Il Torneo delle Madonie rappresenta oltre trenta anni di storia calcistica del nostro comprensorio. Il nostro sogno è quello di poter offrire alla rete un grande archivio dove qualsiasi madonita possa ricordare, conoscere e approfondire quanto accaduto per decenni sui nostri campi di calcio.
Invitiamo pertanto chiunque fosse in possesso di notizie (anche minime), foto, ritagli di giornale, trafiletti, risultati, nomi dei marcatori, aneddoti, tabellini e cronache delle partite di qualsiasi squadra, ad inviarle alla nostra redazione. Tutto il materiale sarà pubblicato in questa sezione ovviamente citando la fonte di provenienza. Vi ringraziamo ed attendiamo la vostra collaborazione.
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28° Torneo delle Madonie 1977
Squadre partecipanti 31
Girone A: Ambrosiana (Cefalù), Apollonia (Pollina), Campofelice, Floriopoli, Gratterese, Castelbuono, Finale, San Mauro.
Girone B: Caltavuturo, Castellana, Collesano, S. Gangi, Enti Locali (Petralia Sottana), Indomita Valledolmo, Pro Alia, Resuttano.
Girone C: Alia, Aurora Rossa (Campofelice di R.), Cerda, Juve Valledolmo, Montemaggiore, Mufara, Stella Azzurra (Cefalù).
Girone D: Blufi, Bompietro, Enal Resuttano, Raimondi Gangi, Fasanò, Petralia, Pro Alimena, Sopranese.
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Torneo delle Madonie 1977: formazioni delle Alte Madonie ancora a bocca asciutta
Dell'ingiusta e tanto discussa eliminazione dell'AS Petralia dal lotto delle semifinaliste nel torneo del 1976, in seguito allo spareggio di Castelbuono, perso ai calci di rigore contro il Gangi, abbiamo già parlato nel numero 7 de Il Petrino del luglio 2015. Oggi vogliamo farvi rivivere invece un altro torneo, quello del 1977, che per la squadra petralese ebbe come epilogo un altro spareggio e un'altra profonda delusione. A tal proposito mi preme ringraziare l'amico Salvatore Fustaino, bomber del Petralia, che con appunti personali dell'epoca ha reso possibile la ricostruzione di quanto vi apprestate a leggere. Dal 1977 il Torneo diventò un vero e proprio campionato con promozioni e retrocessioni, infatti oltre alla disputa del primato, alla fine del Torneo le prime due classificate di ogni girone furono ammesse al Girone di Eccellenza che fu istituito nell'anno successivo (la vincente del girone di Eccellenza sarebbe diventata campione delle Madonie e le ultime quattro sarebbero invece retrocesse nei gironi normali). Le squadre, visto l'interesse per un torneo sempre più d'avanguardia, cominciarono ad essere tutt'altro che dilettantistiche, il calcio d'estate cominciò a straripare e a coinvolgere anche grossi interessi commerciali.
All'edizione '77 parteciparono ben 31 formazioni in rappresentanza di 24 paesi. Sette paesi, in deroga all'articolo 2 del regolamento (che vietava la partecipazione ad un Comune con più di una squadra), si presentarono con due formazioni, Alia, Campofelice, Cerda, Gangi, Petralia Sottana, Resuttano e Valledolmo. Tra le cinque matricole assieme alla Gratterese, alla San Mauro Castelverde, alla Pro Alia, alla Salvatore Gangi anche la neonata Asel di Petralia Sottana.
Il precampionato aveva indicato nella Raimondi Gangi la squadra da battere ed anche perché forte rimaneva ancora la delusione della finale di Collesano persa contro l'Alia nella passata edizione. Le squadre delle Alte Madonie furono inserite nel girone D eccezion fatta per la Mufara di Polizzi che finì in solitaria nel girone C e per S. Gangi, Asel, Castellana (nella foto) e Caltavuturo che con Indomita (Valledolmo), Resuttano, Pro Alia e Collesano formarono il girone B.
Il 26 giugno si diede inizio alla contesa, il debutto dell'Asel al Francesco Raimondi di Gangi fu da dimenticare, i petralesi crollarono nel secondo tempo e subirono tre reti senza segnarne alcuna. Nel girone D invece si misero subito in mostra Maroso Fasanò (3 a 0 all'Alimena), Sopranese (5 a 1 al Resuttano) e il Bompietro (3 a 0 al Blufi). Raimondi Gangi corsara a Petralia Sottana, il tre a zero finale (reti di Mocciaro e doppio Ferraro) fu una cocente umiliazione per i giallorossi che dopo aver esaltato le doti del portiere Cigno, nella seconda frazione, si sciolsero come neve al sole.
Partenza con handicap dunque per Pellerito (fuoriquota assieme a Pannitteri) e compagni, che comunque si riabilitarono la domenica successiva rifilando tre reti al malcapitato Blufi. Bompietro e Gangi confermarono la loro leadership affermandosi rispettivamente sull'Alimena e sulla Sopranese. Il pari di Resuttano consentì comunque al Fasanò di rimanere in scia alle due capoliste. Dopo la parentesi Sferruzza nella prima giornata, il Petralia confermò tra i pali Farinella che in tutto il torneo lasciò solo pochi scampoli al suo vice Bonanno. Mercoledì 6 luglio per la terza di andata si presentò al comunale di Petralia Sottana la capolista Bompietro. Match ricco di reti con i padroni di casa che avrebbero potuto archiviarlo già nella prima frazione. Prima frazione che si chiude con il doppio vantaggio dei locali (Pellerito e Fustaino) e con una rete annullata ai giallorossi, nel secondo tempo gli azzurri ribaltano però l'esito del match andando a segno con Fiorino e Cannia (due volte). Solo una rete di Pellerito (su rigore) permise al Petralia di evitare una nuova sconfitta casalinga.
