gare di orienteering, convegni e tavole rotondo su temi di grande attualità, come ad esempio la corretta gestione delle risorse idriche. Ed ancora avvincenti esperienze sportive grazie alla collaborazione delle associazioni attive nel territorio che offrono un incredibile panorama di attività out door. Occhi puntati ovviamente anche sulle risorse e le emergenze geologiche del territorio madonita e su alcune attività di particolare pregio, come l'avvincente esperienza di recupero di Villa Sgadari attraverso il progetto "Green design in Madonie". Si chiude il 9 di giugno con un grande classico: l'Ecomaratona delle Madonie "Abies Trail" con partenza ed arrivo a Polizzi Generosa.
Un programma denso di appuntamenti con tante interessantissime escursioni, gare di orienteering, convegni e tavole rotondo su temi di grande attualità, come ad esempio la corretta gestione delle risorse idriche. Ed ancora avvincenti esperienze sportive grazie alla collaborazione delle associazioni attive nel territorio che offrono un incredibile panorama di attività out door. Occhi puntati ovviamente anche sulle risorse e le emergenze geologiche del territorio madonita e su alcune attività di particolare pregio, come l'avvincente esperienza di recupero di Villa Sgadari attraverso il progetto "Green design in Madonie". Si chiude il 9 di giugno con un grande classico: l'Ecomaratona delle Madonie "Abies Trail" con partenza ed arrivo a Polizzi Generosa.
Operai forestali occupano l'aula consiliare
I lavoratori forestali, aderenti al sindacato SIFUS (Sindacato Forestali Uniti per la Stabilizzazione) hanno organizzato, per la seconda volta in un mese, una manifestazione di categoria occupando simbolicamente l'aula consiliare del Comune di Geraci Siculo. A fianco dei lavoratori si sono schierati, esprimendo incondizionata solidarietà, il sindaco di Geraci Siculo, Barolo Vienna e il presidente del consiglio comunale, Piero Scancarello: “Sosteniamo ancora una volta le legittime rivendicazioni dei forestali che chiedono la garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali del 2011, inoltre nella programmazione si tenga conto dei cicli biologici dei boschi e si velocizzi l'iter procedurale per la stabilizzazione e siano pagate le spettanze arretrate”.
“Siamo costretti a manifestare nuovamente - ha dichiarato il rappresentante locale del Sifus Gaetano Sanfilippo - altro che garanzia degli accordi sindacali del 2009, la commissione bilancio nei giorni scorsi ha decretato, a malapena, la garanzia delle giornate di legge peggiorando la proposta iniziale rivendichiamo i livelli occupazionali del 2011, e cioè 101-151-180 giorni per contingente; l'accelerazione dell'iter procedurale relativo all'approvazione della nostra proposta di legge sulla stabilizzazione in un quadro di pubblica utilità; il rinnovo del contratto integrativo regionale e gli arretrati contrattuali per i lavoratori dell'antincendio”.
“Siamo costretti a manifestare nuovamente - ha dichiarato il rappresentante locale del Sifus Gaetano Sanfilippo - altro che garanzia degli accordi sindacali del 2009, la commissione bilancio nei giorni scorsi ha decretato, a malapena, la garanzia delle giornate di legge peggiorando la proposta iniziale rivendichiamo i livelli occupazionali del 2011, e cioè 101-151-180 giorni per contingente; l'accelerazione dell'iter procedurale relativo all'approvazione della nostra proposta di legge sulla stabilizzazione in un quadro di pubblica utilità; il rinnovo del contratto integrativo regionale e gli arretrati contrattuali per i lavoratori dell'antincendio”.
Piazza Caracciolo di Taravella alla Banca Nuova
Continua la collaborazione artistica fra il maestro madonita Croce Taravella e l'Ente Parco delle Madonie. "Dopo la preziosa collezione di tele raffiguranti le 15 perle del Parco, ossia il panorama dei 15 comuni che ne fanno attualmente parte - afferma Angelo Pizzuto - un altro pezzo di cultura madonita fa tappa a Palermo, presso la sede di Banca Nuova, in via Roma. Nel salone della nuova sede campeggerà una tela dedicata a "Piazza Caracciolo" dipinta dall'inconfondibile tratto del pittore polizzano".
Il Presidente del Parco delle Madonie insieme allo stesso Taravella ed al direttore generale della banca Umberto Seretti hanno presentato il dipinto confermando l'avvio di un percorso di collaborazione volto a celebrare il patrimonio naturale delle Madonie attraverso l'arte figurativa. "Taravella è un eccezionale testimonial delle Madonie e del Parco - continua Pizzuto - e l'interesse manifestato per la sua arte da grandi gruppi di livello nazionale, come Banca Nuova, ci inorgoglisce e ci spingerà ad interventi di valorizzazione e promozione dei grandi artisti madoniti. Grazie a questa collaborazione stiamo già programmando delle importanti mostre ed estemporanee di pittura che arricchiranno l'offerta turistca madonita della prossima estate".
Il Presidente del Parco delle Madonie insieme allo stesso Taravella ed al direttore generale della banca Umberto Seretti hanno presentato il dipinto confermando l'avvio di un percorso di collaborazione volto a celebrare il patrimonio naturale delle Madonie attraverso l'arte figurativa. "Taravella è un eccezionale testimonial delle Madonie e del Parco - continua Pizzuto - e l'interesse manifestato per la sua arte da grandi gruppi di livello nazionale, come Banca Nuova, ci inorgoglisce e ci spingerà ad interventi di valorizzazione e promozione dei grandi artisti madoniti. Grazie a questa collaborazione stiamo già programmando delle importanti mostre ed estemporanee di pittura che arricchiranno l'offerta turistca madonita della prossima estate".
Controlli antidroga. I carabinieri segnalano un uomo per possesso di grammi sei di hashish
I Carabinieri della Compagnia di Petralia Sottana (Pa), a conclusione di una mirata attività di controllo finalizzata alla prevenzione e repressione di sostanze stupefacenti nel territorio delle alte madonie, hanno segnalato alla Prefettura di Palermo un 50enne, originario madonita, per possesso per uso personale di sostanza stupefacente. I Carabinieri impegnati nel territorio del comune di Blufi (Pa) a seguito di una perquisizione personale nei confronti dell’uomo hanno rinvenuto grammi 6 di stupefacente del tipo “hashish” che veniva posta sotto sequestro.
Giornata conclusiva per Salvalarte Madonie
Domenica concludiamo a Gratteri ore 11 per la Chiesa di S. Andrea ed alle 17 a Petralia Sottana per la presentazione degli antichi tunnel borbonici petralesi. "E' stata una bella edizione quella di Salvalarte Madonie 2013 - ha detto il presidente del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto - frutto di una ritrovata e proficua colaborazione tra ente parco, Legambiente ed i comuni madoniti. Tanti gli interventi di valorizzazione dei nostri beni culturali, ma anche di denuncia alle autorita' preposte per quelli che hanno necessita' di manutenzioni urgenti. Importante anche l'azione di sostegno al museo Mandralisca di Cefalu' nella quale abbiamo coinvolto le istituzioni, le associazioni e soprattutto tanti cittadini. Lavoreremo con Legambiente - conclude Pizzuto - per una edizione 2014 sempre piu' ricca ed in grado di incidere nella salvaguardia dei nostri beni culturali piu' preziosi".
Education Sport Camp
E' partita la macchina organizzativa per la quinta edizione di EDUCATION SPORT CAMP. Dopo i grandissimi successi delle passate edizioni e le numerosissime
richieste di partecipazione alla corrente edizione del corso Etico-sportivo più importante della Sicilia e del Mezzogiorno siamo pronti a ripartire con tantissime novità e ancora più attenzione alle esigenze educative che i bambini partecipanti necessitano. Bompietro
ancora una volta sede regionale dello sport e della didattica estiva si appoggia all'ideatore ed organizzatore Giuseppe Librizzi che negli anni ha saputo conquistare la fiducia di tutte le famiglie e la piena collaborazione del Comitato Olimpico Siciliano. Un'avventura pedagogica che continua sulle Madonie e che si candida come modello per moltissime agenzie educative nazionali. Bambini tra 6 e 13-14 anni
dal 1 luglio al 23 agosto a cicli settimanali avranno ancora 'opportunità di socializzare, divertirsi e fare sport in un ambiente sano, approcciarsi a tante discipline motorie e trascorrere 6 giorni di vacanza in un contesto
naturalistico di alto livello. Il Sindaco Lucio Di Gangi non nasconde l'orgoglio di ospitare quest'evento ormai da diversi anni: " un'idea che ha sempre vissuto nella mia mente come uomo di sport e che oggi si concretizza in realtà al servizio di tutti e della scienza educativa in generale grazie ad un lavoro minuzioso e professionale.
Il Direttore e organizzatore Giuseppe Librizzi afferma: non ho mai smesso di credere che la strada percorsa fosse quella corretta verso un modello educativo di perfetta simbiosi tra sport ed etica, la fiducia delle famiglie a noi riposta e la crescita dei discenti partecipanti ci riempie di gioia e gratifica professionalmente.
richieste di partecipazione alla corrente edizione del corso Etico-sportivo più importante della Sicilia e del Mezzogiorno siamo pronti a ripartire con tantissime novità e ancora più attenzione alle esigenze educative che i bambini partecipanti necessitano. Bompietro
ancora una volta sede regionale dello sport e della didattica estiva si appoggia all'ideatore ed organizzatore Giuseppe Librizzi che negli anni ha saputo conquistare la fiducia di tutte le famiglie e la piena collaborazione del Comitato Olimpico Siciliano. Un'avventura pedagogica che continua sulle Madonie e che si candida come modello per moltissime agenzie educative nazionali. Bambini tra 6 e 13-14 anni
dal 1 luglio al 23 agosto a cicli settimanali avranno ancora 'opportunità di socializzare, divertirsi e fare sport in un ambiente sano, approcciarsi a tante discipline motorie e trascorrere 6 giorni di vacanza in un contesto
naturalistico di alto livello. Il Sindaco Lucio Di Gangi non nasconde l'orgoglio di ospitare quest'evento ormai da diversi anni: " un'idea che ha sempre vissuto nella mia mente come uomo di sport e che oggi si concretizza in realtà al servizio di tutti e della scienza educativa in generale grazie ad un lavoro minuzioso e professionale.
