Deludente 0-0 tra Stella Azzurra e Petralia
21/11/10
Stella Azzurra-Petralia Sottana 1950 0-0
Stella Azzurra Cefalu’: Palmeri, Scorsone, Saja, Di Paola, Barranco, Battaglia, Messina A. (1’ s.t. Allegra), Macaione (1’ s.t. Messina M., dal 24’ s.t. La Martina), Portera, Iacono. All. Dolce
Petralia Sottana 1950: Zafonti, Profita, Tedesco (28’ s.t. Bracco), Sferruzza, Arena, Callari, Zafonte, Farinella (21’ s.t. Scelfo), Abate, Occorso (37’ s.t. Pantina), Polizzi. All. Filì
Arbitro: Ajovalasit di Palermo
Note: espulso Portera al 15’ s.t. per doppia ammonizione
Né vinti né vincitori nell’incontro valido per il quarto turno del campionato di Terza categoria al “Santa Barbara” tra Stella Azzurra e Petralia. I biancocelesti hanno offerto una prova per larghi tratti deludente e alla fine (anche se in…coda recriminano per la mancata concessione di un penalty) si sono dovuti accontentare del risultato ad occhiali contro un buon Petralia, squadra che non ha affatto demeritato. La squadra locale, guidata in panchina da Dario Dolce, è mancata soprattutto nel settore nevralgico del campo ed è sembrata più un’accozzaglia di solisti che un insieme armonico. Troppi i passaggi fuori misura e il gioco sulle linee esterne è mancato. Le note positive vengono dal portiere Palmeri, decisivo in diverse circostanze, e dallo stantuffo Saja. Anche la linea difensiva, tutto sommato, ha fatto la sua gara. Per il resto c’è molto da lavorare per “calarsi” nella giusta mentalità di un campionato pieno di insidie. Bisogna cambiare decisamente registro se si vogliono coltivare ambizioni serie. La compagine allenata da Giuseppe Filì, dal canto suo, ha impostato una gara attenta, senza sbavature (o quasi) dietro, riuscendo a fare in maniera perfetta la sintesi tra le due fasi di gioco. Gli ospiti, in sostanza, hanno messo in mostra un ordine tattico e un dinamismo davvero apprezzabili che, alla fine, sono riusciti ad imbrigliare la manovra dei padroni di casa. Una citazione va al sempreverde Arena, difensore che, a quasi cinquant’anni, ha impressionato per senso della posizione e tempismo nel gioco d’anticipo. Esempio da seguire per i giovani.
La prima frazione è corsa sui binari dell’equilibrio e le occasioni sono state davvero rare. Il film della gara comincia con un tiro – cross di Abate dal fondo, ma Palmeri è attento (15’ p.t.). La prima occasione per i biancazzurri capita sui piedi di Di Paola che raccoglie un pallone recuperato da Macaione, ma la sua conclusione è debole e si spegne tra le braccia di Zafonti (20’ p.t.). Poi ci prova Farinella su calcio piazzato, la sfera va di poco fuori (31’ p.t.). La sponda di Di Paola per Portera, che elude l’intervento di un avversario e tira dai 20 metri, fa gridare al gol, ma Zafonti alza la palla in corner (37’ p.t.). Tutta qui la prima frazione.
Nella ripresa Dolce opera alcuni cambi e riassetta la squadra. Il neontrato Massimo Messina raccoglie di testa un lancio dalle retrovie e supera il portiere di testa in uscita, ma Calcari sventa la minaccia (3’ s.t.). Poi è Profita a sprecare una buona occasione (5’ s.t.). Poi è Di Paola ad accentrarsi e a “scaricare” un sinistro che fa la barba al palo (14’ s.t.). Un minuto più tardi, Portera ferma con le mani la sfera e riceve il secondo “giallo”, e quindi il “rosso”, guadagnando anzitempo gli spogliatoi. Una brutta botta per i locali costretti a giocare in 10. Palmeri, tempestivo in uscita con i piedi, anticipa Profita (22’ s.t.), poi Polizzi (23’ s.t.) e Scelfo (26’ s.t.), sprecano due buone opportunità per gli uomini in maglia rosa e pantaloncini neri. La Stella Azzurra ha un sussulto attorno alla mezzora: punizione di Saja, irrompe di testa Iacono che scheggia la parte superiore della traversa (31’ s.t.). Poi è di nuovo bravo Palmeri su Occorso (34’ s.t.). In pieno recupero Di Paola, su una punizione dalle retrovie, ruba il tempo ad Arena, si presenta solo davanti a Zafonti, ma al momento di calciare viene steso dal numero 19 ospite. Il rigore per i padroni di casa sembra netto (oltre all’espulsione per il difensore), ma l’arbitro, malgrado le proteste dei giocatori di casa, lascia proseguire. Termina in parità, risultato tutto sommato giusto. Vince, invece, un gruppetto di tifosi cefaludesi, autori di una coreografia (fumogeni all’inizio dei due tempi, tamburi e tanto sano tifo) degna di palcoscenici superiori.