Intanto il Fasanò che battè il Gangi con una rete di Spitale III raggiunse il Bompietro in vetta. Nella giornata successiva pocò cambiò, l'accoppiata Bompietro-Fasanò rimase in vetta, il Petralia ritornò alla vittoria (3 a 0 in quel di Alimena) mentre il Gangi perse ulteriormente terreno dopo il pareggio casalingo (si fa per dire visto che il Gangi giocava le gare casalinghe a Caltavuturo) impostogli dal Resuttano. Mercoledì 13 luglio altro turno infrasettimanale, derby a Petralia Soprana, la partita finì 1 a 1 e il pari, nonostante tutto, permise ai giallorossi di mantenere invariato il distacco dalla coppia di testa Bompietro-Fasanò che a Fasanò divisero la posta.
Intanto il Gangi che aveva rifilato una "manita" all'Alimena scavalcava il Petralia portandosi ad un solo punto dalla vetta. Nella penultima di andata cominciarono a delinearsi i veri valori, il Bompietro dopo aver battuto il Resuttano rimase da solo in testa alla classifica perché il Fasanò fu battuto (1 a 0) in casa dal Petralia, il Gangi si confermò vice capolista dopo aver passeggiato a Petralia Soprana (casa del Blufi).
Il torneo si faceva man mano sempre più avvincente perché nella parte alta della classifica i distacchi erano diventati ormai minimi: Bompietro 10, Gangi 9, Petralia e Fasanò 8 (ricordiamo che la vittoria valeva ancora due punti). Ma fu a conclusione del girone di andata che i distacchi quasi si azzerarono, la sconfitta del Bompietro in casa del Gangi e le vittorie di Fasanò e Petralia, che inseguivano, formularono una nuova classifica: Gangi 11, Petralia, Bompietro e Fasanò 10.
Ma il vero colpo di scena lo apportò il giudice sportivo che assegnò perdute, per 2 a 0 a tavolino, al Bompietro tutte le gare del girone di andata per aver utilizzato giocatori non in regola. Stessa sorte, e per lo stesso motivo, toccò all'Indomita Valledolmo nel girone C per cui le due classifiche furono aggiornate. Girone D: Gangi, Petralia, Fasanò 11, Sopranese 9, Resuttano 6, Alimena 5, Blufi 3, Bompietro 0. Girone B: Collesano 11, Castellana, Pro Alia, S. Gangi 9, Caltavuturo 8, Resuttano 6, Asel 2, Indomita 0.
La gioia di essere capolista per il Petralia durò però solo qualche giorno perché nella prima giornata del girone di ritorno si ebbe un nuovo tracollo dell'undici giallorosso. Dopo aver vinto la partita di andata, Mocciaro e compagni inflissero ai petralesi la seconda sconfitta stagionale che gli fece abbandonare il primato. La vittoria ad Alimena consentì invece alla Maroso Fasanò di mantenere il passo e la testa della classifica. La sconfitta della Sopranese a Resuttano sentenziò invece che la lotta per il primato avrebbe interessato solo tre formazioni. La sconfitta di Gangi lasciò il segno nel clan giallorosso tanto che la domenica successiva non riuscì a vincere in casa contro il fanalino di coda Blufi. Le inaspettate sconfitte del Gangi a Petralia Soprana e del Fasanò, addirittura in casa contro il Resuttano, addolcirono un poco l'amaro boccone. La buona novella sarebbe arrivata però in settimana perché il giudice sportivo assegnava gara persa al Blufi, e il 2 a 0 a tavolino riportava in testa il Petralia seppur in coabitazione con Gangi e Fasanò. Mercoledì 10 agosto però un'altra delusione attendeva i tifosi giallorossi. Mentre il Fasanò espugnava il campo del Gangi il Petralia veniva battuto dal Bompietro con il minimo scarto. Ma anche stavolta la dea bendata, non si sa come, veniva in soccorso del Petralia che vinceva a tavolino anche questa partita. Rimanevano in vetta Petralia e Fasanò a 15 punti, seguiva a due lunghezze il Gangi che dopo questa sconfitta interna cominciava a credere di aver vanificato l'esito del Torneo.
Il turno che si disputò alla vigilia di ferragosto lasciò tutto immutato, il Gangi vinse a Resuttano, il Petralia sconfisse l'Alimena (3 a 1) e la Maroso Fasanò umiliò il Blufi per 11 a 1. Una gara sfortunata per il Blufi che giocò in inferiorità numerica dal 25° del primo tempo e che registro il poker di Rallo e di Macaluso. A tre giornate dalla conclusione le tre contendenti in maniera diretta o indiretta continuavano a darsi battaglia per accaparrarsi quel posto che avrebbe garantito la semifinale ma anche quell'altro che avrebbe garantito il girone di Eccellenza nel prossimo anno. Un nuovo banco di prova attendeva ora il Petralia nella domenica successiva, il derby di ritorno. I giallorossi senza particolari patemi liquidarono la Sopranese per 2 a 0 e si isolarono in vetta visto che inaspettatamente il Fasanò perse a Bompietro. Il Gangi vinse ad Alimena e continuò così l'inseguimento.