Il Direttore e organizzatore Giuseppe Librizzi afferma: non ho mai smesso di credere che la strada percorsa fosse quella corretta verso un modello educativo di perfetta simbiosi tra sport ed etica, la fiducia delle famiglie a noi riposta e la crescita dei discenti partecipanti ci riempie di gioia e gratifica professionalmente.
Tutela e valorizzazione dei beni Etno-Antropologici delle Madonie
DOMANI MATTINA IL CONVEGNO ORGANIZZATO DAL ROTARY CLUB PALERMO-PARCO DELLE MADONIE
E' fissato per le 9.30 di domani (domenica 21 aprile), a Petralia Sottana presso l'ex Convento Convento dei Padri Riformati, l'atteso convegno sul tema della "Tutela e valorizzazione dei beni etno-antropologici del Territorio madonita" ideato e promosso dal
Rotary Club "Parco delle Madonie". Un importante appuntamento nell'ambito del quale sono previsti una serie di prestigiosi interventi, da quello del Presidente del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto alle relazioni dei docenti universitari Mario Gandolfo Giacomarra, Ignazio Buttitta, Girolamo Cusimano ed Alessandro Musco. All'incontro prenderanno parte sindaci ed amministratori di diversi comuni madoniti oltre che i vertici di So.Svi.Ma e GAL. " Il Rotary Club Palermo Parco delle Madonie - afferma il presidente Pietro Corpora - manterrà viva l'attenzione su tale patrimonio, con iniziative tendenti a sviluppare e consolidare una cultura delle istituzioni e della collettività orientata alla cooperazione".
E' fissato per le 9.30 di domani (domenica 21 aprile), a Petralia Sottana presso l'ex Convento Convento dei Padri Riformati, l'atteso convegno sul tema della "Tutela e valorizzazione dei beni etno-antropologici del Territorio madonita" ideato e promosso dal
Rotary Club "Parco delle Madonie". Un importante appuntamento nell'ambito del quale sono previsti una serie di prestigiosi interventi, da quello del Presidente del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto alle relazioni dei docenti universitari Mario Gandolfo Giacomarra, Ignazio Buttitta, Girolamo Cusimano ed Alessandro Musco. All'incontro prenderanno parte sindaci ed amministratori di diversi comuni madoniti oltre che i vertici di So.Svi.Ma e GAL. " Il Rotary Club Palermo Parco delle Madonie - afferma il presidente Pietro Corpora - manterrà viva l'attenzione su tale patrimonio, con iniziative tendenti a sviluppare e consolidare una cultura delle istituzioni e della collettività orientata alla cooperazione".
Riparte Salvalarte Madonie, il Parco e Legambiente rilanciano la rassegna dedicata ai tesori nascosti nelle montagne madonite
Alla conferenza presso il Convento della Magione di Palermo anche il nuovo sovrintendente ai BB. CC. Marilena Volpes
Torna, più viva e interessante che mai, la rassegna culturale “Salvalarte Madonie”, nata sotto l’egida di Legambiente Sicilia e realizzata quest’anno grazie all’impegno economico del Parco delle Madonie. Dal prossimo week and e fino a domenica 28 aprile, grazie anche all’impegno di Comuni e associazioni locali, i visitatori potranno andare alla scoperta dei tesori custoditi, e talvolta nascosti, dalle montagne madonite. 12 Comuni coinvolti, da Termini Imerese fino a Gangi, passando per Lascari, Cefalù, Castelbuono, Gratteri, Isnello, le Petralie, San Mauro, Collesano e Castellana Sicula. Si parte già domani da Collesano dove il convegno “Idee e progetti per il recupero del Castello” sarà preceduto da una visita guidata ai ruderi dell’antico edificio. Numerosi gli appuntamenti per domenica 21 aprile, per chi ama le gite in montagna appuntamento alle 10 alla Battaglietta (poche centinaia di metri oltre i bivio di Piano Battaglia) per una visita guidata allo straordinario sentiero geologico del Parco delle Madonie. Dalle 9 alle 13 a Gangi spazio alle visite guidate nel centro storico del “gioiello d’Italia” mentre alle 11 è prevista la presentazione del progetto di recupero conservativo dell’antico Calvario. Nel pomeriggio a Lascari, a partire dalle 16, presso il Teatro Parrocchiale presentazione del “Museo Virtuale della memoria collettiva dei lascaresi” ed a seguire presentazione del libro “Memorie ottocentesche” di Giacomo Tornabene. Martedì 23 aprile appuntamento a Nociazzi, frazione del comune di Castellana Sicula, per assistere alla manifestazione dedicata al Mulino Petrolito “l’energia idraulica e il ciclo del pane”. A Cefalù il 24 aprile alle 11.00 l’attesa manifestazione “Il Mandralisca non deve chiudere”, appuntamento pubblico di solidarietà e sostegno per uno dei principali presidi culturali madoniti. Anche San Mauro Castelvere coglie l’occasione offerta da “Salvalarte Madonie” per discutere pubblicamente di un’altra grave emergenza culturale, quella che riguarda la Chiesa di San Giorgio che necessita da anni di importanti interventi di recupero. Appuntamento Venerdì 26 aprile alle 16.30 presso lo spiazzo antistante la Chiesa per partecipare alla mobilitazione. Sabato 27 aprile una piccola “digressione” per celebrare i 50 anni dalla prima campagna di scavi presso l’area archeologica Himera. Dalle 10 chi vorrà potrà partecipare attivamente alla pulizia del Tempio della Vittoria e dell’area archeologica circostante. Nel pomeriggio (ore 17.00) a Petralia Soprana, presso la sala polifunzionale “conversazione per la conoscenza e la tutela dell’antico patrimonio librario comunale”. Quasi in contemporanea (alle 17.30) a Castelbuono, presso la Chiesa dell’Annunziata, incontro per chiederne la salvaguardia e il restauro. Sulla stessa scia l’incontro previsto a Gratteri domenica 18 aprile alle 11.00 presso la Chiesa di Sant’Andrea, anch’essa bisognosa di urgenti interventi di manutenzione. Chiude la rassegna “Salvalarte Madonie 2013” la presentazione, presso l’aula consiliare di Petralia Sottana, del progetto di conoscenza e fruizione degli antichi tunnel borbonici, scavati secoli fa nel ventre della terra e rimasti nascosti per lunghissimi anni. L’inizio della presentazione è fissato per le 17.00. “Con la rassegna Salvalarte Madonie – afferma Angelo Pizzuto – non solo torniamo a celebrare in maniera unita e corale il ricchissimo patrimonio culturale delle Madonie, fatto di eccellenza ambientali, artistiche e architettoniche, ma puntiamo il dito su una serie di emergenze che arricchiscono questo patrimonio e che rischiano di andare perdute per sempre. E’ questo il senso letterale della rassegna che non si limita a proporre la fruizione del nostro territorio ma ne stimola la custodia e la conservazione”. “Ringrazio il Parco delle Madonie per aver sposato nuovamente il nostro progetto – afferma per Legambiente Sicilia Gianfranco Zanna – questo territorio rappresenta un unicum culturale che la Sicilia non può permettersi di trascurare, e proprio da qui, da questi luoghi dove dominano la pulizia, il decoro e il rispetto per la cultura e l’ambiente che può ripartire una nuova stagione per la Sicilia”. Alla conferenza stampa tenutasi nella mattinata di oggi era presenta anche il nuovo sovraintendente ai Beni Culturali Marilena Volpes.
Torna, più viva e interessante che mai, la rassegna culturale “Salvalarte Madonie”, nata sotto l’egida di Legambiente Sicilia e realizzata quest’anno grazie all’impegno economico del Parco delle Madonie. Dal prossimo week and e fino a domenica 28 aprile, grazie anche all’impegno di Comuni e associazioni locali, i visitatori potranno andare alla scoperta dei tesori custoditi, e talvolta nascosti, dalle montagne madonite. 12 Comuni coinvolti, da Termini Imerese fino a Gangi, passando per Lascari, Cefalù, Castelbuono, Gratteri, Isnello, le Petralie, San Mauro, Collesano e Castellana Sicula. Si parte già domani da Collesano dove il convegno “Idee e progetti per il recupero del Castello” sarà preceduto da una visita guidata ai ruderi dell’antico edificio. Numerosi gli appuntamenti per domenica 21 aprile, per chi ama le gite in montagna appuntamento alle 10 alla Battaglietta (poche centinaia di metri oltre i bivio di Piano Battaglia) per una visita guidata allo straordinario sentiero geologico del Parco delle Madonie. Dalle 9 alle 13 a Gangi spazio alle visite guidate nel centro storico del “gioiello d’Italia” mentre alle 11 è prevista la presentazione del progetto di recupero conservativo dell’antico Calvario. Nel pomeriggio a Lascari, a partire dalle 16, presso il Teatro Parrocchiale presentazione del “Museo Virtuale della memoria collettiva dei lascaresi” ed a seguire presentazione del libro “Memorie ottocentesche” di Giacomo Tornabene. Martedì 23 aprile appuntamento a Nociazzi, frazione del comune di Castellana Sicula, per assistere alla manifestazione dedicata al Mulino Petrolito “l’energia idraulica e il ciclo del pane”. A Cefalù il 24 aprile alle 11.00 l’attesa manifestazione “Il Mandralisca non deve chiudere”, appuntamento pubblico di solidarietà e sostegno per uno dei principali presidi culturali madoniti. Anche San Mauro Castelvere coglie l’occasione offerta da “Salvalarte Madonie” per discutere pubblicamente di un’altra grave emergenza culturale, quella che riguarda la Chiesa di San Giorgio che necessita da anni di importanti interventi di recupero. Appuntamento Venerdì 26 aprile alle 16.30 presso lo spiazzo antistante la Chiesa per partecipare alla mobilitazione. Sabato 27 aprile una piccola “digressione” per celebrare i 50 anni dalla prima campagna di scavi presso l’area archeologica Himera. Dalle 10 chi vorrà potrà partecipare attivamente alla pulizia del Tempio della Vittoria e dell’area archeologica circostante. Nel pomeriggio (ore 17.00) a Petralia Soprana, presso la sala polifunzionale “conversazione per la conoscenza e la tutela dell’antico patrimonio librario comunale”. Quasi in contemporanea (alle 17.30) a Castelbuono, presso la Chiesa dell’Annunziata, incontro per chiederne la salvaguardia e il restauro. Sulla stessa scia l’incontro previsto a Gratteri domenica 18 aprile alle 11.00 presso la Chiesa di Sant’Andrea, anch’essa bisognosa di urgenti interventi di manutenzione. Chiude la rassegna “Salvalarte Madonie 2013” la presentazione, presso l’aula consiliare di Petralia Sottana, del progetto di conoscenza e fruizione degli antichi tunnel borbonici, scavati secoli fa nel ventre della terra e rimasti nascosti per lunghissimi anni. L’inizio della presentazione è fissato per le 17.00. “Con la rassegna Salvalarte Madonie – afferma Angelo Pizzuto – non solo torniamo a celebrare in maniera unita e corale il ricchissimo patrimonio culturale delle Madonie, fatto di eccellenza ambientali, artistiche e architettoniche, ma puntiamo il dito su una serie di emergenze che arricchiscono questo patrimonio e che rischiano di andare perdute per sempre. E’ questo il senso letterale della rassegna che non si limita a proporre la fruizione del nostro territorio ma ne stimola la custodia e la conservazione”. “Ringrazio il Parco delle Madonie per aver sposato nuovamente il nostro progetto – afferma per Legambiente Sicilia Gianfranco Zanna – questo territorio rappresenta un unicum culturale che la Sicilia non può permettersi di trascurare, e proprio da qui, da questi luoghi dove dominano la pulizia, il decoro e il rispetto per la cultura e l’ambiente che può ripartire una nuova stagione per la Sicilia”. Alla conferenza stampa tenutasi nella mattinata di oggi era presenta anche il nuovo sovraintendente ai Beni Culturali Marilena Volpes.