MASSIMILIANO RIBAUDO
Stella Azzurra-Petralia Sottana 1950 0-0
Stella Azzurra Cefalu’: Palmeri, Scorsone, Saja, Di Paola, Barranco, Battaglia, Messina A. (1’ s.t. Allegra), Macaione (1’ s.t. Messina M., dal 24’ s.t. La Martina), Portera, Iacono. All. Dolce
Petralia Sottana 1950: Zafonti, Profita, Tedesco (28’ s.t. Bracco), Sferruzza, Arena, Callari, Zafonte, Farinella (21’ s.t. Scelfo), Abate, Occorso (37’ s.t. Pantina), Polizzi. All. Filì
Arbitro: Ajovalasit di Palermo
Note: espulso Portera al 15’ s.t. per doppia ammonizione
Né vinti né vincitori nell’incontro valido per il quarto turno del campionato di Terza categoria al “Santa Barbara” tra Stella Azzurra e Petralia. I biancocelesti hanno offerto una prova per larghi tratti deludente e alla fine (anche se in…coda recriminano per la mancata concessione di un penalty) si sono dovuti accontentare del risultato ad occhiali contro un buon Petralia, squadra che non ha affatto demeritato. La squadra locale, guidata in panchina da Dario Dolce, è mancata soprattutto nel settore nevralgico del campo ed è sembrata più un’accozzaglia di solisti che un insieme armonico. Troppi i passaggi fuori misura e il gioco sulle linee esterne è mancato. Le note positive vengono dal portiere Palmeri, decisivo in diverse circostanze, e dallo stantuffo Saja. Anche la linea difensiva, tutto sommato, ha fatto la sua gara. Per il resto c’è molto da lavorare per “calarsi” nella giusta mentalità di un campionato pieno di insidie. Bisogna cambiare decisamente registro se si vogliono coltivare ambizioni serie. La compagine allenata da Giuseppe Filì, dal canto suo, ha impostato una gara attenta, senza sbavature (o quasi) dietro, riuscendo a fare in maniera perfetta la sintesi tra le due fasi di gioco. Gli ospiti, in sostanza, hanno messo in mostra un ordine tattico e un dinamismo davvero apprezzabili che, alla fine, sono riusciti ad imbrigliare la manovra dei padroni di casa. Una citazione va al sempreverde Arena, difensore che, a quasi cinquant’anni, ha impressionato per senso della posizione e tempismo nel gioco d’anticipo. Esempio da seguire per i giovani.
La prima frazione è corsa sui binari dell’equilibrio e le occasioni sono state davvero rare. Il film della gara comincia con un tiro – cross di Abate dal fondo, ma Palmeri è attento (15’ p.t.). La prima occasione per i biancazzurri capita sui piedi di Di Paola che raccoglie un pallone recuperato da Macaione, ma la sua conclusione è debole e si spegne tra le braccia di Zafonti (20’ p.t.). Poi ci prova Farinella su calcio piazzato, la sfera va di poco fuori (31’ p.t.). La sponda di Di Paola per Portera, che elude l’intervento di un avversario e tira dai 20 metri, fa gridare al gol, ma Zafonti alza la palla in corner (37’ p.t.). Tutta qui la prima frazione.
Nella ripresa Dolce opera alcuni cambi e riassetta la squadra. Il neontrato Massimo Messina raccoglie di testa un lancio dalle retrovie e supera il portiere di testa in uscita, ma Calcari sventa la minaccia (3’ s.t.). Poi è Profita a sprecare una buona occasione (5’ s.t.). Poi è Di Paola ad accentrarsi e a “scaricare” un sinistro che fa la barba al palo (14’ s.t.). Un minuto più tardi, Portera ferma con le mani la sfera e riceve il secondo “giallo”, e quindi il “rosso”, guadagnando anzitempo gli spogliatoi. Una brutta botta per i locali costretti a giocare in 10. Palmeri, tempestivo in uscita con i piedi, anticipa Profita (22’ s.t.), poi Polizzi (23’ s.t.) e Scelfo (26’ s.t.), sprecano due buone opportunità per gli uomini in maglia rosa e pantaloncini neri. La Stella Azzurra ha un sussulto attorno alla mezzora: punizione di Saja, irrompe di testa Iacono che scheggia la parte superiore della traversa (31’ s.t.). Poi è di nuovo bravo Palmeri su Occorso (34’ s.t.). In pieno recupero Di Paola, su una punizione dalle retrovie, ruba il tempo ad Arena, si presenta solo davanti a Zafonti, ma al momento di calciare viene steso dal numero 19 ospite. Il rigore per i padroni di casa sembra netto (oltre all’espulsione per il difensore), ma l’arbitro, malgrado le proteste dei giocatori di casa, lascia proseguire. Termina in parità, risultato tutto sommato giusto. Vince, invece, un gruppetto di tifosi cefaludesi, autori di una coreografia (fumogeni all’inizio dei due tempi, tamburi e tanto sano tifo) degna di palcoscenici superiori.
MASSIMILIANO RIBAUDO