Nel penultimo turno il Fasanò non si lasciò scappare l'occasione di riagganciare il Petralia e la vetta. A Fasanò senza il portiere titolare, Farinella, la capolista rimediò quattro reti (doppietta di La Magra, Macaluso e Rallo) e si fece raggiungere in vetta dai rivali e dal Gangi che intanto aveva maltrattato il Blufi (10 a 0). A novanta minuti dalla fine Gangi, Petralia e Fasanò si ritrovarono tutte al primo posto con 19 punti. L'ultimo turno confermò che sarebbero stati necessari gli spareggi per definire il podio visto che il Gangi vinse a Bompietro, il Fasanò a Soprana e il Petralia contro il Resuttano. La prima partita di spareggio mise di fronte Fasanò e Petralia. Mercoledì 1 settembre La Magra e compagni non ebbero problemi a superare il Petralia che seppur in formazione tipo, e con Filippone in campo dal primo minuto, non riuscì a contrastare l'avversaria. Spitale e La Magra misero al sicuro il risultato, solo al 93° Pellerito riusci a mettere a segno il gol della bandiera. Domenica 4 i giallorossi in casa riuscirono a riaprire i giochi e tenere ancora vive le speranze di qualificazione perché batterono il Gangi con il minimo scarto. La partita chiave diventava così l'ultima, Gangi-Fasanò che si disputò mercoledì 7 settembre. Così come era successo nel girone di ritornò il Fasanò vinse ancora a Gangi (1 a 0) e conquistò la semifinale, il Petralia con la seconda posizione guadagnava l'accesso al girone di Eccellenza, il Gangi rimaneva nel girone normale.
In semifinale il Fasanò veniva superato nettamente dalla Stella Azzurra (3 a 1 a Cerda) e invece il Castellana (che aveva vinto lo spareggio per il primo posto del girone a spese del Collesano) batteva il Campofelice (1 a 0 a Petralia Sottana) ed accedeva alla finale. Domenica 18 settembre a Cerda la Stella Azzurra con un gol lampo conquistava la ventottesima edizione del Torneo delle Madonie.
Francesco Minneci
Dell'ingiusta e tanto discussa eliminazione dell'AS Petralia dal lotto delle semifinaliste nel torneo del 1976, in seguito allo spareggio di Castelbuono, perso ai calci di rigore contro il Gangi, abbiamo già parlato nel numero 7 de Il Petrino del luglio 2015. Oggi vogliamo farvi rivivere invece un altro torneo, quello del 1977, che per la squadra petralese ebbe come epilogo un altro spareggio e un'altra profonda delusione. A tal proposito mi preme ringraziare l'amico Salvatore Fustaino, bomber del Petralia, che con appunti personali dell'epoca ha reso possibile la ricostruzione di quanto vi apprestate a leggere. Dal 1977 il Torneo diventò un vero e proprio campionato con promozioni e retrocessioni, infatti oltre alla disputa del primato, alla fine del Torneo le prime due classificate di ogni girone furono ammesse al Girone di Eccellenza che fu istituito nell'anno successivo (la vincente del girone di Eccellenza sarebbe diventata campione delle Madonie e le ultime quattro sarebbero invece retrocesse nei gironi normali). Le squadre, visto l'interesse per un torneo sempre più d'avanguardia, cominciarono ad essere tutt'altro che dilettantistiche, il calcio d'estate cominciò a straripare e a coinvolgere anche grossi interessi commerciali.
All'edizione '77 parteciparono ben 31 formazioni in rappresentanza di 24 paesi. Sette paesi, in deroga all'articolo 2 del regolamento (che vietava la partecipazione ad un Comune con più di una squadra), si presentarono con due formazioni, Alia, Campofelice, Cerda, Gangi, Petralia Sottana, Resuttano e Valledolmo. Tra le cinque matricole assieme alla Gratterese, alla San Mauro Castelverde, alla Pro Alia, alla Salvatore Gangi anche la neonata Asel di Petralia Sottana.
Il precampionato aveva indicato nella Raimondi Gangi la squadra da battere ed anche perché forte rimaneva ancora la delusione della finale di Collesano persa contro l'Alia nella passata edizione. Le squadre delle Alte Madonie furono inserite nel girone D eccezion fatta per la Mufara di Polizzi che finì in solitaria nel girone C e per S. Gangi, Asel, Castellana (nella foto) e Caltavuturo che con Indomita (Valledolmo), Resuttano, Pro Alia e Collesano formarono il girone B.
Il 26 giugno si diede inizio alla contesa, il debutto dell'Asel al Francesco Raimondi di Gangi fu da dimenticare, i petralesi crollarono nel secondo tempo e subirono tre reti senza segnarne alcuna. Nel girone D invece si misero subito in mostra Maroso Fasanò (3 a 0 all'Alimena), Sopranese (5 a 1 al Resuttano) e il Bompietro (3 a 0 al Blufi). Raimondi Gangi corsara a Petralia Sottana, il tre a zero finale (reti di Mocciaro e doppio Ferraro) fu una cocente umiliazione per i giallorossi che dopo aver esaltato le doti del portiere Cigno, nella seconda frazione, si sciolsero come neve al sole.
Partenza con handicap dunque per Pellerito (fuoriquota assieme a Pannitteri) e compagni, che comunque si riabilitarono la domenica successiva rifilando tre reti al malcapitato Blufi. Bompietro e Gangi confermarono la loro leadership affermandosi rispettivamente sull'Alimena e sulla Sopranese. Il pari di Resuttano consentì comunque al Fasanò di rimanere in scia alle due capoliste. Dopo la parentesi Sferruzza nella prima giornata, il Petralia confermò tra i pali Farinella che in tutto il torneo lasciò solo pochi scampoli al suo vice Bonanno. Mercoledì 6 luglio per la terza di andata si presentò al comunale di Petralia Sottana la capolista Bompietro. Match ricco di reti con i padroni di casa che avrebbero potuto archiviarlo già nella prima frazione. Prima frazione che si chiude con il doppio vantaggio dei locali (Pellerito e Fustaino) e con una rete annullata ai giallorossi, nel secondo tempo gli azzurri ribaltano però l'esito del match andando a segno con Fiorino e Cannia (due volte). Solo una rete di Pellerito (su rigore) permise al Petralia di evitare una nuova sconfitta casalinga.