Totò Riolo porterà in giro per l'Italia il logo del Parco delle Madonie
L'ufficio Stampa del Parco delle Madonie ha diramato il seguente invito:
Con la presente abbiamo il piacere di initarla alla presentazione della vettura del campione di rally Totò Riolo che parteciperà al prossimo campionato nazionale “Velocità di montagna” riservato alla categoria “auto storiche”. Il prototipo biposto Bogani, con motore Bmw, scelto da Riolo per la competizione porterà in giro per l'Italia le insegne del Parco delle Madonie.
Vi attendamo Sabato 13 aprile p.v., ore 11.00
presso il salone del Museo Targa Florio di Termini Imerese.
Con la presente abbiamo il piacere di initarla alla presentazione della vettura del campione di rally Totò Riolo che parteciperà al prossimo campionato nazionale “Velocità di montagna” riservato alla categoria “auto storiche”. Il prototipo biposto Bogani, con motore Bmw, scelto da Riolo per la competizione porterà in giro per l'Italia le insegne del Parco delle Madonie.
Vi attendamo Sabato 13 aprile p.v., ore 11.00
presso il salone del Museo Targa Florio di Termini Imerese.
A Parigi il 31° meeting del comitato di coordinamento dei geopark
Si è svolto presso la prestigiosa sede dell’UNESCO di Parigi, a Place de Fontenoy, il 31° Meeting del Comitato di Coordinamento della Rete Europea dei Geoparchi. Un evento del tutto eccezionale che testimonia la crescente importanza del sistema “Geopraks” nello scacchiere politico – ambientale non solo comunitario ma intercontinentale. L’UNESCO ha offerto spazi e servizi utili alla promozione dei 52 membri della Rete Europea dei Geoparchi, tra cui l’Ente Parco delle Madonie, rappresentato dal suo presidente Angelo Pizzuto e dal responsabile dell’U.O.B. 5 Pasquale Li Puma.
“Nel corso dei lavori che hanno ulteriormente rafforzato la cooperazione tra i Geoparchi d’Europa e l’UNESCO, l’Ente Parco delle Madonie si è distinto per aver offerto, grazie al coinvolgimento gratuito di alcune aziende locali, i più apprezzati e conosciuti prodotti tipici delle montagne madonite - afferma il presidente Angelo Pizzuto – accogliendo, con evidente successo e gradimento di tutti i partecipanti, l’invito promozionale rivolto dall’UNESCO ad esporre cibi e bevande tipici provenienti da ogni Geopark partecipante. E’ stato un momento davvero importante per la promozione internazionale del nostro territorio, forse una delle occasioni istituzionali più rilevanti nella storia ultra ventennale del nostro Parco – aggiunge Pizzuto - perché abbiamo avuto modo di constatare il particolare apprezzamento da parte di prestigiosi osservatori internazionali al bagaglio di “saperi e sapori” delle Madonie. Per questo voglio rivolgere uno specifico e sincero ringraziamento alle aziende che hanno offerto in promozione i loro prodotti: il panificio di Calogero Agliata, la pasticceria di Maurizio Di Gangi, i produttori dell’Elisir della Fontana di Geraci Siculo e il biscottificio Patti con sede a Gangi”.
“Nel corso dei lavori che hanno ulteriormente rafforzato la cooperazione tra i Geoparchi d’Europa e l’UNESCO, l’Ente Parco delle Madonie si è distinto per aver offerto, grazie al coinvolgimento gratuito di alcune aziende locali, i più apprezzati e conosciuti prodotti tipici delle montagne madonite - afferma il presidente Angelo Pizzuto – accogliendo, con evidente successo e gradimento di tutti i partecipanti, l’invito promozionale rivolto dall’UNESCO ad esporre cibi e bevande tipici provenienti da ogni Geopark partecipante. E’ stato un momento davvero importante per la promozione internazionale del nostro territorio, forse una delle occasioni istituzionali più rilevanti nella storia ultra ventennale del nostro Parco – aggiunge Pizzuto - perché abbiamo avuto modo di constatare il particolare apprezzamento da parte di prestigiosi osservatori internazionali al bagaglio di “saperi e sapori” delle Madonie. Per questo voglio rivolgere uno specifico e sincero ringraziamento alle aziende che hanno offerto in promozione i loro prodotti: il panificio di Calogero Agliata, la pasticceria di Maurizio Di Gangi, i produttori dell’Elisir della Fontana di Geraci Siculo e il biscottificio Patti con sede a Gangi”.
Ufficio unico per il Patto dei Sindaci
Pizzuto; "Seguiremo e sosterremo il percorso virtuoso avviato dall'amministrazione comunale di Cefalù"
"Il confronto di oggi organizzato dal comune di Cefalu' nell'ambito del Patto dei Sindaci sulle tematiche energetiche e redazione dei Paes rappresenta un momento importantissimo di sensibilizzazione del territorio madonita che deve intraprendere questi percorsi per il futuro del nostro territorio". E' quanto dichiarato dal Presidente del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto a margine dei lavori. "La presenza del prof. Lanzafame della cabina di regia regionale ha conferito all'incontro quel momento seminariale necessario ai comuni per capire i meccanismi da seguire nella redazione dei piani energetici comunali entro fine anno. L'apertura oggi a Cefalu' del primo ufficio in Sicilia del Patto dei Sindaci testimonia la leadership del sindaco La Punzina e dell'assessore Leonardis su questi importanti temi e per questo la comunita' madonita ne e' riconoscente. Il Parco delle Madonie - conclude Pizzuto - seguira' attentamente questi processi per fornire l'assistenza di sua competenza ai comuni per la redazione di piani energetici che possano contribuire allo sviluppo dei nostri territori".
"Il confronto di oggi organizzato dal comune di Cefalu' nell'ambito del Patto dei Sindaci sulle tematiche energetiche e redazione dei Paes rappresenta un momento importantissimo di sensibilizzazione del territorio madonita che deve intraprendere questi percorsi per il futuro del nostro territorio". E' quanto dichiarato dal Presidente del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto a margine dei lavori. "La presenza del prof. Lanzafame della cabina di regia regionale ha conferito all'incontro quel momento seminariale necessario ai comuni per capire i meccanismi da seguire nella redazione dei piani energetici comunali entro fine anno. L'apertura oggi a Cefalu' del primo ufficio in Sicilia del Patto dei Sindaci testimonia la leadership del sindaco La Punzina e dell'assessore Leonardis su questi importanti temi e per questo la comunita' madonita ne e' riconoscente. Il Parco delle Madonie - conclude Pizzuto - seguira' attentamente questi processi per fornire l'assistenza di sua competenza ai comuni per la redazione di piani energetici che possano contribuire allo sviluppo dei nostri territori".
Altre cinque strutture madonite scelgono il "marchio di qualità ambientale" certificato dall'Ente Parco. Adesso sono 44
Continua a crescere il “Marchio di Qualità Ambientale” istituito nel 2008 dal Parco delle Madonie, alle 39 strutture già affiliate si sono aggiunte la scorsa settimana 5 nuove realtà imprenditoriali del settore ricettivo ed enogastronomico madonita. Sono entrate a far parte del “club” garantito dal “Marchio di Qualità” del Parco: “Il Berillo” di Angelo Matassa e la “Dimora dei Frati” di Muller entrambi a Gratteri, la storica trattoria “da Salvatore” di Salvatore Ruvituso e la “Locanda di Cadì” di Diego Landi a Petralia Soprana e l’agriturismo “Le Querce” di Conoscenti a Castelbuono. Fin dalla sua nascita il Marchio di Qualità Ambientale certificato dal Parco delle Madonie ha avuto una dimensione ultra-regionale. L’idea nasce infatti da un percorso comune dell’UOB 3 dell’Ente Parco delle Madonie, che si occupa di fruizione, con i colleghi liguri del Parco delle 5 Terre. Insieme, dirigenti, funzionari e personale dei due parchi si sono confrontati per mettere a punto uno strumento di certificazione economico – produttivo moderno ed incentrato sul rispetto, in ogni fase ed in ciascun aspetto dell’attività ricettiva o ristorativa, di un rigido protocollo che fa della tutela dell’ambiente il valore aggiunto di queste strutture. Il Marchio di Qualità Ambientale ideato ed adottato dal Parco delle Madonie ha ottenuto anche l’approvazione del Ministero dello Sviluppo Economico ed è oggetto di studi da parte di diversi Parchi e Riserve regionali e nazionali. Di recente il “MQA” del Parco delle Madonie ha ottenuto un importante riconoscimento internazionale, è stato infatti valutato come uno degli elementi principali e caratterizzanti che hanno consentito al Parco delle Madonie di ottenere la prestigiosa “menzione speciale” alla fiera internazionale “Buy Green” svoltasi a Torino nel 2012. “Il concetto di Parco è ormai entrato nella mente e nel cuore degli imprenditori madoniti – afferma il presidente Angelo Pizzuto – tanto le nuove generazioni quanto gli imprenditori storici del nostro territorio hanno capito che puntare sulla qualità ed il rispetto dell’ambiente rappresenta una marcia in più per le loro strutture. E’ questa la chiave del successo del nostro Marchio di Qualità: rendere pubblico e visibile, anche attraverso una elegante targa in ceramica, il fatto che si stà entrando in un locale diverso dove l’attenzione per l’ambiente è garanzia di igiene, qualità e dunque convenienza”.
A proposito del campo di calcio di Blufi
In merito alla questione campo di calcio di Blufi il consigliere comunale Giuseppe Rimicci ha presentato nei giorni scorsi una interrogazione al sindaco avente come oggetto: "concessione struttura campo di calcio".
Invitato a relazione in merito alla suddetta questione il Consigliere Rimicci ha affermato di aver appreso dalla risposta del Sindaco che non ci sono Associazioni sportive, semplici cittadini o Scuole che vogliono utilizzare la struttura stessa. La struttura nell’Aprile del 2009 è stata concessa all’Associazione Modellistica Madonita di Petralia Sottana quasi come un favore ed adesso è recintata e chiusa con un lucchetto. Sembra strano che qualcuno possa utilizzarla in questa situazione.
Il Sindaco ha precisato che allorquando la struttura è stata concessa all’Associazione in questione, la stessa era inaccessibile e in uno stato di profondo abbandono, per cui, prima di poterla utilizzare è stata sistemata e notevolmente migliorata. Ha aggiunto anche che possibilmente l’Associazione non è più interessata all’utilizzo e la stessa struttura, a breve, sarà di nuovo a disposizione del Comune di Blufi a pieno titolo.
Invitato a relazione in merito alla suddetta questione il Consigliere Rimicci ha affermato di aver appreso dalla risposta del Sindaco che non ci sono Associazioni sportive, semplici cittadini o Scuole che vogliono utilizzare la struttura stessa. La struttura nell’Aprile del 2009 è stata concessa all’Associazione Modellistica Madonita di Petralia Sottana quasi come un favore ed adesso è recintata e chiusa con un lucchetto. Sembra strano che qualcuno possa utilizzarla in questa situazione.
Il Sindaco ha precisato che allorquando la struttura è stata concessa all’Associazione in questione, la stessa era inaccessibile e in uno stato di profondo abbandono, per cui, prima di poterla utilizzare è stata sistemata e notevolmente migliorata. Ha aggiunto anche che possibilmente l’Associazione non è più interessata all’utilizzo e la stessa struttura, a breve, sarà di nuovo a disposizione del Comune di Blufi a pieno titolo.
Grande sport nel week-end. Le Madonie ospitano il Bluegrass Enduro Tour
Continuano ad arrivare gli atleti che parteciperanno sabato prossimo al Bluegrass Enduro Tour, tappa dell'open race di mountain bike che si terrà sui percorsi del Madonie MTB Resort intorno a Castelbuono il prossimo 30 e 31 marzo. Si partirà da una quota di circa 1500 metri sui suggestivi sentieri del Parco delle Madonie, che in questa occasione ancora una volta rappresenta un connubio perfetto tra sport e natura per questo sport che ormai conta migliaia di appassionati e che ha scelto il Parco per questa importantissima tappa pasquale.
Si proseguirà con il Manna Trail che porterà poi al rush finale nel centro storico di Castelbuono. Ed è l'Eremo di Liccia, immobile appena riaperto alla fruizione dall'Ente Parco, il fulcro di questa manifestazione, dove ieri sera è arrivata, tra altri importanti atleti, anche la pluricampionessa Hannah Barnes (nella foto ritratta all'Eremo) che rimarrà a Liccia fino alla conclusione della manifestazione. "Quando abbiamo riaperto l'Eremo di Liccia - ha commentato il Presidente del Parco Angelo Pizzuto - abbiamo pensato che oltre alla importante opera di restauro che ha riportato la struttura all'antico splendore, dovesse anche fungere da centro polifunzionale per una serie di attività culturali e sportive, di cui Madonie MTB Resort è un esempio concreto. Diamo il benvenuto ad Hannah Barnes ed a tutti gli altri atleti che continuano ad arrivare numerosi sulle Madonie, invitando tutti all'Eremo di Liccia per questo splendido week end di sport e natura che porterà, in occasione delle vacanze pasquali 2013, tanti visitatori e tanti nuovi amici sui sentieri del Parco delle Madonie". Nel periodo di nata le l’MTB Resort è stato al centro delle attenzioni di tutti i bikers italiani per aver ospitato la Nazionale italiana di downhill. Gli azzurri hanno scelto i percorsi madoniti per uno stage di allenamenti. Capitanati dal Direttore Tecnico Antonio Silva i rider Alia Marcellini, Martin Messavilla, Marco Milivinti, Justyn Norek, Johannes Von Klebelsberg ed il siciliano Davide Camedda hanno trascorso un’intera giornata di riding su uno dei tracciati downhill del Madonie MTB Resort a Castelbuono. Il Madonie MTB Resort è in continua espansione ed eventi come questo rappresentano un importante traguardo. Accogliere i più forti downhiller d’Italia è, senz’ombra di dubbio, un onore per i local e per i trailbuilder madoniti che giorno per giorno spendono tempo e risorse sui percorsi. Ad oggi nel resort è possibile praticare gran parte delle discipline del mountainbiking, dal downhill all’allmountain le Madonie offrono ai bikers, e non solo, spettacoli unici e rari attraverso i percorsi di una diffusa e capillare rete sentieristica montana. Addentrandosi lungo i sentieri si scopre, pian piano, un universo diverso da quello che si è soliti immaginare, un ambiente inusitato in una Sicilia ben lontana dai consolidati e obsoleti stereotipi dove i colori della montagna, che di solito si pensano altrove, dominano incontrastati mischiandosi ai sapori ed agli odori di queste dolomiti sospese al centro del mediterraneo. (nella foto la campionessa Hannan Barnes in prova sulle piste delle Madonie)
Si proseguirà con il Manna Trail che porterà poi al rush finale nel centro storico di Castelbuono. Ed è l'Eremo di Liccia, immobile appena riaperto alla fruizione dall'Ente Parco, il fulcro di questa manifestazione, dove ieri sera è arrivata, tra altri importanti atleti, anche la pluricampionessa Hannah Barnes (nella foto ritratta all'Eremo) che rimarrà a Liccia fino alla conclusione della manifestazione. "Quando abbiamo riaperto l'Eremo di Liccia - ha commentato il Presidente del Parco Angelo Pizzuto - abbiamo pensato che oltre alla importante opera di restauro che ha riportato la struttura all'antico splendore, dovesse anche fungere da centro polifunzionale per una serie di attività culturali e sportive, di cui Madonie MTB Resort è un esempio concreto. Diamo il benvenuto ad Hannah Barnes ed a tutti gli altri atleti che continuano ad arrivare numerosi sulle Madonie, invitando tutti all'Eremo di Liccia per questo splendido week end di sport e natura che porterà, in occasione delle vacanze pasquali 2013, tanti visitatori e tanti nuovi amici sui sentieri del Parco delle Madonie". Nel periodo di nata le l’MTB Resort è stato al centro delle attenzioni di tutti i bikers italiani per aver ospitato la Nazionale italiana di downhill. Gli azzurri hanno scelto i percorsi madoniti per uno stage di allenamenti. Capitanati dal Direttore Tecnico Antonio Silva i rider Alia Marcellini, Martin Messavilla, Marco Milivinti, Justyn Norek, Johannes Von Klebelsberg ed il siciliano Davide Camedda hanno trascorso un’intera giornata di riding su uno dei tracciati downhill del Madonie MTB Resort a Castelbuono. Il Madonie MTB Resort è in continua espansione ed eventi come questo rappresentano un importante traguardo. Accogliere i più forti downhiller d’Italia è, senz’ombra di dubbio, un onore per i local e per i trailbuilder madoniti che giorno per giorno spendono tempo e risorse sui percorsi. Ad oggi nel resort è possibile praticare gran parte delle discipline del mountainbiking, dal downhill all’allmountain le Madonie offrono ai bikers, e non solo, spettacoli unici e rari attraverso i percorsi di una diffusa e capillare rete sentieristica montana. Addentrandosi lungo i sentieri si scopre, pian piano, un universo diverso da quello che si è soliti immaginare, un ambiente inusitato in una Sicilia ben lontana dai consolidati e obsoleti stereotipi dove i colori della montagna, che di solito si pensano altrove, dominano incontrastati mischiandosi ai sapori ed agli odori di queste dolomiti sospese al centro del mediterraneo. (nella foto la campionessa Hannan Barnes in prova sulle piste delle Madonie)
Il Parco abbraccia Salva l'Arte Madonie. Incontro programmatico a Petralia Sottana
Si è tenuto, presso la sala del consiglio del Parco delle Madonie, a Petralia Sottana, l'incontro programmatico fra Legambiente, Ente Parco e gli assessori al turismo e beni culturali dei comuni madoniti. Obiettivo dell'incontro introdotto da Angelo Pizzuto e presieduto da Gianfranco Zanna la raccolta delle adesioni e delle proposte ufficiali per definire il programma della prossima edizione di Salvalarte Madonie, che prenderà il via il 23 aprile.