Intanto il Fasanò che battè il Gangi con una rete di Spitale III raggiunse il Bompietro in vetta. Nella giornata successiva pocò cambiò, l'accoppiata Bompietro-Fasanò rimase in vetta, il Petralia ritornò alla vittoria (3 a 0 in quel di Alimena) mentre il Gangi perse ulteriormente terreno dopo il pareggio casalingo (si fa per dire visto che il Gangi giocava le gare casalinghe a Caltavuturo) impostogli dal Resuttano. Mercoledì 13 luglio altro turno infrasettimanale, derby a Petralia Soprana, la partita finì 1 a 1 e il pari, nonostante tutto, permise ai giallorossi di mantenere invariato il distacco dalla coppia di testa Bompietro-Fasanò che a Fasanò divisero la posta.
Intanto il Gangi che aveva rifilato una "manita" all'Alimena scavalcava il Petralia portandosi ad un solo punto dalla vetta. Nella penultima di andata cominciarono a delinearsi i veri valori, il Bompietro dopo aver battuto il Resuttano rimase da solo in testa alla classifica perché il Fasanò fu battuto (1 a 0) in casa dal Petralia, il Gangi si confermò vice capolista dopo aver passeggiato a Petralia Soprana (casa del Blufi).
Il torneo si faceva man mano sempre più avvincente perché nella parte alta della classifica i distacchi erano diventati ormai minimi: Bompietro 10, Gangi 9, Petralia e Fasanò 8 (ricordiamo che la vittoria valeva ancora due punti). Ma fu a conclusione del girone di andata che i distacchi quasi si azzerarono, la sconfitta del Bompietro in casa del Gangi e le vittorie di Fasanò e Petralia, che inseguivano, formularono una nuova classifica: Gangi 11, Petralia, Bompietro e Fasanò 10.
Ma il vero colpo di scena lo apportò il giudice sportivo che assegnò perdute, per 2 a 0 a tavolino, al Bompietro tutte le gare del girone di andata per aver utilizzato giocatori non in regola. Stessa sorte, e per lo stesso motivo, toccò all'Indomita Valledolmo nel girone C per cui le due classifiche furono aggiornate. Girone D: Gangi, Petralia, Fasanò 11, Sopranese 9, Resuttano 6, Alimena 5, Blufi 3, Bompietro 0. Girone B: Collesano 11, Castellana, Pro Alia, S. Gangi 9, Caltavuturo 8, Resuttano 6, Asel 2, Indomita 0.
La gioia di essere capolista per il Petralia durò però solo qualche giorno perché nella prima giornata del girone di ritorno si ebbe un nuovo tracollo dell'undici giallorosso. Dopo aver vinto la partita di andata, Mocciaro e compagni inflissero ai petralesi la seconda sconfitta stagionale che gli fece abbandonare il primato. La vittoria ad Alimena consentì invece alla Maroso Fasanò di mantenere il passo e la testa della classifica. La sconfitta della Sopranese a Resuttano sentenziò invece che la lotta per il primato avrebbe interessato solo tre formazioni. La sconfitta di Gangi lasciò il segno nel clan giallorosso tanto che la domenica successiva non riuscì a vincere in casa contro il fanalino di coda Blufi. Le inaspettate sconfitte del Gangi a Petralia Soprana e del Fasanò, addirittura in casa contro il Resuttano, addolcirono un poco l'amaro boccone. La buona novella sarebbe arrivata però in settimana perché il giudice sportivo assegnava gara persa al Blufi, e il 2 a 0 a tavolino riportava in testa il Petralia seppur in coabitazione con Gangi e Fasanò. Mercoledì 10 agosto però un'altra delusione attendeva i tifosi giallorossi. Mentre il Fasanò espugnava il campo del Gangi il Petralia veniva battuto dal Bompietro con il minimo scarto. Ma anche stavolta la dea bendata, non si sa come, veniva in soccorso del Petralia che vinceva a tavolino anche questa partita. Rimanevano in vetta Petralia e Fasanò a 15 punti, seguiva a due lunghezze il Gangi che dopo questa sconfitta interna cominciava a credere di aver vanificato l'esito del Torneo.
Il turno che si disputò alla vigilia di ferragosto lasciò tutto immutato, il Gangi vinse a Resuttano, il Petralia sconfisse l'Alimena (3 a 1) e la Maroso Fasanò umiliò il Blufi per 11 a 1. Una gara sfortunata per il Blufi che giocò in inferiorità numerica dal 25° del primo tempo e che registro il poker di Rallo e di Macaluso. A tre giornate dalla conclusione le tre contendenti in maniera diretta o indiretta continuavano a darsi battaglia per accaparrarsi quel posto che avrebbe garantito la semifinale ma anche quell'altro che avrebbe garantito il girone di Eccellenza nel prossimo anno. Un nuovo banco di prova attendeva ora il Petralia nella domenica successiva, il derby di ritorno. I giallorossi senza particolari patemi liquidarono la Sopranese per 2 a 0 e si isolarono in vetta visto che inaspettatamente il Fasanò perse a Bompietro. Il Gangi vinse ad Alimena e continuò così l'inseguimento.