La storica rassegna torna ad avere fra i partner principali anche l'Ente Parco che ha accompagnato la manifestazione dalla nascita fino alla edizione di due anni fa. “Rimane intatto - afferma Angelo Pizzuto - il grande fascino di questo appuntamento e il suo spirito di denuncia e valorizzazione delle criticità del vasto patrimonio culturale e monumentale delle Madonie. Oggi – continua Pizzuto – torniamo abbracciare con convizione il progetto SalvalArte Madonie che ha lo straordinario merito di mettere il luce i tesori nascosti del nostro territorio, quelli che spesso rimangono fuori dai classici circuti turistici e che per questo meritano una maggiore attenzione”. “Al momento – afferma Gianfranco Zanna – oltre a coinvolgere i 15 comuni del Parco abbiamo esteso l'invito anche ai 5 comuni in procinto di entrare a far parte dell'area protetta, inoltre intendiamo estendere il programma di quest'anno anche all'area archeologica dell'Imera, di cui ricorrono i 50 anni dalla prima campagna di scavi. Il programma si estende per sei giorni – continua Zanna – ma con la buona volontà e la collaborazione di enti e associazioni possiamo pensare di estendere il calendario. Invito tutti i comuni delle Madonie – conclude Zanna a far pervenire presto non solo le adesioni ma anche le proposte programmatiche e le date disponibili per le attività da realizzare, in modo tale da definire al più presto il programma ed organizzare un calendario che eviti o limiti al massimo l'accavallamento degli appuntamenti”.
La storica rassegna torna ad avere fra i partner principali anche l'Ente Parco che ha accompagnato la manifestazione dalla nascita fino alla edizione di due anni fa. “Rimane intatto - afferma Angelo Pizzuto - il grande fascino di questo appuntamento e il suo spirito di denuncia e valorizzazione delle criticità del vasto patrimonio culturale e monumentale delle Madonie. Oggi – continua Pizzuto – torniamo abbracciare con convizione il progetto SalvalArte Madonie che ha lo straordinario merito di mettere il luce i tesori nascosti del nostro territorio, quelli che spesso rimangono fuori dai classici circuti turistici e che per questo meritano una maggiore attenzione”. “Al momento – afferma Gianfranco Zanna – oltre a coinvolgere i 15 comuni del Parco abbiamo esteso l'invito anche ai 5 comuni in procinto di entrare a far parte dell'area protetta, inoltre intendiamo estendere il programma di quest'anno anche all'area archeologica dell'Imera, di cui ricorrono i 50 anni dalla prima campagna di scavi. Il programma si estende per sei giorni – continua Zanna – ma con la buona volontà e la collaborazione di enti e associazioni possiamo pensare di estendere il calendario. Invito tutti i comuni delle Madonie – conclude Zanna a far pervenire presto non solo le adesioni ma anche le proposte programmatiche e le date disponibili per le attività da realizzare, in modo tale da definire al più presto il programma ed organizzare un calendario che eviti o limiti al massimo l'accavallamento degli appuntamenti”.
Il Parco delle Madonie a fianco dei sindaci madoniti si oppone alla chiusura del distaccamento degli uffici giudiziari del tribunale di Cefalù
"E' elementare segno di civiltà garantire a tutto il territorio un efficiente ed agevole accesso alla giustizia - sostiene il presidente del Parco Angelo Pizzuto -elemento fondamentale per lo sviluppo ed il rilancio del nostro territorio. Servizi primari ed essenziali come i presidi sanitari, gli uffici del tribunale ed altri uffici del governo devono essere garantiti a tutto il territorio ma in particolare alle comunità montane che vivono giornalmente tante difficoltà a causa della peculiarità del territorio, come per esempio quelle legate ad una ridotta mobilità ed alle condizioni climatiche che, come in questi giorni, impediscono lunghi trasferimenti". Il Parco delle Madonie sosterrà con forza la petizione dei sindaci madoniti - conclude Pizzuto - e la raccolta di firme avviata contro la chiusura degli uffici del distaccamento del tribunale di Cefalù".
Sabato e domenica sarà assicurato il servizio di Guardia medica a Piano Battaglia
"Il servizio di Guardia Medica a Piano Battaglia, già scaduto per contratto, sarà assicurato anche sabato 16 e domenica 17 marzo.
La questione è stata risolta, con procedura straordinaria, dal Direttore Sanitario dell'Ospedale e del Distretto Socio-sanitario di Petralia, Dott. Gianfranco Licciardi, il quale ne ha dato immediata comunicazione al Sindaco, Santo Inguaggiato, che proprio in vista della scadenza del servizio, nei giorni scorsi aveva sollecitato una prosecuzione dello stesso ."Analoga richiesta era giunta dal presidente del Parco delle Madonie, Angelo Pizzuto
La questione è stata risolta, con procedura straordinaria, dal Direttore Sanitario dell'Ospedale e del Distretto Socio-sanitario di Petralia, Dott. Gianfranco Licciardi, il quale ne ha dato immediata comunicazione al Sindaco, Santo Inguaggiato, che proprio in vista della scadenza del servizio, nei giorni scorsi aveva sollecitato una prosecuzione dello stesso ."Analoga richiesta era giunta dal presidente del Parco delle Madonie, Angelo Pizzuto
Assistenza medica a Piano Battaglia, Pizzuto chiede il prolungamento dell'attività di guardia medica
Il presidente del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto ha formulato una richiesta al direttore sanitario dell’Ospedale “Madonna dell’Alto” di Petralia Sottana, Licciardi, al fine di prolungare la presenza del presidio di guardia medica a Piano Battaglia, ciò per consentire anche nelle prossime settimane il normale svolgimento delle attività legate alla stagione invernale che, anche quest’anno, vede giungere ogni fine settimana centinaia di turisti e appassionati da tutta l’isola. Ai sensi della normativa nazionale sui presidi turistici occasionali, i centri invernali di assistenza medica devono cessare l’attività il 15 di Marzo. Tenuto conto che le previsioni atmosferiche prevedono ulteriori nevicate anche nei prossimi giorni Pizzuto è intervenuto tempestivamente al fine di scongiurare una anticipata cessazione delle attività sciistiche a causa della mancanza della guardia medica. “In settimana abbiamo richiesto formalmente il prolungamento delle attività per garantire assistenza medica ai turisti ed ai visitatori di Piano Battaglia – afferma Pizzuto - il dott. Licciardi si è reso subito disponibile impegnandosi ad interessare immediatamente del problema l’Asp di Palermo che può intervenire in deroga alla normativa vigente a livello nazionale. Con l’inaugurazione di Rifugio Marini, l’intensa campagna promozionale e il generoso impegno delle associazioni sportive e dei residenti, Piano Battaglia sta cominciando a rivivere stagioni importanti – continua Pizzuto – per il nostro Ente il rilancio di questo luogo rimane una priorità assoluta che passa anche attraverso una adeguata presenza di servizi fondamentali come quelli garantiti dalla guardia medica e dalla protezione civile”. Attesa per i prossimi giorni la risposta dell’Asp.
Eletto il nuovo mini presidente del Parco delle Madonie
TORNA “COLORIAMO IL NOSTRO FUTURO”. ALESSANDRA BALASCIA DI PETRALIA SOTTANA E’ IL NUOVO MINI PRESIDENTE DEL PARCO DELLE MADONIE
Questa mattina presso la sala riunioni del Parco delle Madonie, a Petralia Sottana, si è svolto il consueto appuntamento promosso dalla rassegna “Coloriamo il nostro futuro” per la elezione del mini presidente del Parco delle Madonie. Presenti quasi tutti i mini sindaci dei comuni madoniti e una delegazione degli istituti scolastici che ormai da diversi anni danno vita a questa manifestazione. Il prof. Farinella, dirigente dell’istituto scolastico di Castellana Sicula, capofila di “Coloriamo il nostro futuro”, ha dato inizio alla giornata con i saluti di rito mentre a fare gli onori di casa è stato chiamato il sindaco di Petralia Sottana, Santo Inguaggiato, che ha rivolta hai ragazzi parole di encomio e di incoraggiamento per spingerli a non abbandonare la propensione ad occuparsi del sociale e dell’ambiente. Dopo una breve discussione fra i mini sindaci si è passati alle candidature e quindi al voto. I giovani primi cittadini madoniti hanno nuovamente scelto una donna per la mini presidenza del Parco, Alessandra Balacia (mini sindaco di Petralia Sottana) che prende il posto di Lucrezia Polizzi (mini sindaco di Castellana Sicula e mini presidente del Parco uscente). Alessandra Balascia, dopo aver ringraziato l’assemblea, ha auspicato di poter rendere più frequenti le occasioni di incontro e di confronto fra i giovani mini sindaci al fine di supportare al meglio tutte le iniziative previste nel ricco programma della rassegna “Coloriamo il nostro futuro” che negli scorsi anni ha portato in giro per l’Italia i mini sindaci madoniti, fino in Parlamento ed al cospetto del Presidente della Repubblica. “Rivolgo un affettuoso saluto a tutti i mini sindaci delle nostra comunità madonita ed in particolare al mini presidente Alessandra Balacia che spero di incontrare al più presto – afferma il presidente del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto che non ha potuto presenziare alla cerimonia per impegni istituzionali – l’Ente Parco – conclude Pizzuto - continuerà a sostenere con convinzione il progetto Coloriamo il nostro futuro che ha già dato tante soddisfazioni a questo territorio”.
Questa mattina presso la sala riunioni del Parco delle Madonie, a Petralia Sottana, si è svolto il consueto appuntamento promosso dalla rassegna “Coloriamo il nostro futuro” per la elezione del mini presidente del Parco delle Madonie. Presenti quasi tutti i mini sindaci dei comuni madoniti e una delegazione degli istituti scolastici che ormai da diversi anni danno vita a questa manifestazione. Il prof. Farinella, dirigente dell’istituto scolastico di Castellana Sicula, capofila di “Coloriamo il nostro futuro”, ha dato inizio alla giornata con i saluti di rito mentre a fare gli onori di casa è stato chiamato il sindaco di Petralia Sottana, Santo Inguaggiato, che ha rivolta hai ragazzi parole di encomio e di incoraggiamento per spingerli a non abbandonare la propensione ad occuparsi del sociale e dell’ambiente. Dopo una breve discussione fra i mini sindaci si è passati alle candidature e quindi al voto. I giovani primi cittadini madoniti hanno nuovamente scelto una donna per la mini presidenza del Parco, Alessandra Balacia (mini sindaco di Petralia Sottana) che prende il posto di Lucrezia Polizzi (mini sindaco di Castellana Sicula e mini presidente del Parco uscente). Alessandra Balascia, dopo aver ringraziato l’assemblea, ha auspicato di poter rendere più frequenti le occasioni di incontro e di confronto fra i giovani mini sindaci al fine di supportare al meglio tutte le iniziative previste nel ricco programma della rassegna “Coloriamo il nostro futuro” che negli scorsi anni ha portato in giro per l’Italia i mini sindaci madoniti, fino in Parlamento ed al cospetto del Presidente della Repubblica. “Rivolgo un affettuoso saluto a tutti i mini sindaci delle nostra comunità madonita ed in particolare al mini presidente Alessandra Balacia che spero di incontrare al più presto – afferma il presidente del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto che non ha potuto presenziare alla cerimonia per impegni istituzionali – l’Ente Parco – conclude Pizzuto - continuerà a sostenere con convinzione il progetto Coloriamo il nostro futuro che ha già dato tante soddisfazioni a questo territorio”.
MTB Resort, il circuito internazionale di enduro parte dalle Madonie
Una news che non potevamo non pubblicare! Il prossimo 30 e 31 marzo prenderà il via la prima edizione del Bluegrass Enduro Tour International. Per il 2013 l’open race del circuito di enduro è Castelbuono, in Sicilia. L’evento organizzato dalla Loizo Rider, che fa capo a Jérôme Clementz, si terrà sui percorsi del Madonie MTB Resort.Un’altra pagina del mountain biking siciliano sta per essere scritta. Gli iscritti continuano a salire, già faranno da testimonial d’eccezione all’evento anche Andrea Bruno e Alex Lupato. La tappa inaugurale del circuito internazionale prenderà il via sabato 31 marzo tra le strade del villaggio madonita. Un percorso di circa 600 metri sarà la prova speciale sulla quale gli atleti iscritti inizieranno a darsi battaglia. Il giorno dopo, domenica, si correrà sui trail del resort siciliano. Si partirà da quota 1500 su uno dei sentieri più affascinanti del Parco delle Madonie. Tra drop e north-shore si continuerà sul Manna Trail, per tre prove i partecipanti potranno confrontarsi e darsi battaglia fino al centro storico della cittadina madonita.
CAI, in Sicilia dal 3 marzo manifestazioni per i 150 anni della fondazione
Sette escursioni in altrettante località montane da tutelare, sette tappe del Sentiero Italia da percorrere a piedi, quattro itinerari in bicicletta, l’ascensione delle due cime più alte dell’Isola. E’ il programma con il quale il Gruppo regionale del Club alpino italiano partecipa ai festeggiamenti per i 150 anni di vita del sodalizio fondato a Torino il 23 ottobre del 1863.
Il primo capitolo dei festeggiamenti è rappresentato dal “Progetto Cammina Cai 150° sulle tappe del Sentiero Italia”, che prevede la copertura a piedi di gran parte dell’itinerario escursionistico lungo circa 6000 km che attraversa l'intero territorio nazionale. Il percorso, suddiviso in 368 tappe, parte da Trieste e, attraversando l'intero arco alpino, tutta la catena appenninica, la Sicilia e la Sardegna, arriva a Santa Teresa di Gallura. Le tappe siciliane saranno 7, che saranno percorse dal 20 aprile all’11 maggio: due sulle Madonie, due sui Nebrodi, quindi Iblei, Etna e Peloritani, per un totale di circa 200 km.
Il secondo capitolo, che ha come finalità la valorizzazione e la salvaguardia di località montane particolarmente pregiate o a rischio, vede il Gruppo regionale siciliano del Cai impegnato in sette “casi”. Domenica prossima, 3 marzo, si visiteranno le cave del tavolato degli Iblei, nel Siracusano, con Pantalica e Cavagrande del Cassibile. Seguiranno escursioni al Monte Jato, agli agrifogli giganti di Piano Pomo sulle Madonie, alla Rocca di Novara di Sicilia, alle grotte di Aci e del Gelo sull’Etna, alla Rocca di Cefalù, alle Rocche del Crasto sui Nebrodi.
Nell’ambito del “CicloCaiSicilia” sono in programma quattro itinerari: le “Vie del sale” e le saline di Trapani; la Valle dell’Anapo e Pantalica; l’Etna e la Valle dell’Alcantara; la circumnavigazione in quota dell’Etna con le mountain byke.
Il clou delle manifestazioni è previsto per il 6 e 7 luglio quando saranno scalate, in contemporanea, le 150 montagne più alte e rappresentative d’Italia: in Sicilia, in particolare, i soci del Cai saliranno sull’Etna (3.350 metri) e su Pizzo Carbonara, sulle Madonie (1.979 metri), manifestazione ideata dal Club Alpino Accademico Italiano del Cai; collaborazione del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Spleleologico del Cai, Sezione Nazionale del Sodalizio.
Il lavoro coordinato dal Comitato Direttivo e Organi Tecnici Regionali ,su input della Sede Centrale Cai - Ente Pubblico - dichiara il presidente regionale Mario Vaccarella - ha permesso di mettere in cantiere tutte queste Manifestazioni ed Attività , insieme a tante altre organizzate direttamente dalle sezioni siciliane, che sintetizzano il cuore e l’essenza del CAI, con l’amore per la Montagna di tutti i soci e simpatizzanti. L'Obiettivo, in questo 150° anniversario, oltre a tenere bene in mente e far conoscere da dove ha origine il nostro Sodalizio,fondato da Quintino Sella (senza alcuna retorica, poiché tenere le origini salde fa arrivare più lontano), è quello di andare ancora di più in mezzo alla gente e farla partecipare, dare la giusta visibilità alle attività di mobilità dolce e sostenibile, che oggi creano ‘green economy’, a fianco di altri Enti Pubblici preposti, affiancando a questo messaggio, la dovuta tutela e salvaguardia dell'ambiente naturale, con un bagaglio “vecchio di 150 anni”.
Il primo capitolo dei festeggiamenti è rappresentato dal “Progetto Cammina Cai 150° sulle tappe del Sentiero Italia”, che prevede la copertura a piedi di gran parte dell’itinerario escursionistico lungo circa 6000 km che attraversa l'intero territorio nazionale. Il percorso, suddiviso in 368 tappe, parte da Trieste e, attraversando l'intero arco alpino, tutta la catena appenninica, la Sicilia e la Sardegna, arriva a Santa Teresa di Gallura. Le tappe siciliane saranno 7, che saranno percorse dal 20 aprile all’11 maggio: due sulle Madonie, due sui Nebrodi, quindi Iblei, Etna e Peloritani, per un totale di circa 200 km.
Il secondo capitolo, che ha come finalità la valorizzazione e la salvaguardia di località montane particolarmente pregiate o a rischio, vede il Gruppo regionale siciliano del Cai impegnato in sette “casi”. Domenica prossima, 3 marzo, si visiteranno le cave del tavolato degli Iblei, nel Siracusano, con Pantalica e Cavagrande del Cassibile. Seguiranno escursioni al Monte Jato, agli agrifogli giganti di Piano Pomo sulle Madonie, alla Rocca di Novara di Sicilia, alle grotte di Aci e del Gelo sull’Etna, alla Rocca di Cefalù, alle Rocche del Crasto sui Nebrodi.
Nell’ambito del “CicloCaiSicilia” sono in programma quattro itinerari: le “Vie del sale” e le saline di Trapani; la Valle dell’Anapo e Pantalica; l’Etna e la Valle dell’Alcantara; la circumnavigazione in quota dell’Etna con le mountain byke.
Il clou delle manifestazioni è previsto per il 6 e 7 luglio quando saranno scalate, in contemporanea, le 150 montagne più alte e rappresentative d’Italia: in Sicilia, in particolare, i soci del Cai saliranno sull’Etna (3.350 metri) e su Pizzo Carbonara, sulle Madonie (1.979 metri), manifestazione ideata dal Club Alpino Accademico Italiano del Cai; collaborazione del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Spleleologico del Cai, Sezione Nazionale del Sodalizio.
Il lavoro coordinato dal Comitato Direttivo e Organi Tecnici Regionali ,su input della Sede Centrale Cai - Ente Pubblico - dichiara il presidente regionale Mario Vaccarella - ha permesso di mettere in cantiere tutte queste Manifestazioni ed Attività , insieme a tante altre organizzate direttamente dalle sezioni siciliane, che sintetizzano il cuore e l’essenza del CAI, con l’amore per la Montagna di tutti i soci e simpatizzanti. L'Obiettivo, in questo 150° anniversario, oltre a tenere bene in mente e far conoscere da dove ha origine il nostro Sodalizio,fondato da Quintino Sella (senza alcuna retorica, poiché tenere le origini salde fa arrivare più lontano), è quello di andare ancora di più in mezzo alla gente e farla partecipare, dare la giusta visibilità alle attività di mobilità dolce e sostenibile, che oggi creano ‘green economy’, a fianco di altri Enti Pubblici preposti, affiancando a questo messaggio, la dovuta tutela e salvaguardia dell'ambiente naturale, con un bagaglio “vecchio di 150 anni”.
Gal Isc Madonie: tutela e riqualificazione rurale, fondi per i progetti Madonie nord e sud
L'Assessorato regionale delle Risorse agricole e alimentari ha pubblicato l'elenco definitivo delle domande di aiuto ammissibili a contributo ai sensi della Misura 323 del P.S.R. SICILIA 2007-2013 su “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale” - Azione A “Realizzazione di interventi di ripristino di siti di elevato pregio naturalistico e paesaggistico” - Azione B “Realizzazione di interventi di ripristino degli elementi culturali del paesaggio agrario tradizionale.
I progetti presentati dalle associazioni temporanee di scopo costituitesi sul territorio delle Madonie, che tecnicamente hanno avuto il supporto del GAL Isc Madonie e di SOSVIMA, si sono classificati ai primi due posti della graduatoria di merito. Per l’ATS Madonie Sud, comune capofila Gangi, sono stati finanziati progetti d’interventi di recupero per circa 696 mila euro e ancora per l’ATS Madonie Nord, capofila Petralia Sottana, interventi per 694 mila e 937 euro. I fondi permetteranno il restauro o il recupero di alberi monumentali, siepi, abbeveratoi, mulini ad acqua e una vecchia centrale idroelettrica.
Per il presidente del Gal ISC Madonie Bartolo Vienna: “Questi due progetti collocati ai primi due posti a livello regionale, grazie all’impegno dei nostri tecnici in collaborazione con quelli di Sosvima, puntano alla tutela ambientale e alla riqualificazione del patrimonio rurale del territorio, una conservazione di quei simboli dell’identità rurale madonita, come ad esempio il progetto di restauro dell’antico abbeveratoio di Santissima Trinità a Geraci Siculo”.