Nel penultimo turno il Fasanò non si lasciò scappare l'occasione di riagganciare il Petralia e la vetta. A Fasanò senza il portiere titolare, Farinella, la capolista rimediò quattro reti (doppietta di La Magra, Macaluso e Rallo) e si fece raggiungere in vetta dai rivali e dal Gangi che intanto aveva maltrattato il Blufi (10 a 0). A novanta minuti dalla fine Gangi, Petralia e Fasanò si ritrovarono tutte al primo posto con 19 punti. L'ultimo turno confermò che sarebbero stati necessari gli spareggi per definire il podio visto che il Gangi vinse a Bompietro, il Fasanò a Soprana e il Petralia contro il Resuttano. La prima partita di spareggio mise di fronte Fasanò e Petralia. Mercoledì 1 settembre La Magra e compagni non ebbero problemi a superare il Petralia che seppur in formazione tipo, e con Filippone in campo dal primo minuto, non riuscì a contrastare l'avversaria. Spitale e La Magra misero al sicuro il risultato, solo al 93° Pellerito riusci a mettere a segno il gol della bandiera. Domenica 4 i giallorossi in casa riuscirono a riaprire i giochi e tenere ancora vive le speranze di qualificazione perché batterono il Gangi con il minimo scarto. La partita chiave diventava così l'ultima, Gangi-Fasanò che si disputò mercoledì 7 settembre. Così come era successo nel girone di ritornò il Fasanò vinse ancora a Gangi (1 a 0) e conquistò la semifinale, il Petralia con la seconda posizione guadagnava l'accesso al girone di Eccellenza, il Gangi rimaneva nel girone normale.
In semifinale il Fasanò veniva superato nettamente dalla Stella Azzurra (3 a 1 a Cerda) e invece il Castellana (che aveva vinto lo spareggio per il primo posto del girone a spese del Collesano) batteva il Campofelice (1 a 0 a Petralia Sottana) ed accedeva alla finale. Domenica 18 settembre a Cerda la Stella Azzurra con un gol lampo conquistava la ventottesima edizione del Torneo delle Madonie.
Francesco Minneci
Finale disputata a Cerda (18 settembre 1977)
Stella Azzurra (Cefalù) - Castellana Sicula 1 - 0
Rete: Silvio Cerrito
Nella foto la gloriosa Stella Azzurra (dall' Archivio Totò Fertitta tramite cefalùnews)
Dir. Maranto, Glorioso, Fertitta, Ilardi, Aquia, Culotta, Cerrito E., Cerrito A., Rino Buscemi
in basso: Allegra, Machi', Testa, Cerrito S., Camilleri, Cicero, Macaione.
La formazione del Castellana che disputò la finale
Fabrizio Cocchiera, Gaspare Bastone, Francesco Troina, Nuccio Di Maria, Marcello Bellina, Paolo Chifaro, Giuseppe Giacomarra, Luciano Orlando, Mario Bellina, Sandro Di Gangi, Aldo Modica (cap.).
Rete: Silvio Cerrito
Nella foto la gloriosa Stella Azzurra (dall' Archivio Totò Fertitta tramite cefalùnews)
Dir. Maranto, Glorioso, Fertitta, Ilardi, Aquia, Culotta, Cerrito E., Cerrito A., Rino Buscemi
in basso: Allegra, Machi', Testa, Cerrito S., Camilleri, Cicero, Macaione.
La formazione del Castellana che disputò la finale
Fabrizio Cocchiera, Gaspare Bastone, Francesco Troina, Nuccio Di Maria, Marcello Bellina, Paolo Chifaro, Giuseppe Giacomarra, Luciano Orlando, Mario Bellina, Sandro Di Gangi, Aldo Modica (cap.).
L'ASEL debutta nel Torneo delle Madonie
Il Torneo del 1977 vide ai nastri di partenza ben 31 squadre e presentò una grande novità: la promozione delle prime due classificate di ogni girone al futuro girone di Eccellenza che fu istituito a partire dal 1978.
Come ho avuto modo di sottolineare in altri articoli quell'anno ben sette comuni si presentarono ai nastri di partenza con due squadre ciascuno, tra questi Comuni anche Petralia Sottana che oltre all'AS Petralia vide la partecipazione dell'ASEL .
L'Associazione Sportiva Enti Locali era stata costituita un anno prima, esattamente il 4 giugno 1976, e per tutta una serie di problemi burocratici non era riuscita a partecipare al torneo di quell'anno. Il 1977 fu dunque l'anno del debutto. Soci fondatori della neonata associazioni furono Ascenzio Filì, Giuseppe Sabatino, Giovanni D'Acquisto, Gandolfo Cannatella, Antonino Fazio e Antonio Giallobambardo. Il primo consiglio direttivo vide Filì come presidente, Giallombardo, Fazio, Cannatella e Rinaldi come componenti.
La nuova società era nata non per contrapporsi alla società storica che fino a quel momento aveva rappresentato il calcio a Petralia Sottana, bensì con l'intento di dare spazio a tanti altri giovani e cercare di valorizzarli in ambito sportivo.
L'inserimento nel girone B assieme a Caltavuturo, Castellana, Collesano, Indomita Valledolmo, Salvatore Gangi, Pro Alia e Resuttano non scoraggiò i vertici del nuovo sodalizio, anzi li stimolò maggiormente alla competizione perché finalmente la matricola poteva confrontarsi con nuove e consolidate realtà calcistiche.
Il 26 giugno lo storico debutto. Non avrebbero potuto desiderare altro campo i petralesi per la loro prima, il Francesco Raimondi di Gangi dove si misurarono con un'altra matricola, la Salvatore Gangi, nata anch'essa con gli stessi propositi petralesi. I debuttanti Sferruzza, Rubino, Messineo F., Lo Dico, Giaconia, La Duca, Tedesco, Pantano, Lupo, Messineo C. e Dino, nonostante una netta supremazia dei locali, chiusero il primo tempo in parità, nella seconda frazione, dopo il gol di Rimi e l'infortunio di Sferuzza (costretto a lasciare il campo), crollarono. La doppietta di Sorrentino fissò il risultato finale sul 3 a 0. Anche il debutto casalingo della seconda giornata fu piuttosto amaro per i neroverdi, perché la Pro Alia non fece alcuna fatica ad avere ragione di quel “manipolo del Petralia, assai inesperto del gioco del calcio” come ebbe a scrivere il cronista di turno che anzi rincarò la dose nel prologo del suo articolo per il giornale di Sicilia: “Bella vigna, quest'anno, il campo di Petralia. Vi ha vendemmiato domenica scorsa il Gangi cogliendo gol a grappoli (per il girone D, A.S. Petralia R.Gangi era finita 0-3) e vi ha fatto un buon raccolto oggi anche la Pro Alia”.