I progetti presentati dalle associazioni temporanee di scopo costituitesi sul territorio delle Madonie, che tecnicamente hanno avuto il supporto del GAL Isc Madonie e di SOSVIMA, si sono classificati ai primi due posti della graduatoria di merito. Per l’ATS Madonie Sud, comune capofila Gangi, sono stati finanziati progetti d’interventi di recupero per circa 696 mila euro e ancora per l’ATS Madonie Nord, capofila Petralia Sottana, interventi per 694 mila e 937 euro. I fondi permetteranno il restauro o il recupero di alberi monumentali, siepi, abbeveratoi, mulini ad acqua e una vecchia centrale idroelettrica.
Per il presidente del Gal ISC Madonie Bartolo Vienna: “Questi due progetti collocati ai primi due posti a livello regionale, grazie all’impegno dei nostri tecnici in collaborazione con quelli di Sosvima, puntano alla tutela ambientale e alla riqualificazione del patrimonio rurale del territorio, una conservazione di quei simboli dell’identità rurale madonita, come ad esempio il progetto di restauro dell’antico abbeveratoio di Santissima Trinità a Geraci Siculo”.
Controlli dei carabinieri con unità cinofile
I Carabinieri della Compagnia di Petralia Sottana (Pa), nello specifico i militari delle stazioni Carabinieri di Castellana Sicula, Bompietro e Geraci Siculo, coadiuvati da due unità Cinofile di Palermo, a conclusione di un servizio straordinario di controllo del territorio organizzato nel fine settimana appena decorso, ove molti gitanti confluiscono nel territorio delle “alte madonie” per raggiungere la località montana di Piano Battaglia, hanno proceduto al controllo degli utenti della strada.
Grazie al “fiuto” di due cani del Nucleo Carabinieri Cinofili di Palermo sono stati scoperti alcuni giovani che alla guida dell’ autovettura avevano della droga di modica quantità a bordo.
Sono stati segnalati pertanto alla Prefettura competente, tre giovani tutti di Agrigento, e recuperati complessivamente grammi 3 di sostanza stupefacente del tipo marijuana. Inoltre poichè sorpresi alla guida dell’ autovettura, ai conducenti in menzione è stata ritirata la patente di guida.
Diverse poi sono state le contravvenzioni elevate al codice della strada per infrazioni varie quali la guida senza contrassegno assicurativo, senza cinture di sicurezza o con patente già ritirata per precedenti violazioni.
Grazie al “fiuto” di due cani del Nucleo Carabinieri Cinofili di Palermo sono stati scoperti alcuni giovani che alla guida dell’ autovettura avevano della droga di modica quantità a bordo.
Sono stati segnalati pertanto alla Prefettura competente, tre giovani tutti di Agrigento, e recuperati complessivamente grammi 3 di sostanza stupefacente del tipo marijuana. Inoltre poichè sorpresi alla guida dell’ autovettura, ai conducenti in menzione è stata ritirata la patente di guida.
Diverse poi sono state le contravvenzioni elevate al codice della strada per infrazioni varie quali la guida senza contrassegno assicurativo, senza cinture di sicurezza o con patente già ritirata per precedenti violazioni.
Circolava con un tagliando assicurativo contraffatto, denunciato dai carabinieri
Sembra ormai purtroppo un fenomeno diffuso (in tempi di crisi) quello di circolare in macchina con tagliandi assicurativi contraffatti, ed è quello che hanno scoperto i Carabinieri della Compagnia di Petralia Sottana, nel corso di un servizio alla circolazione stradale nel Comune madonita di Blufi.
In particolare, la pattuglia del locale Nucleo Radiomobile, fermava ad un posto di controllo un veicolo, condotto da un uomo originario del luogo, G.s., 39enne.
Il predetto, controllato a bordo della propria autovettura, esibiva quali documenti di bordo un tagliando assicurativo che da un’attenta osservazione presentava delle anomalie in quanto ne era stato artificiosamente modificato l’anno al fine di mostrare una copertura assicurativa ancora vigente.
L’uomo veniva deferito in stato di libertà, ai sensi dell’art. 485 del codice penale (falsità in scrittura privata) e il mezzo veniva sottoposto a sequestro per la successiva confisca ed il ritiro della patente di guida.
In particolare, la pattuglia del locale Nucleo Radiomobile, fermava ad un posto di controllo un veicolo, condotto da un uomo originario del luogo, G.s., 39enne.
Il predetto, controllato a bordo della propria autovettura, esibiva quali documenti di bordo un tagliando assicurativo che da un’attenta osservazione presentava delle anomalie in quanto ne era stato artificiosamente modificato l’anno al fine di mostrare una copertura assicurativa ancora vigente.
L’uomo veniva deferito in stato di libertà, ai sensi dell’art. 485 del codice penale (falsità in scrittura privata) e il mezzo veniva sottoposto a sequestro per la successiva confisca ed il ritiro della patente di guida.
Sistema faunistico: al tavolo tecnico convocato dall'assessore Caltabellotta il presidente Pizzuto rilancia l'emergenza suidi
Intervenendo al tavolo tecnico sul sistema faunistico venatorio convocato dall'assessore all'agricoltura Dario Caltabellotta presso la Sala Gialla dell'ARS, il presidente del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto ha ribadito la linea dura nel contrasto alla fauna selvatica che infesta l'area di Parco, in particolare i suidi e la preoccupante proliferazione dei daini. "Consideriamo il problema dei suidi che da anni devastano il nostro territorio una calamità naturale - ha affermato Pizzuto - non soltanto per gli ingenti danni all'ecosistema e all'ambiente delle Madonie, ma anche per l'enorme danno economico che questo fenomeno provoca alle colture, alle attività economiche ed ai residenti in area di Parco. Inoltre abbiamo sollevato varie volte anche l'insorgere di gravi problematiche di carattere sanitario. L'Ente Parco ha già proposto per ben cinque volte alcuni emendamenti che vanno verso l'introduzione dell'abbattimento selettivo, supervisionato dalle forze dell'ordine, di questi esemplari, unico sistema ritenuto valido, anche da autorevoli esponenti del mondo scientifico, per il contrasto di questa fauna, considerato che la cattura regolarmente autorizzata non riduce adeguatamente il numero di suidi oggi valutato in circa sei mila esemplari". Nei giorni scorsi il presidente Pizzuto ha ricevuto presso la sede dell'Ente Parco una delegazione del comitato "Difesa del territorio" di Isnello che, come altre associazioni e movimenti madoniti sono in mobilitazione per trovare una soluzione all'emergenza faunistica in corso. "Ho convocato un tavolo tecnico con tutti i rappresentanti di enti ed associazioni interessati al problema - conclude Pizuto - al fine di avanzare una nuova versione di modifica alla legge regionale 12/2008 che possa consentire l'abbattimento selettivo dei suidi per risolvere in maniera concreta questa grave
calamità." Va ricordato infatti che, dopo l'approvazione all'ARS, la citata legge,che consentiva l'abbattimento selettivo di animali selvatici in area di Parco, ha avuto un percorso decisamente accidentato, bloccato da una serie di ricorsi, fra i quali quello presentato al TAR dalla LAV, in esito al quale l'Ente Parco ha dovuto provvedere ad un costoso censimento della popolazione di questo ibrido di cinghiale che infesta l'area protetta (ciò nonostante il parere contrario dei più autorevoli docenti di biologia e scienze naturali dell'Ateneo di Palermo che, avendo prestato particolare attenzione al problema erano tutti risoluti per la totale estirpazione della specie dal territorio delle Madonie in quanto alloctona e tremendamente invasiva). Nonostante il censimento sia stato regolarmente portato a termine ancora di fatto non è consentito procedere agli abbattimenti, per cui Suidi e Daini continuano indisturbati ad arrecare danni ingenti ed irrecuperabili al magnifico territorio delle Madonie.
calamità." Va ricordato infatti che, dopo l'approvazione all'ARS, la citata legge,che consentiva l'abbattimento selettivo di animali selvatici in area di Parco, ha avuto un percorso decisamente accidentato, bloccato da una serie di ricorsi, fra i quali quello presentato al TAR dalla LAV, in esito al quale l'Ente Parco ha dovuto provvedere ad un costoso censimento della popolazione di questo ibrido di cinghiale che infesta l'area protetta (ciò nonostante il parere contrario dei più autorevoli docenti di biologia e scienze naturali dell'Ateneo di Palermo che, avendo prestato particolare attenzione al problema erano tutti risoluti per la totale estirpazione della specie dal territorio delle Madonie in quanto alloctona e tremendamente invasiva). Nonostante il censimento sia stato regolarmente portato a termine ancora di fatto non è consentito procedere agli abbattimenti, per cui Suidi e Daini continuano indisturbati ad arrecare danni ingenti ed irrecuperabili al magnifico territorio delle Madonie.
Abbandono di eternit a Piano Battaglia
PIZZUTO: "SINERGIA FRA ENTI E ASSOCIAZIONI PER ALZARE I LIVELLI DI GUARDIA"
"Purtroppo dei criminali continuano a violentare il nostro magnifico territorio senza mostrare nessun rispetto per l'ambiente e chi lo abita - afferma Angelo Pizzuto - nei mesi scorsi abbiamo attivato nella homepage del nostro sito il servizio Parcoposta utile per fornire informazioni sul Parco delle Madonie ma anche per ricevere in tempo reale le segnalazioni dei cittadini che possono cosí essere affrontate con urgenza, come già accaduto con altre discariche trovate nel territorio di Castelbuono e in località Gorgonero. Di recente ci siamo anche costituiti parte civile in un procedimento penale per scoraggiare l'immissione nella nostra area protetta di materiali inquinanti.
Occorre lavorare in sinergia con gli Enti e le associazioni del territorio per innalzare il livello di guardia".
"Purtroppo dei criminali continuano a violentare il nostro magnifico territorio senza mostrare nessun rispetto per l'ambiente e chi lo abita - afferma Angelo Pizzuto - nei mesi scorsi abbiamo attivato nella homepage del nostro sito il servizio Parcoposta utile per fornire informazioni sul Parco delle Madonie ma anche per ricevere in tempo reale le segnalazioni dei cittadini che possono cosí essere affrontate con urgenza, come già accaduto con altre discariche trovate nel territorio di Castelbuono e in località Gorgonero. Di recente ci siamo anche costituiti parte civile in un procedimento penale per scoraggiare l'immissione nella nostra area protetta di materiali inquinanti.
Occorre lavorare in sinergia con gli Enti e le associazioni del territorio per innalzare il livello di guardia".
Centenaria festeggiata a Blufi
A Blufi, Venerdì 1 Febbraio 2013, la Sig.ra Nantista Liboria, al centro nella foto, con i 2 figli Luciano e Vincenzo e le rispettive mogli, il Parroco, Don Giuseppe Murè e il Sindaco, Dott. Calogero Brucato, ha tagliato lo storico traguardo dei 100 Anni. Grandi festeggiamenti alla presenza degli 8 nipoti, degli 11 pronipoti e di parenti, amici e conoscenti. L'Amministrazione Comunale ha donato alla Neo Centenaria una Targa ricordo e un Omaggio Floreale.
Il Parco delle Madonie aderisce all'iniziativa benefica lanciata da Il Petrino
"Apprendiamo con piacere dell'iniziativa benefica lanciata dalla redazione del Petrino al fine di acquistare una strumentazione diagnositca da donare all'ospedale di Petralia Sottana - afferma il presidente del Parco delle Madonie Angelo Pizzuto - nel complimentarci con l'associazione per l'attenzione da sempre rivolta alle problematiche del territorio, annunciamo subito la nostra convinta adesione alla raccolta fondi e la nostra disponibilità a collaborare per supportare al meglio l'iniziativa".
Controllo sulle armi: carabinieri denunciano coppia di anziani coniugi per detenzione abusiva di armi
(1/2013) I militari della Compagnia di Petralia Sottana (Pa) hanno effettuato alcuni controlli ai possessori di armi nell’ambito della giurisdizione di loro pertinenza.
In particolare, nel territorio del comune di Blufi (Pa), i Carabinieri hanno controllato l’abitazione di due anziani coniugi del luogo.
A seguito della perquisizione, i militari hanno rinvenuto un fucile da caccia calibro 12 del tipo doppietta, privo di marca e matricola, 2 rivoltelle a sei colpi calibro 32 senza matricola, nonche’ 15 cartucce per pistola calibro 32 lungo e corto.
I due coniugi non hanno fornito una plausibile spiegazione circa il possesso delle armi illegalmente detenute e sono stati denunciati in stato di libertà per detenzione abusiva di armi.
In corso le indagini dei Carabinieri per risalire alla provenienza delle menzionate armi e munizioni, che sono state, poi, poste sotto sequestro per gli accertamenti del caso.
In particolare, nel territorio del comune di Blufi (Pa), i Carabinieri hanno controllato l’abitazione di due anziani coniugi del luogo.
A seguito della perquisizione, i militari hanno rinvenuto un fucile da caccia calibro 12 del tipo doppietta, privo di marca e matricola, 2 rivoltelle a sei colpi calibro 32 senza matricola, nonche’ 15 cartucce per pistola calibro 32 lungo e corto.
I due coniugi non hanno fornito una plausibile spiegazione circa il possesso delle armi illegalmente detenute e sono stati denunciati in stato di libertà per detenzione abusiva di armi.
In corso le indagini dei Carabinieri per risalire alla provenienza delle menzionate armi e munizioni, che sono state, poi, poste sotto sequestro per gli accertamenti del caso.
"Sicuri con la neve" a Piano Battaglia
(1/2013) Prevenire gli incidenti in montagna, passati in Sicilia dai 131 del 2011 ai 243 dello scorso anno, attraverso l’informazione. Con questo obiettivo domenica 20 gennaio sarà celebrata anche a Piano Battaglia “Sicuri con la neve”, giornata nazionale dedicata alla prevenzione degli incidenti nella stagione invernale, organizzata dal servizio regionale del Cnsas (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) in collaborazione con il Gruppo regionale Sicilia del Cai (Club alpino italiano).
Sul piano sarà montato uno stand con materiale informativo ed esposizione di attrezzature. Previste anche dimostrazioni di soccorso e ricerca dispersi sulla neve anche con l’utilizzo unità cinofile.
“L’evento – spiega Giorgio Bisagna, presidente del servizio Sicilia del Cnsas - si propone di far conoscere l’importante tema della prevenzione degli incidenti in montagna attraverso una fruizione consapevole con abbigliamento e attrezzature idonee”. "Il Cai – aggiunge il presidente regionale Mario Vaccarella - è impegnato da sempre per diffondere la cultura della montagna con tutte le sue strutture e in raccordo con il Soccorso alpino, collaborando con tutti gli enti pubblici preposti alla fruizione e alla sicurezza”.
Programma:
Ore 9,30 Raduno dei partecipanti presso la tenda del Soccorso Alpino e Speleologico allestita nei pressi della chiesa della Madonna delle Nevi.
Ore 10,00 Presentazione della manifestazione e trasferimento al campo dimostrativo che sarà allestito sul piano.
Ore 10,15 Dimostrazione di intervento di autosoccorso in valanga con ricerca mediante ARTVA di uno o più travolti, tecniche di sondaggio e scavo.
Ore 10,30 Attività di ricerca con ARTVA, sondaggio e scavo ad opera dei partecipanti alla manifestazione.
Ore 11,10 Prova di sensibilità in fase di sondaggio ad opera dei partecipanti alla manifestazione.
Ore 11,40 Legature in ambiente innevato e ghiacciato.
Ore 12,15 Simulazione di intervento di soccorso organizzato.
Ore 12,40 Discussione e conclusione delle attività
Sul piano sarà montato uno stand con materiale informativo ed esposizione di attrezzature. Previste anche dimostrazioni di soccorso e ricerca dispersi sulla neve anche con l’utilizzo unità cinofile.
“L’evento – spiega Giorgio Bisagna, presidente del servizio Sicilia del Cnsas - si propone di far conoscere l’importante tema della prevenzione degli incidenti in montagna attraverso una fruizione consapevole con abbigliamento e attrezzature idonee”. "Il Cai – aggiunge il presidente regionale Mario Vaccarella - è impegnato da sempre per diffondere la cultura della montagna con tutte le sue strutture e in raccordo con il Soccorso alpino, collaborando con tutti gli enti pubblici preposti alla fruizione e alla sicurezza”.
Programma:
Ore 9,30 Raduno dei partecipanti presso la tenda del Soccorso Alpino e Speleologico allestita nei pressi della chiesa della Madonna delle Nevi.
Ore 10,00 Presentazione della manifestazione e trasferimento al campo dimostrativo che sarà allestito sul piano.
Ore 10,15 Dimostrazione di intervento di autosoccorso in valanga con ricerca mediante ARTVA di uno o più travolti, tecniche di sondaggio e scavo.
Ore 10,30 Attività di ricerca con ARTVA, sondaggio e scavo ad opera dei partecipanti alla manifestazione.
Ore 11,10 Prova di sensibilità in fase di sondaggio ad opera dei partecipanti alla manifestazione.
Ore 11,40 Legature in ambiente innevato e ghiacciato.
Ore 12,15 Simulazione di intervento di soccorso organizzato.
Ore 12,40 Discussione e conclusione delle attività
Sorpreso a cacciare nel Parco delle Madonie, 33enne denunciato dai carabinieri
(1/2013) Un cacciatore di frodo è stato denunciato dai Carabinieri della Stazione di Isnello a conclusione di un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione ed alla repressione del bracconaggio ed eseguito in collaborazione con le guardie venatorie del corpo di vigilanza della Provincia di Palermo.
È la mattina di domenica 06 gennaio quando, in contrada Aquilea del comune di Isnello, all’interno dell’area protetta del parco delle Madonie, delle guardie venatorie hanno udito l’esplosione di più colpi di arma da fuoco e l’abbaiare di alcuni cani avvisando la Stazione Carabinieri di Isnello.
Immediatamente i militari hanno predisposto un servizio finalizzato all’individuazione ed identificazione dei bracconieri: nonostante la vastità e la conformazione impervia dell’area, nel volgere di poco tempo Carabinieri e guardie venatorie sono riusciti ad individuare e bloccare, in evidente atteggiamento di caccia, F.f., 33enne palermitano.
Oltre al sequestro di un fucile da caccia a funzionamento semiautomatico e del relativo munizionamento, tredici cartucce cal. 12 caricate a “palla” singola, nonché di due coltelli a serramanico e di altri dispositivi per l’esercizio dell’attività venatoria, tra i quali una ricetrasmittente, per il cacciatore di frodo è scattata la denuncia per avere introdotto, senza autorizzazione, armi e munizioni all’interno del parco delle madonie, in violazione del divieto di caccia vigente nelle aree protette.
È la mattina di domenica 06 gennaio quando, in contrada Aquilea del comune di Isnello, all’interno dell’area protetta del parco delle Madonie, delle guardie venatorie hanno udito l’esplosione di più colpi di arma da fuoco e l’abbaiare di alcuni cani avvisando la Stazione Carabinieri di Isnello.
Immediatamente i militari hanno predisposto un servizio finalizzato all’individuazione ed identificazione dei bracconieri: nonostante la vastità e la conformazione impervia dell’area, nel volgere di poco tempo Carabinieri e guardie venatorie sono riusciti ad individuare e bloccare, in evidente atteggiamento di caccia, F.f., 33enne palermitano.
Oltre al sequestro di un fucile da caccia a funzionamento semiautomatico e del relativo munizionamento, tredici cartucce cal. 12 caricate a “palla” singola, nonché di due coltelli a serramanico e di altri dispositivi per l’esercizio dell’attività venatoria, tra i quali una ricetrasmittente, per il cacciatore di frodo è scattata la denuncia per avere introdotto, senza autorizzazione, armi e munizioni all’interno del parco delle madonie, in violazione del divieto di caccia vigente nelle aree protette.
Il Parco delle Madonie al Rally di Montecarlo
Vi anticipiamo che venerdi' 4 gennaio alle ore 12 si terra' presso il Museo del motorismo Siciliano di Termini Imerese la presentazione della partecipazione del Parco delle Madonie al 81' Rally di Montecarlo.
Sara' presente il pilota Gianluca Cali' con la vettura ufficiale.
Sara' presente il pilota Gianluca Cali' con la vettura ufficiale.