Dopo la seconda giornata la classifica vide l'Asel già ultima in solitaria a quota zero, aveva subito sei reti e non aveva messo a segno alcun gol. La situazione non era certo delle migliori, la dirigenza ebbe un momento di smarrimento, del resto si poteva fare ben poco per correre ai ripari. Le regole, molto ferree, non consentivano di tessererare giocatori non residenti ad eccezione di due e purtroppo in paese i migliori avevano optato per giocare nell'altra squadra. Il turno infrasettimanale della terza di andata vide una nuova sconfitta dei petralesi perché in quel di Caltavuturo i locali ottennero la loro prima vittoria del Torneo proprio contro i neroverdi. Bramosi di conquistare il loro primo punto Sferruzza e compagni lo ottennero comunque davanti al proprio pubblico nella giornata successiva, allorquando si presentò presso il comunale l'Indomita di Valledolmo che seppur in condominio era la vicecapolista. Il match fu molto intenso ma l'esperienza degli ospiti non permise ai padroni di casa di assaporare il gusto della loro prima vittoria. Nel secondo turno infrasettimanale (mercoledì 13 luglio) l'Asel capitolò nuovamente a Castellana rilanciando Orlando e compagni che conquistarono il secondo posto alle spalle del Collesano che era rimasta l'unica squadra imbattuta del girone. Nella penultima del girone di andata nella tana del Collesano i petralesi subirono la loro quinta sconfitta, la classifica era diventata impietosa, un solo punto, ultima e distanziata di ben tre lunghezze dal Resuttano che la domenica successiva sarebbe stato di scena a Petralia Sottana. La partita fu preparata in maniera molto meticolosa, la voglia di conquistare la prima vittoria era salita alle stelle, purtroppo il campo diede un responso diverso. “La più bella partita giocata quest'anno dall'Asel, anche se i due punti sono andati al Resuttano che nulla ha fatto per portarsi a casa l'intera posta” - scrisse Antonio Di Gangi nel commento per il Giornale di Sicilia. Alla fine si trovò anche una giustificazione per la sconfitta, l’operato dell'arbitro sig. Scarantino di Caltanissetta era stato inadeguato. Per la cronaca i petralesi erano passati in vantaggio con una rete di Pippo Dino, ma nell'arco di cinque minuti, dal 70' al 75' Malla e Palmieri avevano riportato con i piedi per terra gli euforici padroni casa. Adesso le distanze dal penultimo posto che continuava ad essere occupato sempre dal Resuttano erano salite a cinque lunghezze.
Alla fine del girone di andata la Lega Sicula rivoluzionò le classiche del girone B e del girone D. Assegnò perse tutte le partite fin qui disputate all'Indomita Valledolmo e al Bompietro perché queste due formazioni avevano utilizzato giocatori non in regola con quanto disponeva il regolamento federale in materia di tesseramento. Il destino volle dunque che la prima vittoria dell'Asel fosse conquistata fuori dal rettangolo di gioco. Per quanto riguardava la classifica poco cambiò, a quel misero punto conquistato proprio contro l'Indomita, l'Asel ne aggiunse un altro ma rimase comunque in fondo alla graduatoria, se poteva consolare dietro ai petralesi l'Indomita ricomiciò da zero.
Il 31 luglio per la prima di ritorno il Salvatore Gangi ricambiò la visita. Senza infamia e senza lode i gangitani stavano portando avanti il loro primo Torneo, non apparivano irresistibili eppure a Petralia Sottana diedero l'impressione di essere di tutt'altra categoria. Con due reti nei primi venti minuti, una di Sorrentino e l'altra di Paternò misero in ghiaccio l'esito del match, ci aveva provato Dino a riequlibrare il match con una rete segnata al 35°, ma poi l'espulsione di Garofalo, “straniero” dei locali condiziò le sorti del match. Ancora Sorrentino e Castagna nel secondo tempo fissarono il risultato finale sul 4 a 1. Una sconfitta cocente che molto probabilmente spense l'entusiasmo che si era registrato qualche settimana prima.
La sconfitta di Alia nella domenica successiva riportò l'Asel all'ultimo posto della classifica in solitaria visto che l'Indomita, ripartita da zero, era già a quota quattro dopo le vittorie ottenute contro Pro Alia e Caltavuturo.
Il mercoledì 10 agosto deve essere ricordato calcisticamente perché proprio in quel giorno Dino e compagni conquistarono finalmente la loro prima vittoria sul campo. Tra le mura amiche sconfissero il Caltavuturo e riagganciarono l'Indomita in classifica a quota quattro.
La domenica successiva si recarono proprio a Valledolmo per giocarsi quel titolo di “fanalino di coda”. La differenza tra le due formazioni era evidente e il campo la rivelò in tutta la sua consistenza.”L'Indomita ha battuto il fanalino d coda Enti Locali, formazione praticamente senza idee di gioco ma che merita l'appellativo di squadra sportiva e corretta” scrisse Antonio Jemmolo sul giornale di ferragosto. Il risultato finale fu abbastanza pesante, 4 a 2 con le due reti petralesi (Dino e Lupo nel finale). Nel nuovo turno infrasettimanale i neroverdi non ebbero nemmeno la forza di contrapporsi al Castellana, persero in casa ma del resto era prevedibile, i ragazzi di mister Spedale viaggiavano a gonfie vele ed erano all'inseguimento del primo posto che era occupato dal Collesano e distante un solo punto.
Domenica 21 agosto i ragazzi del presidente Filì si congedarono dal proprio pubblico subendo l'ennesima sconfitta, la quinta casalinga, il Collesano fu impietoso e non fece sconti, rifilò quattro reti ai padroni di casa e concesse qualche spazio solo alla fine ed anche in questa occasione, così come era successo contro il Valledolmo, l'Asel mise a segno due reti (Gianvecchio e Dino). La gioia e la felicità del primato durò solo da Petralia a Castellana perché proprio sulla via del ritorno il bus collesanese fu fermato a Castellana Sicula da una folla di tifosi che con bastoni, sedie, pugni, calci e sputi inveirono contro la capolista nel tentativo di intimidirla. Fortunatamente i carabinieri riuscirono ad evitare il peggio, probabilmente con questo preludio i castellanesi vollero mettere in guardia i collesanesi su quanto li avrebbe aspettato la domenica successiva visto che il calendario nell'ultima giornata del torneo metteva di fronte Castellana e Collesano divisi da soli due punti.
Per gli Enti Locali il primo Torneo si chiuse a Resuttano ed anche lì i neroverdi scrissero nel loro albo una sconfitta, la dodicesima stagionale. Il 4 a 2 finale vide in rete ancora Dino e Gianvecchio. Questa la formazione con cui l'Asel chiuse il Torneo: Sferruzza, Tedesco, Lo Mauro, Brucato, Lo Dico, Gianvecchio, Pantano, Messineo, Lupo, La Duca, Dino.
Francesco Minneci
Il Torneo del 1977 vide ai nastri di partenza ben 31 squadre e presentò una grande novità: la promozione delle prime due classificate di ogni girone al futuro girone di Eccellenza che fu istituito a partire dal 1978.
Come ho avuto modo di sottolineare in altri articoli quell'anno ben sette comuni si presentarono ai nastri di partenza con due squadre ciascuno, tra questi Comuni anche Petralia Sottana che oltre all'AS Petralia vide la partecipazione dell'ASEL .
L'Associazione Sportiva Enti Locali era stata costituita un anno prima, esattamente il 4 giugno 1976, e per tutta una serie di problemi burocratici non era riuscita a partecipare al torneo di quell'anno. Il 1977 fu dunque l'anno del debutto. Soci fondatori della neonata associazioni furono Ascenzio Filì, Giuseppe Sabatino, Giovanni D'Acquisto, Gandolfo Cannatella, Antonino Fazio e Antonio Giallobambardo. Il primo consiglio direttivo vide Filì come presidente, Giallombardo, Fazio, Cannatella e Rinaldi come componenti.
La nuova società era nata non per contrapporsi alla società storica che fino a quel momento aveva rappresentato il calcio a Petralia Sottana, bensì con l'intento di dare spazio a tanti altri giovani e cercare di valorizzarli in ambito sportivo.
L'inserimento nel girone B assieme a Caltavuturo, Castellana, Collesano, Indomita Valledolmo, Salvatore Gangi, Pro Alia e Resuttano non scoraggiò i vertici del nuovo sodalizio, anzi li stimolò maggiormente alla competizione perché finalmente la matricola poteva confrontarsi con nuove e consolidate realtà calcistiche.
Il 26 giugno lo storico debutto. Non avrebbero potuto desiderare altro campo i petralesi per la loro prima, il Francesco Raimondi di Gangi dove si misurarono con un'altra matricola, la Salvatore Gangi, nata anch'essa con gli stessi propositi petralesi. I debuttanti Sferruzza, Rubino, Messineo F., Lo Dico, Giaconia, La Duca, Tedesco, Pantano, Lupo, Messineo C. e Dino, nonostante una netta supremazia dei locali, chiusero il primo tempo in parità, nella seconda frazione, dopo il gol di Rimi e l'infortunio di Sferuzza (costretto a lasciare il campo), crollarono. La doppietta di Sorrentino fissò il risultato finale sul 3 a 0. Anche il debutto casalingo della seconda giornata fu piuttosto amaro per i neroverdi, perché la Pro Alia non fece alcuna fatica ad avere ragione di quel “manipolo del Petralia, assai inesperto del gioco del calcio” come ebbe a scrivere il cronista di turno che anzi rincarò la dose nel prologo del suo articolo per il giornale di Sicilia: “Bella vigna, quest'anno, il campo di Petralia. Vi ha vendemmiato domenica scorsa il Gangi cogliendo gol a grappoli (per il girone D, A.S. Petralia R.Gangi era finita 0-3) e vi ha fatto un buon raccolto oggi anche la Pro Alia”.
Dopo la seconda giornata la classifica vide l'Asel già ultima in solitaria a quota zero, aveva subito sei reti e non aveva messo a segno alcun gol. La situazione non era certo delle migliori, la dirigenza ebbe un momento di smarrimento, del resto si poteva fare ben poco per correre ai ripari. Le regole, molto ferree, non consentivano di tessererare giocatori non residenti ad eccezione di due e purtroppo in paese i migliori avevano optato per giocare nell'altra squadra. Il turno infrasettimanale della terza di andata vide una nuova sconfitta dei petralesi perché in quel di Caltavuturo i locali ottennero la loro prima vittoria del Torneo proprio contro i neroverdi. Bramosi di conquistare il loro primo punto Sferruzza e compagni lo ottennero comunque davanti al proprio pubblico nella giornata successiva, allorquando si presentò presso il comunale l'Indomita di Valledolmo che seppur in condominio era la vicecapolista. Il match fu molto intenso ma l'esperienza degli ospiti non permise ai padroni di casa di assaporare il gusto della loro prima vittoria. Nel secondo turno infrasettimanale (mercoledì 13 luglio) l'Asel capitolò nuovamente a Castellana rilanciando Orlando e compagni che conquistarono il secondo posto alle spalle del Collesano che era rimasta l'unica squadra imbattuta del girone. Nella penultima del girone di andata nella tana del Collesano i petralesi subirono la loro quinta sconfitta, la classifica era diventata impietosa, un solo punto, ultima e distanziata di ben tre lunghezze dal Resuttano che la domenica successiva sarebbe stato di scena a Petralia Sottana. La partita fu preparata in maniera molto meticolosa, la voglia di conquistare la prima vittoria era salita alle stelle, purtroppo il campo diede un responso diverso. “La più bella partita giocata quest'anno dall'Asel, anche se i due punti sono andati al Resuttano che nulla ha fatto per portarsi a casa l'intera posta” - scrisse Antonio Di Gangi nel commento per il Giornale di Sicilia. Alla fine si trovò anche una giustificazione per la sconfitta, l’operato dell'arbitro sig. Scarantino di Caltanissetta era stato inadeguato. Per la cronaca i petralesi erano passati in vantaggio con una rete di Pippo Dino, ma nell'arco di cinque minuti, dal 70' al 75' Malla e Palmieri avevano riportato con i piedi per terra gli euforici padroni casa. Adesso le distanze dal penultimo posto che continuava ad essere occupato sempre dal Resuttano erano salite a cinque lunghezze.
Alla fine del girone di andata la Lega Sicula rivoluzionò le classiche del girone B e del girone D. Assegnò perse tutte le partite fin qui disputate all'Indomita Valledolmo e al Bompietro perché queste due formazioni avevano utilizzato giocatori non in regola con quanto disponeva il regolamento federale in materia di tesseramento. Il destino volle dunque che la prima vittoria dell'Asel fosse conquistata fuori dal rettangolo di gioco. Per quanto riguardava la classifica poco cambiò, a quel misero punto conquistato proprio contro l'Indomita, l'Asel ne aggiunse un altro ma rimase comunque in fondo alla graduatoria, se poteva consolare dietro ai petralesi l'Indomita ricomiciò da zero.
Il 31 luglio per la prima di ritorno il Salvatore Gangi ricambiò la visita. Senza infamia e senza lode i gangitani stavano portando avanti il loro primo Torneo, non apparivano irresistibili eppure a Petralia Sottana diedero l'impressione di essere di tutt'altra categoria. Con due reti nei primi venti minuti, una di Sorrentino e l'altra di Paternò misero in ghiaccio l'esito del match, ci aveva provato Dino a riequlibrare il match con una rete segnata al 35°, ma poi l'espulsione di Garofalo, “straniero” dei locali condiziò le sorti del match. Ancora Sorrentino e Castagna nel secondo tempo fissarono il risultato finale sul 4 a 1. Una sconfitta cocente che molto probabilmente spense l'entusiasmo che si era registrato qualche settimana prima.
La sconfitta di Alia nella domenica successiva riportò l'Asel all'ultimo posto della classifica in solitaria visto che l'Indomita, ripartita da zero, era già a quota quattro dopo le vittorie ottenute contro Pro Alia e Caltavuturo.
Il mercoledì 10 agosto deve essere ricordato calcisticamente perché proprio in quel giorno Dino e compagni conquistarono finalmente la loro prima vittoria sul campo. Tra le mura amiche sconfissero il Caltavuturo e riagganciarono l'Indomita in classifica a quota quattro.
La domenica successiva si recarono proprio a Valledolmo per giocarsi quel titolo di “fanalino di coda”. La differenza tra le due formazioni era evidente e il campo la rivelò in tutta la sua consistenza.”L'Indomita ha battuto il fanalino d coda Enti Locali, formazione praticamente senza idee di gioco ma che merita l'appellativo di squadra sportiva e corretta” scrisse Antonio Jemmolo sul giornale di ferragosto. Il risultato finale fu abbastanza pesante, 4 a 2 con le due reti petralesi (Dino e Lupo nel finale). Nel nuovo turno infrasettimanale i neroverdi non ebbero nemmeno la forza di contrapporsi al Castellana, persero in casa ma del resto era prevedibile, i ragazzi di mister Spedale viaggiavano a gonfie vele ed erano all'inseguimento del primo posto che era occupato dal Collesano e distante un solo punto.
Domenica 21 agosto i ragazzi del presidente Filì si congedarono dal proprio pubblico subendo l'ennesima sconfitta, la quinta casalinga, il Collesano fu impietoso e non fece sconti, rifilò quattro reti ai padroni di casa e concesse qualche spazio solo alla fine ed anche in questa occasione, così come era successo contro il Valledolmo, l'Asel mise a segno due reti (Gianvecchio e Dino). La gioia e la felicità del primato durò solo da Petralia a Castellana perché proprio sulla via del ritorno il bus collesanese fu fermato a Castellana Sicula da una folla di tifosi che con bastoni, sedie, pugni, calci e sputi inveirono contro la capolista nel tentativo di intimidirla. Fortunatamente i carabinieri riuscirono ad evitare il peggio, probabilmente con questo preludio i castellanesi vollero mettere in guardia i collesanesi su quanto li avrebbe aspettato la domenica successiva visto che il calendario nell'ultima giornata del torneo metteva di fronte Castellana e Collesano divisi da soli due punti.
Per gli Enti Locali il primo Torneo si chiuse a Resuttano ed anche lì i neroverdi scrissero nel loro albo una sconfitta, la dodicesima stagionale. Il 4 a 2 finale vide in rete ancora Dino e Gianvecchio. Questa la formazione con cui l'Asel chiuse il Torneo: Sferruzza, Tedesco, Lo Mauro, Brucato, Lo Dico, Gianvecchio, Pantano, Messineo, Lupo, La Duca, Dino.
Francesco Minneci